BLATTE E FORMICHE CHE CAMMINAVANO IN UN LABORATORIO- RISTORANTE DI CATANIA ADDETTO ALLA VENDITA DI “KEBAB” -SEQUESTRO E DENUNCIA DEI CARABINIERI

Kebabbaro" da incubo in via Etnea tra sporcizia e blatte ...

Carabinieri nel corso  del controllo sulle condizioni “igieniche” del ristorante

Catania

La cucina e il cibo degli orrori è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Piazza Dante a seguito di un controllo effettuato insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania e al personale dell’Asp di Catania. Il ristorante specializzato nella produzione e nella vendita di kebab situato nella centrale via Etnea è risultato in pessime condizioni igienico-sanitarie riscontrando la presenza di polvere insetticida sul bancone di lavoro del laboratorio, accanto a circa 5 kg di verdure pronte per essere tagliate.

Ma di più, i Carabinieri hanno riscontrato pure la presenza di blatte e formiche che camminavano su attrezzature sporche e incrostate di unto non rimosso da tempo, nonché fuliggine e ragnatele sui muri.

La zona di cottura degli alimenti era dotata di cappe prive dei filtri per l’aspirazione, pertanto il grasso derivante dalla preparazione dei cibi si era riversato sui muri e sugli oggetti presenti. I militari hanno poi accertato che nei congelatori gli alimenti di diverso tipo, come carne, pesce e verdure, erano ammassati tanto da divenire un unico blocco di ghiaccio del peso di 150 kg. In questi freezer venivano conservati anche i kebab già pronti e, in particolare, ce n’erano 2 da 15 kg ciascuno, ricoperti da cristalli di ghiaccio, perché mal conservati.

In un altro frigorifero, invece, spento, erano stati posizionati vassoi pieni di condimenti come olive, peperoni, wurstel già farciti con maionese e cipolla caramellata, oltre a un vassoio contenente 1,5 kg di verdure già cotte, ovvero tutti cibi che necessitano di essere refrigerati. I carabinieri hanno sequestrato tutta la merce, che verrà destinata alla distruzione, denunciato la titolare dell’attività, una straniera 28enne, e disposto la chiusura immediata dell’attività, con intimazione a non riprendere l’attività sino a che non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie previste.

Napoli, movimentano il terreno per rimuovere i rifiuti, area sequestrata e 4 persone, tra cui un architetto, denunciate

Area industriale trasformata in discarica rifiuti speciali ...

Archivi-Sud Libertà

 Napoli – Somma Vesuviana (NA)

Siamo a Somma Vesuviana e una gazzella della locale stazione sta percorrendo le strade della città che si trova nel cuore del parco nazionale del Vesuvio.
La giornata è calda e tranquilla mentre la pattuglia gira a via del colle. Nella strada immersa nel verde, però, i Carabinieri notano dei lavori in corso da pare di alcuni mezzi pesanti: é domenica ed è bene approfondire.
Dal sottosuolo affiora un ingente quantità di rifiuti. La movimentazione del terreno viene interrotta e sul posto arrivano anche i carabinieri di Ottaviano.
Dagli accertamenti emerge che erano in corso dei lavori di ampliamento dei capannoni di una ditta adibita alla lavorazione dei metalli. Vengono rinvenuti rifiuti speciali non pericolosi. Ferro, materiali di risulta di demolizioni e miscele bitumose che erano stati nel tempo accantonati lì.
L’area é grande circa 10mila metri quadrati ed è stata sequestrata.
Denunciati per gestione e smaltimento illecito dei rifiuti l’amministratore unico della società, un architetto, un imprenditore e un operaio.

Napoli, Olio d’oliva contraffatto, sequestrata quasi una tonnellata

 

Olio d'oliva contraffatto e potenzialmente dannoso per la ...

 Napoli – Caivano 

Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032′. E’ questo il reato a cui risponderà una 27enne di Afragola già nota alle forze dell’ordine. La donna è stata fermata in strada, mentre guidava un piccolo furgone. Nel cassone, i militari hanno rinvenuto quasi 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. In auto anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate e non ancora applicate, riconducibili ad un marchio oleario conosciuto. Il carico è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi chimiche, la 27enne denunciata.

Controlli pasquali in Sicilia: scoperti dai NAS IN 324 AZIENDE INGREDIENTI PER DOLCI SCADUTI INFESTATI DAI RODITORI (TOPI)-OLTRE 840 ISPEZIONI PRESSO LABORATORI -SEQUESTRATE DUE TONNELLATE DI ALIMENTI

 ANCHE UOVA DI CIOCCOLATO E COLOMBE VENDUTE  SPACCIATE COME PRODOTTI ARTIGIANALI E VENDUTE AD UN PREZZO SUPERIORE – IPOTESI DI REATO DI TENTATA FRODE IN COMMERCIO

Controlli dei Nas per Natale, ad Agrigento sequestrati quasi ...

Archivi – SUD  LIBERTA
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute  – Territorio nazionale,
Controlli quadruplicati nel  periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito. Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare.
In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori. La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura.
 Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”. A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.

Palermo, parcheggio adibito a deposito di materiale esplodente – La Finanza sequestra 500 bombole di g.p.l. – Denunciate due persone

 

 

Palermo,

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio disposti dal Comando Provinciale di Palermo, i Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno individuato un parcheggio privato utilizzato quale punto di stoccaggio di bombole GPL (gas propano liquido), miscela altamente pericolosa avendo una densità superiore a quella dell’aria che, in caso di fuoriuscite accidentali, tende a concentrarsi ristagnando al suolo e nelle cavità, causando situazioni di accumulo a rischio di incendio o asfissia.

I controlli eseguiti dai militari delle Fiamme Gialle hanno consentito pertanto di sottoporre a sequestro 501 bombole contenenti complessivamente 1.865 kg di prodotto petrolifero liquido, in quanto il materiale pericoloso sarebbe stato rinvenuto in assenza di qualsiasi certificato di prevenzione antiincendio.

I contenitori di gpl, inoltre, sono risultati “ammassati” su alcuni automezzi riconducibili a un’impresa palermitana operante nel settore del commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico, che avrebbe utilizzato il parcheggio privato quale magazzino di stoccaggio.

A conclusione delle attività, in considerazione dei quantitativi rinvenuti e della vicinanza del “deposito” ad alcuni edifici di civile abitazione, i finanzieri hanno proceduto a segnalare alla locale Procura della Repubblica sia il titolare del parcheggio privato che il titolare dell’impresa di vendita al dettaglio di combustibile, per detenzione di materiale esplodente senza la licenza dell’Autorità e senza le prescritte cautele (artt. 678-679 c.p.).

Il provvedimento in parola – informa la Finanza – è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

 

 

Terni-Amelia, una denuncia dei Carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione

 

 Terni – Amelia (TR)

I Carabinieri del Norm della Compagnia di Amelia hanno denunciato in stato di libertà, per ricettazione, resistenza a P.U. e possesso ingiustificato di chiave alterate o grimaldelli, un 23enne, residente a Roma e gravato da precedenti.

Nella notte del 1° febbraio, dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto (RI), era giunta la segnalazione per il transito, in uscita dall’Autostrada A1 a Magliano Sabina, di una Volkswagen Golf provento di furto ai primi di gennaio in provincia di Roma: un equipaggio in circuito ha intercettato l’autovettura nella frazione Taizzano del Comune di Narni ma il conducente, anziché fermarsi all’alt, ha tentato la fuga.

Dopo un inseguimento di alcuni km, l’autovettura è stata bloccata a Narni Scalo grazie all’intervento di altre autopattuglie in circuito: conducente e passeggero hanno allora tentato la fuga a piedi e, mentre il secondo è riuscito a dileguarsi nell’area boschiva adiacente alla strada, il guidatore è stato bloccato nonostante abbia opposto resistenza attiva, cercando di colpire i militari con pugni e calci. Nell’autovettura sono stati poi rinvenuti, a seguito di perquisizione, numerosi oggetti atti allo scasso e tre radio portatili, il tutto posto in sequestro.

Le indagini dell’Arma proseguono sia per l’identificazione del complice che per accertare se il giovane intercettato sia coinvolto in alcuni episodi di furto avvenuti nelle scorse settimane nel comprensorio amerino-narnese. L’attenzione al fenomeno rimane alta, con incremento dei servizi preventivi che, in questo caso, hanno consentito di evitare possibili azioni delittuose di quella che gli inquirenti ritengono una delle batterie, provenienti da fuori regione, che colpiscono anche nella provincia ternana.

Palermo,sequestro di due tonnellate di sigarette di contrabbando, del valore di 350 mila euro

 

 

Palermo,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 2 tonnellate di sigarette di contrabbando,rinvenute all’interno di 2 furgoni sottoposti a controllo a Palermo.

In particolare, nel corso di specifiche attività anticontrabbando e anticontraffazione, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha sottoposto a controllo, due furgoni a Palermo, in via Ernesto Basile.

L’accurata ispezione dei mezzi operata dai finanzieri permetteva di rinvenire complessivamente 10.000 stecche di sigarette di contrabbando riportanti i marchi Chesterfield e Merit.

Le sigarette, per un peso complessivo di 2.000 kg sono state prontamente sottoposte a sequestro, impedendone l’immissione sul mercato nero della città che avrebbe fruttato, al dettaglio, ricavi per circa 350.000 euro.

I due conducenti, di nazionalità italiana, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per il delitto di contrabbando e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che lo scorso 15 gennaio ha convalidato l’arresto.

Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini e della concorrenza, mantenendo costantemente alta l’attenzione verso i fenomeni illeciti utilizzati anche per finanziare le associazioni criminali.

La costante azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di sigarette, che ancora oggi rappresenta un crimine diffuso e ben organizzato, contribuisce altresì a difendere la salute dei consumatori rispetto ai rischi derivanti dalla totale mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Messina, articoli pirotecnici e materiali esplodenti (2660 )detenuti illegalmente per la commercializzazione -Denuncia e sequestro di una tonnellata di articoli..

Immagine del luogo

 

Messina,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina (foto sopra) e personale della Questura di Messina – Commissariato di Capo d’Orlando hanno deferito all’Autorità Giudiziaria pattese un commerciante di Naso (ME) che deteneva, per la commercializzazione, un enorme quantitativo di articoli pirotecnici, senza alcuna autorizzazione alla vendita.

Con l’approssimarsi delle festività di fine anno, anche su indicazione dell’Autorità di Governo di Messina, Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno rafforzato, su tutto il territorio provinciale, le attività di controllo, prevenzione e repressione degli illeciti nel settore della commercializzazione abusiva di fuochi ed articoli pirotecnici.

Nella fattispecie, la sinergica attività avviata dai finanzieri della Tenenza di Capo d’Orlando e dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando ha consentito di individuare un deposito, nella disponibilità di un commerciante di Naso (ME), all’interno del quale venivano rinvenuti oltre 2.660 articoli pirotecnici, del tipo razzi, petardi, batterie e combinazioni esplodenti, appartenenti a categorie per le quali è proibita la vendita senza la prescritta licenza di P.S..

L’attività, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, si è conclusa con il deferimento a piede libero all’Autorità Giudiziaria pattese del titolare della ditta individuale, per l’ipotesi di reato di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, nonché con il sequestro di oltre una tonnellata di articoli pirotecnici vari, contenenti una massa attiva di polvere pirica pari a circa 145 chilogrammi, la cui commercializzazione avrebbe comportato un illecito guadagno stimato per oltre € 24.000,00.

Il materiale esplodente è stato trasportato e concentrato presso un deposito specializzato e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Patti.

Durante le festività natalizie, come noto, si verificano il maggior numero di incidenti talvolta mortali provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio anche e soprattutto illegali. L’uso incauto di tali fuochi può produrre lesioni gravi in considerazione della loro elevata potenza: al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio.

L’attività odierna testimonia, ancora una volta, l’efficacia del presidio preventivo in un settore particolarmente delicato quale la tutela della salute e dell’incolumità dei cittadini, con la finalità di garantire alla comunità della provincia messinese festività sicure, evitando che momenti di gioia possano trasformarsi in tragedie.

Pericoloso aggancio in Internet su sito di incontri ma l’aguzzina chiedeva 500 euro alla vittima che aveva iniziato una relazione

 

 – Acireale (CT),
Non è andata “a buon fine” la richiesta estorsiva di una 53enne di Augusta, consumata a sua insaputa, purtroppo per lei, sotto gli occhi dei Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante. Tutto ha origine quando la vittima, un 54enne di Viagrande, dopo aver conosciuto la donna su un noto sito di incontri, aveva iniziato con lei, da circa una decina di giorni, una relazione nel mondo reale.
Tuttavia la frequentazione era presto deragliata poiché la signora aveva improvvisamente e drasticamente cambiato registro, chiedendo all’uomo la somma di 500 euro, sotto minaccia di denunciarlo, per maltrattamenti e lesioni personali, qualora avesse rifiutato di consegnarle i soldi. La 53enne, in maniera risoluta, aveva quindi fissato, verso l’ora di pranzo, “l’appuntamento” presso un bar di Acireale, dove appunto i due si sarebbero dovuti incontrare per il pagamento.
L’aguzzina era tuttavia all’oscuro del fatto che l’uomo, il giorno prima dell’incontro, si era coraggiosamente rivolto alla Stazione Carabinieri di Ognina per denunciarla. L’indomani, sul luogo del rendez-vous, oltre alla coppia, erano quindi presenti, ben nascosti, anche i Carabinieri dell’Arma di Ognina e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, che avevano predisposto, già alcune ore prima, un dispositivo di osservazione discreta e a distanza, in modo tale da avere la visuale completa dell’incontro.
I militari si sono quindi trovanti davanti alla scena in cui il 54enne, dopo qualche minuto di attesa in una stradina adiacente all’ingresso del bar, è stato raggiunto dalla donna, che con estrema nonchalance, si è subito intascata il “bottino”, prendendo posto ad uno dei tavolini dopo aver congedato l’uomo. Proprio qui sono intervenuti i Carabinieri, che dopo averla circondata per impedirle di fuggire, le hanno chiesto di cedere i soldi appena ricevuti.
Quest’ultima, dopo un primo momento di riluttanza, ha infine volontariamente consegnato ai militari i 500 euro frutto del ricatto. La vicenda non si è comunque conclusa in quel momento. Durante infatti le fasi della cattura, l’attenzione dei Carabinieri è stata attirata dal sopraggiungere di una BMW di colore scuro guidata da un uomo, che come riferito dalla vittima, aveva in precedenza accompagnato la donna in occasione di uno dei loro incontri. E’ stato quindi anch’egli sottoposto a controllo dai Carabinieri, che dopo averlo identificato per un 49enne di Acireale, hanno scoperto come lo stesso, esattamente nei momenti in cui si stava consumando l’estorsione, si stesse tenendo aggiornato sulla situazione, “messaggiando” con la 53enne. I Carabinieri, difatti, hanno potuto leggere sul suo telefono lo scambio di battute tra i due. Ed effettivamente, sul cellulare della donna, non c’era traccia dei messaggi incriminati, verosimilmente cancellati come da indicazioni.
Per tali motivi, il 49enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per concorso in estorsione, mentre, la 53enne, arrestata per “estorsione”, è stata sottoposta agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto.

LA FORMAZIONE DEI PIRATI-ASSASSINI DELLE NOSTRE STRADE: SORPRESO UNO STRANIERO ALL’ESAME DELLA PATENTE CON UN CELLULARE E RISPOSTE CORRETTE INVIATE DALL’ALTRO LATO”

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–          LA    TRUFFA E I RISCHI PER GLI ITALIANI –

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno sorpreso, nel corso di una sessione d’esami per il conseguimento della patente di guida categoria “B”, tenutasi presso la locale Motorizzazione Civile, uno dei candidati con uno smartphone nascosto e un auricolare senza fili, che consentivano a una terza persona, collegata dall’esterno, di visionare le domande d’esame e suggerire le risposte corrette.

A portare i finanzieri del Gruppo Treviso sulle tracce del candidato è stata una segnalazione pervenuta dall’esaminatore che, insospettitosi di un fruscio proveniente dalla postazione del concorrente, ha immediatamente attivato la Guardia di Finanza, alla quale il sospettato ha consegnato spontaneamente il kit occorrente per superare fraudolentemente la prova d’esame, costituito da un auricolare bluetooth e una felpa, al cui interno era stato incollato uno smartphone, la cui videocamera spuntava dall’indumento attraverso una minuscola apertura.

L’aspirante, di nazionalità straniera, impiegato come contadino in un’azienda del trevigiano, ha dunque confessato di aver accettato la proposta di un suo connazionale, che gli aveva garantito di superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida in cambio di duemila euro, e di aver ritirato tutto il materiale durante un incontro, tenutosi presso la stazione ferroviaria di Treviso poche ore prima dell’esame. Il tentativo di conseguire la patente di guida senza alcuna preparazione, peraltro, era quasi andato a buon fine: la prova d’esame, infatti, era stata superata senza errori; fortunatamente, però, l’attenzione dell’esaminatore e l’intervento della Guardia di Finanza hanno svelato il comportamento truffaldino. Il candidato, pertanto, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di illecito conseguimento di titoli, mentre il kit è stato sequestrato d’urgenza, con successiva convalida della Procura della Repubblica di Treviso.

L’intervento delle Fiamme Gialle è stato finalizzato a tutelare i cittadini onesti e il regolare svolgimento delle sessioni d’esame per il rilascio di titoli abilitativi. La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso (art. 5, comma 1, D.Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 188/2021).  

 

 

v i d e o –