Palazzo della Cultura di Catania: in corso la mostra “Espressionismo astratto 2000” di Sarah Angelico sino al 28 settembre

 

Locandina Mostra

  Catania,

Espressionismo astratto 2000” è il titolo della mostra che l’artista catanese Sarah Angelico presenta fino al 28 settembre nel Palazzo della Cultura, con una rassegna di opere in tela e sacco di grande formato e sculture in bronzo.
La personale, a cura del prof. Luigi Tallarico, è promossa da associazione Amici dell’Arte, SF ArteCultura, Kiwanis Club Tauromenium V.A. insieme con il Comune.

Artista con una speciale predilezione per la tecnica degli smalti, Angelico è pittrice, scultrice, installatrice e scenografa ma anche poetessa e operatrice culturale.
Tra le sue mostre,  “Etna Sicily Art” al Parlamento Europeo nel 2008, l’Antologica “Pittorica Mente Donna” nel 2012 alle Ciminiere, “I colori dell’Etna” nel 2023/2024 all’Archivio di Stato.

La rassegna, inaugurata ieri sera,  resterà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, sino al 28 settembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.

Catania: riciclava parti di auto rubate in deposito abusivo, denunciato

 

 

catania

Catania,

Aveva adibito un’area recintata del comune di Giarre (Catania) per il ricovero di numerosi veicoli e per l’attività di officina meccanica e carrozzeria non autorizzate. Un uomo di 45 anni, è stato scoperto dai poliziotti delle Stradale e denunciato per i reati di riciclaggio, ricettazione e per la violazione delle norme ambientali concernenti l’allestimento abusivo dell’officina. Gli sono state contestate sanzioni amministrative per 5mila euro mentre l’area e le attrezzature sono state sequestrate.

È stato un carro attrezzi privo di scritte o segni distintivi che trasportava un veicolo senza parti di carrozzeria a destare i sospetti degli agenti della Polizia stradale. I poliziotti di pattuglia per i consueti controlli delle zone periferiche del paese, hanno notato il mezzo di soccorso che spariva nel capannone sequestrato e veniva celato da un cancello scorrevole. Autovetture issate anteriormente su dei cavalletti sbilenchi a prima vista interessate da lavori di manutenzione e poi accatastati alla rinfusa all’interno di un cassone di un autocarro, motori di veicoli a due e quattro ruote, lamiere, fanali e tappezzeria.

É questa la situazione che si sono trovati davanti i poliziotti una volta entrati. Dalle successive verifiche effettuate è emerso che numerosi veicoli presenti, quasi tutti intestati all’indagato, pur essendo in apparenza di provenienza lecita, in realtà erano provento di una sofisticata attività di riciclaggio di analoghi veicoli di origine furtiva, basata sull’avvenuta alterazione dei dati identificativi. I poliziotti inoltre, hanno rinvenuto nel sito illegale una targa per autoveicoli rubata nel 2023 e un cambio per autocarri anch’esso di provenienza furtiva.  (Com.Polizia- L.Bruno)

Catania, Rifiuti, nuova raffica di sanzioni per abbandono irregolare Il sindaco Trantino: “Con le telecamere 68 verbali e 65 nell’immediatezza della violazione” Farò un lungo elenco della vergogna per queste persone….”

 

 

 

Catania

E’ stato un mese di luglio particolarmente prolifico per il reparto Ambientale della Polizia Locale di Catania, che in trenta giorni ha irrogato ben 133 verbali per abbandono incontrollato di rifiuti, ma anche quattro informative di reato alla Procura della Repubblica e il sequestro di un terreno privato adibito a discarica abusiva e diversi mezzi.

In dettaglio, durante l’azione operativa disposta in esecuzione degli indirizzi del sindaco Trantino e dell’assessore Porto, dal 01 al 31 luglio, sono stati elevati 68 verbali con le telecamere della videosorveglianza e 65 invece contestati nell’immediatezza della violazione, con sanzioni di 333,00 euro per ciascuna contravvenzione, per un totale di 44.289 euro.

I verbali rilevati con la video sorveglianza si riferiscono prevalentemente alla zona Sud della città, dove molti hanno ancora l’abitudine a depositare i rifiuti senza alcuna regola. Nel mirino delle contestazioni immediate degli agenti della Polizia Locale, invece, soprattutto la zona del lotto centro per deposito di rifiuto  in maniera non conforme alle regole della differenziata. Decine di verbali di contravvenzione elevati anche agli operatori commerciali, ai quali sono stati anche notificati provvedimenti di possibile interdizione dell’attività per 5 giorni, se trovati recidivi.

 

 

Lavori Pubblici Catania, parcheggio scambiatore Sanzio e parco in via di completamento e con videosorveglianza

 

 

Catania,

Il progetto dell’area di sosta scambiatore “Sanzio” si appresta a diventare realtà con 315 stalli per auto e 12 per bus, con annessi un moderno parco con ampie zone a verde, area giochi con attrezzi per il fitness e la riqualificazione di piazza Michelangelo. Nel corso di un sopralluogo nel cantiere il sindaco Enrico Trantino e l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, insieme ai tecnici, hanno verificato che gli interventi procedono speditamente e hanno raggiunto uno stato di avanzamento dell’ 80%.

In dettaglio i lavori che riguardano il parcheggio a raso con 315 stalli, sono quasi ultimati a eccezione dell’impianto di illuminazione solare ancora da completare e le ultime piantumazioni da realizzare nella spina verde di separazione tra le due aree di sosta. In fase di conclusione anche la realizzazione del terminal degli autobus, dove a breve verrà realizzata la pavimentazione e installato il modulo prefabbricato che sarà adibito a uffici dell’Amts, azienda di trasporto urbano e sosta che gestirà il posteggio. Il parcheggio inoltre verrà fornito di un sistema di automazioni che consentirà di avere un accesso controllato, conteggio dei posti liberi sempre aggiornato e sistemi di pagamento automatizzati.

Per quanto riguarda i lavori che interessano il parco, a specchio con il parco Falcone, anche questi sono in fase di ultimazione. Il parco è stato realizzato attraverso la piantumazione di oltre 150 alberi, 2 ulivi secolari, 5.000 cespugli, manti erbosi, superfici rivestite di materiale lapideo e diversi apparecchi illuminanti (segnapasso, luci puntate sugli alberi e illuminazione lungo i vialetti) che consentono un’illuminazione funzionale e artistica. Il parco sarà inoltre dotato di 30 cestini (anche per la raccolta differenziata), 5 fontane e ben 58 panchine. In fase di realizzazione l’area di sgambamento dei cani prevista nella zona est del parco.

A breve verrà arredata l’area dedicata all’attività sportiva, dotata di una struttura modulare in acciaio con 12 postazioni di allenamento a corpo libero sospeso e altrettanto attrezzature per l’allenamento funzionale e posturale.

Tutte le aree verranno dotate di un sistema di videosorveglianza con controllo da remoto per migliorare la sicurezza.

Infine, sono già inoltrati anche i lavori di restyling di Piazza Michelangelo, che comprenderanno il rifacimento delle pavimentazioni, l’allargamento delle aiuole con conservazione degli apparati radicali delle specie arboree esistenti, il rifacimento dell’impianto di illuminazione con l’installazione di nuovi corpi illuminanti e la collocazione di 22 nuove panchine nella piazza. Completerà l’intervento il riassetto viario e la rimodulazione degli stalli di sosta in piazza Michelangelo.

Gli interventi nell’area del piazzale Sanzio, costati circa 4 milioni di euro, sono stati finanziati coi fondi regionali del “Piano parcheggi” per le tre città metropolitane dell’isola, a completamento un complesso iter, avviato negli anni scorsi dalla giunta Pogliese e in particolare con l’impegno dell’allora assessore Pippo Arcidiacono, con la redazione del piano di sosta nelle aree esterne al centro urbano, un progetto che nel corso degli ultimi mesi è stato in più parti rimodulato, coniugando efficienza con vivibilità nell’utilizzo degli spazi pubblici.

Il nuovo parcheggio pubblico di piazzale Sanzio, di cui larga parte è un parco urbano con zona bambini –hanno detto il sindaco Trantino e l’assessore Parisi- è utilissimo per drenare l’ingresso delle auto nel centro città e  determinare un incisivo impatto sulla mobilità L’area di piazzale Sanzio, infatti, intercetta il traffico veicolare privato e offre ai cittadini la possibilità di lasciare il proprio mezzo a favore di quello pubblico, Bus o Metro ma anche monopattini e biciclette. Già si intravede la bellezza del parco che si sta realizzando con un colpo d’occhio unico con il parco Falcone, un’area che stiamo provvedendo ad arredare con attrezzi sportivi attuando al contempo la rigenerazione di piazza Michelangelo”.

MAFIA CATANIA, SI CHIAMA FRANCESCO RUSSO IL NUOVO REGGENTE BOSS “RISERVATO” DELLA FAMIGLIA SANTAPAOLA

FRANCESCO RUSSO ERA DIVENTATO IL REGGENTE DELLA “FAMIGLIA”  SANTAPAOLA

 

Si chiama Francesco Russo il boss  ” riservato”  che preferiva restare sottotraccia, in quell’”Ombra” che ha dato il nome dell’operazione antimafia della Polizia a Catania contro Cosa nostra etnea. Francesco Russo, 51 anni, preferiva avere un ruolo apparentemente delineato nel mondo della criminalità organizzata, mentre, secondo la Dda di Catania era diventato il reggente della “famiglia” Santapaola dopo un riassetto dei ruoli apicali dell’organizzazione. E’ quanto emerge dall’inchiesta dell’operazione “Ombra” di Squadra mobile di Catania e dello Sco che ha portato all’arresto di 23 indagati: 18 in carcere e cinque agli arresti domiciliari. Per due persone il Gip ha disposto l’obbligo di dimora.

RICORSO ALLA VIOLENZA PER AFFERMARSI NEL TERRITORIO

 

Russo, ricostruisce la Dda di Catania, «nonostante il ruolo di vertice che avrebbe ricoperto nel sodalizio, decideva di “operare nell’ombra”, per assicurarsi la riservatezza e la distanza dalle frange più strettamente operative e quindi esposte al rischio di indagini». Nuovi vertici, osserva la Procura, che «manifestavano la certa propensione a ricorrere sistematicamente alla violenza come strumento per ribadire la loro autorità criminale nei territori di loro “competenza” mafiosa». Tanto da fare irruzione, il 26 agosto del 2023, in uno stabilimento balneare di Aci Castello colpendo con violenza e ripetutamente al capo col calcio della pistola alcuni dei presenti, minacciandoli con l’arma puntata al volto.

 

Il successivo 9 settembre, sempre il gruppo della Stazione, avrebbe anche aggredito e minacciato di morte un giovane Santapaola, parente alla lontana della famiglia dello storico capomafia Benedetto, spiegando alla vittima che «nei suoi confronti non erano stati adottati provvedimenti più duri solo in virtù del suo cognome». Il 31 ottobre del 2023 lo stesso reggente Francesco Russo, dismettendo la consueta riservatezza, avrebbe gambizzato un uomo come «ritorsione per avergli mancato di rispetto durante un diverbio in ambito lavorativo».

Il ricorso alla violenza da parte degli esponenti di Cosa nostra catanese come strumento di affermazione sul territorio, ricostruisce ancora la Dda, portava a diversi episodi di fibrillazione con esponenti del contrapposto clan Cappello – Bonaccorsi, uno dei quali sfociava nella sparatoria avvenuta il 21 ottobre del 2023 nella zona del “Passarello” del rione San Cristoforo, storica roccaforte della cosca rivale, quando un esponente del clan Cappello-Bonaccorsi, Salvatore Pietro Gagliano, avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da sparo contro alcuni esponenti del gruppo della Stazione. Quest’ultimo avrebbe progetto di uccidere Gagliano nonostante una serie di riunioni mafiose tra gli esponenti di vertice delle due organizzazioni per appianare il contrasto e scongiurare ulteriori e pericolose degenerazioni armate.

MARIO  ERCOLANO COMANDA DAL CARCERE

Indagini particolari non potevano mancare per Il boss ergastolano Mario Ercolano, esponente di spicco della “famiglia” Santapaola-Ercolano legata a Cosa nostra di Catania, avrebbe “continuato, dal carcere a esercitare pieni poteri decisori, mantenendo contatti quotidiani con gli affiliati, a cui impartiva precise disposizioni sulle strategie da adottare». E’ quanto emerge dall’inchiesta. Dalle indagini, osserva la Procura sarebbe emersa «la perdurante operatività dell’ergastolano Mario Ercolano» che avrebbe «deciso il riassetto dei ruoli apicali all’interno dei gruppi a lui riconducibili». Sarebbe stato il boss dal carcere, contesta l’accusa, a «determinare la designazione di Carmelo Daniele Strano come successore di Benito Privitera nel ruolo di responsabile del gruppo della Stazione, mentre Carmelo Fazio avrebbe preso il posto del fratello Salvatore come referente del Gruppo di Cibali».

Mafia, spaccio di droga ed estorsioni,usura e tanti altri reati penali, 25 indagati nel clan Ercolano-Santapaola, Cosa nostra etnea

 

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata dalla Polizia di Catania nei confronti di 25 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta Ombra della Dda di Catania contro appartenenti della frangia degli Ercolano che con la cosca Santapaola compongono la famiglia di Cosa nostra etnea.

Tra i destinatari anche esponenti di vertice del clan, compreso il nuovo reggente di Cosa nostra di Catania. Il provvedimento ipotizza a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illecita di armi da sparo, usura, lesioni personali aggravate dall’uso di armi da sparo. Il provvedimento del Gip, emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura distrettuale etnea, è eseguito da personale dello Servizio centrale operativo e della Squadra mobile della Questura di Catania con il coordinamento della Direzione centrale Anticrimine della Polizia. Particolari sull’operazione Ombra saranno resi noti durante un incontro con la stampa  nella sala riunione della Questura di Catania.

“Catania è Casa”, partita la campagna di comunicazione contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti

 

 

Catania,

Catania è Casa è la campagna di comunicazione ambientale lanciata dall’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di accendere i riflettori sul problema dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità del corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

” Catania è Casa” punta proprio sul senso di appartenenza alla città, all’orgoglio di una comunità in cui ciascuno ha la responsabilità di contribuire a difendere – e a diffondere – la bellezza. La campagna di comunicazione intende infatti sensibilizzare i cittadini attraverso la valorizzazione dei piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza e contrastare le cattive abitudini che deturpano la nostra città e il suo patrimonio artistico.

Con questa campagna –ha spiegato il sindaco Trantino- desideriamo che passi un messaggio semplice quanto dirompente: Catania è casa e deve essere interesse di tutti mantenerla pulita, rispettando alcune regole basilari di riduzione e corretto smaltimento dei rifiuti che portano risultati in termini di igiene, pulizia, sicurezza, decoro urbano, attrattività turistica, rispetto per l’ambiente, sostenibilità economica.

Con l’Amministrazione Comunale stiamo mettendo in campo tutte le risorse di cui disponiamo per far fronte a quella che a Catania è una vera e propria emergenza rifiuti. Facciamo e faremo la nostra parte, mostrando quanto l’interesse ed il buon esempio sono sempre più forti e le scuse per non fare o fare male sempre più deboli. Tu, voi tutti cittadini -ha concluso il sindaco- dal canto vostro dateci una mano, contribuendo attivamente, responsabilmente e con senso civico a preservare le bellezze della nostra città. Catania è casa. Basta poco per rovinarla, basti tu, bastiamo noi per fare la differenza”.

Spot e contenuti video originali sono il mezzo prescelto per veicolare il messaggio che, attraverso la diffusione sui canali social ed il coinvolgimento di testimonial e supporter, punta a raggiungere tutti i cittadini con un linguaggio semplice, immediato e trasversale.

Condividendo valori e obiettivi della campagna, con entusiasmo e piena disponibilità, hanno aderito al progetto –   prestando il loro volto per lo spot ufficiale prodotto con la regia di Zavvo Nicolosi e Giovanni Tomaselli (Ground’s Oranges) –  l’attore teatrale e cinematografico Tuccio Musumeci, l’attrice e regista Donatella Finocchiaro, il rapper catanese L’Elfo e il content creator @stefanoconlaesse.

Con lo stesso spirito, hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione di un contenuto video originale anche i musicisti del Teatro Massimo Bellini e del Conservatorio Vincenzo Bellini Catania e i volontari del Comitato Cittadino Federico II “Catania al Centro”.

A supporto del progetto anche una campagna di affissioni su strada che, attraverso un visual essenziale, colorato e contemporaneo stile manifesto, offre ai cittadini la possibilità di accedere ai contenuti multimediali attraverso un Qr Code dinamico.

Per amplificare la portata della campagna di comunicazione ambientale, la diffusione dei video e dei contenuti prodotti è stata affidata anche al cartellone di eventi del “Catania Summer Fest”, con la copertura delle tribune spettatori della nuova arena concerti del monumentale Giardino Bellini e la riproduzione dello spot ufficiale sul videowall presente sul palco.

L’eventuale sostegno volontario alla campagna da parte degli artisti che si alterneranno sul palco sarà molto apprezzato e comunicato adeguatamente nei canali preposti.

La campagna di comunicazione ambientale proseguirà per tutto l’autunno e l’inverno: diverse attività e produzioni vedranno protagonisti tanti altri testimonial che hanno già manifestato il loro interesse e tutta la cittadinanza verrà coinvolta con iniziative culturali, didattiche e di sensibilizzazione.

Il progetto fa parte del piano più ampio ed articolato dell’Amministrazione Comunale – Direzione Politiche per l’Ambiente e il Verde e l’Energia – per contrastare le discariche abusive, promuovere le buone pratiche della riduzione dei rifiuti e il corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

“La questione ambientale, la lotta ai rifiuti, si può vincere solo con la questione culturale, con lo sviluppo della sensibilità e la creazione di una comunità anche a Catania.

“Catania è casa” significa sentire la città di Catania, sentire il nostro territorio e prendercene cura come faremmo a casa nostra” – -ha commentato l’assessore all’ambiente Salvo Tomarchio nel suo ultimo giorno a Palazzo degli Elefanti prima di insediarsi all’ARS.

La campagna vuole essere un appello al senso civico, un invito a prendere coscienza e adottare le semplici e sane abitudini che possono garantire un futuro migliore alla città con enormi benefici a tutta la collettività.

La strategia, il coordinamento, la produzione dei contenuti e lo sviluppo integrale della campagna di comunicazione sono a cura di Industria01, agenzia creativa indipendente dal 2001, e Katania Studio, startup innovativa specializzata in comunicazione e nuovi media.

BLATTE E FORMICHE CHE CAMMINAVANO IN UN LABORATORIO- RISTORANTE DI CATANIA ADDETTO ALLA VENDITA DI “KEBAB” -SEQUESTRO E DENUNCIA DEI CARABINIERI

Kebabbaro" da incubo in via Etnea tra sporcizia e blatte ...

Carabinieri nel corso  del controllo sulle condizioni “igieniche” del ristorante

Catania

La cucina e il cibo degli orrori è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Piazza Dante a seguito di un controllo effettuato insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania e al personale dell’Asp di Catania. Il ristorante specializzato nella produzione e nella vendita di kebab situato nella centrale via Etnea è risultato in pessime condizioni igienico-sanitarie riscontrando la presenza di polvere insetticida sul bancone di lavoro del laboratorio, accanto a circa 5 kg di verdure pronte per essere tagliate.

Ma di più, i Carabinieri hanno riscontrato pure la presenza di blatte e formiche che camminavano su attrezzature sporche e incrostate di unto non rimosso da tempo, nonché fuliggine e ragnatele sui muri.

La zona di cottura degli alimenti era dotata di cappe prive dei filtri per l’aspirazione, pertanto il grasso derivante dalla preparazione dei cibi si era riversato sui muri e sugli oggetti presenti. I militari hanno poi accertato che nei congelatori gli alimenti di diverso tipo, come carne, pesce e verdure, erano ammassati tanto da divenire un unico blocco di ghiaccio del peso di 150 kg. In questi freezer venivano conservati anche i kebab già pronti e, in particolare, ce n’erano 2 da 15 kg ciascuno, ricoperti da cristalli di ghiaccio, perché mal conservati.

In un altro frigorifero, invece, spento, erano stati posizionati vassoi pieni di condimenti come olive, peperoni, wurstel già farciti con maionese e cipolla caramellata, oltre a un vassoio contenente 1,5 kg di verdure già cotte, ovvero tutti cibi che necessitano di essere refrigerati. I carabinieri hanno sequestrato tutta la merce, che verrà destinata alla distruzione, denunciato la titolare dell’attività, una straniera 28enne, e disposto la chiusura immediata dell’attività, con intimazione a non riprendere l’attività sino a che non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie previste.

Cultura, nuova vita per l’Anfiteatro Romano Dopo la gestione fallimentare e ingovernabile con i “custodi”dei decenni scorsi della Soprintendenza , un nuovo padre:il Comune

 

 

 Trantino: “Un ritrovato orgoglio per Catania”

Riapertura anfiteatro romano

 

Una gran folla di cittadini e di numerose autorità in testa il prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai e il rettore Francesco Priolo, hanno risposto all’invito del sindaco Enrico Trantino di partecipare all’inizio della nuova vita dell’Anfiteatro Romano di piazza Stesicoro, riaperto dopo tre anni, con la gestione passata dalla Regione al Comune che elaborato un piano di valorizzazione turistica e culturale del secondo monumento romano più grande dopo il Colosseo .

Un esempio unico al mondo perché realizzato in pietra lavica e per questo definito il “Colosseo Nero”, che coi suoi leggendari sotterranei è tornato a incantare i visitatori, accorsi in gran numero per vedere anche gli scorci finora interdetti dei resti di un’arena capace di ospitare 15 mila spettatori.

Non si siamo fermati –ha detto il sindaco Trantino- al facile non è nostra competenza e alle carenze di personale che ne avevano paralizzato la fruizione. Abbiamo sfidato la burocrazia e abbiamo fatto vincere Catania e i catanesi che per troppo tempo hanno visto mortificato un vero e proprio scrigno di bellezza, un’azione che auspico sia un segno di un ritrovato orgoglio cittadino. Un obiettivo che con tutta l’Amministrazione Comunale abbiamo inseguito e finalmente raggiunto adeguando il sito dell’Anfiteatro alle moderne esigenze del turismo e della fruizione senza soluzione di continuità, con nuovi servizi che a breve incrementeremo, ma anche con video e didascalie scientifiche realizzate grazie al contributo di Cnr e all’Università, segno di una Catania ritrovata grazie a virtuoso un gioco di squadra”.

A rendere ancora più gradevole la giornata della rinascita dell’Anfiteatro Romano, l’intrattenimento musicale degli orchestrali del Conservatorio Vincenzo Bellini e le illustrazioni dell’associazione provinciale delle Guide Turistiche che hanno affascinato i partecipanti con cenni di storia e racconti di particolari non sempre conosciuti.

Il monumento rimarrà aperto ogni giorno dalle ore 9 alle 19, con i servizi di biglietteria e di gestione degli accessi affidati dal Comune a CoopCulture uno dei colossi del settore, che cura gli stessi servizi anche nella Valle dei Templi e in molti altri siti archeologici, con il supporto dei giovani del servizio civile messi a disposizione dal Comune di Catania.

 

Foto Comune di Catania -UffStampa  Com.

Corruzione e falso ideologico Catania – Eseguite 9 misure cautelari personali- Ditte “generose” e dispositivi medici

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Catania,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di complesse attività d’indagine coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia, con il supporto di militari degli omologhi Comandi Provinciali del Corpo, a un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 soggetti [4 Direttori di Unità Operative Complesse (in breve U.O.C.)/Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi], a vario titolo indagati in concorso per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

In particolare, sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, sarebbe stato osservato che tre società – distributori locali per conto di multinazionali operanti nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari indagati, operanti in strutture sanitarie della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania nel mese di maggio..

 Nei fatti, dette sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

 

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