LA TELEFONATA DI PUTIN SOLLEVA TROPPE PERPLESSITA’ E “I PEGGIORI TIMORI DEI LEADER EUROPEI”

 

Donald Trump e Vladimir Putin nel 2018 a Helsinki - Afp

 

 

La  telefonata ha confermato i “peggiori timori degli europei”, che il presidente degli Stati Uniti, “sedotto dalle lusinghe di Putin, fosse pronto a virare su Mosca e a svendere Kiev”. .

Tra gli esperti  analisti di guerra  e pace c’è chi parla di mossa comprensibile da parte di Trump. “L’approccio delle due parti è stato di far arrabbiare Trump contro l’altra ed è stato distruttivo”, , aggiunge, se “riuscirà a costringere le due parti a parlarsi e a tirarsi fuori, potrebbe essere necessario perché le cose si muovano”.

Altri  Andrew Weiss, vice presidente al Carnegie Endowment for International Peace,osservano come Trump oggi sembri più interessato al riavvicinamento con Mosca. “Sembra considerare la normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti Il resto è subordinato a questo”.

Sscondo Rob Lee del Foreing Policy Research, la Russia “può sostenere la battaglia” e “la leadership probabilmente crede di poter ancora migliorare le posizioni”. L’estate è alle porte. “La Russia non ha ancora raggiunto il suo obiettivo minimo di occupare interamente le regioni di Donetsk e Luhansk – conclude – quindi in estate potrebbe cercare di conquistare tutto il territorio possibile prima di negoziati seri“.

Nelle capitali europee, conclude il Ft, i leader temono che Trump possa arrivare a un accordo con Putin che accetti le sue richieste e svenda gli interessi dell’Ucraina nella fretta di porre fine ai combattimenti.

Incontro trilaterale, Italia presente con la Meloni che accoglie Vance e Ursula Von der Leyen

 

Trilaterale tra Giorgia Meloni, il vicepresidente degli Stati Uniti d'America JD Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - (Afp)

 

 

 

La premier Giorgia Meloni ha accolto a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti d’America JD Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un incontro trilaterale.

Presente anche il Segretario di Stato Usa Marco Rubio. Meloni, Vance e Von der Leyen hanno fatto brevi dichiarazioni stampa seduti al tavolo allestito nel cosiddetto salotto giallo al primo piano del palazzo dove la presidente del Consiglio riceve ospiti e delegazioni.

Sappiamo quanto è importante la relazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti per un Occidente forte, per la nostra civilizzazione” e “anche per le nostre relazioni economiche, che valgono il 30% dell’intercambio mondiale”, ha detto la presidente del Consiglio, sottolineando che “ci sono molte questioni da discutere, ci sono dei problemi che vanno superati, ma sappiamo quanto le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali nell’ambito di un Occidente che vuole mantenere chiaramente la sua unità, che vuole mantenere la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta”.

 

— Giorgia Meloni
“Ci sono alcuni temi che sono competenze della Commissione, quindi il ruolo dell’Italia è di favorire un dialogo franco e aperto. Ma sicuramente voglio ringraziare i miei due interlocutori per aver offerto questa occasione”, ha proseguito la presidente del Consiglio, che in un post su X ha parlato di “un confronto costruttivo. L’Italia intende fare la sua parte per rilanciare il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti: due realtà chiamate ad affrontare insieme le grandi sfide globali”. “Libertà, democrazia e centralità della persona sono i valori comuni su cui costruire un futuro più sicuro, prospero e stabile”, scrive Meloni, dicendosi “orgogliosa di questo passo in avanti per l’unità dell’Occidente“.

Ieri, Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Donald Trump per parlare della crisi ucraina, anche in vista dell’annunciata telefonata tra il presidente Usa ed il leader russo Vladimir Putin.

 

IL CANCELLIERE TEDESCO MERZ: “L’ITALIA NON HA PARTECIPATO AL GRUPPO DEI VOLENTEROSI MA NON CI SONO MEMBRI DI SERIE A o B”

 

Abbiamo parlato degli sforzi comuni per arrivare a una pace giusta e duratura in Ucraina. Se oggi ci sono le condizioni perché si svolgano colloqui di pace è grazie alla tenacia del popolo ucraino ma anche al sostegno dell’Occidente. Non c’è stato

 Così la premier Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Palazzo Chigi.  A Istanbul l’incontro Zelensky-Putin, ma è comunque positivo che le delegazioni si siano viste, grazie anche all’azione della Turchia e dell’America. Ci auguriamo che sia un primo passo per un processo di pace giusta e duratura che tenga conto delle necessarie garanzie di sicurezza per la nazione aggredita”.

“Noi dobbiamo continuare a insistere da questo punto di vista e consentitemi, anche da questo punto di vista, di esprimere apprezzamento per le parole di Sua Santità Papa Leone XIV che ha anche messo a disposizione la Santa Sede come sede per eventuali ulteriori negoziati di pace”, ha aggiunto.

“Per quello che riguarda le parole del presidente Macron, non posso che prendere atto del fatto che l’invio delle truppe non è più un tema di discussione, perché come si sa ho varie volte espresso la mia perplessità rispetto all’efficacia di un’iniziativa di questo tipo. Particolarmente nel momento in cui tutti quanti lavoriamo su una priorità, che è quella di un cessate il fuoco incondizionato, priorità che si accompagna alla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella sua capacità di difendersi – ha proseguito il presidente del Consiglio – Nel caso in cui si dovesse riuscire finalmente ad arrivare a un serio tavolo delle trattative per una pace in Ucraina, c’è la questione delle garanzie di sicurezza per la nazione aggredita”.

“Queste sono le priorità indipendentemente dai formati, soprattutto nel momento in cui l’ipotesi dei soldati pare sia tramontata, e a maggior ragione noi continuiamo a essere disponibili, come siamo sempre stati, a partecipare a qualsiasi formato con i nostri partner europei e occidentali per raggiungere l’obiettivo di una pace giusta e duratura. Forse è necessario in un momento delicato come questo abbandonare un po’ i personalismi che rischiano di minare una unità dell’Occidente che è stata fondamentale e rimane fondamentale per risolvere il conflitto in Ucraina”.

 Questo il pensiero del  cancelliere tedesco, Friedrich Merz al termine dell’incontro con la premier Giorgia Meloni, alla domanda se avesse chiesto a Meloni i motivi della mancata partecipazione dell’Italia alla coalizione dei volenterosi.“

IL CANCELLIERE TEDESCO MERZ: “NELL’UE NON CI SONO MEMBRI DI SERIE A   o B ..

Vogliamo approfondire questo formato nelle prossime settimane, un formato nato come E3. Nei colloqui dei giorni scorsi con Zelensky ho coinvolto la Polonia perché è davvero così vicina a questo conflitto, ma l’Italia deve svolgere un ruolo e ci saranno dei colloqui nell’Ue nei prossimi giorni in modo che ci sia un coinvolgimento dell’Italia per la soluzione di questo conflitto. Non possiamo farci separare, nella Ue non ci sono membri di serie A e di serie B, non ci sono differenze in quello che vogliamo fare insieme affinché questa guerra finisca quanto prima e l’Italia può e deve dare un contributo”.

Riunioni teatrali, presente il segretario di Stato americano Rubio, con le delegazioni russe?

 

 

 

Segretario di Stato americano, Marco Rubio,nella foto/immagine, sta svolgendo le sue funzioni presso l’ufficio presidenziale di Dolmabahce, a Istanbul, luogo della programmazione di due riunioni trilaterali tra Turchia-Usa-Ucraina, alle 10:45 locali, e Turchia-Russia-Ucraina, alle 12:30 locali.

Si apprende che la delegazione guidata da Rubio parteciperà all’incontro tripartito Turchia-Usa-Ucraina che si terrà presso l’ufficio presidenziale di Dolmabahce in mattinata. Si prevede che la delegazione statunitense terrà anche colloqui bilaterali con la delegazione ucraina…

A seguire, riferiscono i media turchi, è prevista una sessione separata con le delegazioni di Turchia, Russia e Ucraina. Alle riunioni parteciperanno il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, una delegazione statunitense guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio, una delegazione ucraina guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov e una delegazione russa guidata da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente Vladimir Putin.

Tutto previsto o queste riunioni sono solo teatrali per il mondo, per la tutela dell’immagine di Putin che, fuori da Mosca, è un pò compromessa?

Putin e Zelenski ad un passo dalla terza guerra mondiale La farsa-teatro dei negoziati tra i due Paesi

 

Niente negoziati diretti fra leader di Ucraina e Russia. A Istanbul infatti non erano presenti né Vladimir Putin né Volodymyr Zelensky. Dopo il ‘no’ del presidente russo, anche il numero uno ucraino ha quindi deciso di  seguire l’esempio del Presidente sovietico ma ha inviato una delegazione in Turchia per incontrare i rappresentanti russi e avviare “colloqui di pace”

Volodymyr Zelensky a Ankara - Afp
Si è appreso che  Zelensky non è andato a Istanbul perché l’incontro “non è al livello dei presidenti”…

La delegazione ucraina a Istanbul, che sarà nel paese fino a domani, è guidata dal ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov, ha poi spiegato il presidente Zelensky, parlando da Ankara.

“Io sono qui, siamo pronti per negoziati diretti“, ha aggiunto rivolgendosi al leader russo dopo l’incontro con il leader turco Recep Tayyip Erdogan. “La delegazione è stata inviata” e “potrebbe essere oggi, come potrebbe essere domani“, ha poi aggiunto Zelensky parlando degli attesi colloqui.

La delegazione ucraina ha ricevuto il mandato per discutere di un possibile cessate il fuoco.

Se non verrà raggiunto un accordo su una tregua con Mosca, ha però avvertito Zelensky, gli ucraini chiederanno un pacchetto di sanzioni nei confronti dei russi, anche da parte americana. “Ho deciso di inviare la nostra delegazione a Istanbul per rispetto per il presidente Trump e per il presidente Erdogan”

 

 

 

 

Mentre Putin non dà risposta sulla sua presenza ai negoziati (forse per il “mandato di cattura internazionale”) alcuni Stati deliberano nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia

 

 

Bandiere Ue

 

 

Non si sa ancora se Vladimir Putin   sarà presente o meno ai colloqui di domani in Turchia con Volodymyr Zelensky, arriva oggi dall’Ue il via libera al nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina.

Due Stati membri a Bruxelles, devono ancora passare attraverso i rispettivi Parlamenti nazionali, ma questi passaggi non vengono considerati ostacoli. Il diciassettesimo pacchetto, approvato dal comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (Coreper), comprende una stretta sulla cosiddetta ‘flotta ombra’ russa (vengono colpite quasi 200 navi, comprese le petroliere), usata da Mosca per aggirare il tetto al prezzo del petrolio che l’Occidente ha cercato di imporre.

Vengono aggiunte circa 30 imprese, coinvolte nell’evasione delle sanzioni, in particolare nel settore dei beni a duplice uso, civile e militare. Queste imprese dovranno affrontare nuove restrizioni commerciali. Ci sono poi altre 75 sanzioni individuali per persone e aziende legate al complesso dell’industria militare russa. Viene inoltre fornita la base giuridica per sanzionare la flotta che distrugge cavi sottomarini, aeroporti o server (beni materiali) e per sanzionare chi agevola finanziariamente lo sforzo bellico. E’ delineata una nuova base giuridica per i canali russi di propaganda: vengono colpiti oltre 20 entità e individui che diffondono disinformazione.

Per le violazioni dei diritti umani (Navalny Act), vengono previste sanzioni contro giudici e pubblici ministeri coinvolti nei casi Navalny e Kara Murza (20 individui in tutto). Nel campo delle armi chimiche, viene vietata l’esportazione di sostanze utilizzate nella produzione di missili. Il pacchetto di sanzioni è passato come punto uno, senza discussione, riferiscono fonti diplomatiche: dovrebbe essere adottato formalmente dal Consiglio Affari Esteri lunedì prossimo, 20 maggio.

Putin attacca: ” I Paesi volenterosi sono deficienti ed idioti”

I Paesi occidentali hanno dimostrato attraverso le sanzioni di essere pronti a danneggiare le proprie economie pur di fare dispetto alla Russia, quindi Mosca deve prepararsi ad altre decisioni di questo tipo, ha attaccato ieri il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i membri dell’Associazione degli imprenditori russi.

Putin defiknisce idioti e deficienyi i Paesi volenterosi ” che deliberano le sanzioni contro la Russi e poi chiedono il cessate il fuoco

Il mondo guarda ai negoziati previsti in Turchia giorno 15 per il cessate il fuoco tra Russia ed Ucraina

La minaccia atomica e la guerra in Ucraina | La Civiltà Cattolica

 

Forse  i negoziati  previsti giovedì 15 maggio a Istanbul, in Turchia, tra Russia ed Ucraina potranno costituire le premesse della pace duratura e concreta. Ad oggi un cessate il fuoco di almeno 30 giorni tra Mosca e Kiev, così come chiesto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ancora non c’è.

Zelensky ed Erdogan

Zelensky ha annunciato di aver discusso con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan i dettagli di un possibile incontro in Turchia

leader ucraino ha ribadito l’apertura a colloqui diretti con Vladimir Putin e ha sollecitato i partner internazionali a garantire un meccanismo di monitoraggio per il rispetto del cessate il fuoco. “È fondamentale che in Europa lavoriamo insieme per la sicurezza a lungo termine“, ha aggiunto, assicurando che i contatti con gli Stati Uniti resteranno costanti. Con Erdogan, ha concluso Zelensky, c’è un’intesa per “proseguire il lavoro comune per la pace”.

 “L’Ucraina ha sempre sostenuto la diplomazia. Sono pronto a venire in Turchia. Purtroppo, il mondo non ha ancora ricevuto una risposta chiara dalla Russia alle numerose proposte di cessate il fuoco. I bombardamenti e gli attacchi russi continuano. Mosca è rimasta in silenzio per tutto il giorno riguardo alla proposta di un incontro diretto. Un silenzio davvero strano

“In un modo o nell’altro, la Russia dovrà porre fine a questa guerra, e prima lo farà, meglio sarà. Non ha senso continuare a massacrare – ha aggiunto – Il presidente Erdogan si è dichiarato pienamente disponibile a ospitare l’incontro. È importante che il presidente Trump sostenga pienamente l’incontro e vorremmo che trovasse l’opportunità di venire in Turchia“.

Trump ha la sensazione che stavolta sarà l’incontro decisivo

Giovedì in Turchia potrebbe esserci anche il presidente americano. Lo ha detto lo stesso Donald Trump parlando con i giornalisti alla Casa Bianca prima di partire per l’Arabia Saudita. “Potrebbe arrivare un buon risultato dal meeting tra Ucraina e Russia, credo che i due leader saranno lì. Pensavo di volare lì, ma non so nemmeno dove sarò giovedì. Ho tanti meeting, ma pensavo di volare lì. C’è una possibilità”.

Ucraina-Russia, proposta Putin: “Ripresa negoziati con Kiev il 15 maggio a Istanbul dove ci sarà una delegazione russa”

 

PUTIN  SEMBRA  AVVIATO  VERSO LA  PACE CON L’UCRAINA E L’EUROPA

“Prima o poi cominceremo a muoverci verso una ripresa delle relazioni con i Paesi europei”. Dichiarazione congiunta leader Francia, Gb, Polonia, Germania e Zelensky: “Cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni in Ucraina”

Vladimir Putin (Afp)
Vladimir Putin (Afp)

 

Proponiamo che le autorità ucraine riprendano i negoziati diretti, senza alcuna precondizione. La Russia non ha mai chiuso la porta al dialogo con l’Ucraina e ha proposto a Kiev di riprendere i negoziati a Istanbul dal 15 maggio“. Lo ha detto Vladimir Putin in una dichiarazione dal Cremlino dopo che i leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, hanno chiesto “un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni”.

Abbiamo ripetutamente proposto misure per il cessate il fuoco. Non abbiamo mai rifiutato il dialogo con la parte ucraina. Permettetemi di ricordarvelo ancora una volta: non siamo stati noi a interrompere i negoziati nel 2022. È stata la parte ucraina – ha dichiarato il presidente russo – A questo proposito, nonostante tutto, proponiamo che le autorità di Kiev riprendano i negoziati interrotti alla fine del 2022, e senza alcuna precondizione“.

“In questo momento c’è una guerra in corso, la Russia propone di riprendere le trattative – ha ribadito – Chi vuole la pace non può non sostenere quest’iniziativa. La Russia è pronta per un dialogo serio con l’Ucraina, la chiave è eliminare le cause all’origine del conflitto”.

La nostra proposta è sul tavolo, la decisione ora spetta agli ucraini e ai loro tutori“, ha scandito. “La Russia – ha aggiunto – ha ripetutamente proposto iniziative per il cessate il fuoco, ma sono state sabotate da Kiev. L’Ucraina ha violato la moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche e la tregua pasquale non è stata rispettata”.

“Nonostante questo, alla vigilia del Giorno della Vittoria abbiamo dichiarato una tregua per la terza volta, senza escludere la possibilità di estenderla, in base alla reazione del regime di Kiev – ha rivendicato ancora Putin – Le autorità di Kiev non hanno risposto in alcun modo al cessate il fuoco. Inoltre, l’Ucraina ha sferrato attacchi dal 6 al 7 maggio. L’8, il 9 e il 10 maggio ci sono stati 5 tentativi di attaccare il confine russo, proprio nei giorni del cessate il fuoco, verso le regioni di Kursk e Belgorod: gli attacchi sono stati respinti”.

Il presidente russo ha annunciato di avere “in programma” per domani un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Vorrei chiedergli di concedere questa opportunità per condurre negoziati in Turchia. Spero che confermerà il suo desiderio di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina”, ha detto Putin.

La Russia manderà a Istanbul una delegazione, la cui composizione sarà resa nota in seguito, ha spiegato ai giornalisti il ​​consigliere del presidente russo Yuri Ushakov.

Nel corso della dichiarazione notturna per fare il punto sui colloqui avuti in questi giorni a margine della parata della Vittoria, Putin ha confermato che a settembre si recherà in Cina. Il presidente russo ha definito “fruttuosi” i colloqui avuti con il presidente cinese Xi Jinping.

E “prima o poi – ha affermato – affidandoci alle elezioni della storia, alle opinioni dei nostri popolo, cominceremo a muoverci verso una ripresa delle relazioni con i Paesi europei“.

Dichiarazione congiunta leader Francia, Gb, Polonia, Germania e Zelensky

Cessate il fuoco almeno di trenta giorni in Ucraina. E’ la richiesta contenuta nella  dichiarazione congiunta dei leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il loro incontro di ieri a Kiev.

I leader “hanno concordato che a partire da lunedì 12 maggio dovrà esserci un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni, che un cessate il fuoco incondizionato, per definizione, non può essere soggetto ad alcuna condizione: se la Russia richiede tali condizioni, questo può essere visto solo come un tentativo di prolungare la guerra e minare la diplomazia”.

I leader, prosegue il testo della dichiarazione congiunta, “hanno chiesto che il cessate il fuoco sia completo, in cielo, in mare e a terra, hanno sottolineato che questo cessate il fuoco richiede un monitoraggio efficace, che può essere attuato con successo in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e hanno concordato che il cessate il fuoco dovrebbe durare almeno 30 giorni per dare tempo alla diplomazia e durante questo periodo il lavoro diplomatico dovrebbe concentrarsi sulla definizione delle basi di sicurezza, politiche e umanitarie della pace”.

ATTO DI GUERRA DELL’INDIA CONTRO IL PAKISTAN: “80 TERRORISTI UCCISI”

 

 

 Islamabad: ” risponderemo”

Premier Modi: “Operazione Sindoor orgoglio nazionale”. Rubio: “Crisi va disinnescata”. Turchia: “Rischio guerra totale”

Personale della sicurezza indiana - (Afp)
Personale della sicurezza indiana – (Afp)

 

 Sarebbero 31 i morti negli attacchi condotti dall’esercito indiano con missili e colpi di artiglieria in territorio pakistano secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’esercito di Islamabad, il generale Ahmed Sharif, il quale ha precisato che 26 civili sono stati uccisi in attacchi missilistici e altri cinque da corpi di artiglieria lungo la linea di confine.

Ma il primo ministro indiano Narendra Modi, elogiando le forze armate indiane, ha parlato di “oltre 80 terroristi uccisi”.

Islamabad: “Atto di guerra, risponderemo”

Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, ha promesso che Islamabad darà ”una risposta decisa” a quello che ha definito ”un atto di guerra dell’India”: “Il nemico disonesto ha compiuto attacchi vigliacchi in cinque località del Pakistan ” e “il Pakistan ha tutto il diritto di dare una risposta decisa a questo atto di guerra imposto dall’India”, ha affermato.

Poi, al termine della riunione del Comitato per la Sicurezza nazionale, ha annunciato che le Forze armate di Islamabad sono state ”autorizzate a rispondere di conseguenza” con ”azioni corrispondenti” a quelle dell’esercito indiano.

AUTODIFESA     Dal canto suo il Comitato per la sicurezza nazionale ha affermato che il Pakistan si riserva il diritto di rispondere agli attacchi aerei dell’India per “autodifesa” nel momento, nel luogo e nei modi che riterrà più opportuni, autorizzando l’esercito a intraprendere “azioni corrispondenti”.

Modi: “Operazione Sindoor orgoglio nazionale”

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha elogiato le forze armate indiane per aver condotto attacchi mirati contro i campi terroristici in Pakistan e nel Kashmir occupato dal Pakistan, affermando che l’operazione Sindoor è ”motivo di orgoglio nazionale”. 

Il ministro della Difesa Rajnath Singh ha informato il Consiglio dei ministri dell’Operazione Sindoor ricevendo il plauso dei presenti. Mentre il ministro degli Interni Amit Shah si è detto ”orgoglioso delle Forze armate” di Nuova Delhi: ”L’Operazione Sindoor è la risposta dell’India al brutale omicidio dei nostri fratelli innocenti a Pahalgam.

Il governo Modi è determinato a dare una risposta degna a qualsiasi attacco all’India e al suo popolo. L’India rimane fermamente impegnata a sradicare il terrorismo dalle sue radici”

Gli attacchi che l’esercito indiano ha condotto nella notte in Pakistan avevano come obiettivo quello di ”smantellare infrastrutture terroristiche” e così evitare ”altri attacchi contro l’India”, ha spiegato il ministro degli Esteri indiano in una conferenza stampa Vikram Misri, definendo le azioni ”proporzionate” alla minaccia e non una escalation. 

Accanto al ministro, il colonnello Sofiya Qureshi e il comandante di squadriglia Vyomika Singh hanno precisato che “nove campi terroristici sono stati presi di mira e distrutti. Questi campi si trovavano in Pakistan e nel Kashmir occupato dal Pakistan”. E’ stato quindi spiegato che “centri di reclutamento, basi di lancio e centri di indottrinamento” sono stati presi di mira durante gli attacchi notturni. Gli obiettivi sono stati selezionati sulla base di precedenti informazioni di intelligence, viene indicato.

Islamabad: “Abbattuti 5 caccia indiani

Il governo del Pakistan ha sostenuto che il suo esercito ha abbattuto cinque aerei da combattimento indiani dopo attacchi contro il territorio pakistano. In precedenza una fonte autorevole della sicurezza indiana aveva riferito che tre suoi aerei erano precipitati sul territorio nazionale per cause sconosciute. Due aerei si sono schiantati nel Jammu e Kashmir, controllato dall’India, e un altro nello stato indiano del Punjab, ha riferito la fonte.

Friedrich Merz nuovo Cancelliere della Germania anche se tradito da 18 deputati della coalizione

 

Merz applaudito in Parlamento - Afp

 

 

Friedrich Merz nominato cancelliere della Germania oggi, 6 maggio, nella seconda votazione al Bundestag con 325 voti a favore. I no sono stati 289, c’è stata un’astensione e tre voti nulli. La nomina arriva dopo che in mattinata il leader della Cdu non aveva raggiunto la maggioranza assoluta necessaria al primo turno in Parlamento.

Gli auguri da Ue e Italia

Afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, via social.. “Con te, un amico fidato ed esperto d’Europa entra a far parte della Cancelleria. Lavoreremo insieme per un’Europa più forte e competitiva. Non vedo l’ora di collaborare a stretto contatto con te”.

Anche il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa formula via social le sue “congratulazioni sentite, caro cancelliere Friedrich Merz per la nomina a cancelliere federale della Germania. Congratulazioni! Attendo con interesse di collaborare su un ambizioso programma comune europeo. Attendo con ansia la nostra collaborazione per un’Europa forte”.

La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola fa anch’ella le sue “congratulazioni a Friedrich Merz, un amico, per la sua elezione a cancelliere tedesco. La tua leadership, la tua determinazione e il tuo impegno rafforzeranno la Germania e l’Europa. L’Europa conta su di te come partner affidabile e degno di fiducia. Non vedo l’ora di lavorare con te”, conclude.

Esprime le “congratulazioni al nuovo Cancelliere tedesco e mio amico Friedrich Merz” anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “È l’inizio di una nuova stagione politica, con il pragmatismo dei nostri governi – scrive su X – rafforzeremo ancora di più i legami tra Italia e Germania. Unendo le nostre capacità industriali renderemo più forte l’Europa” aggiunge Tajani facendo gli “auguri di buon lavoro a lui, all’amico e collega JoWadephule a tutta la squadra di ministri”.

La prima votazione, mancano all’appello 18 voti della coalizione a Merz

Nel primo turno al leader della Cdu sono andati 310, sei in meno di quelli necessari. La votazione si è svolta a scrutinio segreto e senza dibattito ed è arrivata al culmine di un processo di formazione del governo iniziato dopo le elezioni anticipate del 23 febbraio, che hanno visto l’alleanza dei cristiano-conservatori Cdu/Csu emergere come primo partito, seguita dall’estrema destra di Afd e dai socialdemocratici Spd.

Sono 328 i parlamentari della coalizione Cdu, Csu e Spd, protagonisti dell’accordo di governo raggiunto ad aprile. Con i 310 voti andati a Merz, sono mancati ‘all’appello’ in totale 18 deputati dei partiti della coalizione in un voto che era considerato solo una formalità.