Una tregua troppo fragile, quella raggiunta telefonicamente tra Trump e Putin che mira ad annullare il valore della libertà in Ucraina- C’è il problema del “controllo effettivo” dei territori

 

 

Trump e Putin   RIPRODUZIONE RISERVATA © ANSA/AFP

 

 

Niente più  aiuti militari e  intelligence da parte dell’Occidente all’Ucraina come requisito ‘chiave’ per la Russia nel corso del colloquio tra Putin e Tramp per porre fine alla guerra. Un colloquio durato circa due ore e definito “produttivo” dal leader Usa, e stop agli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine per un mese. Un primo passo verso la pace, secondo la Casa Bianca.  Un pò debole  come tregua da parte di Putin  …che, forse mira ancora a conquistare  territori di Kiev….

 Zelensky : non c’è la volontà di Putin a porre fine a questa guerra

Il cessate il fuoco parziale accordato dalla Russia, con lo stop degli attacchi alle strutture energetiche per un mese, non dimostrano la volontà di Putin a porre fine a questa guerra. E’ il pensiero del  al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che spera di avere a breve un contatto diretto con Trump. Le condizioni illustrate da Putin “puntano a indebolire l’Ucraina” e “non a mettere fine alla guerra. La Russia non è pronta a porre fine a questa guerra e lo vediamo. Non sono pronti nemmeno per il primo passo, che è un cessate il fuoco”, ha affermato Zelensky , commentando pure che “il gioco di Putin è indebolire l’Ucraina”.

“Dopo aver ricevuto i dettagli dal presidente degli Stati Uniti, da parte americana, daremo la nostra risposta”, ha detto ai giornalisti, aggiungendo che gli Stati Uniti dovrebbero essere “garanti” del cessate il fuoco parziale: “La nostra parte manterrà questa posizione” finché la Russia la rispetterà.

In questo contesto, passano in secondo piano i primi traguardi raggiunti nella telefonata. Mosca e Kiev per ora procederanno allo scambio di 175 prigionieri di guerra ciascuno, secondo l’intesa raggiunta nel colloquio. L’ok allo scambio di prigionieri è “un gesto di buona volontà” da parte di Mosca, ha sottolineato il Cremlino. Oltre ai 175 prigionieri di guerra, la Russia trasferirà in Ucraina anche 23 militari di Kiev rimasti “gravemente feriti”.

La condizione ‘chiave’ di Mosca

E’ stato sottolineato che la condizione chiave per impedire un’escalation del conflitto e lavorare verso la risoluzione con mezzi politici e diplomatici deve essere la completa cessazione dell’assistenza militare e la fornitura di intelligence a Kiev”, recita la nota del Cremlino dopo la telefonata tra Putin e Trump.

Mosca ha poi dato la sua disponibilità ad un cessate il fuoco di 30 giorni sulle infrastrutture, in particolare energetiche, dell’Ucraina, ma ha ribadito i suoi dubbi sul più ampio cessate il fuoco di 30 giorni, senza condizioni, che Stati Uniti e Ucraina avevano concordato e proposto alla Russia.

Nella nota del Cremlino si legge quindi che da parte dei russi sono “stati evidenziati un numero di punti significativi” che richiedono ulteriori considerazioni, compreso quello “del controllo effettivo” su qualsiasi cessate il fuoco sulla linea del conflitto. Inoltre la Russia richiede lo stop della mobilitazione degli ucraini e il riarmo delle sue forze, insieme alla ribadita richiesta, già avanzata nei giorni scorsi da Putin, di “eliminare le radici che hanno provocato la crisi”.

Il leader russo, come riferisce il Cremlino, ha detto al presidente americano di essere in ogni caso “disposto a collaborare con lui per la pace”. Mosca ha spiegato che verranno creati “gruppi esperti americani e russi che lavoreranno per raggiungere un accordo di pace”.

Trump: “Il processo di pace è in pieno svolgimento e, sono certo, ci sarà ” il  cessate il fuoco completo”

Grande ottimismo, intanto, da parte di Trump, che ha parlato di un colloquio telefonico “molto buono e produttivo” su Truth. “Abbiamo concordato un immediato cessate il fuoco su tutta la rete energetica e sulle infrastrutture – ha scritto il tycoon -, con l’intesa che lavoreremo rapidamente per avere un cessate il fuoco completo e, in conclusione, la fine di questa orribile guerra tra Russia e Ucraina. Questa guerra – ha aggiunto – non sarebbe mai iniziata se fossi stato il presidente! Sono stati discussi molti elementi di un accordo di pace, incluso il fatto che migliaia di soldati vengono uccisi. Sia il presidente Putin che il presidente Zelensky vorrebbero vedere la guerra finire. Il processo è ora in pieno svolgimento con efficacia e, si spera, per il bene dell’umanità, porteremo a termine il lavoro”...

Il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader – si legge quindi nella nota della Casa Bianca dopo il colloquio tra i leader – hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura. Hanno anche sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina che la Russia hanno versato in questa guerra andrebbero destinati alle esigenze dei rispettivi popoli”.

“Questo conflitto non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con sinceri e positivi sforzi per la pace. I leader hanno concordato che l’iter verso la pace inizierà con un cessate il fuoco per le strutture energetiche e per le infrastrutture, nonché con negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente“, prosegue la nota.

Il colloquio è servito anche per concordare l’avvio di negoziati “immediatamente in Medio Oriente. I leader hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come regione di potenziale cooperazione per prevenire futuri conflitti. Hanno inoltre discusso della necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche e si impegneranno con altri per garantire la più ampia applicazione possibile”.

Infine, “i due leader hanno condiviso l’opinione che l’Iran non dovrebbe mai essere in condizione di distruggere Israele. I due leader hanno concordato che in futuro un miglior rapporto bilaterale tra Stati Uniti e Russia produca enormi vantaggi. Questo comprende rilevanti accordi economici e la stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.

 

Forse vicina la pace tra l’Ucraina e la Russia: una telefonata probabilmente in settimana tra Trump e Putin

 

 

La prossima settimana forse ci sarà qualcosa di concreto e definitivo tra tra Donald Trump e Vladimir Putin  per porre fine alla guerra triennale in Ucraina .

L’annuncio arriva dall’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff che informa:“Mi aspetto che ci sarà una telefonata con entrambi i presidenti questa settimana. Stiamo anche continuando a impegnarci per avere conversazioni con gli ucraini”.

Witkoff ha spiegato come, nonostante la situazione sul campo sia molto complicata, “stiamo colmando il divario tra le due parti. Il presidente parla di un lasso di tempo di settimane e non sono in disaccordo con lui. Spero davvero che vedremo qualche vero progresso”, ha spiegato. Witkoff ha inoltre definito “positivo” il suo incontro a Mosca con il presidente russo Valdimir Putin, incentrato sulle possibili soluzioni alla crisi ucraina.

L’Ucraina assediata da Putin ma risponde con droni nei pressi di Mosca- Putin tra le precondizioni di pace ha chiesto l’allontanamento di Zelenski

 

L’Ucraina risponde come può al gigante sovietico ed attacca con droni  nella regione di Mosca in Russia nel giorno dei colloqui a Gedda tra Usa e Kiev.

 

Trump: Zelensky è un dittatore senza elezioni. Kiev: «Nessuno ci può  costringere alla resa». Macron a Washington - Il Sole 24 ORE

I tre protagonisti del destino del mondo intero: Trump, Macron (che detiene più di ogni altra Nazione europea le “atomiche”) e Zelenski l’eroe ucraino simbolo della libertà dei popoli

 

 

 Cremlino: “Kiev prende di mira obiettivi civili”

Il Ministero della difesa russo : “La Russia ha abbattuto 337 droni ucraini in diverse regioni durante la notte, di cui 91 nei pressi di Mosca

 Secondo la dichiarazione, 126 droni sono stati abbattuti nella regione di Kursk, al confine con l’Ucraina.

Tre le vittime dell’attacco. A confermare il decesso di una terza persona sono le autorità del distretto di Domodedovo. Il precedente bilancio ufficiale parlava di due morti e 18 feriti.

Accuse a Kiev: “E’ importante notare che il regime di Kiev colpisce le infrastrutture sociali, edifici residenziali”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Chiusi due aeroporti

Due aeroporti di Mosca sono stati chiusi. “Per garantire la sicurezza dei voli degli aerei civili, sono state imposte restrizioni temporanee all’operatività dell’aeroporto di Zhukovsky alle 04:24 ora di Mosca (0124 GMT). Anche all’aeroporto Domodedovo di Mosca sono state imposte restrizioni temporanee all’arrivo e alla partenza degli aerei alle 04:40 ora di Mosca (0140 GMT)”, ha dichiarato l’agenzia.

Restrizioni di questo tipo vengono spesso applicate agli aeroporti russi in seguito ad attacchi di droni provenienti dall’Ucraina. L’attivazione dei sistemi di difesa aerea russi comporta spesso l’interruzione temporanea dei decolli e degli atterraggi.

Russia: “Ripreso il controllo di 12 località nel Kursk”

La Russia afferma di aver ripreso il controllo di 12 località nella regione del Kursk, al confine con l’Ucraina, teatro dell’offensiva dello scorso agosto lanciata dalle forze di Kiev. “Nel corso delle operazioni, le unità del gruppo Nord hanno liberato 12 insediamenti”, ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riportano i media russi.

Secondo il ministero, le forze russe hanno “liberato più di cento chilometri quadrati di territorio nella regione del Kursk”. Stando alle notizie diffuse da Mosca, hanno ripreso il controllo degli “insediamenti” di Agronom, Bogdanovka, Bondarevka, Dmitryukov, Zazulevka, Ivashkovsky, Kolmakov, Kubatkin, Martynovka, Mikhailovka, Pravda e Yuzhny.

 Ucraina e Usa, intese in Arabia Saudita

Intanto sono i iniziati i colloqui fra funzionari ucraini e statunitensi a Gedda, in Arabia Saudita, dove l’Ucraina dovrebbe presentare agli Stati Uniti un piano per un cessate il fuoco parziale con la Russia.

L’Ucraina pronta a negoziare per la fine della guerra. “Siamo pronti a fare di tutto per arrivare alla pace”, ha detto Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, parlando con i giornalisti poco prima dell’avvio dei colloqui in Arabia Saudita con la delegazione degli Stati Uniti. “Difendendo gli interessi dell’Ucraina e con una visione chiara per la fine della guerra, lavoreremo con efficacia con i nostri partner americani”, aveva scritto Yermak sui social poco prima dell’avvio dei colloqui.

Media: Witkoff in settimana a Mosca per incontrare Putin

L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha in programma di recarsi a Mosca in settimana per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. L’incontro con Putin avverrebbe alcuni giorni dopo il meeting tra funzionari statunitensi e ucraini in Arabia Saudita.

L’inviato di Trump si è recato a Mosca a metà febbraio come parte di un accordo per liberare il cittadino statunitense Marc Fogel, che era detenuto in una prigione russa. Witkoff ha incontrato Putin per tre ore durante quel viaggio.

Terre rare all’America di Trump ed antipatia reciproca tra i due leader Stati Uniti ed Ucraina

Ucraina e Stati Uniti con i loro leader riprendono dunque il dialogo dopo la lite di 10 giorni fa alla Casa Bianca, dove Donald Trump e Volodymyr Zelensky sono stati protagonisti di un clamoroso scontro e d inutile “prova di potere” di Trump.    Quest’ultimo non piace a Zelenski ,sa che non c’è da fidarsi molto anche perchè il presidente americano ha rivelato che tra le precondizioni della pace duratura vi sarebbe il punto richiesto dai russi ma che piace tanto a Trump “dell’allontamento di Zelenski dall’Ucraina e/o dal comando.. . Kiev, con la firma, darebbe agli Usa l’accesso alle proprie risorse minerarie.  Trump sostiene che si tratta invece di una sorta di risarcimento per l’America..

Nelle more del riarmo dell’Europa, Zelenski ,costretto ad invertire la marcia, invia una lettera a Trump:”Pronto per la pace e per le terre rare..”

 

USA, il Congresso certifica la vittoria di Trump - RSI

 

 

 

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, annuncia la svolta nel discorso sullo Stato dell’Unione davanti al Congresso, il primo da quando si è insediato alla Casa Bianca lo scorso 20 gennaio dopo la vittoria alle elezioni 2024.

Dopo alcuni minuti dedicati all’autoesaltazione del proprio operato, Trump si sofferma sulla lettera di Zelenski

 pronto a sedersi al tavolo per una pace duratura e pronto a firmare l’accordo sulle terre rare“.

Il discorso  dura circa 1h40′:  sembrerebbe un record nella storia dei presidenti degli Stati Uniti.

Trump al Congresso per "il nuovo sogno americano": fra Doge e Kiev, uova e  migranti - HuffPost Italia

 

Una guerra senza fine

“La guerra in Ucraina appare senza fine. Gli Stati Uniti hanno dato centinaia di miliardi senza nessuna garanzia. Volete che vada avanti altri 5 anni?  Duemila persone muoiono ogni settimana, sono giovani ucraini e russi. L’Europa ha speso più soldi per acquistare gas e petrolio russo che per difendere l’Ucraina, noi abbiamo speso più di 300 miliardi di dollari. E abbiamo un oceano che ci separa dalla guerra”, dice Trump, annunciando che “molte ottime cose stanno accadendo”.

“La lettera di Zelenski è di  enorme valore perchè riconosce  che  l’America ha fatto tanto per consentire all’Ucraina di mantenere la propria sovranità e indipendenza. L’Ucraina è pronta a firmare l’accordo sulle terre rare e sulla sicurezza quando vuole'”, dice riassumendo il contenuto della lettera inviata dal leader di Kiev dopo lo scontro andato in scena la scorsa settimana nello Studio Ovale.

“Ho apprezzato questa lettera. Parallelamente abbiamo avuto colloqui seri con la Russia, abbiamo ricevuto segnali chiari: vogliono la pace. E’ il momento di porre fine a questa guerra senza senso e per farlo bisogna parlare con entrambe le parti”, aggiunge, puntando il dito contro l’amministrazione di Joe Biden. “Quando Putin ha visto” il ritiro degli Usa dall’Afghanistan “suppongo abbia pensato ‘è la mia opportunità'” in Ucraina.

Nel discorso di Trump al Congresso anche Groenlandia e Panama: e gli  americani già comprano un pezzo di Canale

Il  sogno americano

“Il sogno americano è tornato ed è inarrestabile”, il messaggio di Trump.

“Sei settimane fa, ero sotto la cupola di questo Campidoglio e ho annunciato ‘l’inizio dell’età dell’oro dell’America’. Da quel momento in poi, non c’è stato altro che un’azione rapida e incessante per inaugurare l’era più grande e di maggior successo nella storia del nostro paese. Siamo solo all’inizio“, dice il presidente, definendo Biden “il peggior presidente della storia degli Stati Uniti. Non posso fare nulla per far alzare in piedi, far applaudire o far sorridere i democratici qui”.

“Abbiamo realizzato più cose in 43 giorni rispetto a quanto la maggior parte delle amministrazioni abbia realizzato in quattro o otto anni. E siamo solo all’inizio. Ogni giorno, la mia amministrazione lotta per realizzare il cambiamento di cui l’America ha bisogno per creare il futuro che merita”…..

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Lotta all’inflazione

La crescita dell’economia passa per la lotta all’inflazione e il taglio del deficit. “Abbiamo ereditato un disastro dalla precedente amministrazione. Joe Biden ha consentito che il prezzo delle uova andasse fuori controllo… Per combattere ulteriormente l’inflazione non solo ridurremo il costo dell’energia, ma porremo fine allo spreco flagrante di denaro dei contribuenti”, dice, sottolineando l’importanza del lavoro di Elon Musk, presente al Congresso. “Lo apprezzano tutti, anche da questa parte, ma non vogliono ammetterlo”, dice riferendosi ai democratici presenti. Al lavoro del magnate viene attribuita la scoperta di frodi e sprechi per “centinaia di miliardi di dollari”.

Donald Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina

 

 

Armi all'Ucraina: le perplessità dell'intelligence ...

 

 

 

 

Donald Trump ha sospeso temporaneamente la consegna da parte degli Stati Uniti di tutti gli aiuti militari all’Ucraina.

La decisione, dopo lo scontro di venerdì scorso con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e una serie di incontri del Presidente degli Stati Uniti con i responsabili della Sicurezza nazionale, è stata confermata  pubblicamente da un funzionario della Casa Bianca .

Il Presidente è stato chiaro, è concentrato sulla pace – ha detto la fonte – E’ necessario che i nostri partner si impegnino a raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per garantire che questo contribuisca a una soluzione”. Si apprende che  la pausa riguarderà tutti gli equipaggiamenti militari non ancora arrivati in territorio ucraino.

Una pausa, che riguarda anche le armi in transito o già in Polonia, e non di una sospensione definitiva. Il sostegno a Kiev riprenderà quando Trump riterrà di aver accertato l’impegno in buona fede dell’Ucraina nei negoziati di pace con la Russia, che il 24 febbraio di tre anni ha innescato il conflitto con l’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Il quotidiano precisa che la decisione riguarda armi e munizioni per un valore di oltre un miliardo di dollari.

Violento schiaffo in diretta tv del “clown” Trump che capovolge i ruoli di aggressore ed aggredito e calpesta i valori di libertà e di eroismo al popolo Ucraino

 

 

Momenti di tensione, delusione,  disgusto, sorpresa e rabbia contenuta all’interno dello Studio Ovale durante l’incontro in diretta tv tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader ucraino Volodymyr Zelensky.

Il vicepresidente JD Vance ha detto che è “irrispettoso da parte di Zelensky entrare nello Studio Ovale, litigando di fronte ai media americani”.

Poi ha continuato dicendo che Zelensky fa un tour promozionale. Anche il presidente Trump a voce alta ha avvertito Zelensky: “Non sei proprio in una buona posizione in questo momento, stai giocando d’azzardo con la Terza Guerra Mondiale. I vostri soldati sono a corto, allora ci state dicendo che non volete un cessate il fuoco”.

Afferma ancora Trump: “Stiamo dialogando per un accordo giusto, non vediamo l’ora di entrare nel vivo e continuare a lavorare e a cercare alcune terre rare. Ma questo significa che ci saremo, ed è un grande impegno da parte degli Stati Uniti. Apprezziamo molto lavorare con voi, e continueremo a farlo. Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui”,…..
Dobbiamo negoziare un accordo. Abbiamo iniziato a delineare i confini di un’intesa, e penso che qualcosa possa accadere. L’aspetto principale riguarda i soldati, in questo momento, che stanno morendo – ha aggiunto Trump rivolgendosi a Zelensky -. State perdendo migliaia di militari. Da entrambe le parti si stanno perdendo molti soldati, e vogliamo che finisca. Vogliamo vedere che i soldi vengano utilizzati per scopi diversi, come la ricostruzione. E lavoreremo molto duramente per questo”.
Abbiamo avuto molte ottime conversazioni. Devo dire che, fino a quando non siamo intervenuti noi, l’amministrazione Biden non ha parlato con la Russia in alcun modo. Non hanno parlato con nessuno. Hanno semplicemente permesso che tutto continuasse. E lo dirò di fronte a te, mi hai sentito dirlo mille volte: se fossi stato presidente, questa guerra non sarebbe mai accaduta – ha detto ancora Trump -. Avremmo negoziato un accordo per voi senza dover passare attraverso quello che avete dovuto affrontare. Ma voi, i vostri soldati, siete stati incredibilmente coraggiosi”.

Dopo il dibattito acceso nello Studio Ovale Zelensky ha lasciato in segno di protesta per le parole inopportune di Trump, la Casa Bianca ed è stata annullata la conferenza stampa congiunta con il presidente americano

Questia ha definito sui social l’incontro “significativo”, ma ha aggiunto: “Ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l’America è coinvolta. . Abbiamo imparato molto che non si sarebbe mai potuto capire senza una conversazione sotto un fuoco e una pressione del genere

È incredibile ciò che emerge attraverso l’emozione, e ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l’America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento gli dia un grande vantaggio nei negoziati”.
“Non voglio vantaggi, voglio la PACE”, ha aggiunto Trump sui social. “Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale. Può tornare quando sarà pronto per la Pace”.

Zelenski deluso ma con grande dignità al termine della sua visita: “Grazie America, grazie per il tuo supporto, grazie per questa visita. Grazie a Trump, al Congresso e al popolo americano. L’Ucraina ha bisogno di una pace giusta e duratura e noi stiamo lavorando proprio per questo”…

“l vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, dopo lo scontro Trump-Zelensky alla Casa Bianca ha affermato:”Violento pestaggio nello Studio Ovale. Per la prima volta Trump ha detto in faccia la verità al clown: il regime di Kiev sta giocando con la terza guerra mondiale. E il maiale ingrato ha ricevuto un forte schiaffo sul polso dai proprietari del porcile. Questo è utile. Ma non basta: occorre fermare gli aiuti militari alla macchina nazista”. 

Trump, il demone che distrugge i valori della libertà e della saggezza con la richiesta di soldi all’Ucraina che si pensava di liberare dal tiranno Putin

 

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DI   RAFFAELE LANZA

 

Adesso la novità è che l’ Ucraina avrebbe un debito” con gli Stati Uniti per i miliardi  concessi al leader ucraino. Nel suo discorso alla convention dei conservatori americani di Washington, il presidente americano è autore pubblico più spregevole dei valori umani : “Sto cercando di recuperare i soldi, voglio che ci diano qualcosa per tutti i soldi che abbiamo messo” sul terreno per Kiev. Ed è per questo che chiediamo terre rare e petrolio, tutto quello che possiamo ottenere”. Trump, aggiunge, di non voler essere ricordato come un conquistatore. “La mia speranza è che la mia più grande eredità sia quella di essere un pacificatore, non un conquistatore”

 

Le  mani di Trump  sul mondo

Altro che la difesa dei valori della libertà e del saper vivere nel mondo. Trump “distrugge” l’immagine positiva del suo onesto predecessore che ha affiancato l’Ucraina economicamente per fermare    e/ o rallentare i ritmi di guerra del  tiranno leader russo Putin.        Biden non chiese nulla in cambio.   

Neppure un accenno di Trump alla violazione del diritto internazionale di Putin, considerato criminale ricercato in Europa dall’Aja, ma parla di soldi tanti soldi  in questa riunione di demoni ed indiavolati uomini del potere mondiale -Olimpo del mondo intero -come se questi avessero  eguale peso ai valori della vita, della libertà, della famiglia degli ucraini e di tutte le nazioni europee.

No, non siamo di fronte ad uomini normali ma ad un altro girone dell’Inferno dove Trump con i suoi demoni più raffinati e dorati vuole interpretare il ruolo di Caronte e trasportare Putin e Zelenski, ciascuno sulla propria sponda, per dare un monito al mondo intero:”Chi non sta alle condizioni di questo nuovo demone (Trump) il mondo è avvertito..”

Come avrebbe potuto firmare la cessione delle terre rare agli Usa se da questa operazione voltastomaco, in una riunione che ha sapore nazista nella forma più evidente del saluto, traspare una bella presa per i fondelli e l’invio “a quel paese”  di Zelenski dopo le tante sofferenze patite da quest’ultimo e dal suo popolo?

Trump è uno sciacallo dei nostri tempi, un demone che per i pensieri che tiene in testa dovrebbe stare lontano pure dall’Italia e dal nostro Presidente  Sergio Mattarella di cui tutta l’Italia è orgogliosa di come rappresenta e difende i valori della libertà e della pace.

Dove sono i valori della liberta’ , della saggezza, della pace, dell’amore fraterno?
Afferma candidamente Trump :”Sto trattando con il presidente Zelensky. Sto trattando con il presidente Putin. Sto cercando di ottenere i soldi indietro o garantiti”  affermando che l’Europa “ha dato i soldi all’Ucraina sotto forma di prestito, hanno riavuto i loro soldi. Noi non li abbiamo dato sotto forma di nulla. Quindi voglio che ci diano qualcosa per tutti i soldi che abbiamo messo”.

, “Stiamo chiedendo terre rare e petrolio, tutto ciò che possiamo ottenere” ha insistito il presidente, che ha ribadito l’impegno a “cercare di porre fine a tutte queste morti”. “Ci riprenderemo i nostri soldi perché non è giusto. Vedremo, ma credo che siamo abbastanza vicini a un accordo, e sarà meglio che lo siamo perché la situazione è stata orribile”.

Se questi sono i presupposti per arrivare alla pace, se Putin “vuole ad ogni costo dare l’annuncio della vittoria”, con il placet di Trump, se Zelenski eroe della libertà dei popoli deve essere ancora umiliato,se l’Europa non ha mai pensato ad avere un esercito e una polizia autonoma e propria, se la Difesa degli Stati europei non ha mai pensato in questo secolo di dotarsi di armi speciali come deterrente, allora -poveri noi – siamo davvero messi male un pò tutti   Risuonano le parole del leader ucraino: “I prepotenti avranno sempre la meglio…!   Sotto a chi tocca la prossima volta..

Possibile incontro Trump-Putin entro fine febbraio Intanto la Russia attacca ancora con i raid aerei e droni

 

Donald Trump e Vladimir Putin  - (Afp)

 

 

 

Mentre proseguono i raid della Russia, sembra diventare realtà l’incontro Trump-Putin entro febbraio prossimo. Un nuovo vertice è stato organizzato per oggi a Parigi sull’Ucraina e sulla sicurezza con la partecipazione di altri leader europei e non.

LA  RUSSIA PROSEGUE NEI SUOI ATTACCHI AEREI

Un “massiccio” attacco russo alla città portuale di Odessa, nel sud-ovest dell’Ucraina, ha lasciato una vasta area residenziale senza riscaldamento né elettricità. Lo ha riferito il sindaco Gennadiy Trukhanov su Telegram. “A seguito di un massiccio attacco nemico su un’area densamente popolata della città, in gran parte dei quartieri residenziali mancano elettricità, acqua e riscaldamento”, ha affermato, aggiungendo che 14 scuole e oltre 500 abitazioni sono senza elettricità e che almeno una persona era stata ricoverata in ospedale.

Cremlino: “Possibile incontro Trump-Putin entro fine febbraio”

L’incontro tra i presidenti russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump, potrebbe svolgersi prima della fine di febbraio, ma è possibile anche si tenga più avanti ha sottolineato durante un punto stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, . Nelle scorse ore Trump ha indicato come “probabile” un incontro con Putin prima della fine del mese.

I colloqui tra Russia e Stati Uniti che si sono svolti a Riad hanno rappresentato un passo “molto importante” verso una futura soluzione della crisi in Ucraina, ha dichiarato ancora Peskov aggiungendo: “È stato compiuto un passo molto, molto importante verso la creazione delle condizioni per un accordo di pace favorevole”. Russia e Stati Uniti hanno dimostrato “la necessaria volontà politica”.

Lunedì Macron ha dichiarato di essere pronto a parlare con Putin al momento opportuno. “No”, ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto se Parigi avesse già contattato il Cremlino in merito a questo colloquio.

Putin nominerà il capo negoziatore di Mosca per l’Ucraina sulla base di chi verrà indicato dagli Stati Uniti, ha poi sottolineato. “Innanzitutto, la parte americana ci informerà si chi sarà il suo principale negoziatore per gli affari ucraini. A seconda di chi sarà, il nostro presidente prenderà una decisione sul nostro rappresentante, che sarà la sua controparte”, ha detto Peskov.

Nuovo vertice a Parigi

Dopo il vertice di lunedì, a cui ha preso parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi a Parigi va in scena il bis: un’altra riunione sull’Ucraina e sulla sicurezza con la partecipazione di altri leader europei e non.   Motivazione: la  Russia rappresenta ”una minaccia esistenziale per l’Europa”.

Zelenski pronto per la fine della guerra ma “con garanzie che Putin non possa riaccenderla”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

 

Zelensky pubblicamente ha affermato di “essere pronto  a qualsiasi forma di dialogo” con Vladimir Putin per la fine della guerra se avesse “la consapevolezza che l’America e l’Europa non ci abbandoneranno”. “Il piano di Donald Trump per una rapida soluzione in Ucraina non deve solo fermare la guerra, ma anche garantire che non possa più esserci alcuna aggressione russa”…

Il leader ucraino, le cui parole arrivano dopo aver saputo della telefonata di Donald Trump conm il leader russo Vladimir Putin , ha spiegato che Kiev non vuole ripetere l’esperienza degli accordi di pace e dei colloqui che non hanno prodotto risultati negli anni precedenti l’invasione su vasta scala di Mosca del febbraio 2022. “A tal fine – ha affermato – è necessario fornire garanzie di supporto e sicurezza“.

Un conflitto congelato porterà a  aggressioni senza fine. Chi vincerà i premi e passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti, sia per noi, come è importante, sia per Trump”, ha detto Zelensky, sottolineando che “se avessi la certezza che l’America e l’Europa non ci abbandoneranno, ci sosterranno e forniranno garanzie di sicurezza, sarei pronto a qualsiasi formato di dialogo”. L’obiettivo, ha puntualizzato Zelensky, non è semplicemente porre fine alla guerra, ma impedire a Putin di riaccenderla.

Trump, disco rosso permanente di una giudice all’ordine del Presidente, del diritto ius soli per figli migranti

 

Donald Trump (Fotogramma/Ipa)

 

 

 

Attacco ai poteri del Presidente Trump. Ci riprova oggi una  giudice federale del Maryland  che ha emesso oggi una nuova sentenza per bloccare l’ordine con cui Donald Trump intende negare il diritto alla cittadinanza per nascita, lo ius soli all’americana, ai bambini nati negli Stati Uniti da migranti senza documenti o con permessi di soggiorno temporanei.

 La sentenza della giudice Deborah L. Boardman è più ampia, si applica infatti a livello nazionale, e permanente di quella analoga emessa lo scorso 23 gennaio, valida solo per due settimane, da un altro giudice federale di Seattle.  Un vero braccio di ferro con Trump che si dichiara certo di superare l’inghippo giudiziario.

La giudice del Maryland afferma: “L’ordine esecutivo è in contraddizione con il 14esimo emendamento, con 125 anni di precedenti della Corte Suprema e con i 250 anni di storia della nostra nazione” fondata sul diritto alla cittadinanza per nascita, ,e la Corte Suprema ha in passato rigettato l’interpretazione restrittiva del 14esimo emendamento data da Trump.

“Nessun tribunale di questo Paese ha mai sostenuto l’interpretazione del presidente, e questo non sarà il primo”, ha poi concluso accogliendo il ricorso di cinque donne incinte che non hanno documenti legali negli Usa e due associazioni che tutelano i diritti dei migranti. La giudice ha giustificato il fatto di sospendere l’entrata in vigore dell’ordine a livello nazionale con la motivazione che una di queste associazioni ha membri in tutti gli Stati, comprese centinaia di donne che partoriranno nelle prossime settimane bambini ai quali si vuole garantire il diritto di essere cittadini americani.