Zelenski, “Il tiranno,Putin, ha spaventato tutto l’Occidente tanto che nessuno dell’Europa chiude lo spazio aereo”

 

La Russia non mantiene gli accordi presi nei negoziati.   Afferma Volodymyr Zelenski:  “i negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole“.        I filmati provenienti dai corrispondenti dimostrano che i russi stanno incontrando una forte resistenza. Esiste anche la Legione internazionale , riferisce il Ministero ucraino.  Vi sono italiani che stanno combattendo in Ucraina, neofascisti  filorussi. Dall’altra parte vi sono antifascisti. Un pò di tutto insomma..

 Sulla de-escalation annunciata dalla Russia nelle zone di Kiev e Chernihiv, il leader ucraino ha affermato che è “la conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari russi nel Donbass, e per questo siamo pronti. Non ci fidiamo di nessuno, perché c’è una situazione reale sul campo di battaglia e ora questa è la cosa più importante”.

“Ho parlato a lungo con Biden, per un’ora – ha riferito – Ovviamente l’ho ringraziato per l’aiuto di un miliardo di dollari e per altri 500 milioni di dollari di aiuti per il budget. Ho sottolineato che ora è il momento cruciale. Sono stato molto onesto con lui: per noi l’aiuto degli Usa è essenziale e ora è importante aiutare l’Ucraina e che il mondo democratico mostri la sua forza”.

Le richieste principali di Kiev restano sempre “armi, sanzioni contro la Russia e aiuto finanziario“.

Se vogliamo combattere per la libertà insieme allora chiediamo aiuto ai nostri partner. Se combattiamo per la libertà e la democrazia insieme allora abbiamo il diritto di chiedere aiuto in questo momento così difficile e cruciale: carri armati, aerei, sistemi d’artiglieria. La libertà deve essere armata non meno del tiranno” 

“Stiamo combattendo per la sopravvivenza del popolo ucraino” Faccio di tutto affinché il nostro popolo possa difendersi e ripristinare la giustizia sulla terra ucraina – ha aggiunto – questo è il nostro interesse fondamentale”.

Ci sono persone, politici che lavorano per il bene dell’Ucraina e ci sono altri che lo fanno solo per tenersi il posto. Ho firmato oggi l’ordinanza per richiamare l’Ambasciatore ucraino in Marocco e anche in Georgia. Con tutto il rispetto se non ci saranno armi, sanzioni per la Russia, se non ci saranno restrizioni per le imprese russe cercatevi per favore un altro lavoro” ha affermato. “Aspetto nei prossimi giorni i risultati concreti dai nostri rappresentanti nell’America Latina, nel vicino oriente, sud est asiatico, paesi africani. Il fronte diplomatico è altrettanto importante”

I Carabinieri sequestrano oltre 3300 tonnellate di alimenti e 160.000 litri di vino in diverse città italiane

Omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni  sull’etichetta- Sequestrate anche colombe al pistacchio di Bronte

Imbottigliamento vino | Tecnica e trucchi - Giardinaggio, fiori, animali e  centinaia di articoli passo passo!

I Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.), nelle scorse settimane, nell’espletamento dei controlli finalizzati alla sicurezza della filiera agroalimentare, hanno ispezionato 27 attività del comparto sull’intero territorio nazionale.
Emerse violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura, evocazione di DOP e IGP, nonché sulla normativa del vino, che hanno condotto al sequestro di oltre 3.300 tonnellate di prodotti alimentari (ortofrutta, salumi di vario tipo, prodotti dolciari e mosto muto) e 1.600 ettolitri di vino, per un valore complessivo di mercato di oltre 1 milione e 275 mila  euro. 
In particolare:
– in provincia di Verona, presso un’azienda dolciaria, sono state sequestrate 250 confezioni di “Colombe al Pistacchio di Bronte DOP”, per un peso di 231 Kg ed un valore di circa 7.250 euro, per l’utilizzo del riferimento alla denominazione di origine senza l’autorizzazione del relativo Consorzio;
– nelle province di Trento e Piacenza, presso due salumifici, sono stati sequestrati, rispettivamente, 2.148 kg di speck e 3.400 kg di salumi,  del valore di circa 66.000 euro, per mancata indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine della carne suina lavorata; – in provincia di Foggia, presso un’azienda vinicola, sono state sequestrate 3.300 tonnellate di mosto muto e 160.000 litri di vino IGP Puglia Primitivo, del valore di mercato  di circa 1 milione e 200 mila euro, per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini IGP. Contestate sanzioni amministrative per complessivi 25.500 euro.

 

 

Messina, “Bando Sport e Periferie 2020”: ammesso a finanziamento il progetto di riqualificazione del Palatracuzzi,

 

Il Comune di Messina risulta tra i soggetti beneficiari di un finanziamento pari a circa 700mila euro con un punteggio di 42,75.

È quanto stabilito con decreto del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 marzo scorso, relativamente alla graduatoria definitiva dei progetti presentati nell’ambito del bando Sport e Periferie 2020. Il progetto finanziato riguarda il palazzetto dello sport “Palatracuzzi”, i cui lavori prevedono il rifacimento della copertura dell’impianto, il completamento della messa a norma delle tribune e l’installazione del nuovo quadro elettrico generale.

 “Un importante finanziamento che servirà – ha commentato il Commissario Straordinario Leonardo Santoro – a potenziare l’offerta infrastrutturale sportiva della Città con l’obiettivo di contribuire ad un miglioramento della qualità urbana e alla riqualificazione del tessuto sociale attraverso lo sport, quale elemento capace di migliorare la vita delle persone e di una comunità in termini di benessere, salute e progresso”. I soggetti assegnatari del finanziamento – si legge nel provvedimento – saranno contattati per aggiornamenti ed ulteriori indicazioni, in merito alla procedura in particolare per quanto riguarda gli adempimenti propedeutici alla sottoscrizione della convenzione prevista dal bando, nella quale saranno definiti termini e modalità di realizzazione del progetto presentato e di successiva erogazione del finanziamento.

Catania, rifiuti, sorpreso mentre gettava divani e frigo nei cassonetti. In meno di tre mesi 5mila verbali elevati

RIFIUTI DEPOSITATI FUORI ORARIO: I VIGILI URBANI DEVONO PATTUGLIARE E VERBALIZZARE SENZA INDULGENZA

Moto Ape sequestrata

 

Verbali di contravvenzione per complessivi 6312 euro e il sequestro amministrativo della moto Ape che guidava, sono stati irrogati a carico di un 79enne sorpreso dagli agenti del reparto ambientale della Polizia Municipale, mentre gettava nei cassonetti dei rifiuti solidi urbani due divani, un frigo e altro materiale, che invece va conferito nei centri di raccolta o contattando le aziende affidatarie dell’appalto per la raccolta dei rifiuti del lotto in cui ricade l’abitazione.

L’uomo è stato bloccato insieme al figlio mentre scaricava il materiale in strada e nei cassonetti in via Casagrandi, nella zona di Cibali, dalla pattuglia della Sezione Ambientale, che da diversi mesi ha intensificato i controlli contro chi sporca la città; ha avuto contestata la sanzione pecuniaria di 600,00 euro per il non corretto conferimento del materiale ed è stato punito anche per guida senza patente, assicurazione e revisione del mezzo, per un totale di oltre seimila euro di multa.

Perchè Catania migliori sotto il profilo ambientale occorre -aggiunge SUD LIBERTA’ – un pattugliamento costante della Polizia locale per colpire i trasgressori        e non avere alcuna indulgenza .

Dai dati dell’attività del reparto ambientale della Polizia Locale al comando di Stefano Sorbino e gli indirizzi politico-amministrativi dell’assessore Andrea Barresi, è emerso che dal primo gennaio 2022 a oggi, a Catania, sono stati elevati ben 4982 verbali di contravvenzioni per varie violazioni delle regole nel corretto conferimento dei rifiuti:  2708 nei confronti di cittadini residenti in città e 2274 a carico di cittadini di comuni limitrofi al capoluogo, con grave danno per il contesto ambientale e le casse comunali di Catania per via del conseguente aumento dei costi dei rifiuti indifferenziati in discarica.

 

Ucraina: morire per la libertà fino all’ultima goccia di sangue e sotto gli occhi dei potenti d’Europa che non chiudono lo spazio aereo

 

Ucraina-Russia, le notizie di sabato 26 febbraio: pesanti bombardamenti su  Kiev- Corriere.it

Ancora bombardamenti nella notte in Ucraina,tra l’indifferenza dell’Occidente che non concede gli aerei a Zelenski e non chiude lo spazio aereo,e  nonostante l’annuncio della Russia di una riduzione delle operazioni militari dopo i negoziati di ieri a Istanbul. Putin dal canto suo ha dichiarato che l’Ucraina, se vuole arrivare alla pace, deve deporre le armi e dichiarare la neutralità con esclusione di procedere al riarmo nucleare”    In altre parole arrendersi.   

Parola che suona come una bestemmia per le truppe dell’Ucraina che difendono all’ultimo sangue il proprio territorio a costo della vita.   Nella notte sono state avvertite diverse esplosioni a Kiev, ma la capitale non è stata colpita dai russi nelle ultime ore. Lo ha detto il vice sindaco di Kiev Mykola Povoroznyk citato dalla televisione russa. ”La notte è passata relativamente calma, il suono delle sirene e il suono dei colpi di arma da fuoco si sono sentiti attorno alla città, ma la città vera e propria non è stata bombardata”, ha spiegato. Alle prime ore di oggi le sirene sono suonate anche a Zhytomyr, Kharkiv, Dnipro e Poltava.

Il governatore di Chernihiv Viacheslav Chaus sul suo canale Telegram afferma:”Nessuna tregua degli attacchi russi su Chernihiv, a 150 chilometri a nord est di Kiev. “Crediamo Certo che no”,  che le forze russe hanno “effettuato attacchi contro Nizhyn, compresi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv”.

Afferma il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai   ” Bombardate stamattina dall’artiglieria pesante anche le zone residenziali della città di Lysychansk, nella zona sud orientale del paese. “Un certo numero di grattacieli sono stati danneggiati. Ci sono vittime”, ha aggiunto, spiegando che ”molti edifici sono crollati” e che ”i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita”.

“Sponsorizzavano candidati” di concorsi pubblici dietro forti somme di denaro. 14 misure di custodia cautelare

Concorsi truccati in polizia e Vigili del Fuoco, arresti

I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 14 persone (1 in carcere, 3 ai domiciliari e 10 sottoposti all’obbligo di dimora) per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.
L’indagine, avviata dai Carabinieri nel giugno 2020, prende le mosse da pregresse risultanze investigative acquisite dalla Sezione Forestale presso la Procura di Trapani su presunti episodi corruttivi per il superamento delle prove d’esame (svolte tra il 2017 e il 2018) di alcuni concorsi pubblici.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, P.G. direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche che il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali, nonché a preparare fisicamente gli stessi, a fronte della promessa e successiva dazione di denaro (fino a € 3.500 a candidato per un posto nei vigili del fuoco e € 5000 nella polizia). 
In sintesi, secondo l’ipotesi accusatoria, il P. (destinatario della misura restrittiva in carcere) avrebbe celato dietro un’apparente scuola di preparazione per concorsi, un vero e proprio meccanismo illecito di collocamento nella pubblica amministrazione avvalendosi dei propri contatti con soggetti che rivestivano ruoli essenziali nelle procedure concorsuali in vari corpi dello Stato, in primis quello di appartenenza.
Tra i soggetti che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, risultano complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un Ispettore dei Vigili del Fuoco (poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo iscritto presso la Procura di Benevento), due poliziotti (quest’ultimi rispettivamente sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Trapani) e gli stessi presunti corruttori, risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni”.
Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

 

Messina,oggi il 174esimo anniversario di fondazione del Corpo di Polizia Municipale

 

Il 174esimo anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Municipale è stato ricordato stamani, alla presenza del Commissario Straordinario del Comune Leonardo Santoro, con una cerimonia tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

All’evento, hanno preso parte i Comandanti del Corpo Marco Crisafulli e Lino La Rosa rispettivamente, Responsabile del Servizio Affari Generali e Responsabile dei Servizi Operativi Territoriali, ed il Responsabile dei Servizi Specialistici Commisario Giovanni Giardina; il cappellano del Corpo Mons. Gianfranco Centorrino; il Segretario Generale/Direttore Generale Rossana Carrubba; oltre ad una cospicua presenza di Agenti di Polizia Municipale.

Il Commissario Santoro nel suo saluto istituzionale ha sottolineato “è questo uno dei Corpi di Polizia più antichi d’Italia ed è giusto e doveroso che l’Amministrazione comunale vi ringrazi a nome di tutta la cittadinanza – ha detto il Commissario – per il lavoro che svolgete giorno e notte per il bene della città, anche alla luce di una serie di difficoltà che affrontate in merito ai turni, alla carenza organica, alla gestione logistica, e problematiche di tipo gerarchico connesse alla mancanza di un comandante del Corpo di natura militare. Fattispecie questa, che crea disaffezione e demotivazione in quanto il Comandante è colui che sintetizza le esigenze del Corpo e garantisce l’azione puntuale e ordinaria nei confronti della cittadinanza. A tal fine sono fermamente convinto – ha puntualizzato Santoro – che è indispensabile la presenza di un Comandante e farò il possibile durante la mia permanenza di ripristinare una efficace filiera di comando del Corpo. La vostra attività comunque non deve essere limitata da questa carenza in quanto in questo momento – ha rassicurato il Commissario – sono io ad essere il vostro Comandante e sono sempre disponibile a qualsiasi vostra richiesta o emergenza. Vi ringrazio per il servizio che quotidianamente svolgete nell’affrontare le varie problematiche per essere la prima interfaccia comune – cittadino, modulata sulla strada, in quanto rappresentate la ‘cerniera’ indispensabile tra i cittadini e le regole del rispetto del vivere civile, in un’ottica non soltanto repressiva ma anche educativa, finalizzata a sensibilizzare il cittadino al rispetto e al senso civico. Pertanto, auspico che grazie al vostro aiuto, Messina possa tornare ad essere quella città civile nell’ambito del decoro urbano ma anche in termini di convivenza umana e nel rispetto reciproco. Auguri e buon lavoro”, ha concluso il Commissario Straordinario. A seguire è intervenuto il Cappellano Mons. Centorrino che nel ricordare l’atto di nascita del Corpo risalente ad un Bando affisso il 28 marzo del 1848 all’albo del Municipio ha evidenziato “il Corpo di Polizia Municipale è stato sempre attento alle esigenze della città e al rispetto delle dinamiche istituzionali, sociali e culturali. Questo di oggi è un momento di grande speranza per il rilancio di tutti quegli appuntamenti che non sono stati portati a termine e che possiamo riprendere al fine di dare quell’assetto speciale della fraternità e della familiarità che ci appartengono”. La cerimonia si è conclusa con la benedizione del Cappellano ed un momento di preghiera rivolta a San Sebastiano, patrono dei Vigili urbani.

Beni confiscati alla mafia, continua la raccolta solidale di arance nel segno dell’inclusione sociale

 

Gruppo di giovani impegnati in raccolta solidale
I giovani impegnati contro la Mafia

 Continua nel segno dell’inclusione sociale la raccolta “solidale” di arance promossa dal Comune di Catania, con l’assessore ai Beni confiscati alla mafia Michele Cristaldi,  nel terreno di contrada Jungetto sottratto alla criminalità.
Un gruppo di ragazzi con disabilità si è cimentato sul campo, con il recupero di numerose ceste di arance, nell’ambito di un progetto “Erasmus+ “Hi Ability”, messo a punto dalla cooperativa Controvento con l’obiettivo di  promuovere la natura come spazio inclusivo di educazione attraverso attività all’aperto.

L’agrumeto è diventato per l’occasione  il teatro di un originale approccio metodologico di un programma terapeutico e riabilitativo basato sul valore socio-educativo dell’ambiente naturale. Le arance sono state destinate ai giovani adulti che partecipano all’attività di avviamento alla residenzialità autonoma,  in linea con l’attività di beneficenza promossa dall’Amministrazione comunale e messa in atto da decine di altre associazioni e realtà del terzo settore che hanno effettuato la raccolta destinandone i frutti a istituti di assistenza, parrocchie, enti caritatevoli.
L’adesione al nostro ‘approccio’ di lotta alla criminalità – ha detto l’assessore Cristaldi – è andata oltre ogni previsione con una partecipata raccolta, in gran parte effettuata, a conferma delle grandi energie e dello straordinario impegno a favore della collettività di tante realtà associative. Quintali di arance di un terreno confiscato, e  sottratte al deterioramento, sono state donate in beneficenza diventando simbolo di cooperazione, riscatto e inclusione sociale”.

 

Ucraina, arrivano le prime famiglie(10) accolte nelle reti di accoglienza

 

Ucraina, accoglienza
I profughi ucraini a Catania

 

L’assessorato comunale ai servizi sociali retto da Giuseppe Lombardo insieme alla Prefettura, alla croce Rossa e alla rete di solidarietà catanese ha coordinato le attività di accoglienza dei primi profughi ucraini giunti ieri nella città di Catania, secondo gli indirizzi programmati dal Ministero dell’Interno. Nel pomeriggio di ieri nell’aeroporto di Catania  è arrivato un pullman con 10 nuclei familiari composti da tutori e minori, per un totale di 24 persone.

Dopo lo screening anti covid e per qualcuno anche la somministrazione del vaccino, sono stati accompagnati ciascuno nelle strutture disponibili dai volontari della Croce Rossa di Catania; cinque nuclei familiari sono stati immediatamente inseriti all’interno dei circuiti di accoglienza e integrazione già attivi, come nel caso del progetto “Nuove opportunità” gestito dalla Cooperativa Team e dalla cooperativa Prospettiva.

Altri cinque nuclei familiari, in attesa di essere sistemati negli stessi circuiti di solidarietà, hanno trovato accoglienza temporanea presso strutture del terzo settore e del privato sociale che  hanno comunicato al comune la disponibilità ad accogliere. Tra questi la Cooperativa Mosaico e la Locanda del samaritano. Un meccanismo per fronteggiare l’emergenza, scattato grazie alle attività di programmazione e coordinamento promosso nei giorni scorsi dalla prefettura etnea con l’azione operativa del Comune presente con l’assessore Giuseppe Lombardo, della rete del volontariato e degli operatori specializzati. 

Anche a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della città di Catania -ha commentato Lombardo- ringrazio questi gruppi di solidarietà e di volontari pronti sempre a intervenire quando si tratta di dare accoglienza a persone in difficoltà, in questo caso i rifugiati ucraini. Ricordo che allo scopo di raccogliere le disponibilità di alloggi per famiglie ucraine, nei giorni scorsi abbiamo attivato la mail: emergenza.ucraina@comune.catania.it in cui dovranno essere indicati nel modo più specifico possibile gli alloggi con il referente proprietario dell’abitazione. “E’ stato attivato -ha aggiunto Lombardo- anche il coordinamento unico della Protezione Civile comunale per il reperimento e la spedizione di beni di prima necessità, con tanti cittadini che hanno già offerto aiuti per le popolazioni ucraine”.

La Direzione comunale Famiglia e Politiche Sociali e gli Enti del Terzo Settore, insieme ai funzionari della Prefettura e agli assessori comunali Lombardo e Cristaldi con delega ai Servizi Sociali e alla Protezione Civile, hanno infatti delineato precise procedure di accoglienza della popolazione ucraina, con regole prestabilite finalizzate alla tutela delle persone in arrivo.

 

 

ZELENSKI- SUGLI AEREI NON FORNITI – SCUOTE IL MONDO: “MANCATE DI CORAGGIO”

Ucraina, l'orrore di Mariupol. Kiev: 71 i bambini uccisi dall'inizio della guerra. In fuga 2,3 milioni di persone - Il Tirreno

 

Niente aiuti a Zelenski. Tutti commossi e tutti disposti ad aiutare gli ucraini. Ma nella realtà il fronte aereo non è stato fornito da alcuno, nemmeno dall’Italia “L’Occidente manca di “coraggio”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a criticare l’esitazione degli occidentali in un nuovo video. “Giocano a ping-pong” dice. “L’Ucraina ha bisogno solo dell’1% degli aerei della Nato e dell’1″ dei carri armati, non chiederemmo di più. Abbiamo già aspettato 31 giorni. Chi è in carica nella comunità euroatlantica. C’è ancora Mosca a causa delle intimidazioni?”. Zelensky aggiunge, poi, di aver parlato con “i difensori di Mariupol oggi: sono in contatto costante con loro, la loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono sorprendenti”.

“L’Ucraina è pronta a discutere l’adozione dello status neutrale come parte di un accordo di pace con la Russia, ma dovrà essere garantito da una terza parte e sottoposto a referendum” ha detto Zelensky in un’intervista ai media russi.

.  Chiunque sul pianeta deve sapere cosa sta facendo la Russia, in modo che la responsabilità per i crimini contro il popolo ucraino diventi inevitabile e il più severa possibile per l’esercito russo”

 – L’autorità russa per le telecomunicazioni Roskomnadzor ha chiesto ai media di Mosca che hanno intervistato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy di non trasmettere le interviste, le prime concesse a giornalisti in Russia dall’inizio della guerra.

Zelensky è stato intervistato dal caporedattore di Meduza Ivan Kolpakov, da Tikhon Dzyadko, caporedattore del canale televisivo Dojd, da Mikhail Zygar, scrittore e giornalista, e Vladimir Solovyov, corrispondente di Kommersant. “Un certo numero di media russi, compresi media stranieri che agiscono come agenti stranieri, hanno intervistato il presidente Zelensky – si legge in una nota pubblicata sul canale Telegram dell’autorità – Roskomnadzor avverte i media russi di rifiutarsi di pubblicare questa intervista.

 E’ stata avviata un’inchiesta contro i media che lo hanno intervistato per determinare il grado di responsabilità e adottare risposte”. Meduza e Dozhd sono entrambe bloccate in Russia e Dozhd ha sospeso tutte le sue attività giornalistiche. Nelle settimane scorse, subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha approvato norme molto restrittive per i media e contro la diffusione di ‘fake news’ con pene fino a 15 anni di carcere.

L’intelligence ucraina ritiene che la Russia stia cercando di dividere in due il Paese, dopo oltre quattro settimane di guerra a seguito dell’invasione russa. Per il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, “è un tentativo di creare una Corea del Nord e una Corea del Sud in Ucraina”, come riportano notizie diffuse su Facebook dalla direzione centrale di intelligence del ministero della Difesa e riportate da Ukrinform.

Secondo le dichiarazioni, “dopo i fallimenti vicino Kiev e l’impossibilità di rovesciare il governo centrale dell’Ucraina”, c’è “motivo di credere” che Putin stia “considerando uno scenario ‘coreano’ per l’Ucraina”, ovvero “cercherà di imporre una linea di divisione tra le regioni del nostro Paese occupate e quelle non occupate” perché “non è assolutamente in grado di assorbire l’intero Stato“.

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