Messaggio del Presidente Mattarella alla Presidente della Fondazione di Partecipazione Agrigento 2025, Maria Teresa Cucinotta

 

Il Presidente Mattarella alla scrivania

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla Presidente della Fondazione di Partecipazione Agrigento 2025, Maria Teresa Cucinotta, il seguente messaggio:

« L’eredità di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino è un patrimonio civile e morale che alimenta i valori della nostra convivenza e che la Repubblica è chiamata a custodire e valorizzare.
La scelta della Fondazione Agrigento 2025 di dedicare all’impegno e al sacrificio dei due magistrati una mostra fotografica e altre iniziative, nell’ambito del programma di Agrigento Capitale italiana della Cultura, rappresenta un’importante testimonianza del radicamento dei principi di giustizia, di libertà, di legalità iscritti nella nostra Costituzione.
I nomi di Falcone e Borsellino sono scolpiti accanto a quelli di Francesca Morvillo, delle donne e degli uomini delle loro scorte, che 33 anni fa furono privati della vita per mano degli assassini mafiosi, mentre servivano valorosamente la nostra comunità.
La memoria è impegno e responsabilità. Sconfiggere le mafie è possibile, come ci hanno insegnato Falcone, Borsellino e tanti altri magistrati, rappresentanti delle forze di polizia e cittadini, vittime della criminalità organizzata. Rafforzare la legalità è vissuto che appartiene a tutti coloro che intendono realizzare le loro esistenze in armonia e libertà e aprire, così, la strada che consenta alle giovani generazioni di essere, a loro volta, costruttori del futuro della nostra comunità.»

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Il Presidente Mattarella alla scrivania

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Negli ultimi decenni, l’azione congiunta di governi, organizzazioni internazionali e società civile, ha sottratto milioni di bambine e bambini a condizioni di lavoro degradanti, reinserendoli in percorsi di istruzione, protezione e crescita.

Frutto di un impegno corale, questi risultati rischiano oggi di essere compromessi dalle crisi globali, dai conflitti armati, dai cambiamenti climatici, dall’aumento delle disuguaglianze.

Si calcola che oltre 160 milioni di minori nel mondo siano ancora coinvolti in forme di lavoro che mettono a rischio la loro salute, ostacolandone lo sviluppo e violandone la libertà.

Sono bambini spesso invisibili, costretti a svolgere lavori pericolosi per sopravvivere: perché la fame è più urgente dell’infanzia, perché le loro scuole sono state distrutte dalle bombe, perché non esistono alternative né prospettive.

Situazioni sommerse di sfruttamento e di esclusione sono presenti anche in Italia, soprattutto in contesti segnati da fragilità sociale ed economica.

L’abbandono scolastico apre la strada alla povertà educativa, all’emarginazione sociale e, nei casi più gravi, al coinvolgimento dei minori in attività illegali o sotto il controllo di ambienti criminali.

Si innesca così un circolo vizioso che compromette, di generazione in generazione, le possibilità di crescita e sviluppo dei minori e delle loro famiglie.

La Costituzione, agli articoli 31 e 34, afferma con chiarezza il dovere della Repubblica di proteggere l’infanzia e garantire il diritto all’istruzione.

Operare per la piena affermazione dei diritti dei bambini è un dovere sociale che misura la civiltà e la coesione di un popolo. È il fondamento su cui costruire una società più giusta, capace di affrontare con responsabilità le sfide presenti e quelle future».

 

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

 Genova, 10/06/2025 (II mandato)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo della Nave Amerigo Vespucci saluta l'equipaggio, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta il Sindaco di Genova Silvia Salis, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Marina Militare, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra, Enrico Credendino, il seguente messaggio:

«Le donne e gli uomini della Marina Militare rappresentano un’eccellenza, il volto di un’Italia che si fa carico, con alto senso di responsabilità, della missione di contribuire a salvaguardare la pace e la sicurezza, in aderenza ai valori costituzionali. Nel giorno della vostra festa, mentre saluto la Bandiera, rivolgo il primo pensiero alla memoria dei marinai caduti che hanno testimoniato con il sacrificio della vita la loro dedizione alla Patria.

Le guerre e le forti tensioni geopolitiche che caratterizzano quest’epoca hanno visto la Marina Militare confermare la propria capacità di operare con efficacia in contesti complessi, con sfide ad alta intensità, in sinergia con i Paesi alleati, per la tutela della libertà di navigazione. Il valore strategico della dimensione marittima si è ulteriormente accentuato con le minacce che si sono manifestate nell’area del Mediterraneo allargato e con quelle dirette contro le infrastrutture critiche subacquee.

Le nostre unità navali, i sottomarini, gli aerei, la brigata marina San Marco, i reparti speciali e le Capitanerie di porto, guidano e partecipano a numerose impegnative operazioni, nazionali e internazionali, spaziando in tutti i quadranti del globo, dall’Indo-Pacifico al Mar Rosso, dal Circolo Polare Artico all’Oceano Atlantico e Indiano, assicurando con la loro presenza una capacità di intervento in aree di primario interesse e la salvaguardia della vita umana in mare.

La lunga tradizione marinara, rappresentata idealmente dalla Nave Scuola Amerigo Vespucci che proprio oggi, a Genova, termina una impegnativa campagna navale di particolare rilevanza, ha nutrito la crescita di competenze preziose e dell’immagine dell’Italia.

In questo giorno di festa, mi è grato rivolgere a tutto il personale militare e civile – in servizio e in congedo – e alle loro famiglie, l’apprezzamento della Repubblica per il quotidiano impegno e il senso del dovere dimostrati in ogni circostanza.

Viva la Marina Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica».

 

Manifestazione per Gaza oggi a Roma. Gli organizzatori urlano un numero: “Siamo oltre 300 mila”

Roma,

 “Oltre 300mila”. Il numero viene urlato dai leader organizzatori sul  palco allestito in piazza San Giovanni a Roma alla manifestazione per Gaza, oggi 7 giugno, promossa da Pd, M5S, Avs. Di fianco al palco stese a terra due grandi bandiere della pace. Tra le bandiere dei partiti promotori e quelle della Palestina un cartello recita: “Stop genocidio”.

Il corteo per Gaza oggi a Roma (foto degli organizzatori della manifestazione)
“Free, free Palestine“, il grido dei partecipanti alla manifestazione. In un grosso striscione la scritta “fermiamo il massacro“. Tantissime le bandiere dei promotori dell’iniziativa, tra quelle della Palestina e della pace. In testa al corteo i leader Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Tra le  critiche nei confronti degli organizzatori della manifestazione. “Caro Pd ti sei svegliato tardi, ci sono voluti 18.000 bambini uccisi”.

Schlein

Afferma Schlein :”Questa è un’Italia che non tace ma che vuole manifestare per la pace, per i diritti di due popoli e due Stati a vedersi riconosciuti e vivere, convivere pacificamente in sicurezza. Quindi è il successo di una manifestazione che da subito è stata convocata da tre forze politiche su una piattaforma molto chiara e molto sentita nella società italiana”.

Intervenendo dal palco la leader dem rimarca che “è in corso nell’escalation di Gaza una vera e propria pulizia etnica, non lo possiamo accettare, dobbiamo alzare la nostra voce”. “Bisogna fermare i crimini del governo di Netanyahu e il mondo non può stare a guardare, non può farlo l’Unione europea, non può certo farlo questo governo codardo di Giorgia Meloni, che non è ancora riuscito a esprimere una condanna per quello che accade e di quello che fa Netanyahu”, aggiunge.

Siamo qui per chiedere un cessate il fuoco, per chiedere la liberazione di tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, per chiedere lo sblocco di tutti gli aiuti umanitari”, grida  ancora Schlein. “Il popolo palestinese deve avere pace e giustizia e la pace si costruisce solo con due popoli e due Stati. La nostra durissima critica al governo di Netanyahu e ai suoi crimini non è antisemitismo – sottolinea – Noi l’antisemitismo continueremo a contrastarlo in ogni sua odiosa forma, come ogni espressione di odio e di razzismo, è nel nostro dna, non come in qualche organizzazione giovanile di un partito di governo”.

Noi – dice ancora – esprimiamo solidarietà a quei palestinesi che coraggiosamente, nel nord di Gaza, protestano contro Hamas, verso cui la nostra condanna non può essere più netta e più forte, perché nessuno di noi ha dimenticato quello che è accaduto nell’attentato terroristico del 7 ottobre, ma questo non può giustificare in nessun modo il massacro di 15mila bambini palestinesi, non si può giustificare che a una strage terroristica si sia risposto con una punizione collettiva di un intero popolo”.

Schlein chiede al governo di dare “un segnale non rinnovando il memorandum militare con Israele. Meloni ascolti questa piazza e riconosca lo stato di Palestina. Ascoltate il messaggio che viene da questa piazza: i palestinesi non sono soli, le loro vite contano e non contano meno di altri. Palestina libera! Due popoli e due Stati che convivono pacificamente”, conclude la leader dem.

Incontro del Presidente Mattarella con una delegazione di rappresentanti della National Italian American Foundation

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National American Italian Foundation

Palazzo del Quirinale, 04/06/2025 (II mandato)

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National American Italian Foundation

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National American Italian Foundation

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National American Italian Foundation

 

Il Presidente Sergio Mattarella al termine dell'incontro con una delegazione di rappresentanti della National American Italian Foundation

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto oggi in Quirinale una delegazione della National Italian American Foundation (NIAF) in occasione del 50° anniversario della sua fondazione. L’incontro ha rappresentato un’occasione per ribadire la profondità e la solidità dei legami tra Stati Uniti e Italia, sottolineando il ruolo cruciale della comunità italoamericana e i valori condivisi che uniscono le due nazioni. Nel suo discorso, il Presidente Mattarella ha espresso gratitudine alla NIAF per il suo “costante contributo al dialogo tra la Comunità degli italiani d’America e la Repubblica Italiana” in cinquant’anni di attività.

Ha evidenziato come il rapporto tra Stati Uniti ed Europa, e in particolare con l’Italia, sia un “rapporto di reciproco e rispettoso arricchimento”, basato su un “patrimonio condiviso di valori e di principi”. Tra questi, Mattarella ha citato libertà, uguaglianza, diritti della persona, democrazia, cooperazione economica e libertà di mercato, definendoli “obiettivo di speranza per tanti popoli del mondo”. Ha inoltre sottolineato che la pace e la sicurezza internazionale sono “debitrici al rapporto transatlantico”. Il Presidente ha riconosciuto l’importanza dell’apporto degli emigranti italiani negli Stati Uniti, che è stato “determinante per definire i caratteri della cultura statunitense e i suoi valori”.

Ha elogiato la numerosa comunità di italiani e italoamericani negli Stati Uniti, definendola un “tassello prezioso del ricco mosaico sociale di quel grande paese”. Mattarella ha lodato il successo degli italiani in ogni ambito – politico, economico, culturale e artistico – per il loro “grande contributo ampiamente riconosciuto al progresso e alla prosperità americani”. Ha evidenziato come le storie di successo degli italiani d’America siano testimonianze di ingegno e dedizione al lavoro, valorizzando la tradizione culturale e scientifica italiana, con la lingua, la cultura e le arti come elementi centrali.

Infine, il Presidente ha espresso fiducia che la NIAF continuerà a svolgere il suo “prezioso ruolo di ponte, di raccordo negli Stati Uniti”, anche a vantaggio delle nuove generazioni di italoamericani e dei giovani italiani che scelgono di sviluppare il loro futuro in America. Ha concluso accettando con grande piacere la “Dea Roma” che gli è stata conferita, interpretandola come un “omaggio soprattutto alla Repubblica Italiana attraverso il suo presidente” e all’amicizia tra Stati Uniti e Italia. L’incontro ha celebrato un “anniversario di grande valore, aperto al futuro”, rafforzando i “vincoli culturali e sociali molto forti” che uniscono i due popoli.

Messaggio del Presidente Mattarella ai Prefetti d’Italia nella ricorrenza del 2 giugno

 

discorso dichiarazione

 

Roma

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d’Italia affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno:

«Cari Prefetti,

con il referendum del 2 giugno 1946, il libero voto del popolo italiano per la Repubblica – con la partecipazione, per la prima volta, delle donne – coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.

Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Italia.

Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile.

La Costituzione affida, infatti, a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese.

Nei diversi ambiti di azione, interviene l’impegno per assicurare effettiva pienezza dei diritti, con servizi efficienti, legalità e sicurezza.

Promuovere iniziative e progettualità che favoriscano lo sviluppo delle diverse aree del Paese, ne valorizzino la ricchezza culturale e ambientale, affrontino i divari territoriali e le problematiche dei grandi centri urbani come delle aree interne, sollecita lo sforzo di chi sia investito di pubbliche responsabilità.

I Prefetti, nelle rilevanti funzioni loro affidate a tutela dell’interesse generale, della sicurezza e della coesione sociale, sono chiamati in prima persona a essere in ogni provincia motore dei processi di cooperazione istituzionale e qualificati artefici di dialogo e di mediazione, promuovendo in concreto i principi di imparzialità e buon andamento.  

La comunità nazionale vi è grata per l’equilibrata opera che, insieme agli altri attori istituzionali, svolgete prevenendo e contrastando ogni forma di criminalità e violenza, assicurando il sereno esercizio delle libertà dei cittadini.

Nell’azione di sostegno agli enti locali, soprattutto nei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, negli interventi per superare le emergenze che colpiscono i territori, nella gestione del fenomeno migratorio, nell’opera prestata in occasione delle consultazioni elettorali, la rete delle Prefetture è risorsa preziosa al servizio del principio di unità del Paese e di valorizzazione delle sue autonomie istituzionali e sociali.

Rinnovo ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro, nell’auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica».

 

 

Il Presidente Mattarella ha firmato i decreti di nomina dei 25 Cavalieri del Lavoro

scrivania firma

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, in data 30 maggio, i decreti con i quali, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Sen. Adolfo Urso, di concerto con il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Francesco Lollobrigida, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro.
Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza:

 

ANGELINI ROSSI Roberto – Terziario – Chimica – Estero

BALLERIO Rinaldo – Terziario – Servizi Informatici – Lombardia

BASILE Giuseppe – Industria – Siderurgica -Sicilia

BENEDETTI Cesare – Industria – Farmaceutica – Veneto

BERTELLI Patrizio – Industria – Moda e Abbigliamento – Toscana

BRACCO Ezio – Industria – Impiantistica energia – Liguria

CALTAGIRONE Francesco – Industria – Cementiera – Lazio

CAMPAGNOLO Valentino –Industria – Componentistica – Veneto

DESCALZI Claudio – Industria – Energia – Lazio

DOLCE Alfonso – Industria – Moda e Abbigliamento – Lombardia

DOSSI Alberto – Industria – Chimica – Lombardia

FERRAGAMO Leonardo – Terziario – Settore alberghiero – Toscana

FERRINO Anna Beatrice –  Industria – Settore tessile – Piemonte

MASTROBERARDINO Piero – Industria –  Enologica – Campania

MILLERI Francesco – Industria – Ottica – Lombardia

MINOZZI Federica – Industria – Ceramica – Emilia-Romagna

MORETTI Vittorio – Agricoltura – Viti-Vinicola – Sardegna

NISSIM Marina – Commercio – Grande distribuzione – Lombardia

PAONE Maria Giovanna – Industria – Alta Sartoria – Campania

PAVIN Massimo – Industria – Materiali plastici – Veneto

QUADALTI SENZANI Luisa – Industria – Meccanica – Emilia-Romagna

RUBINI Giovanni – Terziario – Ingegneristica Costruzioni – Marche

RUGGIERO Laura – Industria – Metalmeccanica – Puglia

SCANNAPIECO Fulvio – Industria – Logistica aerospazio – Campania

TOSTI Giuliano – Commercio – Prodotti veterinari – Marche

 

 

Incontro del Presidente Mattarella con una delegazione di AMREF Health Africa Italia

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella

 Palazzo del Quirinale,

l Presidente Sergio Mattarella con una delegazione di AMREF Health Africa Italia guidata dalla Presidente Paola Crestani.

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione di AMREF Health Africa Italia guidata dalla Presidente Paola Crestani. Nel corso dell’incontro è stato presentato al Presidente della Repubblica il rapporto “Africa Mediata”.

 

Parco eolico Sciacca, ricorso respinto. Savarino: «Soddisfatti per decisione Tar»

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Esprimo il mio vivo apprezzamento per la decisione del Tar di Palermo di respingere il ricorso contro il parere della Commissione tecnico specialistica che aveva negato l’autorizzazione ad un mega parco eolico nell’Agrigentino». Lo afferma l’assessore al Territorio e all’ambiente Giusy Savarino, dopo che il Tribunale amministrativo ha rigettato il ricorso presentato da una società milanese, che opera nel settore delle energie alternative, contro il recente parere negativo di compatibilità del progetto per un mega parco eolico in contrada Salinella a Sciacca, pronunciato dalla Cts regionale. «Non è sempre facile trovare un punto di equilibrio tra la tutela del territorio e le esigenze di sviluppo – ha aggiunto l’assessore – In questo caso sono contenta che la bontà della nostra scelta sia stata confermata anche dai giudici amministrativi».

Mattarella “La Strage di Capaci è una ferita tra le più profonde della nostra storia”-La Mafia .avrà una fine come ogni fatto umano”

 

 

 

“L’attacco feroce e sanguinario che la mafia compì trentatrè anni or sono a Capaci, e che ripetè poche settimane più tardi in via D’Amelio a Palermo, costituisce una ferita tra le più profonde della nostra storia repubblicana”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33esimo anniversario della strage di Capaci.

“Il primo pensiero, commosso oggi come allora – aggiunge il Capo dello Stato -, va a chi perse la vita: Giovanni Falcone insieme a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. A loro è unito indissolubilmente il ricordo di Paolo Borsellino, di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Servitori dello Stato, che la mafia uccise con eclatante violenza per piegare la comunità civile. Quelle tragedie generarono una riscossa della società e delle istituzioni. L’azione stragista svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino. Il contrasto alla mafia si intensificò fino a scardinare le posizioni di comando dell’organizzazione criminale. ‘La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una finè: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello

. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza. Nella memoria viva di Falcone e Borsellino, il 23 maggio è diventata la Giornata della legalità, perchè occorre tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”, conclude il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.