Il Presidente Mattarella all’inaugurazione della campagna della Lega Navale Italiana “Mare di legalità”

 

 

Il Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella. all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

Il Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella. all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta le rappresentanze delle diverse realtà della Lega Navale Italiana.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta le rappresentanze delle diverse realtà della Lega Navale Italiana.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta le rappresentanze delle diverse realtà della Lega Navale Italiana.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta le rappresentanze delle diverse realtà della Lega Navale Italiana.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta le rappresentanze delle diverse realtà della Lega Navale Italiana.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento inaugurale del progetto della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

 

Comunicato Quirinale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato all’inaugurazione della campagna della Lega Navale Italiana “Mare di legalità”, al Porto Turistico di Ostia. 

La campagna prevede l’impiego di imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata per lo svolgimento di attività di pubblico interesse, orientate all’educazione dei valori della legalità.

 

 

 

 

Mattarella incontra il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite con António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite con Amina J. Mohammed Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite,

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite durante la Conferenza sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 16 “Pace, Giustizia e Istituzioni Forti”

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite durante la Conferenza sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 16 “Pace, Giustizia e Istituzioni Forti

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite durante la Conferenza sullo stato di attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 16 “Pace, Giustizia e Istituzioni Forti

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio per la grave tragedia sul lavoro che ha causato la morte di cinque operai a Casteldaccia, in provincia di Palermo. “Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal 1 maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.

 

 

Sono 246 gli avvistamenti Ufo nel 2023. Vi sono anche avvistamenti di oggetti non identificati o spiegabili (anche in Sicilia, Palermo)

ufo hovering over the pyramids of giza

Archivi -Sud Libertà

 

Nel 2023 le segnalazioni Ufo giunte al servizio UFOLINE sono state in totale N. 246, in calo rispetto agli anni precedenti.
Dal database del Centro ufologico nazionale è stata suddivisa la casistica avvistamenti nel modo seguente: N. 96 (39%) Segnalazioni non considerate per insufficienza di dati, in quanto i testimoni non hanno risposto alle ulteriori richieste di informazioni aventi lo scopo di valutare ed approfondire gli avvistamenti.
N. 87 (36%) Testimonianze di avvistamenti analizzati, catalogati ed inseriti nella banca dati come riportato dai grafici.
N. 34 (13%) Segnalazioni di anni precedenti e/o altre informazioni non ufologiche.
N. 29 (12%) Post-Ufo, foto e/o video di fenomeni non rilevanti dal punto di vista ufologico. In genere sono da attribuirsi a fenomeni naturali.

Anche questa tipologia non è stata presa in considerazione.
TIPOLOGIE DI AVVISTAMENTI 2023 (n. 87) N. 23 (27%) avvistamenti dei satelliti Starlink; N. 18 (21)% aerei, satelliti, mongolfiere; N. 10 (12%) luci, Oggetti non Identificati (UFO);N. 08 (9%) pianeti e/o stelle;
N. 08 (9%) lanterne cinesi e/o palloni giocattolo;N. 07 (8%) riflessi – errori fotografici; N. 05 (6%) fari discoteca; N. 03 (3%) droni; N. 02 (2%) falsi avvistamenti; N. 01 (1%) pallone sonda;

Lo scorso anno i mesi con più segnalazioni sono stati settembre e dicembre, rispettivamente con 13 e 15. Le regioni in cui sono stati registrati più avvistamenti sono state Lombardia, Toscana, Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia e Veneto. Le province con più segnalazioni sono state Roma e Piacenza (6), Milano (5) e Napoli (4).

In ginocchio il crimine organizzato a Reggio Calabria – Sequestrati 20 compendi aziendali, 60 immobili, 86 autoveicoli e 1 milione di euro

 

Reggio Calabria

La Finanza comunica quanto segue :

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto operativo dello S.C.I.C.O., sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione – in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Germania – ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro – riconducibili a tre imprenditori reggini operanti prevalentemente nel settore del commercio dei prodotti petroliferi.

La figura criminale degli imprenditori era emersa nell’ambito dell’operazione “Andrea Doria”, condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, unitamente allo S.C.I.C.O., a contrasto dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale e conclusasi nell’aprile del 2021 con l’esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 soggetti, tra cui i citati imprenditori, e reali per oltre 620 milioni di euro.

L’operazione – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – avrebbe disvelato un articolato sistema di frode fiscale, realizzata nel settore del commercio di prodotti petroliferi, imperniata su fittizie triangolazioni societarie, finalizzate ad evadere l’IVA e le accise, nonché sull’impiego di false dichiarazioni di intento, istituto che consente di acquistare in regime di non imponibilità.

In particolare, l’associazione avrebbe gestito l’intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero dal deposito fiscale fino ai distributori stradali finali, interponendo tra queste due estremità della catena una serie di operatori economici – imprese “cartiera” di commercio di carburante, depositi commerciali e brokers locali – con lo scopo di evadere le imposte in modo fraudolento e sistematico, attraverso l’emissione e l’utilizzo delle citate dichiarazioni di intento. Le società “cartiere” avrebbero asserito fraudolentemente di possedere tutti i requisiti richiesti al fine di poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa di settore, acquistando il prodotto petrolifero senza l’applicazione dell’I.V.A.. Tale prodotto, a seguito di meri passaggi “cartolari” tra le società coinvolte, sarebbe stato ceduto a prezzi concorrenziali ad individuati clienti, in danno, peraltro, degli onesti imprenditori del settore. Da ultimo, il sistema di ripulitura degli incassi sarebbe avvenuto anche per il tramite di famiglie di ‘ndrangheta portatrici di interessi nel settore della distribuzione dei prodotti petroliferi.

Alla luce delle richiamate evidenze, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – ha delegato il G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economica Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti dei citati imprenditori, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

L’attività in rassegna, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, ha consentito di rilevare, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità dei proposti, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero compendio aziendale di 20 imprese – 3 delle quali con sede in Germania – attive prevalentemente nei settori del trasporto merci su strada, del commercio di prodotti petroliferi e del trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi, comprensivi, altresì, di 50 terreni e 10 fabbricati, 86 tra automezzi ed autoveicoli, anche di lusso, oltre 1 milione di euro in denaro contante, nonché ulteriori disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro.

L’attività di servizio in rassegna testimonia ancora una volta l’elevata attenzione della Guardia di Finanza che – nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria reggina – continua a essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria assicurando la trasparenza e la sicurezza pubblica”.

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione dell’anniversario della strage di Piazza della Loggia

Il Presidente Sergio Mattarella rende omaggio ai caduti di Piazza della Loggia

Foto d’archivio del Quirinale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di Piazza della Loggia, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

«Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato.

I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali.

Protagonisti furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica. Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell’attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l’eversione di destra.

Nel giorno dell’anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana.

Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la Città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione irriducibile all’eversione. La comunità nazionale è consapevole di quanto stretta sia la connessione tra democrazia e giustizia e per questo sente di esprimere gratitudine verso chi ha riversato nell’impegno civile – come l’Associazione dei familiari delle vittime – l’immenso dolore personale patito.

La memoria è la radice del futuro. Per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto in special modo alle generazioni più giovani, a cui è trasmesso il testimone della convivenza, della solidarietà, del bene comune da riconoscere e preservare con cura, al di là di ogni legittima differenza di opinioni e interessi».

 

 

 

 Roma, 28/05/2023 (II mandato)

Linea Palermo-Roma, tariffe che arrivano fino a 700 euro con l’aereo: sono impazziti?

 

2,543 Foto Ryanair, Immagini e Vettoriali

Archivi -SUD LIBERTA’

 

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che aveva già annunciato l’intenzione di denunciare il “cartello” tra Ita e Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori a operare su quel percorso ha comunicato che «La giunta regionale ha deliberato all’unanimità la  proposta di dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all’Antitrust, perché si possa valutare l’opportunità e poi immediatamente rivolgersi all’Autorità che vigila sulla concorrenza». 
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«È un fatto inaccettabile – prosegue Schifani – che una struttura pubblica come Ita abbia realizzato un’operazione di “cartello” con Ryanair per evitare che ci siano altri concorrenti che possano incidere sui prezzi, decidendo il rialzo delle tariffe, che arrivano fino a 700 euro. Questa è una situazione scandalosa che non può trovare accoglimento da parte delle istituzioni e che penalizza la popolazione siciliana. Noi siamo qui a tutelare i diritti dei nostri giovani e delle nostre famiglie».

 

Il nuovo assessore ai Beni culturali e Soprintendenze : “Valorizzare il patrimonio che abbiamo….”

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Elvira Amata, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana

Comunicato stampa- Palermo

Una nuova fase per le Soprintendenze e strutture dei Beni culturali ritenute centri di potere della classe dirigenziale siciliana e, spesso, anche di  arrivismo e corruzione. Pubblichiamo la nota diffusa dal nuovo assessore

«Da oggi comincia una nuova, bellissima avventura alla guida dell’assessorato dei Beni culturali e della Identità siciliana al fianco del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che ringrazio per la fiducia. C’è tanto da fare per il nostro patrimonio che è già ricchezza e che va rilanciato ed utilizzato con nuove e più fresche idee. Anche con il coinvolgimento delle università siciliane e dei giovani i quali vanno avvicinati ed interessati ai musei, ai parchi archeologici e a tutti i beni patrimonio dell’Unesco, alla cultura in generale. Un pensiero particolare, infine, va alla mia città, Messina, che da anni non esprimeva nella giunta regionale un assessore e alla quale mi dedicherò con l’amore di sempre». Elvira Amata, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

Dichiarazione del Presidente Mattarella per il 78° anniversario dell’eccidio di Sant’ Anna di Stazzema

Il Presidente Matterella ricorda l’eccidio da parte delle SS di S.Anna Stazzema

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell’eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L’orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone.

Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanità, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati.

La memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema è, per l’intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo.

Il segno profondo di un orrore così grande è inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell’abisso scaturì il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi.

Gli italiani devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali. La loro testimonianza è stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunità: monito permanente alle generazioni che si succedono».

 

 

Villa Sofia, nove barelle in più al Pronto soccorso per ridurre i tempi d’attesa

 

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La Presidenza della Regione siciliana comunica in data odierna:

“Basta con le ambulanze ferme al Pronto soccorso in attesa delle barelle. La Struttura commissariale per l’emergenza Covid, guidata dal presidente Musumeci in qualità di commissario delegato dello Stato e che vede come soggetto attuatore l’ingegnere Tuccio D’Urso, ha consegnato all’ospedale Villa Sofia di Palermo nove barelle, identiche a quelle in dotazione alla Seus, il servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia.

In questo modo, gli operatori sanitari a bordo delle ambulanze agevoleranno il ricovero del paziente, che necessita di assistenza in emergenza, e anziché attendere che sia riconsegnata la barella potranno ritirarne una vuota. Una soluzione che dovrebbe consentire ai mezzi di soccorso di ridurre notevolmente i tempi d’attesa al Pronto soccorso, assicurando un celere ritorno in servizio e, quindi, un’assistenza più efficiente a tutta la cittadinanza. 

Il servizio entra a regime da oggi anche grazie all’impegno del neo presidente della Seus, Calogero Ferlisi, che ha messo a disposizione il personale per coprire i turni nell’arco delle 24 ore”.

Usura stellare: un arresto in Sicilia per estorsioni ad imprenditori

Droga, arrestati due presunti spacciatori: addosso avevano sostanze stupefacenti e un ingente quantitativo di contanti - Torino Oggi
Spaccio droga,un arresto a Marsala

 

Marsala,

Usura stellare, estorsione, spaccio droga. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Marsala,-informano i militari giornalisti – coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno arrestato P.A, classe ’72, marsalese, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere per reati di usura, estorsione e spaccio di stupefacenti, emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, su richiesta della Procura. 

L’arresto costituisce l’esito di un’indagine dei Carabinieri condotta da aprile 2020 a marzo 2021 che ha consentito di portare alla luce, oltre allo spaccio di cocaina gestito dal P con altre due persone, anch’esse indagate, le modalità con le quali l’uomo avrebbe effettuato vari prestiti di denaro su cui venivano applicati altissimi tassi d’interesse.
A farne le spese due piccoli imprenditori locali, uno titolare di un negozio di ortofrutta e l’altro parrucchiere.
Nonostante la paura di ritorsioni, rese realistiche a causa delle gravi minacce che l’indagato avrebbe rivolto in caso di ritardi nella restituzione dei soldi, le vittime hanno trovato il coraggio di denunciare le condotte illecite agli uomini dell’Arma.
A fronte di somme di denaro ricevute in prestito a causa di difficoltà economiche dovute anche alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria nella sua fase più dura, le vittime sarebbero state costrette a versare mensilmente al P ingenti quote per lunghi periodi, fino ad un anno, con tassi usurari che arrivavano al 200%.

Grazie alle dichiarazioni delle persone offese e agli accertamenti investigativi dei Carabinieri, il GIP del Tribunale di Marsala, concordando con la richiesta della Procura, ha rilevato, allo stato degli atti e in attesa dell’apertura del dibattimento, gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ritenendo altresì fondato il pericolo di reiterazione delle condotte illecite poiché frutto dello svolgimento professionale di un’attività illecita continuativa, indicativa di elevata pericolosità sociale. L’indagato è stato dunque tradotto al carcere di Trapani.