La Regione Sicilia ci riprova con le ristrutturazioni, rifacimento tetti e assunzioni nelle imprese Altri interventi: pioggia di denaro e denaro Ci sarà lealtà ed onestà?

La Finanziaria verrà adesso inviata  all’Ars,per l’eventuale approvazione  entro Natale

 

Consulenti del Lavoro - Assunzioni agevolate in calo nel 2024: solo il 16%  ha beneficiato di incentivi

 

 

 

Previsto nella manovra della Regione siciliana la riduzione del  costo di lavori come le ristrutturazioni di tetti e facciate e l’efficientamento energetico.

Questo articolo della Finanziaria 2026 prevede 15 milioni.       E , spiega «al fine di sostenere il settore dell’edilizia vengono stanziati 15 milioni per ciascun anno del triennio 2026-2028 da destinarsi alle persone fisiche e ai condomini che realizzino interventi di consolidamento strutturale, riqualificazione energetica delle facciate, interventi di efficientamento energetico e interventi per l’autoconsumo da fonti rinnovabili». La misura –- individua spese massime per ciascuna unità immobiliare e prevede un’intensità dell’aiuto pari al 50 per cento delle spese ammissibili.

La Finanziaria verrà adesso spedita all’Ars, dove il governo stima che possa essere approvata entro Natale.

 

«Il lavoro e il mondo produttivo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – sono il cuore della manovra. Puntiamo a fare crescere ancora di più il numero degli occupati a tempo indeterminato facendo diminuire il costo del lavoro sopportato dalle imprese. Allo stesso tempo continuiamo a sostenere chi realizza investimenti in Sicilia siano imprese o cittadini, mentre non ci sfugge l’attenzione per il sociale con, tra le altre, una misura per avviare attività nelle aree ad alto disagio sociale».

«La manovra – spiega l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino – si caratterizza per la presenza di interventi significativi a favore dell’economia siciliana. Il governo punta a favorire la crescita dell’occupazione a tempo indeterminato da parte di tutte le imprese con un potenziamento per quelle che collegano le assunzioni a investimenti. La nostra visione è chiara: coniugare rigore e sviluppo, responsabilità e crescita, restituendo ai cittadini i frutti del risanamento contabile raggiunto. Dopo la stagione del contenimento del disavanzo, si consolida quella degli investimenti e del potenziamento del lavoro stabile».

Ecco una scheda per settore delle principali norme approvate:

Contributi alle imprese che assumono

L’articolo 1 della legge di stabilità prevede l’erogazione alle imprese di contributi del valore massimo pari al 10 per cento del costo annuale per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Il plafond della misura è pari a 150 milioni all’anno per il triennio 2026-2028. Per accedere all’incentivo le imprese dovranno essere in regola con il Durc e con la normativa di settore. Fino al riconoscimento della misura quale iniziativa di politica economica consentita dalla normativa europea, il contributo – che potrà anche essere goduto come credito d’imposta – sarà erogato in regime de minimis. Ulteriore stanziamento di 50 milioni di euro è previsto per le imprese che collegano le assunzioni alla realizzazione di progetti di investimento sul territorio regionale. Inoltre il disegno di legge ripropone l’incentivo al Sicily working prevedendo un contributo a fondo perduto del valore di 30mila euro, su un plafond totale di 20 milioni, per le imprese che effettuano nuove assunzioni di lavoratori subordinati a tempo indeterminato o effettuano trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, consentendogli di lavorare a distanza nel territorio della regione.

15 milioni di euro a chi realizza interventi di consolidamento strutturale, tetti, riqualificazione energetica facciate  Cinquanta per cento delle spese ammissibili

Con il ddl, il governo vara la norma per l’istituzione in Sicilia delle cosiddette Super Zes. Alle imprese che si insedieranno nella aree, come individuate dalla normativa, potrà essere concesso un contributo a fronte delle spese per investimento realizzate. Al fine di sostenere il settore dell’edilizia, il ddl stanzia 15 milioni per ciascun anno del triennio 2026-2028 da destinarsi alle persone fisiche e ai condomini che realizzino interventi di consolidamento strutturale, riqualificazione energetica delle facciate, interventi di efficientamento energetico e interventi per l’autoconsumo da fonti rinnovabili. La misura individua spese massime per ciascuna unità immobiliare e prevede un’intensità dell’aiuto pari al 50 per cento delle spese ammissibili.

Al fine di spingere le immatricolazioni di nuove vetture stimolando gli investimenti privati e attraendo le imprese del settore dell’autonoleggio, il ddl prevede una riduzione del 25 per cento della tassa automobilistica per tutte le nuove immatricolazioni verso le imprese con più di 10 veicoli. Prevista inoltre la reintroduzione dell’esenzione dal bollo auto, per il triennio 2026-28, per tutti i veicoli a emissioni zero che vengono immatricolati nel territorio della regione. La giunta ha inoltre riapprovato il contributo per il fondo editoria, 3 milioni,  da destinarsi alle testate giornalistiche e agli editori librari.

Pioggia di soldi

Una norma prevede la creazione di una piattaforma di potenziamento del SovraCUP per la gestione delle liste di attesa delle Asp con uno stanziamento di 6,1 milioni di euro. Un’altra stanzia 5 milioni di finanziamento premiale per i Comuni che adottano regole e strategie volte a migliorare le performance di riscossione dei tributi locali. Tra le altre misure si prevedono stanziamenti per la prevenzione degli incendi nei parchi archeologici (1 mln), per l’erogazione di contributi alle scuole per l’acquisizione di attrezzature tecniche e/o di sussidi didattici destinati ai propri studenti con disabilità (1 mln), il contrasto al disagio sociale (1 mln), la realizzazione di corsi di formazione inerenti al profilo di “Tecnico specializzato dell’educazione e della riabilitazione in orientamento mobilità e autonomia personale per disabili visivi” presso l’Istituto dei Ciechi (200mila euro), il corso-concorso dei forestali (1,2 mln), la realizzazione di parchi urbani (5mln), la creazione di un fondo di rotazione a favore dei Comuni per la prevenzione degli incendi boschivi (2mln). Confermati gli interventi contro il caro voli, gli stanziamenti per gli stipendi dei forestali, quelli degli ex Pip e dei precari.

Incendi 2023, la Regione siciliana trova i soldi un pò per tutti, entro fine anno i ristori per i soggetti danneggiati

 

 

Il presidente della Regione, Renato Schifani

 

 

Saranno liquidati entro la fine dell’anno i contributi che la Regione Siciliana riconosce a coloro i quali hanno subito danni a causa della grave ondata di incendi che ha interessato le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani nell’estate del 2023.

«I devastanti roghi che hanno colpito la nostra Isola nell’estate del 2023 – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – hanno provocato ingenti danni al territorio, all’ambiente e alle attività di molti siciliani. È nostro dovere intervenire con azioni concrete a sostegno di chi sta ancora facendo fronte alle difficoltà causate dagli incendi, sia in termini fisici sia in termini economici. Con questo ulteriore stanziamento manteniamo gli impegni presi con la comunità».

Le richieste pervenute a Irfis FinSicilia dopo la pubblicazione dell’avviso, avvenuta lo scorso giugno, sono state 88. Le risorse che saranno distribuite ammontano a quasi 1,7 milioni di euro, provenienti dalle economie di un bando precedente destinato sempre a ristori per le conseguenze di incendi.

Delle domande ricevute, due riguardano danni fisici subiti da persone; una di queste, relativa a un soggetto deceduto, è già stata approvata con un contributo di 100 mila euro. Le altre 71 richieste di sussidio riguardano, invece, ristori per danni al patrimonio immobiliare e mobiliare. Altre 15 sono richieste di integrazione di contributo rispetto al precedente bando.

La misura era rivolta specificamente a tre categorie di soggetti: i privati cittadini proprietari o titolari di diritti reali o personali di godimento su immobili danneggiati dagli incendi, gli eredi di persone decedute a causa di questi tragici eventi e coloro che hanno riportato un’invalidità permanente pari o superiore al 75 per cento direttamente riconducibile all’evento calamitoso.

Pesca in Sicilia, rimodulazione delle risorse per strategie di sviluppo locale

 

Sammartino incontra i Galpa

 

 

 

Il dipartimento regionale della Pesca mediterranea ha ottenuto dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) una rimodulazione delle risorse finanziarie del Piano nazionale della Pesca (Pn Fempa) 2021-2027, al fine di garantire uno sviluppo più equo e sostenibile delle attività in Sicilia. Grazie a un’integrazione di risorse, sarà ora possibile finanziare il Gruppo di azione locale della Pesca (Galpa) Riviera Jonica e il Sud-Est, per un totale di oltre 3,6 milioni di euro. Questa rimodulazione consente di ampliare il sostegno a nuove aree costiere, in particolare quelle che non avevano ricevuto il necessario finanziamento nelle programmazioni precedenti.

«L’obiettivo di queste modifiche è promuovere un’economia blu siciliana – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – che potenzi le attività di pesca e acquacoltura in modo ecologicamente responsabile e socialmente inclusivo, rispettando le specificità locali e migliorando le opportunità di crescita per le comunità costiere. Grazie a questo intervento, si intende non solo rafforzare la competitività del settore, ma anche favorire la creazione di posti di lavoro e il consolidamento di una gestione sostenibile delle risorse marine».

Appartengono al Galpa Riviera Jonica i Comuni di Aci Castello, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Catania, Letojanni, Giardini Naxos, Sant’Alessio Siculo, Riposto e Augusta. Fanno parte del Galpa Sud-Est i Comuni di Vittoria, Acate, Ragusa, Santa Croce Camerina e Scicli. A oggi, sono stati già finanziati oltre 18 milioni di euro per le prime sei strategie di sviluppo locale. L’integrazione delle nuove risorse risponde all’esigenza di garantire uno sviluppo equilibrato lungo l’intero periplo della Sicilia, con un’attenzione particolare a territori come il litorale messinese e la zona sud-orientale dell’Isola, che non avevano potuto beneficiare di risorse adeguate nella programmazione 2014-2020. Queste aree, pur con caratteristiche ecologiche, economiche e sociali differenti, sono ora incluse nel percorso di sviluppo sostenibile avviato dal Pn Fempa.

Ferrovie, il presidente della Regione Sicilia Schifani all’inaugurazione della linea Bicocca-Catenanuova: «In Sicilia momento magico»

 

Ferrovie Catania

 

 

Catania,

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, questa mattina alla stazione di Catania Aeroporto – Fontanarossa, in occasione dell’attivazione della linea ferroviaria a doppio binario Bicocca–Catenanuova sull’itinerario Palermo-Catania-Messina si è così espresso.:  «Il raddoppio e la messa in esercizio di questi primi 38 chilometri da Bicocca a Catenanuova, lungo la tratta ferroviaria Palermo-Catania-Messina, sono il segno di un cambiamento in atto e fanno parte di quel grande piano di ristrutturazione delle nostre infrastrutture che stiamo portando avanti in Sicilia. L’inaugurazione di oggi segna un punto concreto nella realizzazione dell’alta-media velocità delle ferrovie sul nostro territorio. Sulla Palermo-Catania abbiamo puntato molto perché è fondamentale collegare in maniera efficace le due più grandi città metropolitane dell’Isola per favorire lo sviluppo dell’intera regione».

«La Sicilia in questa legislatura sta vivendo un momento magico – ha aggiunto Schifani – grazie all’impegno della premier Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e alla collaborazione concreta del mio governo. La Regione Siciliana sta facendo la sua parte, anche finanziariamente, come abbiamo fatto, per esempio, per il Ponte di Messina, su cui abbiamo investito 1,3 miliardi di euro. Inoltre, stiamo investendo nel rinnovo della flotta di treni regionali e nel sostenere le imprese che lavorano sul territorio a questa grande re-infrastrutturazione. La politica del fare è utile ai cittadini e serve per portare avanti una vera azione di rinnovamento nella nostra regione. Per migliorarla e farla crescere. Io sono molto orgoglioso della mia Sicilia e di quello che stiamo facendo tutti assieme».

Il presidente ha poi percorso la nuova tratta in treno sino a Catenanuova, insieme con le altre personalità presenti.

Sicilia, Contributo di solidarietà, dal 4 novembre riaprirà la piattaforma per i cittadini in difficoltà finanziarie, con altri 10 milioni di euro

 

Firma presidente Schifani Pfte termovalorizzatori

 

Palermo,

Riaprirà martedì 4 novembre, alle 12, la piattaforma per il contributo di solidarietà, la misura del governo regionale erogata da Irfis e destinata ai cittadini in difficoltà finanziarie. Attraverso il portale gli aventi diritto potranno caricare fino alle 17 del 4 dicembre il documento di disponibilità al lavoro rilasciato dai Comuni necessario per ottenere il beneficio. A disposizione ci sono ulteriori 10 milioni di euro che sono stati stanziati nelle ultime variazioni di bilancio, a seguito di un emendamento firmato direttamente dal presidente della Regione Renato Schifani. Irfis conta di effettuare altri tremila pagamenti circa entro la fine di dicembre.

La scorsa settimana, intanto, la società ha erogato il contributo ad altri 845 soggetti idonei grazie allo scorrimento della graduatoria, utilizzando il residuo dei 30 milioni di euro stanziati per la misura, che si è chiusa ad aprile, oltre all’ulteriore milione reso disponibile con la manovra finanziaria dello scorso giugno. Si tratta di 3.500 euro in media che sono già nella disponibilità dei conti correnti degli aventi diritto.

«Il mio governo – dice il presidente Schifani – ha fortemente voluto questa misura per aiutare le famiglie siciliane in condizioni di disagio. Siamo riusciti a garantire l’accesso al contributo a ulteriori beneficiari tra coloro che ne hanno fatto richiesta. Questo è il segnale che l’amministrazione regionale non intende lasciare indietro nessuno ed è in grado di rispondere con tempestività ai bisogni dei cittadini».

«Con l’ultimo pagamento – afferma la presidente di Irfis, Iolanda Riolo – abbiamo dato un ulteriore concreto segnale di attenzione e vicinanza alle famiglie siciliane in maggiore difficoltà. Grazie alla gestione efficiente delle somme residue e alle nuove disponibilità, siamo riusciti a dare il contributo a centinaia di altri soggetti. Continueremo a operare con responsabilità e trasparenza per garantire tempi rapidi e la massima efficacia nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno dei cittadini più fragili della nostra regione».

Messina, consegnati altri 11 alloggi alle famiglie del rione Taormina.. Sale a 43 il numero degli alloggi finora consegnati

 

 

consegna case alle famiglie del rione tusa a messina

 

Messina,

A pochi mesi dalla consegna di 32 alloggi a nuclei familiari provenienti dal rione Taormina, altre 11 famiglie hanno vissuto oggi a Messina momenti di grande emozione ricevendo le chiavi della loro nuova casa e firmando i documenti che segnano l’inizio di una nuova vita. Sale così a 43 il numero complessivo degli alloggi consegnati da giugno a oggi dalla Struttura commissariale per il risanamento, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani, impegnata su più fronti con l’obiettivo di dare finalmente una casa dignitosa a chi ancora vive nelle baraccopoli e di restituire decoro e vivibilità a intere aree della città.

 

«Il risanamento – dice il presidente Schifani – è un percorso complesso e di alto valore sociale, che guarda alla rigenerazione del tessuto urbano e allo sviluppo inclusivo della città. Il nostro impegno – sottolinea Schifani – è volto a sanare le ferite di un territorio segnato dalle baraccopoli e a garantire a centinaia di famiglie una vita dignitosa, in abitazioni decorose, dopo decenni trascorsi in condizioni di degrado e di rischio igienico-sanitario. Questi risultati dimostrano che, con una visione chiara e una collaborazione efficace tra istituzioni, è possibile restituire speranza e futuro a intere comunità».

Alla cerimonia di consegna, svoltasi questa mattina nel Comune di Messina, erano presenti il sindaco Federico Basile, il subcommissario Santi Trovato e il presidente di ArisMe Fabrizio Gemelli. Grazie alla piena sinergia tra le istituzioni, è stato possibile imprimere una forte accelerazione alle attività di risanamento. La consegna delle abitazioni alle famiglie residenti in via Taormina consentirà, entro la fine dell’anno, di completare le demolizioni in corso nell’area interessata allo sgombero e di avviare il recupero di un’ampia porzione della seconda baraccopoli cittadina.

Parallelamente, gli uffici della Struttura commissariale hanno già la disponibilità di quattro degli otto appartamenti provenienti da beni confiscati alla mafia, che – una volta completati i necessari interventi di manutenzione – saranno destinati alle famiglie aventi diritto. Da gennaio a oggi sono stati acquistati 95 appartamenti, ai quali se ne aggiungono altri 38 in fase di acquisizione. Oltre alle attività di ricerca, acquisto e consegna degli immobili, la Struttura commissariale è quotidianamente impegnata su più fronti: dalle demolizioni e bonifiche nei quartieri degradati, ai lavori di manutenzione, fino al prossimo avvio dei cantieri per la costruzione dei nuovi alloggi green a Fondo Basile.

 

Si volta pagina a Palermo, Sicurezza : più agenti, tre “zone rosse” e nuovi investimenti (2,7 milioni di euro) per la videosorveglianza

 

Schifani, Piantedosi Lagalla

 

 

Palermo,

Rafforzare la sicurezza a Palermo in modo immediato e strutturale. È questo l’obiettivo condiviso al termine dell’incontro che si è tenuto oggi al Viminale tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, alla presenza del capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Nel corso della riunione è stato confermato l’impegno del ministero dell’Interno a potenziare ulteriormente le misure di sicurezza destinate alla città, anticipando di alcuni mesi quanto già deliberato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad agosto.

Le nuove misure prevedono, infatti, un incremento immediato delle forze dell’ordine presenti a Palermo, con una progressiva crescita degli organici nell’arco di tre mesi e l’impiego di reparti mobili di stanza in Sicilia per attività di prevenzione dei reati. Saranno inoltre destinati 2,7 milioni di euro per il potenziamento dei sistemi di telesorveglianza e avviate operazioni periodiche di controllo e perquisizione nei quartieri a più alto rischio, insieme all’attivazione di posti di blocco stradali. L’intesa raggiunta prevede anche il raddoppio del numero di agenti della polizia municipale in fase di reclutamento e l’autorizzazione informale a utilizzare, in affiancamento alla polizia locale, servizi di vigilanza privata per il presidio di aree urbane a rischio più contenuto. Il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica sarà inoltre invitato a valutare forme di vigilanza rafforzata nelle zone centrali più esposte.

A queste misure si aggiunge la creazione di tre “zone rosse” (Vucciria, Teatro Massimo e Maqueda-Stazione) dove i controlli saranno intensificati e sarà possibile allontanare in tempo reale soggetti pericolosi, anche pregiudicati, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Nel corso dell’incontro, il presidente Schifani ha assicurato la disponibilità della Regione a integrare con risorse proprie i progetti di sicurezza, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate a supporto delle attività di controllo e prevenzione.

«Ringrazio il ministro Piantedosi – dice il presidente Schifani – per la sua immediata disponibilità a riceverci dopo la mia telefonata. Mi ero recato al Viminale insieme al sindaco Lagalla per fare il punto sulla sicurezza a Palermo e oggi possiamo registrare risultati concreti. L’incontro ha confermato la volontà comune di rafforzare la sinergia tra governo nazionale, Regione Siciliana e amministrazione comunale per garantire più sicurezza, più legalità e maggiore serenità ai cittadini di Palermo. Un plauso – conclude Schifani – va alle forze dell’ordine per la maxi operazione allo Zen di stamane. Si tratta di un segnale forte della presenza dello Stato e dell’impegno per restituire sicurezza e legalità ai quartieri più difficili di Palermo, abitati da tanti cittadini onesti che nulla hanno da temere da questa presenza».

«L’incontro di oggi – aggiunge il sindaco Lagalla – segna un passaggio fondamentale per il rafforzamento delle politiche di sicurezza a Palermo. Ringrazio il ministro per l’attenzione e per l’impegno immediato che porterà a un incremento delle forze dell’ordine e a nuovi investimenti nella videosorveglianza, pari a 2,7 milioni di euro. Esprimo inoltre gratitudine al presidente Schifani per la disponibilità a integrare con risorse regionali le misure di sicurezza e le tecnologie di controllo. A questo si aggiunge la possibilità – da noi proposta e accolta – di raddoppiare il numero degli agenti municipali in fase di reclutamento. Inoltre, si avvia un percorso per valutare l’uso integrato di vigilanza privata in aree a rischio più contenuto, a supporto della polizia locale. Palermo vive una fase di crescita ma ha bisogno di maggiore ordine e legalità: l’amministrazione comunale continuerà a lavorare con determinazione per garantire ai cittadini sicurezza e fiducia nello Stato. Infine, rivolgo il mio sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per la massiccia operazione di controllo interforze di oggi allo Zen, importante segnale di presenza e di risposta dello Stato».

Frane in Sicilia, a Brolo pioggia di milioni di euro per il consolidamento e il recupero della frazione di Iannello

 

Frazione Iannello a Brolo

 

 

Palermo,

È stato finanziato l’intervento di consolidamento della frazione di Iannello inferiore a Brolo, nel Messinese. La Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani raggiunge un altro importante traguardo nella difesa del suolo.

«Destiniamo alla stabilizzazione di questo versante – spiega il presidente Schifani – sei milioni di euro, necessari per la messa in sicurezza di un’area estremamente vulnerabile sotto il profilo geomorfologico. La razionalizzazione delle risorse a nostra disposizione è un requisito indispensabile per garantire la salvaguardia del territorio e il recupero di aree fortemente a rischio».

Gli Uffici diretti da Sergio Tumminello hanno avviato l’iter per il consolidamento del versante ovest di Brolo che ora può contare su apposite risorse – pari a 6,2 milioni di euro – previste dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027. Il prossimo step sarà quello della pubblicazione della gara per i lavori, prevista entro la fine del 2025.

Si chiude così il cerchio su una vicenda che ha creato apprensione ai residenti a causa di frane e smottamenti che hanno provocato notevoli danni, con lesioni strutturali alla rete dei sottoservizi e alle infrastrutture pubbliche. L’intervento metterà in sicurezza anche la strada provinciale 143 sulla quale diverse volte sono crollati massi dal costone sovrastante.

Gli Uffici hanno acquisito la progettazione esecutiva che ha individuato le soluzioni tecniche più idonee per risolvere una volta per tutte ogni criticità, proteggendo un sito che ha la classificazione di rischio più alta e nel quale si è sviluppata un’area residenziale e un sistema viario strategico per il comprensorio. Nella fattispecie, saranno realizzate opere di drenaggio e ripristino ambientale, tra cui un sistema di paratie di pali trivellati e pareti di placcaggio delle strutture esistenti, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno di scivolamento, ma anche terrazzamenti del pendio con muri flessibili in gabbioni metallici, riempiti in pietrame. Previste anche opere per la raccolta di acque meteoriche superficiali e di ingegneria naturalistica.

Regione Sicilia, Manovra quater, disco verde dall’Assemblea regionale a interventi per 200 milioni di euro.. Spicca la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bonifica e risorse ai portatori di disabilità .. Insomma fiumi di denaro – e contributi -un pò per tutti

 

Sala D'Ercole - Palazzo Dei Normanni

 

Pioggia di milioni  di euro  in tanti settori della Regione Sicilia- 

 

Palermo,

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato la manovra quater, un pacchetto di misure dal valore complessivo di circa 200 milioni di euro per il 2025. Numerosi gli interventi di rilievo voluti dal governo regionale, che spaziano dal sostegno al personale e ai settori produttivi fino alle politiche sociali, inseriti già nel testo base approvato dalla giunta o integrati successivamente durante l’esame in commissione Bilancio. 

È stata approvata, infatti, la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bonifica, l’aumento delle risorse per il Fondo di povertà per 10 milioni di euro. Ok anche allo stanziamento di 30 milioni nel triennio per il salario accessorio del personale non dirigenziale dell’amministrazione regionale.

E ancora: via libera all’esonero parziale dei canoni irrigui che, grazie a un emendamento del governo, è passato da uno stanziamento di 5 milioni di euro a 10 milioni di euro. Diversi interventi saranno destinati alle imprese del settore zootecnico. Un milione è stato stanziato per Gibellina capitale europea della cultura contemporanea

Nell’attenzione al sociale, numerose sono le risorse in favore delle persone con disabilità: 34 milioni sono stati destinati agli assegni alle persone con disabilità gravissima, 15 milioni ai servizi a favore degli Asacom, ulteriori fondi sono stanziati per la pratica sportiva delle persone con disabilità.

Approvate anche risorse per la continuità territoriale aerea e verso le isole minori, la rigenerazione urbana, la manutenzione dei porti, i voucher per la pratica sportiva dei ragazzi dai 6 ai 16 anni.

Le dinamiche d’aula, e in particolare l’uso del voto segreto, hanno bloccato misure caratterizzanti, fortemente sostenute dal governo. In particolare, lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle iniziative cinematografiche che avrebbe portato al sostegno anche del film su fratel Biagio Conte; lo stanziamento di 10 milioni di euro per contributi alla realizzazione di laghetti aziendali da parte delle imprese agricole; e, ancora, lo stanziamento di 4 milioni a favore delle imprese del settore dell’editoria giornalistica e libraria. Infine, il voto segreto ha bocciato la misura del South working, intervento che avrebbe consentito l’erogazione alle imprese di 30 mila euro per ciascun lavoratore occupato, con accordi per lo svolgimento del lavoro in modalità agile, cioè nel proprio luogo di residenza.

Lo sciopero in Sicilia ha registrato una grande partecipazione. si stima oltre 150 mila persone (tanti studenti) nelle manifestazioni

 

 

 

 

Il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, durante la manifestazione di Palermo perché cessi il genocidio a Gaza. “Grande partecipazione – dice Mannino – in tutta la Sicilia:, oltre 150 mila manifestanti nelle principali città dell’Isola”.

Non accettiamo le provocazioni del presidente del Consiglio. Oggi siamo in piazza non per allungare il weekend ma a difesa dei nostri valori costituzionali. Il genocidio a Gaza cessi, si consenta che gli aiuti arrivino. L’Italia riconosca lo stato di Palestina. No a un’economia di guerra di cui pagherà il prezzo più alto il Mezzogiorno”. Così il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, durante la manifestazione di Palermo perché cessi il genocidio a Gaza. “Grande partecipazione – dice Mannino – in tutta la Sicilia:, oltre 150 mila manifestanti nelle principali città dell’Isola”.

 PALERMO

In migliaia in corteo a Palermo per lo sciopero generale in solidarietà con Gaza, in risposta all’appello della Cgil dopo l’abbordaggio in acque internazionali della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana. Sarebbero circa 30 mila, secondo gli organizzatori, le persone che partecipano alla manifestazione. Il corteo si è mosso dalla stazione centrale per dirigersi a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Tantissimi gli studenti.

Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo pro Palestina di Palermo ed ha raggiunto la circonvallazione, bloccando la strada in entrambe le direzioni all’altezza di via Ernesto Basile.

 MESSINA 

Solo momenti di tensione al termine della manifestazione pro Palestina a Messina. Un gruppo di partecipanti, giunto in piazza Unione Europea, è entrato a Palazzo Zanca forzando la porta del Salone delle Bandiere.

L’intervento degli agenti della Polizia municipale, della Polizia di Stato e della Digos ha riportato la calma e i manifestanti sono stati allontanati dall’edificio. “. Davanti al Comune si è poi svolto un breve confronto con i manifestanti, che hanno esposto una bandiera palestinese dal balcone del municipio.

CATANIA 

Corteo e sciopero generale, anche a Catania, in solidarietà con Gaza, in risposta all’appello della Cgil dopo l’abbordaggio in acque internazionali della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana. In circa 9 mila, secondo gli organizzatori, hanno sfilato per le vie principali del centro. Il corteo è partito dal porto di Catania.  Un gruppo di manifestanti ha occupato la stazione centrale, bloccando la circolazione dei treni.