Intervento fiume di Putin al Forum di Vladivostok:” Non ho mai rifiutato i negoziati con l’Ucraina”

 

Vladimir Putin sembra voler aprire ai negoziati con l’Ucraina per porre fine al conflitto  guerra e preferisce Kamala Harris contro Donald Trump nelle elezioni in programma negli Usa il 5 novembre. Il presidente russo tiene un intervento fiume all’Eastern Economic Forum di Vladivostok. In 44 minuti, il più lungo discorso tenuto all’EEF, il leader del Cremlino tocca una serie di argomenti,

Putin: 'Non svenderemo la sovranità per qualche salsiccia ...
“Se siamo pronti a negoziare con loro? Non abbiamo mai rifiutato”, dice riferendosi alla possibilità di un dialogo con l’Ucraina.  Putin ribadisce che eventuali negoziati devono svilupparsi “sulla base” di quanto “concordato e siglato a Istanbul” due anni fa. In Turchia, secondo l’Ucraina, non è stato raggiunto alcun accordo di partenza.

Sul campo, dice Putin, “è sacrosanto dovere delle Forze armate” russe “fare di tutto per cacciare il nemico da questi territori e proteggere i nostri cittadini. E, naturalmente, il Paese intero deve fare di tutto per sostenere le persone”. “L’obiettivo del nemico (attaccando Kursk e le arre al confine tra Ucraina e Russia) era di innervosirci per farci trasferire le truppe da una zona all’altra e fermare la nostra offensiva nelle zone cruciali, in particolare nel Donbass, la cui liberazione è il nostro obiettivo numero uno”, insiste Putin. Ma, aggiunge, le truppe russe “hanno stabilizzato la situazione e iniziato a spingere gradualmente fuori” le forze ucraine “dai territori di confine”.

 

Oggi vertice della Nato a Washington con lo spettro dell’ex Presidente D. Trump

 

Vertice della Nato che si tiene da oggi 9 luglio 2024 a giovedì 11 luglio a Washington in occasione del 75mo anniversario dell’Alleanza. Lo spettro di un potenziale ritorno dell’ex presidente Donald Trump tormenta molti degli alleati europei degli Stati Uniti  mentre crescono i dubbi sulle possibilità del presidente Joe Biden di essere rieletto.

Biografia La NATO, vita e storia

Durante il suo primo mandato Trump ha ripetutamente espresso critiche nei confronti della Nato e nel recente dibattito di Atlanta non ha chiarito se – nel caso fosse eletto – ritirerà gli Stati Uniti dall’Alleanza.

L’Europa e i piani ‘anti-Trump’

I diplomatici europei stanno già preparando i piani di emergenza in vista di una prossima elezione  Trump. che potrebbe ritirare gli Stati Uniti  dalla Nato.

In ogni caso la situazione sulle due sponde dell’Atlantico promette di influenzare gli incontri di questa settimana a Washington. “Il vertice è passato da essere uno spettacolo orchestrato a una delle riunioni più ansiose dei tempi moderni”, ha detto la settimana scorsa un alto funzionario dell’Amministrazione Biden……

Ucraina domina il summit

La guerra in Ucraina è destinata a dominare il summit. Nonostante l’insistenza di Kiev e l’entusiasmo di alcuni dei suoi vicini dell’Europa orientale, l’adesione dell’Ucraina alla Nato è cosa già scontata. Al suo posto, i singoli Stati stanno siglando con Kiev accordi di sicurezza bilaterali e lavorando per accelerare i trasferimenti di armi e aiuti militari.

I diplomatici a Washington sono consapevoli che Trump potrebbe scegliere di tagliare il sostegno militare a Kiev e temono uno scenario in cui la Casa Bianca in mano al leader repubblicano possa tacitamente consentire alla Russia di consolidare il proprio controllo sui territori occupati militarmente. Ecco perché sia l’Amministrazione Biden che alcuni governi in Europa stanno cercando disperatamente di garantire un sostegno ‘a prova di Trump’ all’Ucraina nel breve e medio termine.

Ucraina, Nato lancia proposta di fuoco: “Kiev deve colpire obiettivi in Russia con le armi dei partner occidentali”

Jens Stoltenberg

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato

 

La Nato affila le “armi” e lancia proposte  che sorprenderanno certamente il leader sovietico  L”Ucraina deve essere libera di colpire obiettivi militari in Russia con le armi fornite dai partner occidentali. E’ Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, a invocare la svolta nel rapporto tra Kiev e gli alleati. L’Ucraina, in particolare, non può utilizzare i missili Atacms a lungo raggio, forniti dagli Usa, per colpire obiettivi in territorio russo. Il tema viene dibattuto anche negli Stati Uniti, dove il segretario di Stato Antony Blinken è in pressing per l’ok della Casa Bianca.

Questa è una guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina. L’Ucraina ha il diritto di difendersi. E questo include attacchi contro obiettivi sul territorio russo”, dice Stoltenberg in un’intervista all’Economist ampiamente rilanciata dai media ucraini.

“È giunto il momento che gli alleati considerino se eliminare alcune delle restrizioni che hanno posto sull’uso delle armi fornite all’Ucraina. Non parteciperemo direttamente dal territorio della Nato alle operazioni di combattimento” nei cieli “o sul territorio dell’Ucraina, soprattutto adesso che a Kharkiv, vicino al confine, ci sono molti combattimenti. L’Ucraina non ha la capacità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, è durissima difendersi in questo modo“.

Con le operazioni nella regione di Kharkiv, la Russia mira a creare una zona cuscinetto che costringa l’artiglieria ucraina a arretrare: in questo quadro, Kiev non può colpire territori controllati da Mosca. Con gli Atacms, che possono centrare obiettivi a 300 km, il quadro cambierebbe.

“La Nato non invierà truppe”

Stoltenberg ribadisce che l’invio di truppe Nato non è ipotizzato. “Il nostro obiettivo era duplice: sostenere l’Ucraina, come facciamo, ma anche garantire che il conflitto non si trasformi in una guerra su larga cala. Non saremo parte del conflitto”, dice.

Stoltenberg lancia quindi un messaggio alla Russia: gli attacchi informatici potrebbero far scattare l’articolo 5 se fossero di portata estremamente rilevante. Se la cyberoffensiva fosse “massiccia, potremmo invocare l’articolo 5 e rispondere non solo nel cyberspazio ma anche in altri ambiti per proteggere gli alleati della Nato”.

Kharkiv, Ucraina prepara contrattacco

Le parole di Stoltenberg arrivano nel momento in cui l’Ucraina rivendica progressi nella regione di Kharkiv. Kiev afferma di aver “fermato” l’attacco russo nel nord dell’oblaste di aver avviato un contrattacco in quest’area nel nord del Paese. “Per quanto riguarda l’asse di Kharkiv, il nemico ha portato avanti dal 10 maggio un’operazione di offensiva nel tentativo di creare una zona cuscinetto nella regione”, dice Ihor Prokhorenko dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine.

“La situazione è stabile, sotto controllo, le truppe russe sono state fermate” e, aggiunge citato da Rbc-Ukraine, “le forze di difesa ucraine pianificano e portano avanti operazioni di offensiva per ripristinare le posizioni perdute”.

Finalmente la Camera dei Rappresentanti gli Stati Uniti si esprime favorevolmente all’invio di armi all’Ucraina- Un sospiro di sollievo per Zelensky

 

 

epa09791535 A handout photo made available by BelTA news agency shows Russian delegation (L), including Russian presidential aide Vladimir Medinsky (2-L), and Ukrainian delegation (R)  attending Russia-Ukraine negotiations in the Gomel region in Belarus, 28 February 2022. Talks between Russian and Ukrainian delegations on a ceasefire started 28 February. Russian troops entered Ukraine on 24 February prompting the country's president to declare martial law and triggering a series of severe economic sanctions imposed by Western countries on Russia.  EPA/SERGEI KHOLODILIN / BelTA  / HANDOUT MANDATORY CREDIT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

 

 

Finalmente arriva il benestare dei rappresentanti democratici degli Stati Uniti  La spinta era stata data dal Presidente J.Biden   Dopo un pò di perplessità  ,la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti si è espressa favorevolmente  sabato scorso all’Ukraine Security Supplemental Appropriations Act, la legge che prevede aiuti a Kiev per 60,8 miliardi di dollari. Il provvedimento, approvato con 311 voti a favore e 112 contrari, contempla nel dettaglio 14 miliardi che consentiranno all’Ucraina di acquistare direttamente armi e sistemi di difesa. la fetta più grande, circa 23 miliardi, sarà usata per rifornire i magazzini e gli hangar degli Stati Uniti in vista di trasferimenti di mezzi e armi a Kiev.

Oltre 11 miliardi saranno impiegati per garantire fondi ad operazioni militari americane nella regione, con la possibilità di dare sostegno alle capacità militari ucraine e alla collaborazione a livello di intelligence tra Kiev e Washington. Circa 8 miliardi, invece, saranno utilizzati per assistenza in ambito non militare: le risorse, ad esempio, consentiranno al governo ucraino di continuare a operare e permetteranno di pagare stipendi e pensioni.

L’Ucraina sarà in grado di limitare la portata dell’offensiva delle forze armate russe se gli aiuti statunitensi arriveranno rapidamente.  

TOPSHOT - A view of the square outside the damaged local city hall of Kharkiv on March 1, 2022, destroyed as a result of Russian troop shelling. - The central square of Ukraine's second city, Kharkiv, was shelled by advancing Russian forces who hit the building of the local administration, regional governor Oleg Sinegubov said. Kharkiv, a largely Russian-speaking city near the Russian border, has a population of around 1.4 million. (Photo by Sergey BOBOK / AFP) (Photo by SERGEY BOBOK/AFP via Getty Images)
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Comunque sia ci vorranno settimane perché gli aiuti americani arrivino sul campo di battaglia e facciano la differenza. In quel lasso di tempo l’Ucraina probabilmente perderà terreno nei confronti della Russia…”

Secondo alcune fonti americane, ci vorrà meno di una settimana – a conclusione definitiva dell’iter al Congresso – perché alcune delle armi raggiungano il fronte. Il Pentagono ha già tutto pronto, in attesa del via libera definitivo.

Ora Zelensky prospetta un futuro migliore per l’Ucraina.”. “Penso che questo sostegno aiuterà davvero le forze armate dell’Ucraina” “E avremo la possibilità di vincere se l’Ucraina otterrà davvero i sistemi d’arma di cui abbiamo tanto bisogno. In atto  sono indispensabili in particolare missili a lungo raggio.

L’alto rappresentante Ue Borrell: ” Stati non vogliono esercito Ue ma ciascun Paese impegni il 2% del Pil in difesa”

 

 

Josep Borrell  - Afp
Josep Borrell – 

“L’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell afferma. “Dopo la caduta del Muro di Berlino”, l’Ue pensava di “essere circondata da un anello di amici”, ma si è ritrovata “circondata da un anello di incendi e di instabilità“. Intervento  al Forum Europa a Bruxelles e soffermandosi sull’attuale quadro internazionale, dominato dalla guerra tra Ucraina e Russia. “La prospettiva di una guerra convenzionale ad alta intensità non è più una fantasia: dobbiamo naturalmente fare di tutto per evitarla, ma per fare deterrenza abbiamo bisogno di mezzi” commisurati allo scopo.

In Ucraina oggi “la situazione è estremamente difficile. La macchina militare russa marcia a tutta velocità: con costi notevoli, ma a tutta velocità”, sottolinea Borrell. Tra Russia e Ucraina, osserva, “c’è una assoluta asimmetria”, perché Mosca “può mantenere una guerra di attrito prolungata”, dando “l’impressione di vincere”, mentre Kiev “per non perdere ha bisogno di vincere”.

“Ciascun Paese europeo si impegni ad una spesa pari al 2% del Pil dedicato alla difesa”

Gli Stati membri dell’Ue “hanno gli eserciti. Noi a Bruxelles non abbiamo un esercito. E non avremo un esercito europeo domani. Gli Stati sono i padroni delle politiche di difesa. Ho sentito personalmente alcuni capi di Stato e di governo dire alla Commissione ‘noi non vogliamo un trasferimento di competenze nella difesa all’Unione'”, ha affermato l’Alto Rappresentante Ue. “La difesa – ha continuato – è una prerogativa della sovranità nazionale e non vogliono ulteriori trasferimenti di sovranità in questo campo. Ma dobbiamo fare in modo che ciascun Paese lavori e si impegni all’obiettivo” di una spesa pari al “2%” del Pil dedicato alla difesa.

“Siamo lontani da quell’obiettivo, ma quel numero non dice tutto, perché è troppo sintetico: si può aumentare la spesa nella difesa anche aumentando le pensioni dei militari, ma questo non aumenta la capacità di difesa. Si può anche spendere di più facendo più ricerca e sviluppo o costruendo stabilimenti industriali”.

Tra gli Stati, ha osservato Borrell, è ancora ben viva la tendenza a localizzare la produzione di armi a livello nazionale: gli Stati Ue vogliono essere in grado di produrre le armi necessarie alla difesa del Paese, perché “non si sa mai”. E’ una cosa che provoca la “frammentazione” della produzione della difesa in Europa, a differenza di quello che succede dall’altra parte dell’Atlantico. A Bruxelles “non c’è un Pentagono” che centralizza gli acquisti: negli Usa, se uno stabilimento industriale che produce armi “è ubicato nell’Ohio, nel Nevada o a Miami non fa differenza”. In Europa è tutta “un’altra faccenda”.

“Forte dipendenza dagli Stati Uniti”

L’Unione Europea soffre di una “forte dipendenza” dagli Stati Uniti d’America per quanto riguarda gli armamenti ed è una cosa che non si può permettere, se vuole essere “responsabile”. “

Rivendicato dall’Isis l’attentato in un teatro a Mosca di un commando terroristico che spara all’impazzata

 

Il commando in azione, forze speciali sul posto. I danni dell'incendio

 

Finora sono almeno 60 i morti e oltre 145 feriti, compresi bambini. Sarebbero 80 le persone ricoverate negli ospedali. L’attentato terroristico alla Crocus City Hall, la più grande sala concerti di Mosca, sorprende i vertici della Russia in un momento di grande tensione per il conflitto con l’Ucraina,

Rivendicazione dell’Isis. Stati Uniti e Gran Bretagna avevano diffuso l’allerta .una quindicina di giorni fa tramite l’ambasciata americana

Mosca, subito dopo l’attentato, chiama in causa indirettamente l’Ucraina. Annullati tutti gli eventi a Mosca.Non ci sono segni per accusare ma i vertici sovietici sono abbastanza chiari: se l’Ucraina è responsabile, pagherà.Tutti saranno uccisi. Li prenderemo” Kiev respinge tutto e nega categoricamente il coinvolgimento nell’attacco.
Putin augura pronta guarigione  a tutti i feriti.    Anche il Presidente Mattarella condanna l’accaduto e afferma che bisogna lottare contro ogni forma di terrorismo

L’attacco del commando. la sala concerti ospitava 6200 persone

 Nella serata di Mosca, la sala concerti è affollata da 6200 persone, secondo i dati relativi ai biglietti. In programma, in particolare, un concerto del gruppo Pic Nic. Il lancio di almeno una granata contribuisce a provocare un incendio che verrà domato solo nella notte di Mosca: il tetto del complesso viene divorato dalle fiamme.

I video mostrano il panico anche nella sala concerti, con la platea che si svuota tra grida di panico e colpi di armi automatiche.Centinaia di persone abbandonano la Crocus City Hall correndo per le strade di Mosca.   Sul  posto arrivano le forze speciali,teste di cuoio, polizia e decine di ambulanze. I feriti vengono trasferiti negli ospedali: secondo il bollettino delle autorità sanitarie, quelli in gravi condizioni sono 9. Ricoverati anche 5 bambini, uno in pericolo di vita.

L’Isis : la Guardia russa ricerca i responsabili dell’attentato

L’Isis, su Telegram, rivendica l’attacco e afferma che i responsabili dell’azione sono rientrati in sicurezza alle loro basi. “I combattenti dello Stato islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grandi distruzioni al posto prima di ritirarsi nelle loro basi in sicurezza

Unità speciali della Guardia nazionale russa lavorano sulla scena dell’attacco alla ricerca dei responsabili dell’attentato.

l presidente Vladimir Putin, subito informato, si esprime attraverso le parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Il presidente -dice Peskov – viene costantemente informato da tutti i servizi competenti di quanto sta accadendo e delle misure che sono state adottate. Il presidente ha già dato tutte le istruzioni necessarie“.

Afferma Zakharova. “Gli Stati e altre Nazioni devono condannare tutti l’attentatoSe gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese hanno prove affidabili , dovrebbero immediatamente condividerle con la parte russa. Se non ci sono tali prove, allora né la Casa Bianca né nessun altro è in grado di postulare l’innocenza di qualcuno”.

Ucraina: “Noi non c’entriamo”

L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico alla Crocus” City Hall a Mosca, dice il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

L’intelligence militare ucraina si spinge oltre, affermando che l’attacco sarebbe una provocazione organizzata dal regime di Putin, che la comunità internazionale aveva anticipato.

Aggiornamento
Si apprende che è’ di 133 morti adesso  il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato terroristico alla sala concerti Crocus alla periferia di Mosca.       La comunicazione proviene dal  Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, mentre prosegue il lavoro dei soccorritori fra le macerie dell’edificio            I feriti sono 107 di cui tre bambini, due dei quali in condizioni critiche

 

Conte: la Meloni ” ha tradito tutte le promesse e ci porterà alla terza guerra mondiale Sui profitti delle banche due milioni di famiglie stanno perdendo casa per gli alti mutui

 

Affondo del capo pentastellato contro la presidente Giorgia Meloni.   ll  leader del Movimento 5 stelle, Avv Giuseppe Conte interviene in maniera vibratissima poco dopo le comunicazioni della premier, Giorgia Meloni, alla Camera.    L’attacco è fortissimo, demolitivo e lascia stupiti l’assemble adella Camera : «C’è stato un vertice» nei giorni scorsi con Francia, Germania e Polonia «per decidere anche delle nostre sorti e lei non è stata invitata ne è venuta a conoscenza dalla conferenza stampa, il formato di quella conferenza è stata scelta per escludere chi è irrilevante», è la prima accusa, ma poi Conte urla di essere preoccupato dalla prospettiva futura, in particolare sulla situazione in Ucraina: «Tiri fuori il coraggio, elabori un piano di pace per evitare la terza guerra mondiale. Lei oggi si presenta senza soluzioni, non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare con Putin, non vuole partecipare a un tavolo di pace, ha messo l’Italia in un vicolo cieco.

Negoziare le migliori condizioni per l’Ucraina è l’unico modo per evitare la terza guerra mondiale». E ancora: «Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale dove lei ci sta portando». Duro poi il commento sull’intervento di ieri di Roberto Menia, di Fratelli d’Italia, che aveva accusato Macron di essere femmineo ”: «Si rende conto che un senatore del suo partito si è permesso di fare una battuta omofoba, veramente degradante su Macron? Ma cos’è un copione comico? Lei è la presidente del Consiglio e non un capocomico. Ma secondo lei il problema degli italiani è la mia pochette o l’elmetto che si è messa in testa?».  Aumenta le tasse e fa battute su di me?

 

VIDEO  DELL’INTERVENTO   DI  GIUSEPPE   CONTE

 

“Ogni nazione deve garantire che all’Ucraina arrivino le armi “perchè la libertà possa trionfare sulla tirannia”

 

 

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha lanciato un appello urgente agli alleati occidentali affinché forniscano a Kiev armi di ogni tipo senza restrizioni.Una fornitura di armi “illimitata e tempestiva” per consentire all’Ucraina di battere la Russia ed evitare che la guerra si espanda in tutta Europa.  “Siamo estremamente grati per quello che avete fatto per l’Ucraina. Ma la strategia di far arrivare gli aiuti all’Ucraina goccia a goccia non funziona più”, ha detto Kuleba a Vilnius dopo un incontro con i ministri degli Esteri di Francia e delle Repubbliche baltiche.

“Dobbiamo accettare come una nuova realtà il fatto che l’era della pace in Europa è finita”, ha aggiunto.

ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania hanno appoggiato le affermazioni di Kuleba. “Dobbiamo tracciare delle linee rosse per la Russia, non per noi stessi.

Un cannone ad obice per far indietreggiare i russi –    Archivi – Sud Libertà

 

Anche il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha esortato le nazioni occidentali a copiare l’esempio della Gran Bretagna, aumentando il loro sostegno all’Ucraina. In un video pubblicato sui social media, si vede Shapps, in visita a Kiev, camminare davanti a un carro armato distrutto a Kiev mentre lancia un “campanello d’allarme” al mondo per assicurarsi che Vladimir Putin venga sconfitto.

Sono a Kiev per lanciare l’allarme al mondo democratico: dobbiamo assicurarci che l’Ucraina vinca questa guerra – ha affermato Shapps -. Il Regno Unito si è fatto avanti per fare più che mai, con il nostro più grande pacchetto di sostegno militare fino ad oggi. Ogni nazione deve ora fare lo stesso e garantire che la libertà trionfi sulla tirannia“.

Il segretario alla Difesa ha incoraggiato gli alleati della Gran Bretagna a riflettere sui valori democratici, chiedendo: “Cosa accadrebbe se permettessimo che un paese democratico venisse preso da un dittatore?”. Shapps ha incontrato giovedì il presidente Zelensky a Kiev, dove ha annunciato l’impegno della Gran Bretagna ad acquistare altri 10.000 droni per l’Ucraina, per un valore di 325 milioni di sterline.

Biden: “la storia sta guardando l’America, non dobbiamo fermarci davanti a Putin”

li Stati Uniti sono stati la più importante fonte di armi e sistemi difensivi insieme alla Gran Bretagna. Secondo una scheda informativa diffusa dal Ministero statunitense statunitense, all’inizio di dicembre 2022 gli Stati Uniti avevano fornito all’Ucraina:

  • Più di 1.600 sistemi antiaerei Stinger.
  • Più di 8.500 sistemi anticarro Javelin.
  • Oltre 46mila sistemi e munizioni anti-carro di altro tipo.
  • Oltre 700 droni Switchblade.
  • 142 obici da 155 mm e più di 1 milione di proiettili d’artiglieria da 155 mm.
  • 4.700 proiettili di artiglieria da 155 mm a guida di precisione.
  • 9.000 proiettili da 155 mm per il lancio di mine anti carro Remote anti-armor mine (Raam).
  • 36 obici da 105 mm e 180 mila proiettili d’artiglieria da 105 mm.
  • 276 veicoli tattici per il traino delle armi.
  • 22 veicoli tattici per il recupero delle attrezzature.
  • 38 sistemi Himras, i lnaciarazzi multipli leggeri ad alta mobilità fondamentali per la controffensiva ucraina.
  • 20 mortai da 120 millimetri e 135 mila proiettili da 120 millimetri.
  • 1.500 missili anticarro a lunga gittata filoguidati Tube-launched, optically-tracked, wire-guided (Tow).
  • Quattro veicoli corazzati per il trasporto dei posti di comando.
  • Otto sistemi missilistici antiaerei a corto e medio raggio Nasams e munizioni.
  • Missili per i sistemi di difesa aerea a guida radar Hawk.
  • Quattro sistemi di difesa aerea a corto raggio Avenger, efficaci contro droni ed elicotteri.
  • Missili anti radar ad alta velocità (Harm).
  • 20 elicotteri Mi-17.
  • 45 carri armati T-72B.
  • Oltre mille veicoli da ricognizione Humvee (Hmmwv).
  • Oltre 100 veicoli da ricognizione tattici leggeri.
  • 44 camion e 88 rimorchi per il trasporto di attrezzature pesanti.
  • 200 veicoli blindati M113 per il trasporto di personale.
  • 250 veicoli blindati M1117 e 440 veicoli blindati anti mine MaxxPro.
  • Attrezzature e sistemi di sminamento.
  • Più di 11mila lanciagranate e armi leggere.
  • Oltre 104 milioni di munizioni per armi leggere.
  • Oltre 75mila set di giubbotti antiproiettile ed elmetti.
  • Circa 1.800 droni Phoenix Ghost.
  • Sistemi missilistici a guida laser.
  • Droni Puma.
  • 15 droni Scan Eagle.
  • Due radar per droni.
  • Droni navali da ricognizione e attacco.
  • Oltre 50 radar per contrastare gli attacchi di artiglieria.
  • Quattro radar di contro i mortai.
  • 20 radar multifunzione.
  • Sistemi di disturbo delle frequenze per la guida dei droni.
  • Sistemi antiaerei.
  • 10 radar di sorveglianza aerea.
  • Due sistemi di difesa costiera ad arpione.
  • 58 motovedette costiere e fluviali.
  • Mine antiuomo M18A1 Claymore.
  • Esplosivi C-4, munizioni da demolizione e attrezzature per la demolizione di ostacoli anticarro.
  • Attrezzature per il posizionamento degli ostacoli anticarro.
  • Sistemi di comunicazione tattici sicuri e non intercettabili.
  • Quattro antenne per le comunicazioni satellitari.
  • Migliaia di dispositivi per la visione notturna e termica, sistemi di sorveglianza e ottiche laser.
  • Servizi di immagini satellitari.
  • Attrezzature per lo smaltimento di ordigni esplosivi e dispositivi di protezione.
  • Attrezzature di protezione chimica, biologica, radiologica e nucleare.
  • 100 veicoli blindati per il soccorso medico.
  • Più di 350 generatori.
  • Forniture mediche come kit di pronto soccorso, bende e altre attrezzature.
  • Apparecchiature per il disturbo elettronico.
  • Attrezzature da campo, equipaggiamento per resistere alle basse temperature e parti di ricambio.
  • Finanziamenti per l’addestramento delle truppe, la manutenzione delle attrezzature e il rinforzo delle postazioni militari.

Afferma Biden :  “Non dobbiamo arretrare davanti a Putin, -parole del presidente al Congresso -la storia ci sta letteralmente guardando“. Nel discorso sullo stato dell’Unione che la stampa americana ha definito infuocato, Joe Biden è tornato intanto ad esortare i repubblicani a non tardare ancora l’approvazione degli aiuti militari di cui l’Ucraina ha sempre più disperato bisogno.

Ucraina, “missile russo vicino auto Zelensky , con il premier greco Mitsottakis,a Odessa”: 5 morti

Il presidente Zelensky  con il premier greco Mitsotakis: “Abbiamo visto l’esplosione”.

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky
Abbiamo visto l’esplosione. Rendetevi conto con chi abbiamo a che fare. Colpiscono ovunque senza preoccuparsi. So che ci sono state vittime oggi, non so ancora i dettagli. So che qualcuno è morto e qualcuno è rimasto ferito”, le parole di Zelensky.

Si apprende pure che l’esplosione è avvenuta quando il corteo d’auto della presidenza ucraina si trovava a 150 metri dalla sede della delegazione greca. Nessun membro della delegazione greca è rimasto ferito. La visita di Mitsotakis non era stata annunciata per motivi di sicurezza.

Nota dei russi

Mosca rivendica l’attacco di oggi nel porto di Odessa e afferma di aver distrutto un hangar dove veniva realizzati droni navali. “Alle 11.40 ora di Mosca, le forze armate della Federazione russa hanno condotto un attacco missilistico di alta precisione contro un hangar nel porto industriale di Odessa, usato dalle forze armate dell’Ucraina per preparare imbarcazioni senza pilota da combattimento. L’obiettivo dell’attacco è stato raggiunto. L’impianto è stato colpito“, ha reso noto il ministero russo della Difesa,. Da parte ucraina non è stato reso noto l’obiettivo colpito.

Sotto mira centro commerciale a Nikopol

Forze russe hanno bombardato un grande centro commerciale a Nikopol, provocando un incendio che ha completamente distrutto la struttura di 4mila metri quadri. P

 

Incontro del Presidente del Consiglio G.Meloni con Joe Biden. Temi: Medio Oriente, Africa, migranti,intelligenza artificiale, Chico Forti

 

L’incontro con Biden: Gaza e migranti al centro

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni   si è soffermata alla Casa Bianca  con il presidente americano Joe Biden per discutere di alcune problematiche vitali. Meloni è stata accolta nello Studio Ovale come presidente di turno del G7 a sette mesi dal primo faccia a faccia tra i due nel luglio del 2023. “Sono felice di essere qui. Non vedo l’ora di vederti in Puglia, ti aspettiamo”, ha detto la presidente del Consiglio ‘invitando’ il leader Usa al meeting dei Grandi in programma Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno.

Biden, un attimo prima, aveva voluto ringraziare ‘Giorgia’ per l’impegno dell’Italia in Ucraina e si era detto felice per il nuovo incontro con la presidente del Consiglio. Nel faccia a faccia, i due leader hanno parlato del G7 ma soprattutto di Medio Oriente, Africa, migranti, Ucraina, Intelligenza artificiale e a come dare un “booster” ai rapporti bilaterali tra i due Paesi.

La Meloni: “La crisi in Medio Oriente è una nostra preoccupazione, dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation, e sosteniamo pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti”,  “Abbiamo bisogno di concordare la nostra azione per evitare una escalation“.

La questione umanitaria “è una priorità” per l’Italia, che è “concentrata a contribuire con i propri sforzi” a una soluzione. Mentre per risolvere la crisi in Medio Oriente, l’Italia lavora per “garantire la prospettiva dei due Stati, l’unica soluzione di lungo termine”.

, Meloni ha lanciato una proposta a Biden: vogliamo “risolvere la crisi dei migranti” e “combattere il traffico di essere umani”, per questo “sono qui per proporre una alleanza globale contro il traffico di esseri umani”. 

 

 

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