Incontro del Presidente del Consiglio G.Meloni con Joe Biden. Temi: Medio Oriente, Africa, migranti,intelligenza artificiale, Chico Forti

 

L’incontro con Biden: Gaza e migranti al centro

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni   si è soffermata alla Casa Bianca  con il presidente americano Joe Biden per discutere di alcune problematiche vitali. Meloni è stata accolta nello Studio Ovale come presidente di turno del G7 a sette mesi dal primo faccia a faccia tra i due nel luglio del 2023. “Sono felice di essere qui. Non vedo l’ora di vederti in Puglia, ti aspettiamo”, ha detto la presidente del Consiglio ‘invitando’ il leader Usa al meeting dei Grandi in programma Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno.

Biden, un attimo prima, aveva voluto ringraziare ‘Giorgia’ per l’impegno dell’Italia in Ucraina e si era detto felice per il nuovo incontro con la presidente del Consiglio. Nel faccia a faccia, i due leader hanno parlato del G7 ma soprattutto di Medio Oriente, Africa, migranti, Ucraina, Intelligenza artificiale e a come dare un “booster” ai rapporti bilaterali tra i due Paesi.

La Meloni: “La crisi in Medio Oriente è una nostra preoccupazione, dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation, e sosteniamo pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti”,  “Abbiamo bisogno di concordare la nostra azione per evitare una escalation“.

La questione umanitaria “è una priorità” per l’Italia, che è “concentrata a contribuire con i propri sforzi” a una soluzione. Mentre per risolvere la crisi in Medio Oriente, l’Italia lavora per “garantire la prospettiva dei due Stati, l’unica soluzione di lungo termine”.

, Meloni ha lanciato una proposta a Biden: vogliamo “risolvere la crisi dei migranti” e “combattere il traffico di essere umani”, per questo “sono qui per proporre una alleanza globale contro il traffico di esseri umani”. 

 

 

Missile balistico contro nave Usa nel Mar Rosso

Perché l'Italia non ha partecipato all'attacco anti Houthi in Yemen a difesa del Mar Rosso: il ruolo di Roma

 

Medio Oriente:  sale la tensione per    l’attacco di droni su una base Usa in Giordania, al confine con la Siria che ha causato l’uccisione di tre soldati americani. Non sono ancora chiare le circostanze e l’origine del blitz, ma l’Iran ha negato di essere coinvolto nell’attacco o di aver sostenuto le milizie responsabili.

Afferma il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani  : ”Queste accuse sono fatte con obiettivi politici specifici di invertire la realtà nella regione”…

A scagliarsi contro  Teheran è  il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “Mentre stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq”, ha detto. “Non abbiate dubbi – ha aggiunto – chiederemo conto ai responsabili di questi fatti con le nostre modalità….”

Nave Usa nel Mar Rosso

Si apprende pure che miliziani yemeniti Houthi  abbiano lanciato un razzo contro la nave da guerra americana Lewis B. Puller mentre attraversava il Golfo di Aden, nel Mar Rosso. L’attacco, confermato dal comando centrale americano, non è stato rivendicato ma i sospetti puntano sugli Houthi, il gruppo sciita filo-iraniano dello Yemen che da settimane lancia missili balistici contro le navi commerciali  che transitano nel Mar Rosso.

SUD LIBERTA’ – L’ OCI DICHIARA GERUSALEMME EST CAPITALE DELLA PALESTINA

 

L’Oci, Organizzazione della cooperazione islamica, ha dichiarato ufficialmente  “Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina” e ha chiesto agli altri Paesi di riconoscere lo Stato di Palestina e Gerusalemme Est come sua capitale occupata”. E’  la dichiarazione finale del vertice dell’Organizzazione della cooperazione islamica (Oci) che si è svolto a Istanbul sulla questione di Gerusalemme.

L’annuncio arriva a pochi giorni di distanza dalla decisione del Presidente americano  di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

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 (Immagini fornite dall’Agenzia)

Una decisione che secondo l’Oci alimenta il “terrorismo” e l'”estremismo”. L’Oci’, ha espresso “rifiuto e condanna” della decisione “irresponsabile, illegale e unilaterale del presidente degli Stati Uniti che riconosce Al-Quds (Gerusalemme, ndr) come la cosiddetta capitale d’Israele, la Potenza occupante”.  Essa  bollandola come “nulla” dal profilo socio legale, ha quindi definito l’iniziativa  di Trump “un attacco ai diritti storici, legali, naturali e nazionali del popolo palestinese, un deliberato indebolimento di tutti gli sforzi di pace, un impulso all’estremismo e al terrorismo e una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali”.