“Catania è Casa”, partita la campagna di comunicazione contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti

 

 

Catania,

Catania è Casa è la campagna di comunicazione ambientale lanciata dall’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di accendere i riflettori sul problema dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità del corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

” Catania è Casa” punta proprio sul senso di appartenenza alla città, all’orgoglio di una comunità in cui ciascuno ha la responsabilità di contribuire a difendere – e a diffondere – la bellezza. La campagna di comunicazione intende infatti sensibilizzare i cittadini attraverso la valorizzazione dei piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza e contrastare le cattive abitudini che deturpano la nostra città e il suo patrimonio artistico.

Con questa campagna –ha spiegato il sindaco Trantino- desideriamo che passi un messaggio semplice quanto dirompente: Catania è casa e deve essere interesse di tutti mantenerla pulita, rispettando alcune regole basilari di riduzione e corretto smaltimento dei rifiuti che portano risultati in termini di igiene, pulizia, sicurezza, decoro urbano, attrattività turistica, rispetto per l’ambiente, sostenibilità economica.

Con l’Amministrazione Comunale stiamo mettendo in campo tutte le risorse di cui disponiamo per far fronte a quella che a Catania è una vera e propria emergenza rifiuti. Facciamo e faremo la nostra parte, mostrando quanto l’interesse ed il buon esempio sono sempre più forti e le scuse per non fare o fare male sempre più deboli. Tu, voi tutti cittadini -ha concluso il sindaco- dal canto vostro dateci una mano, contribuendo attivamente, responsabilmente e con senso civico a preservare le bellezze della nostra città. Catania è casa. Basta poco per rovinarla, basti tu, bastiamo noi per fare la differenza”.

Spot e contenuti video originali sono il mezzo prescelto per veicolare il messaggio che, attraverso la diffusione sui canali social ed il coinvolgimento di testimonial e supporter, punta a raggiungere tutti i cittadini con un linguaggio semplice, immediato e trasversale.

Condividendo valori e obiettivi della campagna, con entusiasmo e piena disponibilità, hanno aderito al progetto –   prestando il loro volto per lo spot ufficiale prodotto con la regia di Zavvo Nicolosi e Giovanni Tomaselli (Ground’s Oranges) –  l’attore teatrale e cinematografico Tuccio Musumeci, l’attrice e regista Donatella Finocchiaro, il rapper catanese L’Elfo e il content creator @stefanoconlaesse.

Con lo stesso spirito, hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione di un contenuto video originale anche i musicisti del Teatro Massimo Bellini e del Conservatorio Vincenzo Bellini Catania e i volontari del Comitato Cittadino Federico II “Catania al Centro”.

A supporto del progetto anche una campagna di affissioni su strada che, attraverso un visual essenziale, colorato e contemporaneo stile manifesto, offre ai cittadini la possibilità di accedere ai contenuti multimediali attraverso un Qr Code dinamico.

Per amplificare la portata della campagna di comunicazione ambientale, la diffusione dei video e dei contenuti prodotti è stata affidata anche al cartellone di eventi del “Catania Summer Fest”, con la copertura delle tribune spettatori della nuova arena concerti del monumentale Giardino Bellini e la riproduzione dello spot ufficiale sul videowall presente sul palco.

L’eventuale sostegno volontario alla campagna da parte degli artisti che si alterneranno sul palco sarà molto apprezzato e comunicato adeguatamente nei canali preposti.

La campagna di comunicazione ambientale proseguirà per tutto l’autunno e l’inverno: diverse attività e produzioni vedranno protagonisti tanti altri testimonial che hanno già manifestato il loro interesse e tutta la cittadinanza verrà coinvolta con iniziative culturali, didattiche e di sensibilizzazione.

Il progetto fa parte del piano più ampio ed articolato dell’Amministrazione Comunale – Direzione Politiche per l’Ambiente e il Verde e l’Energia – per contrastare le discariche abusive, promuovere le buone pratiche della riduzione dei rifiuti e il corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

“La questione ambientale, la lotta ai rifiuti, si può vincere solo con la questione culturale, con lo sviluppo della sensibilità e la creazione di una comunità anche a Catania.

“Catania è casa” significa sentire la città di Catania, sentire il nostro territorio e prendercene cura come faremmo a casa nostra” – -ha commentato l’assessore all’ambiente Salvo Tomarchio nel suo ultimo giorno a Palazzo degli Elefanti prima di insediarsi all’ARS.

La campagna vuole essere un appello al senso civico, un invito a prendere coscienza e adottare le semplici e sane abitudini che possono garantire un futuro migliore alla città con enormi benefici a tutta la collettività.

La strategia, il coordinamento, la produzione dei contenuti e lo sviluppo integrale della campagna di comunicazione sono a cura di Industria01, agenzia creativa indipendente dal 2001, e Katania Studio, startup innovativa specializzata in comunicazione e nuovi media.

Rifiuti, 50 milioni della Regione Sicilia per gli extracosti dei Comuni. Il governatore Schifani e l’assessore all’Energia Di Mauro: «Impegno mantenuto»

 

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Palermo,

La Regione Siciliana ha stanziato 50 milioni di euro come contributo ai Comuni per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero. È il contenuto del decreto del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, che ha approvato anche l’elenco delle istanze ritenute ammissibili.
«Era un impegno – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che avevamo preso con i sindaci e che abbiamo mantenuto. Il governo regionale sta lavorando alla gestione dei rifiuti su più fronti, a cominciare dal nuovo Piano che a breve vedrà definitivamente la luce. Uno strumento che ci consentirà di intervenire in maniera definitiva con la realizzazione di due termovalorizzatori pubblici, già finanziati con 800 milioni del Fsc, e di altri impianti per il trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata. Nel frattempo, abbiamo pure risolto alcune criticità che si erano create nell’impianto Tmb della Sicula Trasporti, prevenendo lo stato di emergenza di natura ambientale ed igienico-sanitaria in circa 200 Comuni».
«Possiamo così dare una risposta concreta al grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci – aggiunge l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro – La manovra correttiva approvata dall’Ars e appena pubblicata ha consentito al dipartimento di impegnare in tempi brevi questa somma a copertura dei cosiddetti extracosti sostenuti dai Comuni nel settore rifiuti» . Il decreto prevede che la determinazione definitiva dell’importo e dell’erogazione del contributo sarà subordinata all’esito favorevole della verifica, per ciascun Comune, del rispetto della normativa in materia di conferimento dei rifiuti negli impianti dentro e fuori regione, del caricamento dei dati sulla piattaforma Orso (Osservatorio rifiuti sovraregionale), delle dichiarazioni di veridicità e dell’effettivo periodo temporale di conferimento dei rifiuti fuori regione, secondo i criteri stabiliti con legge.

Siccità, il governatore siciliano Schifani: “Via libera da Roma al nostro Piano di interventi da 20 milioni per l’emergenza idrica”

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Via libera al nostro primo Piano di interventi da venti milioni di euro per l’emergenza idrica in Sicilia“. Ad annunciarlo il presidente della Regione Renato Schifani, che ha appena ricevuto la comunicazione da parte del dipartimento nazionale della Protezione civile. Il programma predisposto dalla Cabina di regia, guidata dallo stesso governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, prevede la rifunzionalizzazione di pozzi e sorgenti, l’acquisto e la sistemazione di autobotti, la riparazione di alcune reti di interconnessione.

Ringrazio la Protezione civile nazionale – prosegue Schifani – per la celerità dimostrata nell’approvazione della nostra proposta. Già da domani, gli uffici si attiveranno per sollecitare i gestori delle reti e i Comuni nella predisposizione dei progetti e l’avvio delle opere, che in alcuni casi sono già partite. Nel contempo, iniziamo a lavorare su un secondo Piano di interventi che sarà finanziato con altri venti milioni di euro, così come garantito dal ministro Musumeci in occasione del via libera del Consiglio dei ministri allo stato di emergenza nazionale. Comunque, anche la Regione ha fatto e farà la sua parte. Abbiamo già stanziato venti milioni di euro, per l’acquisto di foraggio per gli animali e per l’idropotabile, e altrettanti li destineremo in occasione di imminenti misure  finanziarie che il governo porrà in essere nei prossimi giorni

In questa stessa strategia di interventi contro la siccità rientrano anche i 90 milioni di euro previsti nell’accordo sul Fsc 2021-27 firmato di recente con la premier Meloni, per la riattivazione dei tre dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle.

Il Piano approvato prevede 138 interventi per favorire l’approvvigionamento idrico dei territori: costruzione di nuovi pozzi, revamping e ripristino di pozzi già esistenti, costruzione di bypass e condotte di collegamento, potenziamento dei sistemi di sollevamento e pompaggio, realizzati dalle società d’ambito e da alcuni Comuni.

Inoltre, poco più di due milioni di euro, co-finanziati da Stato (37,5%) e Regione (62,5%), sono stati destinati all’acquisto di otto nuove autobotti e alla riparazione di altre 78 di Comuni e Città metropolitane.

“Il governo regionale – conclude Schifani – è consapevole della situazione di emergenza idrica che la Sicilia sta attraversando, per le condizioni climatiche e per la mancata programmazione degli anni scorsi, e per questo motivo siamo quotidianamente sul pezzo. Grazie alla costante e continua sinergia tra i nostri uffici e quelli ministeriali, oltre alla sensibilità dimostrata dal governo nazionale, siamo comunque fiduciosi nella rapida attuazione di interventi che possano mitigare la siccità“.

 

Palermo, dalla Regione siciliana oltre 17 milioni di euro per il raddoppio del ponte Corleone: saranno due i viadotti laterali,il nuovo progetto Fatti gli accordi, già scelta la ditta siciliana Infra.tech

 

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SARA’ REALIZZATA UNA PASSERELLA  IN CORRISPONDENZA DELLA TRECENTESCA  CHIESA DI SANTA MARIA  DELL’ORETO

 

Palermo,

La Regione Siciliana finanzia interamente i lavori di raddoppio del ponte Corleone a Palermo. Con oltre 17 milioni di euro a valere sui fondi Poc 2014-2020 saranno realizzati due nuovi viadotti laterali in modo da portare le corsie da quattro a otto, alleggerendo così il traffico su un’arteria stradale strategica. L’annuncio è arrivato durante un sopralluogo del presidente della Regione Siciliana e dell’assessore regionale alle Infrastrutture insieme al sindaco di Palermo, all’assessore comunale ai Lavori pubblici, al dirigente compartimentale Anas e al dirigente generale del dipartimento regionale delle Infrastrutture.

Con la costruzione sul fiume Oreto dei due nuovi ponti laterali lunghi 150 metri e alti 16, sarà possibile aggiungere per ogni carreggiata due nuove corsie larghe 10 metri e provviste di marciapiedi. L’opera rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra Comune, provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria e Anas. Grazie a questo accordo, la società ha già individuato l’azienda che realizzerà l’opera – si tratta della siciliana Infra.tech – e conta di avviare il cantiere nel mese di giugno. Si comincerà, spiega Anas, con la carreggiata lato monte con l’obiettivo di completare questi primo intervento a metà 2025 e concludere l’intera opera entro dicembre 2026.

Per il raddoppio del ponte Corleone un primo progetto era stato redatto nel 2004 e appaltato l’anno successivo senza però essere mai stato completato in seguito alla risoluzione del contratto con la ditta. Tra il 2006 e il 2007 vennero eseguite solo le opere relative alle fondazioni e alle “spalle”, ovvero gli elementi di collegamento tra il rilevato stradale e l’impalcato.

Il nuovo progetto, mantenendo l’impianto originario, prevede adeguamenti sia di tipo normativo che tecnologico e l’utilizzo delle strutture di spalla già realizzate nel rispetto delle approvazioni di natura paesaggistica, monumentale e ambientale ottenute in precedenza. La revisione del progetto prevede anche l’impiego di strutture più leggere in acciaio, un impianto di illuminazione con tecnologia Led ed elementi per il superamento delle barriere architettoniche. Sarà realizzata, inoltre, una passerella sopraelevata in corrispondenza della trecentesca chiesa di Santa Maria dell’Oreto in modo da dare continuità al marciapiede e allo stesso tempo permettere l’accesso ai ruderi, attualmente non fruibili, dell’edificio dichiarato bene di interesse storico e artistico.

La Regione Siciliana seguirà da vicino l’andamento dei lavori sulla base di una convenzione che verrà stipulata con il Comune di Palermo e Anas per il monitoraggio dei tempi di realizzazione.

Siccità, dissalatori mobili, nuovi pozzi e autobotti in Sicilia: le prime soluzioni della cabina di regia, la nuova struttura messa a punto per la valutazione dell’emergenza nazionale siccità

 

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Palermo,

Nuovi pozzi e rigenerazione di altri pozzi e sorgenti esistenti, pulizia delle traverse dei corsi d’acqua, dissalatori mobili e piccoli interventi per il ripristino delle autobotti comunali. Sono alcune e più rapide soluzioni individuate dalla cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, riunita oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans. La struttura, presieduta dal governatore siciliano, coordinata dal capo della Protezione civile regionale e che riunisce competenze tecniche, accademiche e scientifiche, sta mettendo a punto il piano di interventi e dei relativi costi da inviare a Roma per la valutazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità, già richiesto dalla giunta regionale.

Dal suo insediamento la cabina di regia sta operando anche al livello provinciale con nove tavoli di lavoro con Genio civile, Protezione civile, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica. Nel dettaglio, le proposte con efficacia immediata per la mitigazione dell’emergenza idrica riguardano la rigenerazione di una cinquantina di pozzi e sorgenti esistenti ad uso idropotabile, l’individuazione di un centinaio di siti, vicini a condutture e linee elettriche, in tutta la Sicilia in cui scavare nuovi pozzi ad uso irriguo, salvaguardando così le scorte idriche presenti nelle dighe da destinare esclusivamente per la popolazione.

Inoltre, sono previsti interventi su impianti di pompaggio e condutture, operazioni di sfangamento di sei traverse fluviali, finanziamenti per la riattivazione delle autobotti in una sessantina di Comuni. Sul fronte dissalatori si lavorerà nell’immediato con l’acquisto e l’installazione di moduli mobili nei siti esistenti, nell’attesa di poter procedere alla sostituzione degli impianti fissi a Porto Empedocle, Trapani e Gela, dove i tecnici della task-force in queste ore stanno effettuando ispezioni. Una soluzione importante e di ridotto impatto economico per dare respiro all’agricoltura della Piana di Catania potrà arrivare dalla riparazione di alcune paratie su Ponte Barca, dove già domani verrà verificato se è possibile utilizzare un flusso d’acqua aggiuntivo di circa 500 litri al secondo, sfruttando la pendenza. Un altro sostegno per l’agricoltura potrà arrivare, una volta dichiarato lo stato di emergenza nazionale, anche da eventuali deroghe per l’utilizzo dei fondi del Psr.

Rifiuti, a Palazzo d’Orléans incontro tra Regione e Anci Sicilia sui costi per i Comuni che mettono a rischio la tenuta dei bilanci Impegno di Schifani

 

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Palermo,

L’avvio di un tavolo aperto con il governo nazionale, e in particolare col ministero dell’Economia, per sostenere la richiesta già avanzata dall’Anci nazionale di un provvedimento legislativo che sposti dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza per la presentazione del Piano economico finanziario (Pef), il documento con il quale i Comuni stabiliscono annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti. È una delle proposte emerse stamattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, nel corso dell’incontro tra il presidente della Regione, i vertici dell’Anci Sicilia e i rappresentanti delle Città metropolitane.

Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza, come denuncia l’Anci Sicilia, mette a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che, secondo l’associazione del Comuni, si traduce nella necessità di reperire circa 45-60 milioni di euro a copertura dei sovracosti prodotti nel 2022-2023. L’alternativa sarebbe un aumento di circa il 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare questa eventualità, il governatore ha assicurato l’impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l’intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all’interno della prima manovra finanziaria disponibile.

I rappresentanti dell’Anci Sicilia hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell’Isola 111 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto.

Il presidente della Regione, ribadendo come l’efficienza amministrativa degli enti locali sia una priorità dell’azione di governo, ha ricordato l’impegno col quale sono state garantite ai Comuni, nei tempi stabiliti, le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità da destinare alle spese correnti per il 2024.

 

Ecologia e ambiente a Catania : Plogging school session con gli studenti dal 15 al 18 aprile  

 

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Catania,
Diffondere tra i bambini e i ragazzi il valore del rispetto per la natura e l’ambiente con seminari, laboratori e anche attività volte concretamente a ripulire e riqualificare i quartieri che ospitano le comunità scolastiche. E’ questo l’obiettivo del progetto Plogging School Session promosso dall’organizzazione no-profit Living Peace International in sinergia con l’assessorato all’Ambiente, guidato da Salvo Tomarchio, con un calendario di iniziative nelle scuole co-organizzate con il consorzio Gema nei giorni 15, 16, 17 e 18 aprile.
I percorsi laboratoriali, in particolare, prevedono la realizzazione di ausili didattici quali poster, slogan, materiale fotografico in grado di  contribuire ad accrescere la sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale. Seguiranno itinerari di Plogging, ovvero di raccolta di rifiuti trovati per terra, per i quali Gema fornirà guanti e sacchi.
Gli ausili didattici messi a punto dagli studenti durante i laboratori daranno vita a una mostra, che sarà allestita in un parco o in altro sito catanese in occasione dell’Earth Day del 22 aprile.
Le attività di plogging session si svolgeranno in prossimità delle pertinenze di diversi istituti scolastici con questo calendario:
15 aprile, scuola dell’infanzia Sauro-Giovanni XXIII di via T. Tasso 2;
15 aprile, IC Montessori-Mascagni, plesso Bainsizza, via G.Di Gregorio 22;
16 aprile, Ic Sante Giuffrida, viale africa 198;
16 aprile, Liceo Lombardo Radice, via Imperia 21;
17 aprile, Ic Sauro-Giovanni XXIII, via T. Tasso 2;
18 aprile, Duca degli Abruzzi – Politecnico del mare, viale Artale Aragona 99;
Il 18 aprile la scuola “Dante Alighieri, di via Cagliari 59, svolgerà plogging session nelle aree del Parco Falcone, di Largo Bordighera e del Parco Vulcania.

Ceneri vulcaniche, la Regione siciliana emana linee guida per riuso.L’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro firma decreto per valorizzare le ceneri

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Le ceneri vulcaniche emesse dall’Etna potranno essere utilizzate in sostituzione di materie prime nei cicli produttivi. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Il provvedimento indica i procedimenti che Comuni e imprese dovranno seguire per la valorizzazione delle ceneri non contaminate o inquinate depositate su strade, tetti e altre aree aperte in occasione delle eruzioni vulcaniche che dovessero verificarsi in futuro.

«Da problema per i Comuni, per la pulizia e lo smaltimento, le ceneri vulcaniche possono diventare una risorsa per le aziende che potranno utilizzarle nelle fasi di produzione – dice Di Mauro –. In base alla normativa nazionale, le ceneri vulcaniche sono escluse dalla disciplina dei rifiuti. Era necessario un disciplinare con le opportune precisazioni di carattere operativo per il corretto riutilizzo a fini produttivi che non danneggino l’ambiente o creino rischi per la salute umana. Faremo partire una campagna di comunicazione per sensibilizzare anche i privati cittadini a una raccolta delle ceneri vulcaniche che ne favorisca il riuso».

 

Le linee guida sono frutto del lavoro svolto dai tecnici dell’assessorato regionale con quelli dell’Arpa, della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Catania, che ha curato un progetto di ricerca specifico. Il decreto sarà pubblicato nei prossimi giorni su sito istituzionale della Regione Siciliana.

Siccità Sicilia, riunione operativa per trasferire volumi d’acqua alla diga Castello nell’Agrigentino

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Si è tenuta ieri pomeriggio- si apprende da un comunicato regionale-  nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura a Palermo una riunione operativa, convocata dall’assessore Luca Sammartino, per affrontare le problematiche idriche relative al comprensorio di Ribera, in provincia di Agrigento. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, dell’Autorità di bacino, del Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale e di Enel Green Power.

L’assessore Sammartino ha chiesto e ottenuto da Enel e dall’Autorità di bacino l’impegno ad attivare le procedure per trasferire volumi d’acqua dalle dighe Prizzi e Gammauta, gestite dall’azienda, verso la diga Castello attraverso l’adduttore consortile. L’operazione sarà attuata con immediatezza non appena le piogge consentiranno di accumulare acqua a sufficienza, considerato che ad oggi non ci sono volumi idrici disponibili.

La Regione siciliana per il consolidamento Monte Pellegrino, attiva un monitoraggio ambientale -Lotto D, gara espletata per l’importo di circa 400 mila euro

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Palermo

La Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico guidato dal governatore Renato Schifani, ha pianificato un servizio di monitoraggio ambientale su tutti e quattro i versanti di Monte Pellegrino, a Palermo, interessati dalle opere di messa in sicurezza. Attraverso questo sistema ci si assicurerà che i lavori di consolidamento delle pareti rocciose sul promontorio che sovrasta la città, attualmente in fase di aggiudicazione, saranno svolti nel pieno rispetto dell’ecosistema esistente, in modo da non interferire minimamente sulla vita delle specie animali e vegetali.

Per il cosiddetto lotto D della Riserva, che comprende i pendii che dominano la borgata di Vergine Maria, le verifiche per la salvaguardia dell’habitat naturale sono state affidate al raggruppamento di professionisti che fa capo alla Dream Italia di Arezzo. La gara, espletata dagli uffici diretti da Maurizio Croce, è stata aggiudicata per un importo di 407 mila euro.

Il monitoraggio, che servirà a individuare le varie aree di nidificazione e quelle in cui vivono piante protette, sarà eseguito in maniera preventiva ma anche durante l’esecuzione dei lavori e alla loro conclusione.

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