Reggio Calabria: scoperta dai Carabinieri maxi discarica di rifiuti

 

Abbandono rifiuti, reato e quali sono le sanzioni

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 Reggio Calabria – San Ferdinando 

Nuovo duro colpo contro l’abbandono illecito di rifiuti: i Carabinieri di San Ferdinando hanno scoperto e sequestrato una discarica abusiva di dimensioni notevoli nell’ambito di un’operazione volta a contrastare il degrado ambientale nel territorio.

L’area sequestrata, estesa quanto cinque campi da calcio, contiene rifiuti di ogni genere, tra cui amianto, materiali edili, plastica, ferro, legno, vetro, ceramica e rifiuti speciali derivanti da attrezzature domestiche. Il sito, di gran lunga più esteso rispetto alla discarica scoperta di recente nel centro cittadino (circa 150 metri quadrati), ospitava anche un camioncino abbandonato.

Grazie all’intervento dei Carabinieri, l’intera zona è stata sottoposta a sequestro, interrompendo l’accumulo incontrollato di materiali potenzialmente pericolosi. Le indagini per risalire al proprietario del terreno e del veicolo sono tuttora in corso.

Gli investigatori puntano a identificare chi ha consentito che nell’area si accumulasse una quantità così rilevante di rifiuti che rappresenta una minaccia per la salute pubblica e per l’ambiente di San Ferdinando. La scoperta di questa discarica e il sequestro che ne è seguito dimostrano la determinazione dei Carabinieri di tutto il Comando Provinciale di Reggio Calabria nel contrastare con decisione l’abbandono illecito di rifiuti, un fenomeno che continua a rappresentare una sfida costante per il territorio.

I militari dell’Arma stanno agendo con pervasività e fermezza per prevenire e reprimere questi episodi proteggendo l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso un monitoraggio continuo e interventi mirati.

Napoli, Spiagge libere di ‘Donn’Anna’ e ‘Delle Monache’: il TAR respinge il ricorso contro il contingentamento

La domenica al “mare” di rifiuti a palazzo Donn'Anna ...

Napoli, spiagge libere

Il Presidente della VII Sezione del TAR Campania ha respinto l’istanza di tutela cautelare monocratica presentata dall’Associazione Mare Libero evidenziando che “… le ragioni a fondamento del disposto contingentamento all’esito del riesame disposto dal TAR con ordinanza cautelare n. 1498/2024 si presentano adeguatamente rappresentate e valutate nell’atto integrativo alla delibera del 9.8.2024 emergendo dallo stesso la ponderata valutazione degli opposti interessi coinvolti, atteso che la libera fruizione dell’arenile non può essere disgiunta dalla tutela degli interessi alla sicurezza ed incolumità pubblica; considerato che non appaiono sussistenti gli elementi del pregiudizio di estrema gravità ed urgenza paventato dall’associazione ricorrente, essendo oramai decorsa la parte più rilevante del periodo della stagione balneare …” .

Con lo stesso atto il presidente del TAR ha fissato per il 25 settembre l’udienza per la decisione collegiale. La stagione balneare prosegue come già previsto.

Napoli, Rifiuti e decoro, disco verde al piano di pulizia straordinaria: coinvolte 183 strade e 1205 campane

Pulizia strade: quando scatta la multa per le auto in sosta?

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Napoli,

Una città sempre più pulita, anche ad agosto per rendere le strade decorose per i cittadini e i turisti. Il Comune di Napoli – per volontà del sindaco Gaetano Manfredi – ha predisposto un programma speciale di pulizia straordinaria che prevede: pulizia e lavaggio campane, pulizia e lavaggio cassonetti, spazzamento e lavaggio strade. Nello specifico il diserbo e il lavaggio dei marciapiedi per un totale di 183 strade, 459 postazioni di campane per un numero totale di 1205 campane

Continua l’opera di miglioramento dei servizi e della vivibilità cittadina messa in campo dalla giunta Manfredi nei vari settori della vita quotidiana pubblica. In particolare in questo caso si interviene sul decoro e sulla pulizia di strade, piazze e marciapiedi. Il Comune di Napoli ha avviato un ambizioso intervento di pulizia straordinaria delle strade della città, con l’obiettivo di restituire ai cittadini e ai visitatori un ambiente urbano più pulito, sicuro e accogliente.Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella gestione e nella cura del territorio, dimostrando la volontà dell’amministrazione comunale di investire risorse e energie per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. L’intervento di pulizia straordinaria prevede la mobilitazione di un vasto numero di operatori e mezzi specializzati, che lavoreranno per rimuovere rifiuti e detriti accumulati nell’area sottostante le campane nel corso del tempo”, spiega l’assessore al Verde e all’Igiene urbana Vincenzo Santagada.

Attraverso una stretta collaborazione con le comunità locali, le associazioni di volontariato e le imprese del settore, si mira a coinvolgere attivamente la popolazione nella promozione di comportamenti responsabili e civili, che contribuiscano a mantenere pulite e ordinate le strade della città anche dopo la conclusione dell’intervento straordinario.

Catania, Rifiuti, nuova raffica di sanzioni per abbandono irregolare Il sindaco Trantino: “Con le telecamere 68 verbali e 65 nell’immediatezza della violazione” Farò un lungo elenco della vergogna per queste persone….”

 

 

 

Catania

E’ stato un mese di luglio particolarmente prolifico per il reparto Ambientale della Polizia Locale di Catania, che in trenta giorni ha irrogato ben 133 verbali per abbandono incontrollato di rifiuti, ma anche quattro informative di reato alla Procura della Repubblica e il sequestro di un terreno privato adibito a discarica abusiva e diversi mezzi.

In dettaglio, durante l’azione operativa disposta in esecuzione degli indirizzi del sindaco Trantino e dell’assessore Porto, dal 01 al 31 luglio, sono stati elevati 68 verbali con le telecamere della videosorveglianza e 65 invece contestati nell’immediatezza della violazione, con sanzioni di 333,00 euro per ciascuna contravvenzione, per un totale di 44.289 euro.

I verbali rilevati con la video sorveglianza si riferiscono prevalentemente alla zona Sud della città, dove molti hanno ancora l’abitudine a depositare i rifiuti senza alcuna regola. Nel mirino delle contestazioni immediate degli agenti della Polizia Locale, invece, soprattutto la zona del lotto centro per deposito di rifiuto  in maniera non conforme alle regole della differenziata. Decine di verbali di contravvenzione elevati anche agli operatori commerciali, ai quali sono stati anche notificati provvedimenti di possibile interdizione dell’attività per 5 giorni, se trovati recidivi.

 

 

Temperature record nel SUD: allarme decessi..

Caldo Afoso e Caldo Torrido le Differenze | Meteo POP

 

 

Sicilia sempre più calda.         Il riscaldamento   sembra più rapido tra le sei regioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, con temperature che aumentano a circa il doppio del tasso medio globale. Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati in tutta la regione, e gli abitanti stanno pagando il prezzo più alto. Si contano 176.040 decessi l’anno tra il 2000 e il 2019 per il caldo estremo, il 36% delle morti per effetto dell’aumento delle temperature in tutto il mondo, 489mila. A lanciare l’allarme è il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, a pochi giorni dall’appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ad agire contro la crisi climatica.

Le quattro aree critiche di intervento, prevenire gli effetti sulla salute 

Quattro le aree critiche di intervento, evidenziate da Gutierres: prendersi cura dei soggetti fragili, proteggere i lavoratori, aumentare la resilienza delle economie e delle società e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C. “Ciò non potrebbe essere più rilevante per la regione europea – sottolinea Kluge – dove negli ultimi 20 anni si è verificato un aumento del 30% della mortalità correlata al caldo, con un aumento dei decessi in quasi tutti i Paesi della regione in cui è in atto il monitoraggio”. Lo stress da calore estremo è “la principale causa di morte legata al clima nella regione – rimarca – Le temperature estreme aggravano le condizioni croniche, come malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebro-vascolari, peggiorano la salute mentale e i disturbi legati al diabete”.

Nel Sud, in Sicilia e Calabria in particolare, la problematica dell’elevata temperatura è aggravata dalla perenne siccità , dalla scarsità delle piogge, dal prosciugamento dei laghi e da una politica che è diventata sempre più miope

“Catania è Casa”, partita la campagna di comunicazione contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti

 

 

Catania,

Catania è Casa è la campagna di comunicazione ambientale lanciata dall’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di accendere i riflettori sul problema dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità del corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

” Catania è Casa” punta proprio sul senso di appartenenza alla città, all’orgoglio di una comunità in cui ciascuno ha la responsabilità di contribuire a difendere – e a diffondere – la bellezza. La campagna di comunicazione intende infatti sensibilizzare i cittadini attraverso la valorizzazione dei piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza e contrastare le cattive abitudini che deturpano la nostra città e il suo patrimonio artistico.

Con questa campagna –ha spiegato il sindaco Trantino- desideriamo che passi un messaggio semplice quanto dirompente: Catania è casa e deve essere interesse di tutti mantenerla pulita, rispettando alcune regole basilari di riduzione e corretto smaltimento dei rifiuti che portano risultati in termini di igiene, pulizia, sicurezza, decoro urbano, attrattività turistica, rispetto per l’ambiente, sostenibilità economica.

Con l’Amministrazione Comunale stiamo mettendo in campo tutte le risorse di cui disponiamo per far fronte a quella che a Catania è una vera e propria emergenza rifiuti. Facciamo e faremo la nostra parte, mostrando quanto l’interesse ed il buon esempio sono sempre più forti e le scuse per non fare o fare male sempre più deboli. Tu, voi tutti cittadini -ha concluso il sindaco- dal canto vostro dateci una mano, contribuendo attivamente, responsabilmente e con senso civico a preservare le bellezze della nostra città. Catania è casa. Basta poco per rovinarla, basti tu, bastiamo noi per fare la differenza”.

Spot e contenuti video originali sono il mezzo prescelto per veicolare il messaggio che, attraverso la diffusione sui canali social ed il coinvolgimento di testimonial e supporter, punta a raggiungere tutti i cittadini con un linguaggio semplice, immediato e trasversale.

Condividendo valori e obiettivi della campagna, con entusiasmo e piena disponibilità, hanno aderito al progetto –   prestando il loro volto per lo spot ufficiale prodotto con la regia di Zavvo Nicolosi e Giovanni Tomaselli (Ground’s Oranges) –  l’attore teatrale e cinematografico Tuccio Musumeci, l’attrice e regista Donatella Finocchiaro, il rapper catanese L’Elfo e il content creator @stefanoconlaesse.

Con lo stesso spirito, hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione di un contenuto video originale anche i musicisti del Teatro Massimo Bellini e del Conservatorio Vincenzo Bellini Catania e i volontari del Comitato Cittadino Federico II “Catania al Centro”.

A supporto del progetto anche una campagna di affissioni su strada che, attraverso un visual essenziale, colorato e contemporaneo stile manifesto, offre ai cittadini la possibilità di accedere ai contenuti multimediali attraverso un Qr Code dinamico.

Per amplificare la portata della campagna di comunicazione ambientale, la diffusione dei video e dei contenuti prodotti è stata affidata anche al cartellone di eventi del “Catania Summer Fest”, con la copertura delle tribune spettatori della nuova arena concerti del monumentale Giardino Bellini e la riproduzione dello spot ufficiale sul videowall presente sul palco.

L’eventuale sostegno volontario alla campagna da parte degli artisti che si alterneranno sul palco sarà molto apprezzato e comunicato adeguatamente nei canali preposti.

La campagna di comunicazione ambientale proseguirà per tutto l’autunno e l’inverno: diverse attività e produzioni vedranno protagonisti tanti altri testimonial che hanno già manifestato il loro interesse e tutta la cittadinanza verrà coinvolta con iniziative culturali, didattiche e di sensibilizzazione.

Il progetto fa parte del piano più ampio ed articolato dell’Amministrazione Comunale – Direzione Politiche per l’Ambiente e il Verde e l’Energia – per contrastare le discariche abusive, promuovere le buone pratiche della riduzione dei rifiuti e il corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

“La questione ambientale, la lotta ai rifiuti, si può vincere solo con la questione culturale, con lo sviluppo della sensibilità e la creazione di una comunità anche a Catania.

“Catania è casa” significa sentire la città di Catania, sentire il nostro territorio e prendercene cura come faremmo a casa nostra” – -ha commentato l’assessore all’ambiente Salvo Tomarchio nel suo ultimo giorno a Palazzo degli Elefanti prima di insediarsi all’ARS.

La campagna vuole essere un appello al senso civico, un invito a prendere coscienza e adottare le semplici e sane abitudini che possono garantire un futuro migliore alla città con enormi benefici a tutta la collettività.

La strategia, il coordinamento, la produzione dei contenuti e lo sviluppo integrale della campagna di comunicazione sono a cura di Industria01, agenzia creativa indipendente dal 2001, e Katania Studio, startup innovativa specializzata in comunicazione e nuovi media.

Rifiuti, 50 milioni della Regione Sicilia per gli extracosti dei Comuni. Il governatore Schifani e l’assessore all’Energia Di Mauro: «Impegno mantenuto»

 

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Palermo,

La Regione Siciliana ha stanziato 50 milioni di euro come contributo ai Comuni per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero. È il contenuto del decreto del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, che ha approvato anche l’elenco delle istanze ritenute ammissibili.
«Era un impegno – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che avevamo preso con i sindaci e che abbiamo mantenuto. Il governo regionale sta lavorando alla gestione dei rifiuti su più fronti, a cominciare dal nuovo Piano che a breve vedrà definitivamente la luce. Uno strumento che ci consentirà di intervenire in maniera definitiva con la realizzazione di due termovalorizzatori pubblici, già finanziati con 800 milioni del Fsc, e di altri impianti per il trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata. Nel frattempo, abbiamo pure risolto alcune criticità che si erano create nell’impianto Tmb della Sicula Trasporti, prevenendo lo stato di emergenza di natura ambientale ed igienico-sanitaria in circa 200 Comuni».
«Possiamo così dare una risposta concreta al grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci – aggiunge l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro – La manovra correttiva approvata dall’Ars e appena pubblicata ha consentito al dipartimento di impegnare in tempi brevi questa somma a copertura dei cosiddetti extracosti sostenuti dai Comuni nel settore rifiuti» . Il decreto prevede che la determinazione definitiva dell’importo e dell’erogazione del contributo sarà subordinata all’esito favorevole della verifica, per ciascun Comune, del rispetto della normativa in materia di conferimento dei rifiuti negli impianti dentro e fuori regione, del caricamento dei dati sulla piattaforma Orso (Osservatorio rifiuti sovraregionale), delle dichiarazioni di veridicità e dell’effettivo periodo temporale di conferimento dei rifiuti fuori regione, secondo i criteri stabiliti con legge.

Siccità, il governatore siciliano Schifani: “Via libera da Roma al nostro Piano di interventi da 20 milioni per l’emergenza idrica”

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Via libera al nostro primo Piano di interventi da venti milioni di euro per l’emergenza idrica in Sicilia“. Ad annunciarlo il presidente della Regione Renato Schifani, che ha appena ricevuto la comunicazione da parte del dipartimento nazionale della Protezione civile. Il programma predisposto dalla Cabina di regia, guidata dallo stesso governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, prevede la rifunzionalizzazione di pozzi e sorgenti, l’acquisto e la sistemazione di autobotti, la riparazione di alcune reti di interconnessione.

Ringrazio la Protezione civile nazionale – prosegue Schifani – per la celerità dimostrata nell’approvazione della nostra proposta. Già da domani, gli uffici si attiveranno per sollecitare i gestori delle reti e i Comuni nella predisposizione dei progetti e l’avvio delle opere, che in alcuni casi sono già partite. Nel contempo, iniziamo a lavorare su un secondo Piano di interventi che sarà finanziato con altri venti milioni di euro, così come garantito dal ministro Musumeci in occasione del via libera del Consiglio dei ministri allo stato di emergenza nazionale. Comunque, anche la Regione ha fatto e farà la sua parte. Abbiamo già stanziato venti milioni di euro, per l’acquisto di foraggio per gli animali e per l’idropotabile, e altrettanti li destineremo in occasione di imminenti misure  finanziarie che il governo porrà in essere nei prossimi giorni

In questa stessa strategia di interventi contro la siccità rientrano anche i 90 milioni di euro previsti nell’accordo sul Fsc 2021-27 firmato di recente con la premier Meloni, per la riattivazione dei tre dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle.

Il Piano approvato prevede 138 interventi per favorire l’approvvigionamento idrico dei territori: costruzione di nuovi pozzi, revamping e ripristino di pozzi già esistenti, costruzione di bypass e condotte di collegamento, potenziamento dei sistemi di sollevamento e pompaggio, realizzati dalle società d’ambito e da alcuni Comuni.

Inoltre, poco più di due milioni di euro, co-finanziati da Stato (37,5%) e Regione (62,5%), sono stati destinati all’acquisto di otto nuove autobotti e alla riparazione di altre 78 di Comuni e Città metropolitane.

“Il governo regionale – conclude Schifani – è consapevole della situazione di emergenza idrica che la Sicilia sta attraversando, per le condizioni climatiche e per la mancata programmazione degli anni scorsi, e per questo motivo siamo quotidianamente sul pezzo. Grazie alla costante e continua sinergia tra i nostri uffici e quelli ministeriali, oltre alla sensibilità dimostrata dal governo nazionale, siamo comunque fiduciosi nella rapida attuazione di interventi che possano mitigare la siccità“.

 

Palermo, dalla Regione siciliana oltre 17 milioni di euro per il raddoppio del ponte Corleone: saranno due i viadotti laterali,il nuovo progetto Fatti gli accordi, già scelta la ditta siciliana Infra.tech

 

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SARA’ REALIZZATA UNA PASSERELLA  IN CORRISPONDENZA DELLA TRECENTESCA  CHIESA DI SANTA MARIA  DELL’ORETO

 

Palermo,

La Regione Siciliana finanzia interamente i lavori di raddoppio del ponte Corleone a Palermo. Con oltre 17 milioni di euro a valere sui fondi Poc 2014-2020 saranno realizzati due nuovi viadotti laterali in modo da portare le corsie da quattro a otto, alleggerendo così il traffico su un’arteria stradale strategica. L’annuncio è arrivato durante un sopralluogo del presidente della Regione Siciliana e dell’assessore regionale alle Infrastrutture insieme al sindaco di Palermo, all’assessore comunale ai Lavori pubblici, al dirigente compartimentale Anas e al dirigente generale del dipartimento regionale delle Infrastrutture.

Con la costruzione sul fiume Oreto dei due nuovi ponti laterali lunghi 150 metri e alti 16, sarà possibile aggiungere per ogni carreggiata due nuove corsie larghe 10 metri e provviste di marciapiedi. L’opera rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra Comune, provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria e Anas. Grazie a questo accordo, la società ha già individuato l’azienda che realizzerà l’opera – si tratta della siciliana Infra.tech – e conta di avviare il cantiere nel mese di giugno. Si comincerà, spiega Anas, con la carreggiata lato monte con l’obiettivo di completare questi primo intervento a metà 2025 e concludere l’intera opera entro dicembre 2026.

Per il raddoppio del ponte Corleone un primo progetto era stato redatto nel 2004 e appaltato l’anno successivo senza però essere mai stato completato in seguito alla risoluzione del contratto con la ditta. Tra il 2006 e il 2007 vennero eseguite solo le opere relative alle fondazioni e alle “spalle”, ovvero gli elementi di collegamento tra il rilevato stradale e l’impalcato.

Il nuovo progetto, mantenendo l’impianto originario, prevede adeguamenti sia di tipo normativo che tecnologico e l’utilizzo delle strutture di spalla già realizzate nel rispetto delle approvazioni di natura paesaggistica, monumentale e ambientale ottenute in precedenza. La revisione del progetto prevede anche l’impiego di strutture più leggere in acciaio, un impianto di illuminazione con tecnologia Led ed elementi per il superamento delle barriere architettoniche. Sarà realizzata, inoltre, una passerella sopraelevata in corrispondenza della trecentesca chiesa di Santa Maria dell’Oreto in modo da dare continuità al marciapiede e allo stesso tempo permettere l’accesso ai ruderi, attualmente non fruibili, dell’edificio dichiarato bene di interesse storico e artistico.

La Regione Siciliana seguirà da vicino l’andamento dei lavori sulla base di una convenzione che verrà stipulata con il Comune di Palermo e Anas per il monitoraggio dei tempi di realizzazione.

Siccità, dissalatori mobili, nuovi pozzi e autobotti in Sicilia: le prime soluzioni della cabina di regia, la nuova struttura messa a punto per la valutazione dell’emergenza nazionale siccità

 

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Palermo,

Nuovi pozzi e rigenerazione di altri pozzi e sorgenti esistenti, pulizia delle traverse dei corsi d’acqua, dissalatori mobili e piccoli interventi per il ripristino delle autobotti comunali. Sono alcune e più rapide soluzioni individuate dalla cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, riunita oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans. La struttura, presieduta dal governatore siciliano, coordinata dal capo della Protezione civile regionale e che riunisce competenze tecniche, accademiche e scientifiche, sta mettendo a punto il piano di interventi e dei relativi costi da inviare a Roma per la valutazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità, già richiesto dalla giunta regionale.

Dal suo insediamento la cabina di regia sta operando anche al livello provinciale con nove tavoli di lavoro con Genio civile, Protezione civile, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica. Nel dettaglio, le proposte con efficacia immediata per la mitigazione dell’emergenza idrica riguardano la rigenerazione di una cinquantina di pozzi e sorgenti esistenti ad uso idropotabile, l’individuazione di un centinaio di siti, vicini a condutture e linee elettriche, in tutta la Sicilia in cui scavare nuovi pozzi ad uso irriguo, salvaguardando così le scorte idriche presenti nelle dighe da destinare esclusivamente per la popolazione.

Inoltre, sono previsti interventi su impianti di pompaggio e condutture, operazioni di sfangamento di sei traverse fluviali, finanziamenti per la riattivazione delle autobotti in una sessantina di Comuni. Sul fronte dissalatori si lavorerà nell’immediato con l’acquisto e l’installazione di moduli mobili nei siti esistenti, nell’attesa di poter procedere alla sostituzione degli impianti fissi a Porto Empedocle, Trapani e Gela, dove i tecnici della task-force in queste ore stanno effettuando ispezioni. Una soluzione importante e di ridotto impatto economico per dare respiro all’agricoltura della Piana di Catania potrà arrivare dalla riparazione di alcune paratie su Ponte Barca, dove già domani verrà verificato se è possibile utilizzare un flusso d’acqua aggiuntivo di circa 500 litri al secondo, sfruttando la pendenza. Un altro sostegno per l’agricoltura potrà arrivare, una volta dichiarato lo stato di emergenza nazionale, anche da eventuali deroghe per l’utilizzo dei fondi del Psr.