Sicilia, Autostrada A19, conclusi i lavori: riaprono quattro viadotti e una galleria in direzione Catania Pioggia di milioni per altri 13 cantieri

 

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Tornano percorribili quattro viadotti autostradali dell’A19, migliorando la fluidità del traffico sulla Palermo-Catania e la sicurezza degli automobilisti. Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana nella qualità di commissario straordinario per il coordinamento degli interventi sull’A19, che stamattina ha partecipato alla cerimonia di riapertura al traffico della carreggiata in direzione Catania, tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato. Presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, i due sub commissari e i rappresentanti dell’impresa che ha realizzato le opere, la Infra.Tech di Sant’Agata di Militello nel Messinese.

A essere ultimati dall’Anas i lavori di riqualificazione su quattro viadotti e una galleria nella carreggiata, tra il km 53,000 e il km 54,800, tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato, in direzione Catania, come previsto dal piano di manutenzione da 1,1 miliardi di euro in corso su tutta l’autostrada. In particolare, gli operai hanno lavorato sui viadotti “Portelle”, “Comunello”, “Capraria” e “Guggino”, interessati dalla sostituzione delle barriere laterali di sicurezza previo rifacimento dei cordoli, dal rinforzo delle solette e delle testate delle solette, dalla sostituzione dei giunti di dilatazione, da impermeabilizzazione e miglioramento dei sistemi di smaltimento delle acque.

Sono stati eseguiti anche interventi di ripristino corticale all’interno della galleria presente nel tratto, denominata “Capraria”. Sul percorso lungo 1,8 chilometri è stata anche stesa la nuova pavimentazione di tipo drenante e sono state installate le nuove barriere laterali. L’importo dell’investimento supera i 7,3 milioni di euro.

Durante la scorsa estate, le stesse opere erano state ultimate lungo la carreggiata in direzione Palermo, che aveva quindi ospitato l’intero flusso di mezzi nei due sensi di marcia. Il traffico, fino ad oggi a doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta, riprenderà la configurazione a carreggiate separate, anche se per altri quindici giorni il transito sarà su una sola corsia, per consentire di ultimare gli interventi in prossimità di un varco utilizzato per lo scambio di carreggiata e per la predisposizione della segnaletica orizzontale definitiva. I lavori appena conclusi, oltre a prolungare sensibilmente la vita utile dell’infrastruttura realizzata oltre cinquant’anni fa, hanno permesso un notevole incremento del livello di servizio e delle condizioni di sicurezza della circolazione.

La riapertura del tratto autostradale è stata l’occasione per fare il punto sui lavori conclusi dall’inizio del commissariamento: dieci cantieri per un valore di 27 milioni di euro. Altri tre da 105 milioni di euro sono stati avviati alla fine dell’anno scorso, ai quali si aggiungono altri tre da 22 milioni in questi primi mesi del 2024. Entro la fine dell’anno partiranno lavori per 100 milioni e verranno ultimati altri 13 cantieri per un ammontare di circa 85 milioni.

Su input del commissario, da metà luglio a settembre alcuni cantieri autostradali verranno sospesi per rendere più scorrevole il traffico nel periodo estivo. L’obiettivo per il futuro è quello di non superare contemporaneamente i 30 chilometri di zone chiuse sui 190 complessivi.

Ponte Messina, si fa o non si fa benedetto Dio? Intanto il Ministero delle Infrastrutture chiede chiarimenti e 200 rilievi oltre a integrazioni al progetto(del 2011) entro 30 giorni”

 

 

L’annuncio dopo le richieste avanzate dal ministro dell’Ambiente Pichetto.

Il progetto del ponte sullo stretto
Il progetto del ponte sullo stretto

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato da Matteo Salvini  ha comunicato che “Le integrazioni al progetto del Ponte sullo Stretto, richieste in sede di conferenza di servizi, saranno fornite entro 30 giorni”. . “Si tratta della normale procedura ed è corretto approfondire tutti gli aspetti di un’opera che sarà unica al mondo”.

È stato approvato il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina - Il Post
Il    Ministro Pichetto fa sentire la sua voce:

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto ha comunicato dal canto suo che .”Nella giornata di lunedì 15 aprile, entro il termine stabilito dalla legge, la Commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha approvato e trasmesso alla società Ponte sullo Stretto di Messina spa la richiesta di integrazioni sulla istanza presentata da quest’ultima lo scorso 26 febbraio”..

Con questa istanza – aggiunge il ministro – si è dato avvio, ai fini del relativo aggiornamento e completamento, alla procedura di valutazione di impatto ambientale relativa all’opera. Il procedimento avviato con l’istanza del 26 febbraio scorso si connette, per un verso, a quello iniziato nel 2011 e, per altro verso, alla nota che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso alla Commissione Ue in data 8.11.2023, con alcuni chiarimenti riguardo alla Via e alla Vinca. Nella definizione del testo della richiesta di integrazione, che è atto tipico della prima parte di ogni procedimento di valutazione di impatto ambientale, si è tenuto conto, come di consueto, anche di elementi tratti dai contributi di Ispra e di soggetti non pubblici aventi diritto, per legge, ad esprimersi”..

“Il progetto del Ponte ha superato il primo step, quello della Commissione VIA-VAS, che ha avanzato un numero di chiarimenti in linea con procedure per opere assimilabili (per alcuni impianti petroliferi e per alcune altre infrastrutture il numero di chiarimenti richiesti è stato anche maggiore). La richiesta di integrazioni non è un giudizio di merito finale ma soltanto la prima tappa tipica del procedimento di Via”, spiegano fonti del Mase sottolineando come “la procedura di VIA va avanti con celerità e ogni attenzione possibile, nella consapevolezza comune, in primis all’interno del governo, che il Ponte sullo Stretto dovrà essere un’opera utile, sicura e sostenibile”.

Ponte sullo Stretto di Messina: il progetto definitivo è pronto, ecco i dettagli - Il Sole 24 ORE

“Oltre 200 rilievi dal ministero, il progetto è costoso, pieno di incertezze e di enormi criticità”

La segretaria del Pd, Elly Schlein  interviene sulla problematica : “Apprendiamo che il ministero dell’Ambiente ha letto i documenti sul progetto definitivo del Ponte di Messina di Salvini e ha fatto più di 200 rilievi denunciando la carenza di documenti essenziali. Quando lo abbiamo denunciato noi, con un esposto e in Parlamento, il ministro Salvini ci ha accusato di essere nemici dell’Italia, ci chiediamo se a questo punto lo sia anche il suo collega ministro Pichetto Fratin”,….. “Evidentemente anche il ministero dell’Ambiente conferma ciò che da mesi non solo il Pd, ma le associazioni, il territorio, dicono: siamo di fronte a un progetto dannoso, inutile, costoso e pieno di incertezze, su cui gli esperti sollevano enormi criticità.

 

 

Conte: “Progetto vecchio del 2011 pieno di falle sul piano tecnico-ambientale..”

Il leader 5 Stelle Giuseppe Conte. “È la conferma – attacca – di quanto avevamo preannunciato ieri a Messina, dove ho incontrato rappresentanti di associazioni e cittadini che si oppongono al progetto. Ho esposto la nostra posizione: il nostro non è un no ‘ideologico’. È il no di chi non può accettare che un Governo nazionale, di fronte alle gravi carenze infrastrutturali della Sicilia e della Calabria, risponda con uno slogan propagandistico, con un progetto vecchio, risalente al 2011/2012, pieno di falle sul piano ingegneristico, ambientale, trasportistico e finanziario. Presidente Meloni, ministro Salvini – dice poi Conte rivolgendosi direttamente ai vertici del governo- : basta con gli spot elettorali. Meno promesse e più serietà nell’affrontare i problemi veri dell’Italia“.

Frane, aggiudicati lavori di messa in sicurezza e consolidamento pendio a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)

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Partirà nei prossimi giorni a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, il consolidamento del pendio compreso tra vicolo Colonna e la via Filippo Turati, nella frazione di Portosalvo. La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha portato a compimento, in tempi rapidi, l’iter utile alla messa in sicurezza del versante colpito nel corso degli anni da una serie di movimenti franosi.

«Prosegue senza sosta l’attività di messa in sicurezza dei centri urbani – dichiara il presidente Schifani –. L’attenzione del mio governo verso le fragilità del territorio e la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini resta alta e segna nuovi traguardi, come l’aggiudicazione di questa gara per il consolidamento di un territorio che attendeva da tempo risposte. Proseguiamo nel percorso intrapreso, dunque, per restituire serenità ai residenti».

Ad eseguire i lavori, in virtù di un ribasso del 31,4 per cento e per un importo di 170 mila euro, sarà la Igc srl di Maletto che si è aggiudicata la gara a conclusione della procedura definita dagli uffici diretti da Salvatore Lizzio. L’intervento consentirà il recupero funzionale di un’area nevralgica per il comprensorio, ponendola al riparo dai cedimenti del terreno.

Il progetto, che prevede il consolidamento di una porzione del versante nord del promontorio su cui si sviluppa la frazione di Portosalvo, interessa anche il tratto iniziale della Strada provinciale 85 sino a via Filippo Turati, asse di collegamento con le prime case dell’abitato. È proprio in quest’area, particolarmente esposta sotto il profilo idrogeologico, che i violenti nubifragi dell’estate del 2020 avevano provocato danni importanti alle infrastrutture, ad alcuni edifici e a una parte del sistema viario. Le soluzioni che verranno adottate riguardano la ricostituzione e la protezione del pendio mediante tecniche di ingegneria naturalistica. Si procederà poi con la stabilizzazione della parte terminale di vicolo Colonna tramite una paratia di pali e con la realizzazione di opere idrauliche in grado di intercettare e convogliare le acque di scorrimento.

Infrastrutture ferroviarie, Regione e Webuild: «Investimenti strategici per rivoluzionare i trasporti»

 

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Sono 7.000 i posti di lavoro stimati necessari nel complesso per realizzare i grandi progetti che Webuild ha in corso in Sicilia, con 1.700 persone già oggi impegnate nei cantieri, tra diretti e terzi. Obiettivo del gruppo, all’opera sugli otto progetti affidati da Rfi e Anas, gruppo Fs, è contribuire a rivoluzionare la mobilità sostenibile dell’Isola nei prossimi anni, in particolare sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, creando in parallelo sviluppo e lavoro specializzato, con una formazione professionale specifica realizzata in collaborazione con la Regione Siciliana.

Sono i dati emersi questa mattina nell’incontro con la stampa a Palazzo d’Orléans, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dell’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini e del presidente di Rfi Dario Lo Bosco, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei cantieri aperti nell’Isola e sulle attività formative messe in campo. Presente anche il presidente del Consorzio Eurolink, Gianni De Gennaro.

«Il rapporto della Regione Siciliana con il gruppo Webuild – afferma il presidente della Regione, Schifani – è stato consolidato alcuni mesi fa con un protocollo d’intesa che assicura collaborazione reciproca, per curare la formazione dei giovani da immettere nel mondo del lavoro. Webuild sta realizzando interventi di importanza significativa, con investimenti attorno ai 12 miliardi di euro. Siamo convinti che saranno rispettati tutti i tempi previsti, che sono legati a un cronoprogramma di spesa dei fondi Pnrr. Quest’opera fa parte di un disegno strategico senza precedenti voluto dal governo nazionale e dal governo regionale. Stiamo vivendo una primavera che ci consentirà di accedere a un’estate di migliore fruibilità dei trasporti. Stiamo lavorando per inserire nell’accordo di programma del Fsc alcune infrastrutture che completino la rete viaria del nostro territorio, dando priorità ad alcune strade provinciali abbandonate negli ultimi anni dopo l’abolizione delle Province, affinché diventino capillari delle grandi arterie infrastrutturali».

«Il piano di investimenti che la Sicilia sta oggi vivendo è gigantesco e nessun’altra regione sta sperimentando un piano di questa portata – dichiara Pietro Salini, amministratore delegato Webuild – Il gruppo è all’opera su gran parte dei progetti in corso, dai lotti della direttrice ad alta capacità Palermo-Catania-Messina all’autostrada Ragusa-Catania, e ci siamo attivati con programmi di formazione per assumere i tecnici di cui abbiamo bisogno in questa regione, come quelli che saranno in grado di guidare le grandi TBM che scavano le gallerie, grazie ai simulatori appositamente costruiti per il nostro centro di addestramento vicino Catania. Oltre alle iniziative di formazione, portiamo innovazione nella regione attraverso la fabbrica automatizzata per la costruzione dei conci per le gallerie siciliane a Belpasso, e con quella di Enna in prossima apertura. Vogliamo che la Sicilia sia territorio non solo di lavoro ma di lavoro di qualità ed innovazione per trattenere qui i talenti che questa regione esprime».

«Rete Ferroviaria Italiana sta adottando un sostanziale cambio di passo nell’ottimizzazione del sistema ferroviario in Sicilia – dice il presidente di Rfi, Lo Bosco – con 17,6 miliardi di investimenti già finanziati. Insieme al presidente Schifani, in sintonia con il ministro Salvini, stiamo monitorando l’avanzamento dei cantieri che procedono secondo cronoprogramma. Una rivoluzione per la mobilità dell’Isola che offrirà la possibilità di riorganizzare il trasporto ferroviario delle merci e una maggiore intermodalità lungo l’intera direttrice Palermo-Catania-Messina. Finalmente vedremo viaggiare i grandi carri per le merci anche qui, un nuovo modo di concepire il trasporto in previsione della cerniera strategica che sarà il Ponte sullo Stretto che garantirà di connettere la Sicilia ai grandi corridoi transnazionali. Abbiamo pensato con l’ad di gruppo Ferraris e l’ad di Rfi Strisciuglio di realizzare un cantiere digitale parlante alla stazione di Palermo per dare un’informazione puntuale ai cittadini».

Sul piano infrastrutturale, i cantieri procedono in maniera spedita.

A Sciglio, sulla tratta Taormina-Giampilieri della linea ferroviaria ad alta capacità Messina-Catania, sono partite oggi le attività di scavo con la TBM Igea. Con una testa fresante di 9,16 metri di diametro, la grande talpa è arrivata in Italia per scavare la futura galleria Sciglio. Vanno avanti a pieno ritmo, in parallelo, i lavori sulla tratta Bicocca-Catenanuova, oggi al 75% di avanzamento, con completamento previsto a settembre 2024. A maggio verrà consegnata la prima tratta completa, con circa 12 km di binari da Catenanuova a Sferro; sono stati già completati inoltre 9 sovra-attraversamenti ferroviari e sono in corso anche i collaudi statici dei 17 viadotti di linea.

I lavori nei cantieri in corso richiedono competenze specialistiche, che Webuild sta creando con il programma per la formazione e l’occupazione “Cantiere Lavoro Italia”, avviato a novembre a partire proprio dal Sud Italia. Ad appena quattro mesi dal lancio, in collaborazione con la Regione Siciliana, il gruppo ha già coinvolto 500 persone sull’Isola, il 40% del totale in Italia. Fulcro delle attività formative di Webuild in Sicilia è il centro avanzato di addestramento che il gruppo ha allestito a Belpasso, Catania, uno spazio dedicato all’apprendimento teorico-pratico, che consente, attraverso la docenza di personale esperto Webuild e l’utilizzo di macchinari e simulatori, di sviluppare le competenze necessarie per operare con elevati standard di qualità e sicurezza. Solo per il periodo tra aprile e dicembre 2024, nel centro sono in programma 16 corsi.

Oltre alle attività formative nel centro di addestramento di Belpasso, Webuild ha attivato in Sicilia, tra le prime regioni a vedere l’inizio di questo tipo di attività, sia il percorso di formazione nelle scuole professionalizzanti del Gruppo, sia il programma di orientamento Build Up per gli istituti tecnici, grazie al quale 450 studenti hanno beneficiato di un totale di quasi 18 mila ore di formazione e project work, con una media di 40 ore a studente. Nella regione, Webuild ha anche instaurato proficue relazioni con le università locali, organizzando Recruitment Days a Messina e Catania.

Sempre a Belpasso è attivo “Roboplant”, lo stabilimento destinato alla produzione automatizzata di conci in calcestruzzo da utilizzare per i rivestimenti delle gallerie delle linee ferroviarie in costruzione in Sicilia. Webuild ha infatti ideato e progettato un modello di fabbrica innovativa automatizzata e green per la produzione dei conci, e a questa si aggiungerà un secondo impianto dello stesso tipo a Enna.

 

Monte Pellegrino, Palermo, interventi di consolidamento per 17,3 milioni. Il governatore Schifani: «Lavori su due versanti»

 

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Palermo,

Possono partire i lavori di consolidamento nei primi due versanti di Monte Pellegrino, il promontorio che domina la città di Palermo. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a capo della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico. Gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Salvo Lizzio, hanno infatti completato le procedure di aggiudicazione che riguardano i cosiddetti lotti “A” e “D”.
«Si tratta – spiega il governatore – delle pareti rocciose, situate a nord e ad est del rilievo montuoso, in cui sorgono numerose abitazioni e che sovrastano, tra l’altro, anche il cimitero dei “Rotoli” nella borgata di Vergine Maria. È un traguardo storico per il capoluogo dell’Isola perché si realizza finalmente un progetto al quale la Regione, in sinergia con il Comune, ha dedicato ingenti risorse e l’assiduo impegno di eccellenti professionalità.
L’obiettivo, adesso, è quello di affidare entro la fine dell’anno anche le opere da realizzare negli altri due lotti, così da potere finalmente tutelare l’incolumità di chi vive e lavora nelle aree sottostanti ai pendii dai quali, in passato, si sono spesso staccate diverse porzioni di roccia». I lavori del lotto “D” sono stati assegnati al consorzio capitanato dalla Valori di Roma per un importo di 9 milioni e 453 mila euro. Aggiudicato, invece, per 7 milioni e 854 mila euro l’appalto che riguarda il lotto “A”. In questo caso ad effettuare l’intervento, che prevede la rimozione dei massi instabili, l’applicazione di reti e l’installazione di diverse barriere paramassi, sarà il Consorzio Stabile Grandi Infrastrutture Italiane di Catanzaro.

Viabilità, a Messina si progetta una via di fuga- un bypass di oltre 400 metri – per Villaggio Bordonaro

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Un bypass di oltre 400 metri per consentire anche ai mezzi di soccorso di raggiungere agevolmente Villaggio Bordonaro, a Messina. A progettarlo sarà il raggruppamento temporaneo di professionisti che fa capo alla Ph3 Engineering Unipersonale, così come stabilito dalla gara espletata dagli uffici della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidati dal governatore Renato Schifani e diretti da Salvo Lizzio. Il valore dell’offerta con cui è stato aggiudicato l’appalto è di 114 mila euro.

L’unica strada di collegamento con la borgata, in cui risiedono circa cinquemila persone, è angusta e nel caso di transito di mezzi pesanti diventa percorribile soltanto a senso unico alternato. La nuova carreggiata avrà invece una larghezza di sei metri e mezzo.

Per il Villaggio Bordonaro non sarà questo l’unico intervento. Il primo stralcio delle opere programmate riguarda, infatti, la messa in sicurezza dell’omonimo torrente, il cui stato di abbandono rischia di provocare, in caso di forti precipitazioni, straripamenti incontrollabili. Anche in questo caso la progettazione della risagomatura dell’alveo e della fortificazione delle sponde è stata assegnata a un team di tecnici.

Pietro Salini: “Il Ponte sullo stretto con Webuild sarà la sfida del secolo e la crescita del SUD prevarrà”

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L’imprenditore  Pietro Salini si dichiara pronto con l’azienda di cui è amministratore, a lavorare subito per il ponte sullo Stretto di Messina. Anche se i tempi  dal percorso decisionale e autorizzativo che il progetto sta seguendo. Il comitato scientifico ha approvato il progetto all’unanimità, ulteriori verifiche saranno svolte durante la fase esecutiva”.
L’imprenditore  Pietro Salini chi è ?       In pochi sono a conoscerlo , ne diamo alcune tracce. Nato nel 1958 ,laureatosi in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, nel 1985 inizia il suo percorso imprenditoriale nella storica azienda di famiglia, la Salini Costruttori, fino a diventarne Chief Executive Officer nel 1994, incarico che ricopre tuttora. E’ inoltre Membro del Consiglio direttivo di Assonime e del Consiglio Direttivo di Confindustria.
Salini ha ricordato che “la società Stretto di Messina, che ha approvato l’ aggiornamento del progetto definitivo, ha indicato come data di avvio l’estate 2024, a seguito della chiusura dell’iter autorizzativo da parte del Cipess, e il 2032 come data di apertura del ponte al traffico stradale e ferroviario. Il ponte sullo Stretto serve ad attraversare un braccio di mare lungo 3 chilometri che separa dall’Italia un’isola che conta 5 milioni di abitanti, quanti la Danimarca che è collegata alla Germania da tre ponti”, ha continuato Salini.
In Italia tutte le grandi infrastrutture sono state oggetto di polemiche prima e durante la loro costruzione. Basta pensare alle grandi critiche riservate all’Autostrada del Sole o all’Alta Velocità fra Roma e Milano, oggi spina dorsale del Paese. Lo stesso accadrà per il ponte. Siamo ottimisti e siamo convinti che il buon senso e la voglia di crescere del Sud prevarrà”.
Salini ha poi sottolineato la resilienza e la capacità di adattamento del Gruppo nel gestire le sfide del periodo storico attuale, trasformando potenziali impatti in opportunità di crescita. “Webuild è un gruppo di 87.000 persone, con un fatturato di oltre 10 miliardi, che negli ultimi 10 anni ha visto una crescita esponenziale, di oltre 4 volte.

Abbiamo perseguito- e conclude Salini –  la nostra visione di realizzare grandi infrastrutture complesse su scala globale, ampliando la nostra dimensione, assumendo il ruolo di partner per clienti e istituzioni per la crescita dei territori, attraendo capacità e competenze di giovani e di una filiera di eccellenza”. Nel 2023, il portafoglio ordini del Gruppo ha raggiunto i massimi storici di 64 miliardi, superando già il target atteso di fine Piano al 2025. Oltre a coprire il 100% del fatturato ed Ebitda target del business plan 2023-2025, il backlog dà una visibilità di oltre 6 anni sui ricavi del Gruppo, tracciando in maniera evidente il percorso di crescita del Gruppo. “Webuild ha dimostrato grande capacità di adattarsi e flessibilità nel governare incrementi dei prezzi e riduzione di manodopera disponibile sul mercato, due dei fattori più complessi in questo periodo. Ci siamo spostati progressivamente su mercati a basso rischio, come Australia, Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Abbiamo rivisto il processo di partecipazione a gare, selezionando i progetti migliori, e ha vinto il 90% dei nuovi ordini negli ultimi due anni grazie alla qualità dell’offerta e non solo ai prezzi”

Il Comune di Napoli adotta un Piano per 900 famiglie: nuovi alloggi a Scampia, Taverna del ferro, Campo bipiani di Ponticelli

5 cose che non sapevi sulle Vele di Scampia

Scampia- (Napoli)

Napoli,

Il Comune ha adottato il Programma Particolare per i nuclei familiari beneficiari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che verranno realizzati con i fondi del PNRR a Scampia, a Taverna del Ferro e nel Campo BiPiani di Ponticelli. La delibera è stata approvata dalla Giunta comunale nella seduta di venerdì scorso (primo marzo) su proposta del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e dell’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta. Il Programma si inserisce nel piano di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale avviato dall’Amministrazione Manfredi.

In linea con quanto previsto dal PNRR il piano interviene in aree marginali e fortemente stigmatizzate per offrire una risposta al disagio abitativo attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili, che garantiranno ai residenti una migliore qualità della vita. Una svolta, dunque, sia dal punto di vista abitativo che sotto l’aspetto della rigenerazione sociale. Strategico è anche il ruolo svolto dai nuclei familiari interessati, che sono direttamente coinvolti nella definizione dei progetti da realizzare.

Questo consente di calibrare gli interventi in maniera da rispondere al meglio alle esigenze e alle aspettative della comunità locale. Il Programma Particolare, in linea con il Regolamento della Regione Campania sugli alloggi Erp, consente di offrire una sistemazione abitativa anche a famiglie che non risultino assegnatarie, ma che vivono proprio nei complessi che sono oggetto degli interventi di riqualificazione urbana.

Negli alloggi che verranno progressivamente realizzati in ciascuna delle tre aree andranno a vivere i nuclei che attualmente risiedono nelle costruzioni da demolire, come risulta dai censimenti che la polizia locale ha effettuato nei mesi scorsi. Quanti non sono assegnatari avranno diritto ad una sistemazione temporanea nelle nuove case per un periodo massimo di tre anni, aderendo a un programma di monitoraggio per verificare il mantenimento del possesso dei requisiti di accesso al Programma.

Si tratta di un passaggio essenziale per la riqualificazione di quartieri fondamentali per la nostra Amministrazione che sta imprimendo una svolta sociale in condivisione con i residenti dei rispettivi territori. Garantire un alloggio degno a migliaia di persone, per troppo tempo lasciate nel degrado, risponde ad una storica necessità e rappresenta pienamente la modalità con cui trasformare la città dando priorità all’inclusione sociale”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi.

Nel lavoro che stiamo portando avanti per Scampia, Taverna del Ferro e i BiPiani di Ponticelli c’è tutto il senso dell’impegno della nostra amministrazione, che è volto a soddisfare esigenze complesse legate al disagio abitativo. In quest’ottica – ha affermato la vicesindaco Lieto – siamo particolarmente soddisfatti per aver individuato una soluzione che permetterà di avere una nuova casa anche a chi non è assegnatario, ma ha occupato un alloggio trovandosi in condizioni di necessità. Si tratta in questo senso di una politica innovativa che interviene su vaste aree di informalità abitativa provando a dare una risposta in termini di legalità e riconoscimento del diritto all’abitare a comunità che hanno a lungo sofferto condizioni severe di segregazione e marginalità sociale

Messina, in arrivo il progetto di messa in sicurezza – 650 mila euro di risorse -del torrente Zafferia

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Sarà il team di professionisti che fa capo alla Technital di Verona a progettare i lavori di messa in sicurezza del torrente Zafferia, nella zona sud di Messina. L’incarico è arrivato al termine delle procedure d’appalto espletate dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani. Le risorse disponibili ammontano a 650 mila euro e serviranno per pianificare le opere che consentiranno di porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla, due aree densamente abitate. Le esondazioni dello Zafferia furono particolarmente violente nel 1996 e nel 2009.

In quelle occasioni si registrarono ingenti danni per abitazioni, infrastrutture pubbliche e attività commerciali.

Così come stabilito dagli uffici diretti da Maurizio Croce, sull’asta del corso d’acqua, che si snoda lungo il versante ionico peloritano per oltre cinque chilometri, dovranno essere eseguite anche indagini per verificare l’interesse archeologico delle zone attraversate e sulle quali si dovrà intervenire, innanzitutto, con la pulizia dell’alveo, soffocato da detriti e vegetazione, e la realizzazione di briglie per rallentare il flusso dell’acqua. Necessaria, inoltre, la collocazione di vasche destinate al deposito dei sedimenti e la totale risagomatura e fortificazione delle sponde.

Napoli, si aprono i cantieri per riqualificare le strade e percorsi pedonali

 

Bologna, tutti i cantieri stradali che aprono lunedì: deviazioni e chiusure - CorrierediBologna.it

Archivi -Sud Libertà

Napoli;

La Conferenza Permanente dei Servizi per i cantieri stradali e le manifestazioni, che si riunisce con cadenza settimanale, alla presenza dei rappresentanti del Servizio Polizia Locale, del Servizio Strade, Viabilità e Traffico, delle Municipalità 2, della Società 2i Rete Gas Spa. e di e-Distribuzione Spa, ha approvato alcuni cantieri che interesseranno le seguenti strade:

Fino al 15/03/2024 proseguiranno le operazioni di infilaggio cavi in cunicolo comunale, da parte di e-Distribuzione Spa, in via Amerigo Vespucci, Via Nuova Marina e Via Cristoforo Colombo I lavori saranno eseguiti a traffico aperto, in orario notturno, dalle 22.00 alle 07.00, con smontaggio dei cantieri a fine orario di lavoro e secondo il seguente programma:

– Posa cavi in cunicolo angolo tra via Amerigo Vespucci e via Nuova Marina e su via Nuova Marina dal 12/02/2024 al 08/03/2024 (sabato e domenica esclusi);

– Posa cavi in cunicolo angolo tra via Nuova Marina e via Cristoforo Colombo e su via Cristoforo Colombo dal 11 al 15/03/2024.

Fino al 31/03/2024, nell’ambito dell’intervento denominato “Città verticale: riqualificazione dei percorsi pedonali tra la collina e il mare”, proseguiranno i lavori di riqualificazione del percorso pedonale di Calata San Francesco e sarà prorogata la sospensione gli stalli di sosta ubicati in corso Vittorio Emanuele, altezza civici 118, 119 e 120 a. Dal 05 al 07/02/2024 saranno effettuati dei lavori di scavo per la posa di cavi in fibra ottica, da parte della Società Fastweb, in via Provinciale Montagna Spaccata altezza civico 521. Gli interventi verranno eseguiti senza interruzione del traffico veicolare, con inizio dalle ore 09:00 per consentire il deflusso mattutino dei veicoli.

Dal 5 al 08/02/2024, nell’ambito della “Rifunzionalizzazione sistema fognario San Giovanni”, saranno eseguiti dei lavori per la posa del manto stradale lungo Corso Nicolangelo Protopisani (nel tratto compreso fra corso San Giovanni a Teduccio e via Taverna del Ferro), in via Pietro Signorini e in via Ferrante Imparato (tratto dal civico 16 fino all’intersezione con corso San Giovanni a Teduccio). Inoltre, sarà realizzato un plinto per un palo di pubblica illuminazione sul marciapiede di via Ferrante Imparato (nei pressi dell’intersezione con via Nuova Villa) e predisposta una cabina, da parte della società Telecom. Il tutto secondo le seguenti modalità:

– Su Corso Nicolangelo Protopisani i lavori saranno eseguiti occupando mezza carreggiata alla volta senza l’interruzione del traffico veicolare che sarà disciplinato da movieri. Inoltre i veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t in transito su Corso San Giovanni a Teduccio, nelle due direzioni, non potranno svoltare su Corso Nicolangelo Protopisani;

– In via Pietro Signorini e lungo la corsia destra di via Ferrante Imparato (direzione via Nuova Villa) fino all’altezza del civico 16, sarà istituito il divieto di transito veicolare. Durante la chiusura al transito veicolare, per chi percorre corso San Giovanni a Teduccio (entrambe le direzioni), potrà svoltare su via Pazzigno, proseguire per via Murelle fino a raggiungere via Ferrante Imparato ad eccezione dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t. Inoltre il divieto di transito veicolare sarà esteso anche ai veicoli che percorrono via Nuova Villa per immettersi su via Ferrante Imparato. Pertanto, per raggiungere quest’ultima si propongono i seguenti percorsi alternativi:

a) per i veicoli provenienti da via Sorrento, che confluisce su via Nuova Villa, invece di svoltare a destra dovranno svoltare a sinistra fino all’intersezione con via Villa San Giovanni proseguire su di essa fino a raggiungere corso Nicolangelo Protopisani svoltare su di esso fino a raggiungere corso San Giovanni a Teduccio;

b) per i veicoli che percorrono via Nuova Villa, all’intersezione con via Ravello dovranno svoltare a sinistra e proseguire in direzione via Villa San Giovanni e seguire lo stesso percorso suesposto.

– Quando i lavori interesseranno la corsia destra di via Ferrante Imparato (direzione corso San Giovanni a Teduccio), sarà istituito un divieto di transito veicolare temporaneo. Durante la chiusura al transito veicolare si propone per chi percorre via Ferrante Imparato di svoltare su via Comunale Ottaviano per raggiungere corso San Giovanni a Teduccio ad eccezione dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t.

Dal 05/02/2024 al 14/03/2024 saranno eseguiti dei lavori scavo per la sostituzione delle linee elettriche MT in via Ludovico Antonio Astore e in via Arenaccia, da parte di e-Distribuzione Spa, in tre fasi secondo le seguenti modalità:

– I fase dal 05 al 23/02/2024: esecuzione di scavi a traffico aperto, su via Arenaccia nel tratto compreso tra i civici 216 e 238;

– II fase dal 26/02/2024 al 10/03/2024: realizzazione, a traffico aperto, di due buche, una su via Arenaccia altezza civico 296 ed una su via Ludovico Antonio Astore altezza civico 10;

– III fase: realizzazione, di ulteriori due buche, entrambe su via Arenaccia a monte e a valle del soprastante ponte di via Don Bosco. Tali lavori comporteranno la chiusura al traffico del tratto interessato in direzione piazza Ottocalli con le seguenti modalità: dalle ore 23:00 del 10/03/2024 alle ore 06:30 dell’11/03/2024; dalle ore 23:00 del 11/03/2024 alle ore 06:30 del 12/03/2024; dalle ore 23:00 del 12/03/2024 alle ore 06:30 del 13/03/2024; dalle ore 23:00 del 13/03/2024 alle ore 06:30 del 14/03/2024. Durante la chiusura di detto tratto i veicoli potranno utilizzare il seguente percorso alternativo: via Alessandro Mazzocchi, piazza Carlo III, via Giovanni Gussone e viceversa. Tale percorso alternativo, sarà utilizzato, inoltre, dalle linee di trasporto pubblico locale.