INTIMIDAZIONI , TEMERARIE AFFERMAZIONI E RICHIESTE (INFONDATE) DI RISARCIMENTO-3OMILA EURO – DI UN AVVOCATO DI AGRIGENTO E STRANA “SOCIETA’”CONTRO IL “ QUOTIDIANO ANTIMAFIA  SUD LIBERTA”

-Assoluzione di Salvatore Gangi,” estraneo al reato di violenza sessuale”-Il Blitz Mafia e droga. La Procura di Palermo mette in ginocchio le cosche di Agrigento” del  4/Marzo /2019 ,

 

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Inusitate  richieste intimidatorie di  “mediazione” ad Agrigento, richieste di denaro della controversia-30 mila euro, con  strana “società “amica” e un grave  attacco di false temerarie affermazioni professionali dell’Avv .Gangi d Giuseppina a difesa d’ufficio di un suo cliente S.Gangi, coinvolto in una vicenda giudiziaria, contro SUD LIBERTA’  e il  direttore   dr. Raffaele Lanza

Ecco la lunghissima nota dell’Avv Gangi di Agrigento inviata  Racc.alla nostra Redazione che appresso pubblichiamo integralmente seguita dalla risposta del giornalista  Raffaele Lanza:

 

 

Richiesta di procedimento di mediazione contro il direttore del Quotidiano  SUD LIBERTA’   –  Raffaele Lanza

“In data 04 Marzo 2019, in esecuzione all’O.CC emessa dal Tribunale di Palermo nell’ambito Operazione di Polizia C .d.  “Kerkert” veniva, tra l’altro, arrestato Ganci Salvatore e Miccichè Gabriele, il primo per il reato di sequestro di persona e violenza sessuale.

Detto arresto destava particolare risonanza negli organi di stampa.  La Testata Giornalistica “SUD LIBERTA”.COM” riportava del tutto falsamente che il sig. Gangi Salvatore fosse stato arrestato dai Carabinieri per violenza sessuale.

IN PARTICOLARE DALL’ARTICOLO DI STAMPA VENIVA FALSAMENTE RIPORTATO “   : I reati contestati dai magistrati in questa Operazione denominata Kerkent sono di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravata e danneggiamento mediante incendio….     Si apprende infine…….che sono due le persone arrestate ad Agrigento dai Carabinieri, presunti fiancheggiatori del boss Massimino. Si tratta di Gabriele Miccichè, di 28 anni di Agrigento, ritenuto braccio operativo del Capomafia, e di Salvatore Gangi, di 45 anni, commerciante di autovetture. Per loro le accuse sono quelle di sequestro di persona e violenza sessuale aggravati dal metodo mafioso”.

Come si evince dai Capi di indagine (Ordinanza D.C.C.) nonché da altri atti del fascicolo penale, mai al Gangi Salvatore è stata contestata la violenza sessuale.  Tale infamante accusa è stata promossa e divulgata a mezzo stampa dal Quotidiano “SUD LIBERTA.COM”, senza verificare la fonte e la verità    della notizia.

E’ obbligo del Giornalista e dell’Editore effettuare i controlli sulla veridicità della notizia divulgata per evitare che il diritto di cronaca trasbordi in diffamazione allorchè viene attribuito falsamente ad un soggetto un fatto di reato dallo stesso mai commesso e mai. L’omesso controllo è fonte di responsabilità ai sensi dell’art 2043 c.c. per il giornalista/Editore per il grave danno causato all’onore e alla reputazione del Gangi Salvatore con ripercussioni di natura psicologica, in considerazione della risonanza mediatica che la notizia ha avuto in ambito locale e regionale ove è conosciuto come noto e stimato imprenditore.

Va precisato che la permanenza a tutt’oggi di queste notizie infondate e false, lo sta ostacolando nella possibilità di trovare lavoro, atteso che a seguito della vicenda giudiziaria ut sopra, ha dovuto chiudere l’attività impreditoriale ed i colloqui di lavoro effettuati non sono andati a buon fine proprio in relazione a queste informazioni che girano nel mondo Web ed in particolare a quella riportata dalla testata giornalistica convocata oggi in mediazione.        Allegat vari di moduli ed istanze della società “Medea”                            ( Racc.ta  notificata il 7/5/2021)

                                                                    AVV.   GIUSEPPINA     GANGI  –  (Tessera X Ordine Avvocati Foro di Agrigento)

 

RISPONDE IL DIRETTORE  RAFFAELE LANZA:

 

Raffaele Lanza - Casa Editrice BookSprint Edizioni

Abbiamo controllato l’articolo contestato, abbiamo verificato tutte le espressioni comprese quelle che riguardano le accuse al suo assistito S.Gangi di violenza sessuale . Non abbiamo inventato niente e non  abbiamo aggiunto nulla Avv Gangi per il semplice motivo che le notizie erano riportate nella comunicazione stampa del Comando generale dei Carabinieri.    Tale e quale. Non possiamo modificare neppure una virgola.Perchè il fatto giudiziario avvenuto in una determinata epoca si conserva integralmente ed era all’epoca pubblicata legittimamente.

Cosa avremmo dovuto investigare? Sul contenuto del Comunicato degli investigatori carabinieri?

Non scherziamo via. La sua nota –che non equivale ad una rettifica– ha valore solo di aggiornamento.  Cioè lei notifica ed informa solo oggi l’assoluzione di Salvatore Gangi arrestato all’epoca dai Carabinieri per i fatti esposti all’esame della Procura anche se tra tanti inutili allegati  ed istanze di una “società “che ha citato, non ha allegato sostanzialmente  il dispositivo della Sentenza su S.Gangi.     Prendiamo atto dunque della sua dichiarazione nella missiva.

Le spiego allora alcuni punti essenziali visto che Lei incautamente si azzarda a parlare di deontologia professionale giornalistica quando in realtà non conosce neppure i suoi doveri deontologici e non segue una impostazione onesta.

  • SUD LIBERTA’-QUOTIDIANO ANTIMAFIA- non accetta intimidazioni di alcun genere e respinge al mittente le false e temerarie accuse di “aver riportato falsamente la notizia” proveniente dai Carabineri, massima Fonte Privilegiata e tra le migliori Istituzioni investigative d’Italia e d’Europa.
  • Il suo assistito Salvatore Gangi o tramite lei, Avv.Gangi (aria di famiglia) avrebbe dovuto inviarci tempestivamente copia conforme della Sentenza assolutoria o dichiarazione legale di responsabilità
  • L’articolo di Sud Libertà che dà tanto fastidio al suo assistito in realtà è pubblicato anche da numerosi altri quotidiani e lei avvocato è dunque la dimostrazione vivente che ha sbagliato completamente bersaglio – E questo la gente e i Giudici che leggono lo capiscono benissimo.
  • Non si azzardi più ad incorrere nella Violazione della privacy e dei dati personali  da lei trascritti e passati a questa “societa” in questi allegati narcotizzanti e deliranti della sua missiva e della  richiesta di denaro da “concordare”in data 19 maggio .
  • A beneficio del suo cliente Sud libertà pubblica l’assoluzione ed estraneità ai reati contestati e contenuti nel verbale-not. dei Carabinieri.       Tale pubblicazione viene operata attualmente   e con nota aggiuntiva anche all’epoca dei fatti riportati e pubblicati legittimamente.
  • Ferma restando la Fonte privilegiata dei Carabinieri , La Cassazione, con ordinanza n. 28084 del 5 novembre 2018 della terza sezione civile ritiene che, sul  bilanciamento degli interessi delle parti, quello prevalente è  del diritto di cronaca, relativamente al trattamento dei dati personali da operarsi in una fattispecie di inserimento all’interno dell’archivio di testata giornalistica on line (accessibile sul web attraverso la consultazione dei motori di ricerca) di una notizia di cronaca afferente a vicenda di rilievo penale, dedotta come risalente nel tempo, e tanto anche sub specie dell’attività di archiviazione on-line ai fini storici.
  • Ed ha chiesto alle Sezioni Unite l’individuazione, con univoci criteri di riferimento, dei presupposti «in presenza dei quali un soggetto ha diritto di chiedere che una notizia, a sé relativa, pur legittimamente diffusa in passato, non resti esposta a tempo indeterminato alla possibilità di nuova divulgazione», nella precisazione dei termini del contrapposto«interesse pubblico a che vicende personali siano oggetto di (ri)pubblicazione, facendo così recedere il diritto all’oblio».
  • Ricorderemo qui – abbiamo i capelli argentati avv Gangi e le assicuro.. i procedimenti  penali, temerari in particolare, li abbiamo vinti tutti nei Tribunali-Procure competenti –   disposizioni di carattere generale di rango sovranazionale che ribadiscono l’esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione. Infatti, l’art.17, § 3, del regolamento Eur., nello stabilire il diritto alla “cancellazione” (“diritto all’oblio”) del trattamento dei dati personali, esclude dalla cancellazione “il trattamento per l’esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione”. Parimenti l’art.85, § 1 e 2, stabilisce il diritto degli Stati membri alla compatibilità tra la protezione dei dati personali con il diritto alla libertà di espressione e di informazione, incluso il trattamento a scopi giornalistici o di espressione accademica, artistica o letteraria.
  • Nella citazione sopra del nostro Articolo e cioè “Il Blitz Mafia e droga. La Procura di Palermo mette in ginocchio le cosche di Agrigento” DEL 4/3/2019 , L’Avv Gangi omette pure  di riportare che il Comunicato dei Carabinieri riportava anche l’espressione “In attesa che siano forniti altri dettagli dagli inquirenti”.

       Purtroppo una eccessiva difesa d’ufficio può far perdere ad un buon avvocato l’obiettività e la pacatezza della   questione. Certo,  il guaio peggiore è il  suo ritardo dell’aggiornamento fornito di assoluzione e la richiesta magica e fantasiosa di 30mila euro formulata in perfetta malafede legale

.   Per Regolamento e principio generale Sud Libertà non si assume alcune responsabilità-lo abbiamo già ripetuto altre volte -sino alla nausea- in ordine alle omissioni degli avvocati o dei diretti interessati di produrre tempestivamente  le assoluzioni/archiviazioni alla ns Redazione o al direttore

  • Fa niente comunque: riteniamo valida la notizia fornita ora dalla Gangi  e la pubblichiamo noi  adesso..