Nuovo album di Luca Bonaffini che appare come un inno all’Italia sofferente di oggi

 

di Lucilla Corioni

Il nuovo progetto discografico di Luca Bonaffini (nella foto ) esce il 4 aprile sulle piattaforme digitali in 240 Stati del mondo con la distribuzione di Believe Digital, la multinazionale francese leader.

Il titolo, con tanto di sottotitolo, non lascia spazio a dubbi possibili:

“Non è mai troppo Natale. Cinque ballate di rabbia e di amore agli arresti domiciliari”.
Si tratta di cinque brani registrati quest’estate in diretta, dal vivo, in maniera essenziale con sola voce e chitarra acustica. Canzoni che Bonaffini aveva nel cassetto da qualche anno.

Questo pentadisc – come lo definisce scherzosamente Bonaffini – è un lavoro nato in poche ore, buona la prima, un po’ come accadeva negli anni Settanta. Un microfono davanti alla voce, uno davanti alla chitarra, no Auto-Tune (il sofware che intona le voci stonate, ottimizzandole) e via.”.

L’album parte con “l’Italia al tempo del vinile” (già uscito come singolo lo scorso dicembre) con un arpeggio finger-style che, tra citazioni nostalgiche e metafore, appare come un inno all’Italia di oggi che, scritta in tempi non sospetti, soffre ma non si vuole arrendere, passando il testimone in mano alle nuove generazioni. La seconda traccia è inquietante, con una chitarra battuta forte che ci fa ritornare alle ritmiche acustiche di “For Way Streets” di CSN&Y, e parla di governi autoritari e di vittime destinate a restare sigle anonime, a sparire nel nulla, perché si battono per i diritti civili, proprio come “G.Rg”.

 

 

Segue, scritta oltre dieci anni fa, la denuncia verso un sistema che mette insieme immigrati, terroristi, delinquenti e profughi, chiudendoli nella stessa grande scatola: il titolo “Bastard Dream” sembra parafrasare il cosiddetto American Dream di metà Ottocento, quando la crisi legata alla grande carestia irlandese spinse molti dei più poveri europei ad emigrare in America. “Ci scappa il Santo” è una ballata latina, una sorta di tango pieno di energia che ci ripropone, in maniera dura e sarcastica, quella spietata modalità tipicamente mafiosa di immolare qualcuno per poi poterlo beatificare, facendolo diventare un martire utile al sistema sociale. Infine, arriva la canzone d’amore, come da Bonaffini dichiarato “scritta tantissimi anni fa”: “Sarò lì ad aspettarti”, suona con le corde più vere del cantautore mantovano, quelle che gli appartengono di più, vicine alla “Dal vero” scritta per Bertoli nel 1990.

Infine, il disegno di copertina, realizzato dall’illustratore Vittorio Bustaffa ha un sapore antologico, tra chitarre e pianoforte, e cagnolini e dettagli che raccontano storie.

Un album di passaggio, breve ma per me importante, che contiene alcune canzoni che non volevo tenermi solo per me, ma desideravo condividere con gli altri – conclude Bonaffini – in attesa del mio prossimo album, quello “vero e proprio”, sul quale sto lavorando da ben cinque anni con il mio regista musicale Roberto Padovan, col quale ho già realizzato due album e tre produzioni discografiche. Entro il 2020, finalmente vedrà la luce.”

Bonaffini, nel frattempo, come messaggio personale di solidarietà ai suoi fan e suoi amici, ha lanciato sui social la possibilità di avere in omaggio l’album, compreso di testi e copertina, ai primi cento che lo richiederanno .

Concerto di Bonaffini, aneddoti e racconti di vita

 

 

Quinto appuntamento per Luca Bonaffini, (nella foto sopra)cantautore mantovano classe 1962, che – dopo Pavia, Como, Milano e Roma, sbarca a Legnano. Sarà il Teatro Ratti  (cinema teatro) a ospitare il suo  tour unplugged “IL Cavaliere degli Asini volanti”, in occasione della Giornata Mondiale della Disabilità il 3 dicembre.
Bonaffini, che ha realizzato tredici album come cantautore solista, tre romanzi e una decina di show concept (spettacoli musicali da lui scritti e diretti, tra i quali D(i)ario Gay firmato con Enrico Ruggeri), si è conquistato un posto storico nella canzone d’autore grazie alla lunga e prosperosa collaborazione con Pierangelo Bertoli, col quale ha firmato brani in ben sei album (dal 1987 al 1993).
Il concerto vedrà Bonaffini in una dimensione intima, narra-attore di storie, aneddoti e racconti di vita armato di sola voce e chitarra con un repertorio variabile da brani tratti dai suoi dischi, da canzoni scritte per altri (Bertoli, Lolli, Flavio Oreglio) a omaggi internazionali (come quello dedicato a Victor Jara e a Luigi Tenco). Un viaggio attraverso il Novecento, sfiorando le guerre mondiali, il Muro di Berlino, le Apocalissi scampate del Ventesimo Secolo, ma anche tante canzoni d’amore.
Il cantautore vuole anche  stimolare gli spettatori a non mancare all’evento, regalerà una copia di un suo Cd alle persone che verranno ad ascoltarlo. 

Ricerca della Bellezza, Umanità: il cantautore Luca Bonaffini riparte con il tour

 

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di  Lucilla Corioni

L’umanità, il Pianeta, il diritto alla ricerca della bellezza, il cosmo: saranno questi i temi portanti del tour unplugged (solo voce e chitarra acustica) che Luca Bonaffini – cantautore italiano con alle spalle un percorso autorale di grandi successi musicali (vedi Pierangelo Bertoli e Flavio Oreglio), di libri e di regie teatrali – inizierà nelle prossime settimane.

Titolo del recital è “Il Cavaliere degli Asini Volanti”, come il suo ultimo album, uscito a cavallo tra il 2018 e il 2019, “Anche se… – specifica Bonaffini – i brani contenuti nello spettacolo cambieranno di concerto in concerto, a seconda del tema e del Chakra scelto per la serata. Ci saranno canzoni mie, vecchie e nuove, quelle scritte con Pierangelo Bertoli, con Claudio Lolli e con Flavio Oreglio, ma anche nuove e sconosciute, forse inedite. Non mancheranno omaggi ai grandi maestri del Novecento che mi hanno ispirato e fatto scegliere la professione artistica del cantautore”.

Si apprende che il  tour ,partito   già a Milano dal Teatro della Memoria con l’omaggio alle radici e alla madre  prosegue a Roma domenica 10 novembre al Teatro Lo Spazio con il tema dell’identità. Ritornerà al nord mercoledì 13 novembre presso l’Officina della Musica (Como) con “il potere personale”, raggiungendo sabato 16 novembre il Teatro Domus Pacis di Pavia con “il cuore”. Non poteva far mancare al viaggio la sua città d’origine, ovvero Mantova, dove approderà giovedì 21 novembre al Teatro Campogalliani con “voci”, per poi spostarsi a Legnano presso il Teatro Ratti il 3 dicembre con il tema “diversamente Re”, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.“

Il tour si chiuderà a Padova, presso il Fistomba Social Park, sabato 7 dicembre con il tema “visioni”.

Il Tour del musicista Luca Bonaffini: ricerca della bellezza, umanità e cosmo

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