Thierry Di Vietri con il singolo “Come se” lancia un grido di sfida al perverso sistema della vita

 

DI LUCILLA CORIONI

Un singolo decisamente coraggioso, evocativo di quella tendenza musicale fine anni Settanta, che ci riporta alla canzone che “non ha paura” di rischiare.
Si tratta di “Come se” di Thierry Di Vietri, artista a tutto tondo, che attraverso la musica, le canzoni e la recitazione, lancia un grido interiore e pacifico di sfida alla grande bugia del sistema.
Come se… è anche un modo di dire, un modo di fare, “fai come se fosse”, “immagina come se fosse”, poiché siamo abituati alle simulazioni, alle proiezioni future, finiamo dentro ai sondaggi, alle malattie, quindi – con queste proiezioni e in qualche modo – “dobbiamo” finirci dentro, coi nostri obbligati e omologanti “devo dire, devo fare”.
Fortunatamente ci restano i dettagli, le azioni private, i ricordi di un maglione arancione, la voglia di mordere, un lucidalabbra con un sapore che ci rimane in testa.
Ci resta il sentimento di una storia d’amore, in una canzone di vita, che spesso è fatta dai particolari e da ciò che abbiamo colto, raccolto in maniera del tutto personale.

Note artistiche

Thierry Di Vietri incontra il suono grazie al pianoforte e alla musica classica, per poi spaziare dalla canzone d’autore alla musica pop, fino al grunge. Da qui l’idea di una canzone spogliata, intima, con melodie d’atmosfera e quotidianità, che si coglie nei testi e nella ricerca delle parole.
Ama la comunicazione e la relazione. Non ama gli allevamenti intensivi.