Il Gonfalone della città di Napoli nella Camera Ardente per Lina Wertmuller, la superdonna dagli occhiali bianchi

 

La camera ardente per Lina Wertmüller  allestita in Campidoglio è meta di personaggi ed artisti del mondo dello spettacolo e della cinematografia.        La  grande regista aveva  realizzato film densi di ironia e intelligenza…Era la regina della commedia all’italiana.

Era nata il 14 agosto 1928 , sposata allo scenografo Enrico Job con cui ha adottato la figlia Maria Zulima. e aveva firmato film come “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”, “Pasqualino settebellezze”, “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, segnando la storia della commedia italiana.

Il cinema arriva solo dopo un lungo periodo teatrale e poi televisivo in cui è autrice e regista della prima edizione di Canzonissima e di quello straordinario sceneggiato che fu Il giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone protagonista nel ruolo del ragazzino pestifero, un punto di riferimento per intere generazioni fin dalla prima messa in onda nel 1964.

 

Lina Wertmüller, che debuttò nel 1963 con “I basilischi” dopo essere stata anche assistente di Fellini, è stata la prima cineasta donna a essere candidata, nel 1977, per la miglior regia ai premi Oscar, spezzando  un autentico tabù. Non sarebbe più accaduto fino a Jane Campion e a “Lezioni di piano”. Nel 2020 proprio l’Academy le ha conferito un Oscar alla carriera.

L’Amministrazione Comunale di Napoli ha inviato oggi il Gonfalone della città alla sede del Campidoglio a Roma nella camera ardente per Lina Wertmuller. La regista, scomparsa ieri, era diventata cittadina onoraria di Napoli nel 2015.