Napoli, Operazione contro il traffico di droga e riciclaggio

 

21,022 Foto Cocaina, Immagini e Vettoriali

Archivi- SUD LIBERTA’

 

 Un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali -già emessa – informano i finanzieri-  dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia,è stata notificata nei giorni scorsi a carico di 28 persone, gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e riciclaggio.

Le indagini hanno consentito di disvelare l’operatività di un sodalizio criminale, con base operativa in provincia di Napoli, facente capo a un noto narcotrafficante, dedito all’introduzione sul territorio nazionale (e all’esportazione verso altri paesi, tra cui l’Australia) di ingenti partite di cocaina.

Il narcotrafficante ha fatto sì che lo stupefacente proveniente dal Sud America, nascosto all’interno di container, raggiungesse via mare i principali scali marittimi commerciali europei grazie ad accordi, alleanze e joint ventures intrecciate, a partire da gennaio 2017, con narcotrafficanti sud americani ed europei di primissimo livello: sia colombiani delle famigerate formazioni paramilitari conosciute come Clan del Golfo, sia olandesi di origine marocchina che nel frattempo si affermavano sulla scena tra i principali gruppi criminali nel controllo del traffico di cocaina dal Sudamerica nei porti di Rotterdam (Paesi Bassi) e Anversa (Belgio), sia irlandesi.

Giunto sulla terra ferma, lo stupefacente veniva prelevato e trasportato su gomma da autotrasportatori compiacenti, per essere occultato all’interno di depositi, covi e nascondigli nella disponibilità dell’organizzazione, ubicati in Campania, Calabria, Emilia Romagna e Lazio.

Il narcotrafficante, già condannato in un precedente procedimento instaurato presso la Procura della Repubblica di Napoli mentre era in stato di latitanza a Dubai, è stato capace nel corso degli anni successivi di assurgere ad un ruolo assolutamente primario quale broker internazionale della droga.

L’associazione per delinquere, oltre ad avere articolazioni in Europa, Africa e Sud America, poteva contare anche su una fitta rete di sodalizi attivi in varie regioni italiane. La consorteria criminale ha infatti intrattenuto stabili rapporti con clan camorristici di tutto il napoletano nonché con organizzazioni di stampo mafioso operanti in Calabria che, oltre ad approvvigionarsi di cocaina dal gruppo indagato, hanno fornito supporto nel recupero di ingenti partite di stupefacente in arrivo presso lo scalo marittimo di Gioia Tauro, grazie ad operatori portuali infedeli.

Una parte dei referenti della rete di distribuzione italiana è stata compiutamente identificata e arrestata (a fine marzo 2021) in un’operazione congiunta della Squadra Mobile di Napoli e del GICO, con sequestro di ingenti quantitativi di cocaina, di hashish e di denaro.

Gli appartenenti all’organizzazione erano in costante contatto tra loro grazie a sistemi di comunicazione crittografati (tra i quali Encro-Chat e Sky-Ecc), oggetto di indagine da parte di una squadra investigativa comune franco-olandese-belga e acquisiti attraverso una proficua collaborazione internazionale con l’Agenzia Europol e con l’Autorità giudiziaria francese ed olandese, coordinata da Eurojust.

Queste acquisizioni sono state sottoposte ad opportuna ed approfondita verifica, risultando perfettamente congruenti ed intersecabili con le autonome investigazioni condotte nell’ambito del procedimento instaurato presso la D.D.A. di Napoli ed articolatesi in attività di intercettazione telefoniche ed ambientali, videoriprese e riscontri sul campo (perquisizioni, sequestri ed arresti in flagranza).

Tali attività hanno portato alla completa identificazione dei trafficanti, non solo in Italia, consentendo di identificare i soggetti che coordinavano la gestione del denaro, impartivano disposizioni ai “corrieri” dello stupefacente e gestivano gli automezzi utilizzati per il trasporto della droga e del contante e, in generale, la filiera logistica a supporto dell’organizzazione.

Nel complesso gli investigatori hanno ricostruito – da marzo 2020 a marzo 2021 – movimentazioni di cocaina per oltre 7 tonnellate, di cui 1,3 sottoposte a sequestro in Italia e all’estero.

L’organizzazione indagata ha fatto ricorso, inoltre, a sistematiche condotte di riciclaggio e reimpiego dei proventi illecitamente acquisiti con il traffico di stupefacenti.

In particolare, i proventi del narcotraffico sono stati in parte trasferiti all’estero (avvalendosi di sistemi di movimentazione monetaria alternativa, basata sull’opera di cambisti internazionali, c.d. Hawala) e, in parte, reinvestiti in attività speculative quali la compravendita di oro.

 

“Operazione Buenaventura”: la Finanza sgomina tre organizzazioni di narcotrafficanti partenopee

Operazione “Buenaventura” - Sgominate 3 organizzazioni di narcotrafficanti partenopee

 

NAPOLI

Colpo mortale ai narcotrafficanti di diverse città italiane.Oltre 200 finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, con il supporto dei Comandi Provinciali di Salerno, Caserta, Catania, Torino e Varese, stanno eseguendo 20 misure cautelari (10 in carcere e 10 ai domiciliari) emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti membri di tre distinti gruppi criminali di narcotrafficanti, con basi operative a Torre Annunziata e nei quartieri napoletani di Scampia e Secondigliano.

Il primo dei gruppi criminali è riconducibile alla famiglia GENOVESE, già oggetto di precedenti vicende giudiziarie per affari illeciti col clan “G.-C.” di Torre Annunziata.

In particolare, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli è riuscito a ricostruire i traffici di G. F., promotore del sodalizio criminale, il quale aveva acquistato partite di hashish da trasferire prima in Sicilia, attraverso l’intermediazione di un esponente del clan C. di Catania, e successivamente a Malta, dove un suo associato provvedeva ad immetterle nel locale mercato di stupefacenti.

Parallelamente, l’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata su un secondo gruppo criminale, composto dalle famiglie M./D., operante nei quartieri di Scampia e Secondigliano. La famiglia D. risulta storicamente inserita nel panorama del narcotraffico ed è ritenuta vicina al clan D. L.

Il G.I.C.O. di Napoli ha posto l’attenzione su un terzo e ultimo gruppo criminale, composto esclusivamente da componenti della famiglia D., rivelatisi abili “broker” della droga, vantando numerose “referenze” tra gli esponenti dei cartelli fornitori spagnoli e tra diversi affiliati di clan camorristici dell’area napoletana.

Determinanti per il loro “business” i frequenti contatti che i DANNIER stabilivano e mantenevano con esponenti di diverse organizzazioni, tra le quali i “D. L. “e i “C.” – rispettivamente egemoni nei quartieri partenopei di Secondigliano e delle “Case Nuove” – ai quali avevano proposto la fornitura dello stupefacente.

Complessivamente, nel corso di questa lunga investigazione sono stati tratti in arresto 11 soggetti e sequestrati 576 kg di hashish, 11 kg. di cocaina e 166.360 € in contanti.