Unicef: la Fontana Senatoria del Comune di Messina in blu per i diritti dei bambini

l Comune di Messina ha aderito all’iniziativa “Lunga vita ai diritti”, lanciata da Unicef e Anci per celebrare il trentennale della ratifica italiana della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per l’occasione, l’Amministrazione comunale al fine di porre l’attenzione sulla tematica, quale gesto simbolico di adesione alla campagna di sensibilizzazione della cittadinanza finalizzata a promuovere il benessere dei minorenni, illumina di colore blu sino a sabato 29, la Fontana Senatoria di Piazza Unione Europea.

La Convenzione ONU, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 e ratificato al mondo con 196 Stati Parte, è un documento di eccezionale importanza poiché riconoscendo tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, ha portato al miglioramento della vita di bambini e adolescenti e al cambiamento della percezione relativa all’infanzia: bambini non più visti come oggetto di cura ma come soggetti di diritto.

Tra questi diritti, quello all’educazione, all’istruzione e allo studio come diritti inalienabili della persona. In particolare in questa fase di emergenza sanitaria da Covid, il Comitato Onu ha invitato gli Stati ad attuare misure di mitigazione destinate a bambini, adolescenti e alle loro famiglie, per evitare che la situazione porti a un deterioramento del loro stato di salute e diventi un acceleratore della povertà e delle disuguaglianze, aggravando le vulnerabilità e le discriminazioni.

La Procura di Catania a Salvini: “I minori devono sbarcare, grave violazione dei loro diritti”- Anche l’Unicef protesta

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L’incubo migranti pare senza fine. Un’Odissea …La Procura per i minorenni di Catania,  ha chiesto alle Autorità competenti nonchè al Ministro

Salvini lo sbarco dei minori dalla nave Sea Watch, ferma a Siracusa,”per essere collocati in apposite strutture”

La Giudice Caterina Ajello rende noto in una missiva inviata ai ministri dell’Interno e dei Trasporti, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, al presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e alla Procura generale etnea, la necessità immediata di tutelare almeno i i bambini. «I diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dalla normativa italiana – scrive il magistrato – impongono il divieto di respingimento, di espulsione, riconoscendo invece il diretto ad esser accolti in strutture idonee, ad avere nominato un tutore, ad essere accolti e ad avere un permesso di soggiorno». Diritti che, sottolinea la procuratrice, «vengono elusi a causa della permanenza a bordo della nave» dove sono «costretti a situazione di disagio fino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta” con «grave violazione dei loro diritti».

 

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La missiva non spiega cosa possa avvenire sotto il profilo giudiziario al Ministro Salvini in particolare in caso di inadempimento delle “osservazioni/ordini”  della Procura.   Un pò di ragionevolezza dovrebbe indurre tuttavia ad obbedire al contenuto della missiva della Procura etnea.

Anche il Garante per l’infanzia e l’adolescenza – si apprende –  ha chiesto al Comandante generale della Guardia Costiera chiarimenti sull’età dei migranti a bordo richiamando il principio secondo il quale, per legge, «i minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti».

Si fa sentire anche l’Unicef .”I bambini devono scendere subito da queste navi, non possono essere ostaggi in mare della nostra indifferenza, ostaggi dei governi europei che non riescono a mettersi d’accordo”.  Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, in merito alla situazione dei migranti che si trovano a bordo della nave  tra cui ci sono anche molti minori non accompagnati. “Ci troviamo di fronte a un problema di paralisi umanitaria dell’Europa: ogni tre giorni ci sono queste navi, su cui ci sono anche bambini, minori non accompagnati – sottolinea il portavoce dell’Unicef -. Quello che colpisce è che la procura lancia l’appello ma che poi manca la risposta strutturale a questo fenomeno”.

Non è nemmeno più un problema di governi – spiega Iacomini – Juncker nell’ultimo incontro alla Commissione non ha fatto nessun riferimento a questo problema. I bambini sono bambini da 0 a 18 anni perché tutti i Paesi hanno ratificato la convenzione del 1989 dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la convezione più ratificata al mondo e allo stesso tempo più violata“.

Questi bambini hanno un diritto alla protezione che viene violato da tutti, da Salvini a Juncker – dice ancora il portavoce dell’Unicef -. Questo per noi è inaccettabile, come è inaccettabile che vengano rimandati in Libia, un Paese dove c’è un problema di diritti umani violati, abusi su donne e bambini in centri disumani”.

Nessun essere umano ma soprattutto nessun bambino deve essere riportato in Libia – sottolinea -. Non possiamo giraci dall’altra parte, nell’ultimo anno sono morte oltre 2.300 persone in mare, inclusi bambini, nonostante siano diminuiti gli sbarchi. Ci siamo assuefatti al concetto che questo possa accadere“.