SANITÀ, FOCUS SULLE LEVE STRATEGICHE PER L’INNOVAZIONE

Immagine correlataOggi  4 dicembre, ore 10.00, Palazzo delle Scienze

OGGI  A CATANIA FOCUS SUGLI STRUMENTI PER IL SETTORE PUBBLICO

Dirigenti e rappresentanti del sistema sanitario insieme per approfondire nuove opportunità in tema di health care

L’impatto delle tecnologie digitali e dell’innovazione possono guidare il processo di trasformazione delle strutture sanitarie, agendo come leve strategiche per migliorare la qualità dei servizi e riducendo al contempo la spesa. Per questo è fondamentale conoscere le nuove logiche e i modelli manageriali evoluti richiesti; tra questi, gli appalti innovativi, all’interno del public procurement, sono procedure dirette a rivoluzionare le modalità e l’oggetto degli acquisti della Pubblica Amministrazione, soprattutto con riferimento a un settore così strategico e interessato all’influenza dirompente dell’innovazione tecnologica come l’Health Care. Un’opportunità che il Sistema Sanitario Regionale e le aziende del territorio devono cogliere e sfruttare per rilanciare la sfida di una sanità innovativa e competitiva.

Con questo obiettivo, il nuovo polo universitario di ricerca ILHM (Centro Studi Avanzato in Innovazione e Leadership in Medical care), insieme ad AISDET (Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina) e ad AgID (Agenzia Italia Digitale), promuove l’incontro sul tema “Le leve strategiche per l’innovazione in Sanità. Gli strumenti del procurement innovativo” oggi, mercoledì 4 dicembre alle 10.00 nell’Aula Magna del Dipartimento Economia e Impresa dell’Università di Catania (Palazzo delle Scienze, Corso Italia 55). Un’occasione anche per favorire la conoscenza della piattaforma AgID “appaltinnovativi.gov”, strumento volto a supportare la creazione di una community per le organizzazioni della filiera health care orientate all’innovazione.

Interverranno: Elita Schillaci, direttore del Centro Studi ILHM, Massimo Caruso (segretario AISDET), Mauro Draoli (responsabile Unità Procurement Innovativo AgID), Carmela Di Mauro (associato di Business Engineering) e Giorgia Zunino (strategic project manager ASL Roma 1), che illustreranno la sfida dell’innovazione nel public procurement e gli strumenti per gli appalti innovativi.

«Non solo la Sanità regionale, ma anche le aziende del territorio devono essere pronte a raccogliere queste sfide e ad avviare modelli evoluti di dialogo con l’operatore pubblico – sottolinea la prof.ssa Schillaci – e gli appalti innovativi agevolano la creazione di una community orientata all’open innovation». «Si tratta di acquisti – specifica Massimo Caruso – che hanno come oggetto servizi di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di soddisfare le esigenze più innovative della Pubblica Amministrazione».

Seguirà la tavola rotonda introdotta da Angelo Pellicanò (già direttore generale del SSN), alla quale parteciperanno i direttori generali: Fabrizio De Nicola (Arnas Garibaldi Catania), Maurizio Lanza (Asp Catania), Giampiero Bonaccorsi (Aou Policlinico OVE Vittorio Emanuele Catania), Salvatore Giuffrida (Cannizzaro Catania), Paolo Cantaro (Clinica Morgagni Catania) e Vincenzo Barone (Irccs Bonito-Pulejo Messina). A conclusione verranno consegnati da Franco Astorina (già presidente Fare), gli attestati del Corso di Formazione sul Rup di Èlite per il procurement innovativo. Concluderà i lavori l’intervento dell’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.

Una “nuova pelle” architettonica per gli edifici siciliani

 

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AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ: « EDIFICI PER UN COMFORT CLIMATICO SENZA CONSUMI ENERGETICI»

 

Realizzati 4 project work su Licei Cutelli e Galilei, Polifunzionale e Vecchia Sede della Cittadella Universitaria

CATANIA

Rientro a casa o in ufficio e subito in mano il telecomando del climatizzatore per accendere l’aria condizionata: una scena quotidiana, soprattutto in questi giorni che le temperature sfiorano i 40 gradi. Stessa necessità nei negozi, nei supermercati, negli edifici pubblici e man mano in tutti gli ambienti interni in cui viviamo. Ma la diffusione del clima artificiale, si sa, cresce in maniera proporzionale ai consumi energetici, al punto che oggi in Italia il 68% dell’energia elettrica per usi civili corrisponde proprio alla climatizzazione, sia invernale che estiva, con la seconda che ha ormai eguagliato la prima.

Un dato emerso durante le giornate di studio della “Face Summer School” organizzata da Ordine e Fondazione degli Ingegneri di Catania, in collaborazione con l’istituto di ricerca per le Energie Rinnovabili dell’Eurac Research di Bolzano e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università. Hanno patrocinato anche Ordine e Fondazione degli ArchitettiComune e Città Metropolitana di Catania.

Un workshop  formativo, voluto per trasferire a 21 professionisti del territorio le competenze per una nuova specializzazione che sta crescendo sempre più nel panorama mondiale dell’ingegneria e della sostenibilità ambientale: la progettazione di facciate tecnologiche complesse, cioè di una “pelle” che consenta all’edificio di schermarsi dagli agenti atmosferici, catturare allo stesso tempo energia rinnovabile e garantire all’interno condizioni di vivibilità ideali e naturali senza ricorrere a ulteriori consumi.

La sfida della Summer School è stata quella di immaginare e progettare nuovi involucri per quattro edifici pubblici di Catania che accolgono al loro interno la vita didattica di migliaia di studenti e professori: le palestre dei licei Cutelli e Galilei, il Polifunzionale e il cosiddetto “Edificio 10” entrambi alla Cittadella Universitaria.

Il risultato dei lavori – ospitati nella suggestiva Villa Zingali Tetto, sede del Museo della Rappresentazione del Dicar – è altamente innovativo perché migliora non soltanto l’aspetto architettonico dei quattro edifici ma soprattutto ne rivoluziona positivamente le prestazioni energetiche e acustiche: pareti verdi e ventilate, pannelli a nido d’ape staccabili come supporto per murales e street art, doghe in vetro temperato con lamelle orientabili, cappotto esterno in lana di roccia, protezione antincendio in alluminio come fosse l’“airbag” dell’edificio.

Grande la soddisfazione dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, che hanno ringraziato Irene Chiara D’Antone (consigliera dell’Ordine delegata al Tavolo Tematico “Summer School”) e Vincenzo Sapienza(vicedirettore del Dicar) per l’ottima riuscita dell’iniziativa.

Numerosi i relatori intervenuti durante le settimane di studio (dal 13 al 22 giugno), tra cui Annalisa Andaloro di Eurac Research eAlessandro Lo Faro del Dicar Unict che hanno seguito i team durante i project work.