Violenza di genere e Centri Antiviolenza: le richieste nella commissione Pari opportunità di Napoli

 

Giornata contro la violenza sulle donne, le foto simbolo - Cronaca -  quotidiano.net

Napoli

Continuano gli incontri della commissione Pari Opportunità, presieduta da Francesco Vernetti, sul tema della violenza di genere. Oggi il turno delle associazioni del Terzo settore impegnate nella gestione dei Centri Antiviolenza. Sono intervenute Giorgia De Acutis, referente provinciale per l’Arma dei Carabinieri per i reati di stalking e violenza sulle donne, Maria Lippiello, componente della commissione regionale Pari Opportunità, le rappresentanti delle associazioni “Le Kassandre”, “Dream Team”, “Maddalena”, “Arci Donna Napoli” e diverse rappresentanti delle dieci Municipalità.

Tanti i temi emersi oggi nel dibattito che si è tenuto in commissione sui temi della violenza contro le donne. Per Giorgia De Acutis, referente provinciale per l’Arma dei Carabinieri per i reati connessi alla violenza di genere, è vero che per procedere alla denuncia è necessaria la querela della parte lesa, ma i Carabinieri possono attivarsi per avvicinare la donna vittima di violenza e assisterla anche sulla base di una semplice segnalazione di parenti, amici o vicini di casa. Per il trattamento di questi casi, l’Arma prevede percorsi di formazione e specializzazione mirati sul tema della violenza di genere.

Per le rappresentanti delle associazioni bisogna fare attenzione anche ai metodi e alle procedure che accompagnano le donne a denunciare, facendo in modo che compiano autonomamente le proprie scelte. Solo mettendo i Centri Antiviolenza al centro della strategia integrata delle istituzioni contro la violenza di genere è possibile dare risposte a situazioni drammatiche come quelle che stanno registrando in seguito alla pandemia da Covid-19, con un notevole aumento delle richieste di aiuto da parte di donne maltrattate

.Da questo punto di vista – hanno evidenziato alcune operatrici – la scelta del Comune di Napoli di prevedere un bando, non ancora concluso, per l’affidamento dei Cav per la durata di soli 176 giorni non è assolutamente sufficiente: ci si chiede come si possa fare un’azione forte su questi temi con risorse al ribasso, senza pensare a una programmazione pluriennale e alla valorizzazione dell’esperienza e professionalità delle associazioni che da anni operano sui territori. Auspicabile sarebbe una maggiore sinergia tra i vari attori istituzionali in campo, parlare tutti lo stesso linguaggio, investire nella formazione di docenti e educatori. Troppo spesso infatti, si assiste a iniziative sul tema condotte senza le necessarie competenze e professionalità.

Al termine del dibattito il presidente Vernetti ha ribadito che l’obiettivo di questi incontri è proprio quello di sostenere presso il Governo l’istituzionalizzazione delle risorse finanziarie destinate ai Centri Antiviolenza, e in questa direzione andrà il lavoro della Commissione nelle prossime settimane.

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