MATTARELLA: ” RISOLVERE IL PROBLEMA DEL LAVORO E DELLE DISUGUAGLIANZE”

 

Mattarella, il messaggio di fine anno: “Lavoro e squilibrio tra 

Nord e Sud “

Mattarella, il messaggio di fine anno: «Pensiamo insieme al domani. Coesione, ridurre il divario Nord-Sud»

 Sergio Mattarella si presenta  nella maniera meno formale possibile al popolo italiano .    Seduto come era solito fare il grandissimo Presidente partigiano Sandro Pertini con la scrivania alle spalle . Ecco il messaggio di fine anno, durato complessivamente 16 minuti: «Pensiamo insieme al domani. Coesione, ridurre il divario Nord-Sud». «È importante sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società – quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano».

 

L’ECONOMIA
«Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale».

I GIOVANI HANNO CAPITO CHE LA QUESTIONE CLIMA E’ COSA SERISSIMA

Le nuove generazioni hanno «chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria». NUOVE FAMIGLIE
«Favoriamo il formarsi di nuove famiglie. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio».

«Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico», aggiunge il Capo dello Stato.

ITALIA VERA È QUELLA ALTRUISMO, NON DI CHI TRUFFA
«Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire».  «Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente», conclude.

IL SINDACO DI ROCCA DI PAPA,  CRESTINI L’EROE, ITALIA AUTENTICA
«Quella autentica è l’Italia del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita».

SOCIAL SIANO CIVICI, SCAMBIO DI OPINIONI NON MEZZO PER DENIGRAZIONE
«Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta i social, occasione per ampliare conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false».

MATERA HA ONORATO ITALIA, AUGURI A PARMA PER 2020
«La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea. Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.»

SALUTI AL PAPA, DA LUI SAGGEZZA E CORAGGIO
«Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.»

CITA PARMITANO, SPERANZA È AVERE TRAGUARDO AVANTI
«Saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto». «E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi», conclude.

 

Matera da oggi è la Capitale europea della Cultura 2019

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Matera, da oggi è la Capitale europea della Cultura 2019. Nella città dei Sassi, per le cerimonie di inaugurazione, saranno oggi presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Da questo sole deve partire la riscossa di Matera e del Sud“, ha detto Conte  appena arrivato nella Cava del Sole per l’inaugurazione ufficiale.
Passato e futuro della città saranno i punti cardinali del programma della giornata che avrà come protagoniste bande lucane ed europee.  Alle luci dello spettacolo serale si aggiungeranno quelle più calde dei lumini di «Matera cielo stellato» nel Sasso Barisano e quelle delle «bag light», le borse luminose a tracolla preparate nei laboratori della Fondazione di Matera-Basilicata 2019, che saranno esposte dai balconi e dalle finestre del Sasso Caveoso dove, in chiusura della serata, Mattarella aprirà ufficialmente l’anno di Matera 2019.

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A Matera – ha aggiunto Conte durante il suo discorso – spetta una grande responsabilità, è la prima cittadina del sud capitale europea della Cultura, una scelta che riveste un significato ben oltre il riconoscimento del valore e delle potenzialità di una città e di un territorio, è l’occasione per tutto il Meridione che da Matera è simbolicamente rappresentato, una opportunità per lanciare un progetto ampio che coinvolga il Sud in una più ambiziosa politica culturale, economica e sociale”.

A condurre la serata ci sarà l’attore Gigi Proietti che omaggerà il territorio con una perfomance legata a un importante personaggio lucano, Rocco Scotellaro. La cerimonia sarà aperta da Stefano Bollani che si esibirà al pianoforte sia come solista che con le bande dirette da Paolo Silvestri, eseguendo tra gli altri, l’Inno per Matera 2019. Saliranno sul palco anche l’attore lucano Rocco Papaleo e la cantante Skin e arricchiranno il programma una serie di esibizioni altamente spettacolari scoperte dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.

Bonisoli ha anche spiegato che “sicuramente nel corso dei mesi bisognerà fare una riflessione per vedere che cosa si poteva fare meglio“. Una valutazione che non riguarda solo Matera, e che, più in generale chiama in causa “un’autocritica da parte della politica. A volte la politica – scandisce il ministro – dovrebbe ricordarsi che quello che conta è dare un servizio, una risposta alle aspettative dei cittadini”.