Messaggio a Papa Francesco nel X anniversario del Pontificato

 

Il Presidente Sergio Mattarella con S.S. Papa Francesco, in occasione delle esequi di Benedetto XVI

Foto d’archivio

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Sua Santità Papa Francesco, il seguente messaggio:

«La lieta ricorrenza del decennale del Pontificato mi offre la graditissima opportunità di formulare, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, sentiti voti augurali uniti a sentimenti di riconoscenza per la fondamentale opera della Santità Vostra al servizio della Chiesa cattolica in Italia e nel mondo.

La Sua azione pastorale ha ribadito la centralità della persona – con i suoi inalienabili diritti e i suoi altrettanto ineludibili doveri e responsabilità –  per la salvaguardia del pianeta, casa comune dell’umanità tutta. Le encicliche “Laudato si’” e “Fratelli tutti” rappresentano pietre miliari di un cammino che nel “Documento sulla fratellanza umana” trova nuove, concrete e promettenti prospettive di comprensione reciproca e feconda collaborazione.

La Comunità Internazionale guarda con vivo interesse al Suo operato e alle Sue parole, che tracciano la strada maestra per assicurare all’umanità un orizzonte di pace e di autentico sviluppo. Il Suo magistero, teso all’eliminazione delle disuguaglianze e al sostegno alle frange più vulnerabili delle nostre società, ha segnato profondamente questo decennio e sono certo che continuerà a rappresentare un punto di riferimento per i governi, per le organizzazioni internazionali e per moltitudini di credenti e non credenti.

La Sua costante sollecitudine nei confronti dell’Italia e di quanti vivono nel nostro Paese è altamente apprezzata dalla nostra comunità nazionale, che guarda con speranza al Primate d’Italia e ai Suoi numerosi viaggi in grandi città e in realtà più piccole ma non per questo meno importanti. Di questo impegno Le sono personalmente molto grato.

Con tali sentimenti mi unisco a tutti gli italiani che in questo fausto giorno desiderano unirsi alla Santità Vostra per augurarLe ancora molti anni di fecondo magistero».

 

 

 Roma, 19/03/2023 (II mandato)

VILE ATTACCO DEI RIBELLI DEL CONGO CHE COLPISCONO L’AMBASCIATORE ITALIANO E UN CARABINIERE

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(Afp)-Agenzia Ad

 –La notizia d’Agenzia lascia sgomenti. Un  ambasciatore italiano, Luca Attanasio e un carabiniere Vittorio Iacovacci sono rimasti uccisi in circostanze ancora poco chiare e, comunque di puro terrorismo.  Si sa finora che il diplomatico è deceduto  dopo il suo trasferimento all’ospedale di Goma, nella provincia del Nord-Kivu.   L’ambasciatore viaggiava con il convoglio, del World Food Programme, che è stato attaccato da un commando composto da sei uomini armati.  e doveva recarsi nel territorio di Rutshuru per ispezionare le attività condotte dal World Food Programme. Lungo il percorso, l’ambasciatore e gli altri membri del convoglio sono stati attaccati e gli aggressori li hanno obbligati a fermarsi sparando colpi di avvertimento.

L’altra vittima, un giovane carabiniere di quasi 31 anni era originario di Sonnino, in provincia di Latina, effettivo in servizio presso il Battaglione Gorizia dal 2016.

I sei componenti del commando hanno prima ucciso l’autista congolese e poi condotto il resto delle persone nella foresta circostante al luogo dell’agguato. A poche centinaia di metri si trovava una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura e anche un’unità dell’esercito congolese, giunti in soccorso dei rapiti. Ma quando sono intervenuti i Rangers, gli aggressori hanno sparato al carabiniere di scorta all’ambasciatore e al diplomatico.

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LE INDAGINI

Dietro l’attacco ci sarebbero le Forze democratiche ruandesi. Sarebbero le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr-Foca), principale gruppo residuo di ribelli ruandesi di etnia Hutu gli autori dell’assassinio dell’italiano carabiniere e del diplomatico.

Il governatore del Nord Kivu, Carly Nzanzu Kasivita, ha riferito che le indagini sono in corso, è stato interrogato uno dei sopravvissuti, il quale conferma che gli aggressori hanno parlato  in kinyarwanda e  con gli ostaggi in swahili.

Secondo lo Us Counter Terrorism Center, le Fdlr sono il probabile responsabile di circa una dozzina di attentati terroristici commessi nel 2009, che hanno ucciso centinaia di persone nel Congo orientale

Dopo il 2010, come conseguenza dell’azione dell’esercito congolese e dei ranger dell’Iccn, il gruppo ha rimodulato la sua strategia preferendo azioni a bassa intensità ma con profitti maggiori, soprattutto finanziari. Sono loro che nel 2018 rapirono due turisti inglesi nel parco nazionale di Virunga, rilasciandoli dopo due giorni.

Nell’aprile del 2020 circa 60 membri del gruppo attaccarono una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura provocando 17 morti, di cui 12 ranger.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Il Procuratore capo di Roma Michele Prestipino, titolare del fascicolo (la Procura capitolina è titolare per i reati commessi all’estero che hanno come vittime i cittadini italiani) ha delegato le indagini ai Carabinieri del Ros.

Mattarella: sgomento per il vile attacco

Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della citta di Goma uccidendo l’Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà”. 

Draghi e governo

“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio del Governo e suo per la tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, e di Vittorio Iacovacci, appuntato dei Carabinieri che lo accompagnava a bordo di un convoglio a Goma”. E’ quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio dei ministri. “Il Presidente del Consiglio e il Governo si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri”, aggiunge la nota.