L’ITALIA CHE FUNZIONA AL CONTRARIO: IL GOVERNO -NORDIO -INVIA GLI ISPETTORI AL TRIBUNALE DI CATANIA DIMENTICANDO LA DOTTRINA DEI DOVERI DI UN VERO MAGISTRATO

 

 

 

Iolanda Apostolico, la magistrata in piazza. Nordio valuta l ...

 

di  Raffaele  Lanza

Carlo Nordio, magistrato e ora Ministro della Giustizia non ci sta. Anche i suoi colleghi sono infuriati al nuovo provvedimento della Apostolico.    Il ministero della Giustizia ha avviato l’accertamento preliminare nei confronti del magistrato Iolanda Apostolico, il giudice – si sa- del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo di migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. 

 

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio contro la ...

Apprendiamo di un’altra sentenza-  è il  secondo provvedimento – del  giudice Apostolico con la quale non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposti dal Questore di Ragusa.

Ma se il governo è su tutte le furie perchè contraddetto da un potere dello Stato- Magistratura di Catania – anche il magistrato catanese – l’Apostolico- non è da meno.  al centro di un vero e proprio linciaggio nazionale  dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata, ad agosto 2018, durante una protesta contro la decisione dell’allora ministro dell’interno Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi.  Ne hanno dette di tutti i colori su una giudice che in realtà – è solo la nostra modesta opinione – fa solo il suo dovere. Applica nei suoi provvedimenti una normativa europea che dispone  il contrario di quanto contenuto nel decreto governativo. Che volete?    Il giudice Apostolico  studia , come dice il Procuratore generale Dott  Carmelo Zuccaro “ha sempre fatto il suo dovere” e non realizza una opinione personale con questi provvedimenti ma l’osservanza rigorosa delle normative e leggi.

Forse il “collega” Nordio ha dimenticato la dottrina dei doveri di un Magistrato?      E perche provare di sporcare i legittimi comportamenti di questa Giudice catanese con la partecipazione alla manifestazione di sensibilizzazione umana dello sbarco di questi infelici profughi?       Nè risulta che abbia lanciato invettive o rivolto espressioni offensive alla Polizia presente all’epoca dei fatti.

 

 

Tribunale Catania tra i finalisti del premio europeo 'Bilancia cristallo'  per il progetto sui migranti | Formez PA

Tribunale di Catania: qui gli ispettori di Nordio faranno il loro ingresso per “studiare il caso Apostolico”  Il Procuratore G. dott Carmelo Zuccaro ricorda:

Il  Giudice Apostolico fa solo il suo dovere e siamo preoccupati di questa eccessiva attenzione.   mediatica “

 

Governo ignorante sotto il profilo giuridico o in palese malafede?      Nel primo caso fra gli esperti consulenti della Presidenza dovrebbero esserci dei legali specialisti in materia europea.  Nel secondo caso -più probabile-  assistiamo all’esercizio di una prova di forza del governo – che ricorda -spiace dirlo visto che la Meloni è donna attivissima e capace –  il periodo di Mussolini, o di Hitler : “pallottole!” contro il giudice Jolanda Apostolico ,di  autentica fucilazione mediatica.    Ora arrivano persino gli ispettori al Tribunale di Catania.  Applauso al Ministro (“magistrato”) Nordio che ha sempre esaltato  – ma solo a parole – l’indipendenza della Magistratura quando era giudice interessato alla politica. Parla della deontologia dell’Apostolico , però forse dimentica la sua.   .

Altra nota che  fa davvero piangere. I primi quattro migranti liberati con il provvedimento del giudice Apostolico si sono visti rigettare la richiesta d’asilo. E adesso sarebbero irreperibili. Liberi di fare  qualsiasi cosa in Italia .Domenica scorsa un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti.

Il guaio peggiore è che il Viminale, il governo, intendono impugnare alla svelta questi provvedimenti giudiziari.   E ci riusciranno ed usciranno da questi episodi ancora più forti e prepotenti di prima. Ma insomma signori questa Italia funziona davvero al contrario?   O la politica italiana non  ha perso la sua caratteristica principale : di fare teatro su un palcoscenico di “pagliacci”

Procura di Catania : Esecuzione ordinanza in carcere per 5 persone gravemente indiziate a vario titolo

 

Coronavirus, a Catania stop alle udienze dei penalisti – LiveUnict

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 Siracusa

Su delega della Procura Distrettuale presso il Tribunale di Catania, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Siracusa e della Compagnia di Augusta (SR) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 5 soggetti. Il provvedimento è stato eseguito – da oltre 40 militari – tra i comuni di Solarino (SR), Sortino (SR) e Siracusa.
I soggetti arrestati sono gravemente indiziati dei delitti di illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e porto di arma da fuoco.
L’indagine, avviata nel maggio 2020, trae origine dalla denuncia sporta dal titolare di un’agenzia di servizi funebri di Siracusa per minacce subite ad opera di un impresario concorrente e finalizzate ad impedire l’esercizio dell’attività economica nel comune di Sortino.
Alle minacce verbali, dirette anche ai più stretti collaboratori, seguì, appena un mese più tardi, l’esplosione di due colpi d’arma da fuoco contro la sede aretusea dell’agenzia di pompe funebri del denunciante.
Le indagini, nel frattempo attivate dai Carabinieri di Siracusa diretti dalla Procura Distrettuale di Catania, hanno permesso di identificare il presunto attentatore e di sequestrare l’arma utilizzata.
All’atto intimidatorio seguirono diversi “sabotaggi” dell’attività del denunciante. Durante alcune celebrazioni funebri, i collaboratori del denunciante venivano minacciati ed in più occasioni i manifesti funebri esposti nel comune di Sortino venivano strappati o coperti da altri manifesti o addirittura alterati nelle date e ore relative alle funzioni religiose attraverso apposizioni di adesivi per renderli inattendibili.
Infine nel mese di Novembre 2020 i Carabinieri di Siracusa arrestarono un soggetto, che si presume  legato al clan “Nardo” di Lentini trovato in possesso di 5 kg di polvere pirica che è risultata destinata ad un attentato dinamitardo in danno del denunciante.
Nel complesso l’attività investigativa ha dimostrato, per ciò che emerge dall’attuale fase del procedimento nel quale non è stato ancora instaurato il contradittorio, come i sodali, oggi destinatari di misura restrittiva, avrebbero mantenuto  attiva la propria rete di controllo sul settore delle onoranze funebri nel comune di Sortino attraverso l’intimidazione via via crescente in danno del denunciante e dei suoi collaboratori affinché cessasse l’attività economica in quel comune.
Inoltre l’indagine ha permesso di acclarare la ripartizione territoriale e di interessi tra il clan Santa Panagia ed il clan Nardo. L’esplosione dei due colpi d’arma da fuoco in danno dell’attività commerciale del denunciante, avvenuto all’interno del quartiere “Borgata” di Siracusa, area territoriale in cui insiste ed opera l’omonimo gruppo criminale che costituisce diramazione del più articolato clan “Santa Panagia”, determinò infatti l’attivazione del clan aretuseo per derimere la questione relativa all’apertura e l’esercizio della nuova agenzia di pompe funebri di Sortino, comune che rientra nell’area di interesse del clan “Nardo”, anche attraverso l’interessamento di affiliati detenuti in carcere.
L’ipotesi investigativa prospettata da questa Procura Distrettuale è stata condivisa dal Gip in sede che ha emesso le misure cautelari. In esito alle catture verrà ora attivato il contraddittorio procedimentale, nel corso del quale gli indagati avranno la facoltà di fornire la loro versione dei fatti e indicare eventuali prove a discolpa.

Confisca dei beni al superboss Cerbo del clan Mazzei

 

La  Guardia di finanza di Catania ha confiscato beni del valore di  32 milioni di euro a .William Alfonso Cerbo, di 36, ritenuto elemento legato al clan Mazzei, ‘famiglia’ storicamente legata ai Corleonesi di Riina,

All’operazione ha partecipato il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Roma.

Si apprende che Cerbo è agli arresti domiciliari ed è imputato per associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta. Il Tribunale di Catania su richiesta della Dda della locale procura Distrettuale ha emesso il decreto di confisca di  otto società commerciali in amministrazione controllata dal 2016 e 28 beni immobili, compresi 24 appartamenti ad Anzio (Roma), una villa su tre piani con parco a Catania, due fabbricati commerciali a Ragusa e un terreno di 15.000 metri quadrati al Paradiso degli Aranci.

Risultati immagini per foto di cerbo william

Gli investigatori informano di un particolare curioso simbolo della personalità dei mafiosi: nella villa c’era un trono con le sue iniziali, come il boss Tony Montana in ‘Scarface’, film con Al Pacino.  Adesso la parola ai legali del boss…….