Il 5 e 6 agosto “votazione M5S sulla proposta del Presidente prof.Giuseppe Conte””- “Rafforzata la democrazia”

Il partito di Giuseppe Conte vale il 12% e ruberebbe voti a M5s e Pd - Open

Il nuovo Statuto, studiato da Conte, è finalmente approvato dalla base del movimento pentastellato. “Gli iscritti al voto erano 113mila 894, hanno votato 60 mila 940″, affermano i dirigenti del movimento”Quindi il quorum, pari alla metà degli aventi diritto al voto, è stato ampiamente superato i sì al nuovo statuto sono stati 53 mila 238, pari all’87,36%. 7 mila 702 invece i no”.

Il reggente, Vito Crimi, giudica la votazione “un risultato straordinario” che dimostra come lo “Statuto non sia un mero strumento, ma una vera e propria rivoluzione in termini di identità di un Movimento che punta al 2050”. “Contestualmente – – convoca l’assemblea degli iscritti per la votazione del Presidente. L’indicazione spetta al garante Beppe Grillo, che ha già indicato nel professor Giuseppe Conte la figura del Presidente.    La votazione avverrà- dalle 10 del 5 agosto alle 22 del 6 agosto  sulla proposta di elezione del presidente del professor Giuseppe Conte”.

Le auto di Giuseppe Conte: la Jaguar segreta| Motori Magazine

“E’ stato un momento di grandissima democrazia, i risultati sono stati eccellenti”. “Ci sono stati tentativi di intrusione, di attacco -ha ammesso Crimi- ma sono stati tutti respinti”. Il voto quindi, ha fatto sapere il notaio, è del tutto regolare. La procedura si è svolta per la prima volta sulla nuova piattaforma Skyvote.

Afferma il protagonista Giuseppe Conte:”Oggi è un grande giorno, una grande festa di partecipazione democratica, in particolare per tutti coloro che si riconoscono nel progetto politico-sociale che segna il nuovo corso del Movimento 5 Stelle” . “È stato superato il quorum in prima convocazione e il nuovo Statuto, insieme alla Carta dei Princìpi e dei Valori, sono stati approvati dal 87,36% degli iscritti”.

“Ringrazio di cuore tutte coloro e tutti coloro che hanno partecipato a queste giornate di democrazia che consolidano e danno forma questo ambizioso progetto, che ci ha impegnato per mesi – prosegue Conte – Un ringraziamento particolare rivolgo a Vito Crimi, che ha seguito con grande dedizione questa delicata fase di transizione e che ha curato che il passaggio alla nuova piattaforma di voto avvenisse senza intoppi. Con il nuovo statuto il Movimento si dota di una nuova struttura, con nuovi organi e nuovi ruoli, con nuove norme utili a regolare la vita interna e i rapporti verso l’esterno. Molti principi sono invece confermati, valorizzati e rafforzati: tra questi quello della democrazia diretta e partecipata, che resta elemento fondativo della nostra comunità. Siamo quello in cui crediamo. Crediamo nella democrazia partecipata quale motore per dare ancora più forza alla nostra presenza sui territori e nelle istituzioni. Il voto di oggi non rappresenta un punto di arrivo, ma di ripartenza. Abbiamo un grande lavoro da fare, e come sempre dobbiamo farlo tutti insieme. Coraggio!”

 

“TUTTI D’ACCORDO NELL’ESSERE IN DISACCORDO “CON IL GOVERNO ARLECCHINO

OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

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DI RAFFAELE LANZA

 

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis.  Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte.    La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato  Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.

Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda  rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.

Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.

                                        –IL   GOVERNO ARLECCHINO-

Vito Crimi,il capo politico, del Movimento aveva annunciato la decisione di votare oggi, 10 febbraio, legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, ottenuta dal  garante del Movimento Beppe Grillo. Ma il successo del colloquio di Grillo con Mario Draghi basterà a narcotizzare gli iscritti alla piattaforma Rousseau?

Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della  votazione “tendenziosa”  definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla  piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi?    Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE

“Sfiducia” al ministro Bonafede : l’ago della bilancia sarà Renzi che si prepara a ricordare a Conte “la regola italiana del dare-avere”

È il Parlamento più giovane della storia. Ecco l'età media dei ...

Si voterà fra pochi minuti ,alle 9.30 al Senato la sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Dopo ascolteremo  la replica del Ministro tirato in ballo da dichiarazioni tardive e/o fantasiose dell’ex Pm Di Matteo come un prestigiatore fantasioso estrae dal proprio cilindro i conigli e che ha causato con l’alibi (ingiusto) di trattare “Affari giudiziari antimafia” tutto questo trambusto ai danni del sorpreso Bonafede che nel 2018 in un primo momento prescelse il magistrato a capo dell’Amministrazione penintenziaria.

Un voto che agita la maggioranza e per molti, una eventuale sfiducia al ministro Bonafede, significherebbe una sfiducia a tutto il governo e a quel punto la crisi sarebbe inevitabile.

Scontro Bonafede-Di Matteo, pm: Mi offrì direzione Dap, poi cambiò ...
Alla fine delle dichiarazioni di voto (e della diretta Rai) si svolgeranno le votazioni. Saranno indette due “chiame”. Ciascun senatore voterà dal posto, con entrata nell’emiciclo scaglionata a gruppi di 50 ogni dieci minuti, secondo l’ordine alfabetico.

Luigi Di Maio.non ha dubbi sulla solidità della maggioranza governativa: “Sono trent’anni che ci chiediamo sempre se il governo tiene, se il governo traballa, anche per dinamiche legate alle maggioranze che lo sostengono. Ciò che posso dire è che il governo è solido e lo dimostrerà.

. Dal canto suo il leader dei pentastellati Vito Crimi, spiega chiaramente che  l‘iniziativa delle opposizioni è “un attacco strumentale” all’esecutivo: “Sono convinto – sottolinea – che la maggioranza voterà compatta”. “Stanca vedere Italia Viva impegnata nella ricerca di visibilità mentre il resto del governo lavora per superare la crisi”, lamenta  il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. .

Non posso pensare che mettano in scena questa follia. Le opposizioni fanno il loro gioco, quello di Italia Viva, che non ha una golden share, è incomprensibile”, osserva Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio. “È ora di prendersi le proprie responsabilità. 

Antonio Tajani, vicvepresidente di “Forza Italia” ha comunicato che : “Su Bonafede abbiamo presentato un testo di sfiducia come centrodestra, un altro testo con la prima firma della Bonino, è stato presentato, noi voteremo entrambe le mozioni“.

Decisivo sarà l’intervento dei 17 senatori di Italia viva compreso il loro  leader Matteo Renzi. Senza di loro l’attuale maggioranza che sostiene il governo può contare su 151 voti: 96 del Movimento 5 stelle, 7 del Gruppo Misto, 5 di Leu, 2 del Maie e 6 delle Autonomie. Da considerare che Gregorio De Falco si è però astenuto in occasione della fiducia sul decreto legge ‘Cura Italia’.

Secondo fonti di Italia Viva, infatti, il partito di Renzi ha chiesto alcuni impegni al governo, in primis un cambio di passo sulle politiche della giustizia in senso garantista e si aspetta a Palazzo Madama “un segnale da Bonafede”.

La violenza della scossa vulcanica alle ore 3.19 crea il terrore – e tanti danni – a Catania e provincia.

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Terrore per una  scossa di terremoto di magnitudo 4.8  avvertita alle 3,19 nell’area a nord della città.

Si registrano crolli e una decina di feriti La verifica oggi da parte degli esperti.. Un Comunicato  dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) spiega che  la scossa ha avuto epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell’Etna, e ipocentro a un chilometro di profondità. Il terremoto è stato il più forte, assieme a un altro di magnitudo 3.3 (4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio all’1,09), di uno sciame sismico che dalla mezzanotte è stato registrato sui versanti del vulcano.

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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, afferma in un intervento/comunicato ”Stanotte la terra ha tremato vicino a Catania, probabilmente legata alle attività vulcaniche dell’Etna. La macchina della protezione civile e dei soccorsi è già operativa da stanotte e il capo, ing. Angelo Borrelli che mi sta aggiornando costantemente, è già in viaggio per raggiungere Catania. Dalle prime notizie fortunatamente non risultano deceduti, una decina di feriti, e alcune case crollate. Sarà garantita – assicura – la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. L’Etna – conclude – rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro paese purtroppo è molto fragile”.

I segnali registrati hanno provocato la danza dei lampadari, il rumore assordante come un boato,spostamento di sedie e divani e cose mobili…visione oscillante delle cose

Il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per creare spazi ampi idonei ad  accogliere le persone che  non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa. Allertati elicotteri della Marina militare, della Guardia costiera, di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco. Il prefetto di Catania ha disposto per il sistema di sorveglianza e di messa in sicurezza un massiccio dispositivo di intervento con tutti gli uomini a disposizione, in coordinamento con il Dipartimento nazionale della protezione civile e quelli regionale e comunali.

Etna, sisma di magnitudo 4.8 a Catania. Paura nella notte: crollano case, 10 feriti, gente in strada

Foto M.M

Parecchie persone  per la paura si sono riversata in strada anche perché alla forte scossa delle 3.19 ne sono seguite altre due di minore entità: alle 3.51 a 6 km da Ragalna di magnitudo 2.5 e alle ore 4 a 2 km da Zafferana Etnea di magnitudo 2.7.

Nelle ultime ore si è verificata  un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande “energia” e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico. Dalla mezzanotte sono state 11 le scosse di terremoto

LE ZONE COLPITE – I centri più colpiti dalla scossa sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa VenerinaPennisi e Santa Maria La Stella,Nicolosi, Paternò eccetera . Tanti hanno avuto crepe e lesioni nei soffitti delle abitazioni dove è fuorisciuta terra. Tutti dovranno chiedere agli Uffici tecnici del Comune e della Protezione civile se potranno restare a dimorare nelle case.A Fleri diversi edifici hanno riportato lesioni e gravi danni, due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata e hanno riportato alcune ferite lievi. La Protezione civile sta iniziando a verificare le criticità degli edifici lesionati.

Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa madre, Santa Maria del Carmelo in Bogiardo. Sempre a Santa Venerina è anche crollata, dal campanile della chiesa del Sacro Cuore, la statua della Madonna, che era stata risparmiata dal terremoto del 2002. Molta paura e qualche danno anche a Zafferana Etnea e nei centri dell’acese, tra i quali Santa Maria La Stella, dove si è creato un avvallamento sull’asfalto in via Cantagallo con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, una frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina. Inoltre è caduto anche un pezzo della chiesa.

Un team di esperti farà il più presto possibile un esame della situazione e poi il Capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania..

“La libertà di stampa non è difendere gli interessi degli editori diffondendo notizie false ma di informare i cittadini”

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Nella foto il Senatore Vito Crimi autore dello scritto che qui  pubblichiamo e condividiamo

 

Anche oggi buona parte della stampa e dei quotidiani italiani ci riserva fiumi di fake news. «Il MoVimento 5 Stelle attacca la libertà di stampa»: ripetono questa menzogna da mesi sperando che la gente ci creda.

Ovviamente nessuno di noi attacca la “libertà” di stampa. Semmai condanniamo la “NON-libertà” di stampa. Cioè quella condizione per cui alcuni giornali, dovendo rispondere ai loro proprietari che hanno interessi economici magari scalfiti dal governo, utilizzano come clave i loro mezzi di informazione piegando i fatti, a volte stravolgendoli e a volte inventandoli, pur di giustificare quello che scrivono contro il governo.

Questa non è libertà di stampa. La libertà l’hanno già ceduta da un pezzo, e hanno fatto tutto da soli, nel momento in cui hanno iniziato ad adeguarsi agli interessi degli editori anziché difendere il diritto dei lettori e dei cittadini ad essere informati.

Figurarsi: NESSUNO ha mai augurato licenziamenti, fallimenti o perdita di posti di lavoro (vi invito, da bravi giornalisti che hanno a cuore la verità, a riascoltare le parole originali di Luigi Di Maio e a raccontare quelle). Ma i fallimenti sono un dato di fatto, una circostanza che accade e sta accadendo sempre più spesso. Domandatevi perché. E non date la colpa al governo, è sufficiente farvi un esame di coscienza.

Centinaia di aziende sono in crisi e migliaia di lavoratori rischiano il licenziamento. Eppure non danno la colpa al governo ma ai loro datori di lavoro, alle loro scelte scellerate, dettate solo dal proprio tornaconto personale.

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Mi stupisce che nelle redazioni, davanti alla prospettiva di rimanere a casa, si parta a manganellare il governo anziché individuare i veri colpevoli, cioè quegli editori che con le loro scelte sbagliate hanno incassato finanziamenti pubblici per miliardi di euro senza investirli oculatamente.

Non è certo colpa del Movimento 5 Stelle o del governo se migliaia di lettori sono in fuga dai quotidiani. Forse la responsabilità è di chi, anziché decidersi a fare finalmente vera informazione e recuperare un minimo di credibilità e di pubblico, continua a diffondere falsità e fake news”.