Protesta di un Comitato di Torino

Museo Egizio a Catania

Fonte foto: www.museoegizio.it

Fonte foto: www.museoegizio.it

CATANIA – I torinesi non ci stanno e si schierano duramente contro quello che definiscono “lo scippo all’Egizio“.

La sede distaccata del Museo Egizio di Torino che doveva sorgere a Catania, in via Crociferi, suscita i malumori dei piemontesi che si sono già riuniti in un comitato e hanno raccolto 3.500 firme online contro l’”esodo” di alcuni pezzi archeologici nell’isola.

La protesta si è trasferita ieri proprio di fronte l’edificio che ospita il Museo in via Accademia delle Scienze, a Torino.

Il dichiarato obiettivo degli organizzatori è sensibilizzare i visitatori e raccogliere ulteriori firme per bloccare il progetto del prestito di alcuni pezzi nella città etnea promosso dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Fondazione Museo Egizio.

Secondo gli oppositori della nascita della succursale del museo torinese, il fatto che i pezzi che dovrebbero essere prestati non siano esposti ma conservati nei magazzini, non è una motivazione sufficiente a dar via all’operazione.

Il comitato sostiene, infatti, che in tal modo si creerebbe un precedente pericoloso per i musei italiani. E lancia una forte accusa alla Sicilia che, ricca di beni culturali, dovrebbe valorizzarli opportunamente invece di “scippare” quelli altrui.

(Agenzia)

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