Guerriglia urbana a Napoli contro il coprifuoco Un coro di “Libertà, Libertà”

NAPOLI

 Napoli protagonista di un vero assedio di guerra contro la sede del governatore De Luca autore delle misure restrittive.   Tra il lungomare di via Partenope e via Santa Lucia, all’altezza proprio della sede della Regione Campania, scoppia il finimondo. Non sono accettate le comunicazioni di Vincenzo De Luca rivolte a fronteggiare il virus e, quindi a chiudere tutto.

Guerriglia urbana a Napoli contro il coprifuoco: violenza per strada -  L'Unione Sarda.it

Allo scoccare delle 23, orario di inizio del coprifuoco previsto dall’ordinanza regionale, si verifica  un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. Dal corteo sono stati fatti esplodere diversi petardi. Un gruppo che si è staccato dal grosso dei manifestanti ha lanciato fumogeni e bombe carta contro la sede della Regione Campania, sotto la quale un cassonetto è stato dato alle fiamme. 

Napoli è diventata esplosiva perchè la protesta comprende anche la rabbia degli imprenditori che non ci stanno al coprifuoco

Si richiedono dei sostegni. Cassa integrazione immediata, blocco dei fitti in caso di chiusura, riduzione del 50% dei fitti fino a fine pandemia, sospensione di tasse, contributi e iva, sospensione del pagamenti delle utenze.

Sono queste le richieste principali dei circa mille imprenditori partenopei, titolari di bar, ristoranti, gelaterie, pub, negozi etc. che, attraverso l’associazione Noi Consumatori, guidata dall’avvocato Angelo Pisani,”rappresenteranno negli inviti in mediazione al governo e alle Regioni, prima di notificare gli atti di citazione in tribunale per chiedere indennizzo economico in base all’articolo 2045″.

Apprendiamo pure che dopo un momento di relativa calma e, con un aumento della distanza tra forze dell’ordine e manifestanti, separati in via Santa Lucia da due linee di cassonetti della raccolta differenziata posti a mo’ di barricate, alcuni dei quali dati alle fiamme, al grido “libertà, libertà” alcune centinaia di persone hanno tentato di raggiungere nuovamente la sede della Regione Campania. Anche in questo caso sono stati respinti da un’azione di alleggerimento delle forze dell’ordine che hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

Un camion dei Vigili del fuoco è stato respinto e costretto alla retromarcia dai manifestanti, che hanno comunque dedicato un applauso ai pompieri. Non si hanno al momento notizie di feriti né tra le forze dell’ordine né tra i manifestanti. Al momento la tensione è scemata, anche se un centinaio di manifestanti staziona ancora in via Cesario Console.
Sui social hanno postato le fotografie della loro “disobbedienza civile” con scritte che inneggiano alla “libertà”.