Disco rosso dell'Ispettorato Foreste alla creazione di un sito Arte-Natura

L’Ispettorato nell’ambito dell’attività di vigilanza sul territorio e di salvaguardia e tutela della biodiversità come già definito dalla sua istituzione, svolge la sua attività in maniera prioritaria nelle aree protette. L’insediamento di betulle (Betula aetnensis) presso i Monti Sartorius subisce da alcuni anni una morìa dovuta a complessi fungini. Dalla prima segnalazione ufficiale delle patologie responsabili della morìa (Tamburino et al. zoo5) ad oggi non si sono manifestati segnali di miglioramento nella vitalità del bosco ma piuttosto di anno in anno si assiste ad un evidente “deperimento del bosco” per cause riconducibili a fattori biotici e abiotici ( ). La diffusione dei patogeni fungini ancora oggetto di studio (Sidoti et al. zor3), la mancanza di azioni efficaci atte al contenimento degli stessi, le condizioni climatiche che annualmente subiscono alterazioni, il perdurare della siccità estiva,la difficoltà della specie vegetale alla riproduzione naturale per seme (Strano, 2o1o), l’attività pascoliva, la fruizione turistieo-escursionistica del sito tra i più apprezzali nell’area Parco e la conseguente elevata pressione antropica, sono tutti fattori che compromettono la stabilità dell’area boscata in tutta la sua interezza. Il sito infatti possiede un carattere di specificità unico non solo per la presenza della Betula aetnensis quale specie endemica presente allo stato nafurale solo sull’Etna, ma anche per le unità fitosociologiche presenti in associazionee tutto l’ecosistemac he ne conseguel a cui dinamica è ancora oggetto di studio.

Sebbene sia di per sé lodevole  l’ iniziativa della creazione di un sito di Arte-Natura all’interno del Parco dell’Etna con l’installazione di opere di arte contemporanea, il rischio che si intravede è la compromissione irreversibile dell’equilibrio ecosistemico e della sua biodiversità già fragile soprattutto nell’area compresa tra i crateri spenti e il bosco indicata dal progetto. Lontano dal voler inibire iniziative come queste, si rawede la necessità di individuare località all’interno del Parco attualmente meno fruite ma più stabili dal punto di vista forestale ed ecologico che possano,attraverso itinerari museali all’aperto, contribuire alla promozione del sito UNESCO.  Il dirigente Gubernale dell’Ispettorato  auspica inoltre che vengano promossi dall’Ente Parco e da tutti i soggetti coinvolti nella gestione del territorio, interventi immediati per la tutela delle Betulle dei Monti Sartorius efficaci e mirati alla reale problematica ai fini della tutela del sito già espressione di Arte naturale.

Incontro con i Notai a Catania -TESTAMENTO E LASCITO SOLIDALE

CATANIA – Sette italiani su dieci conoscono il “lascito solidale”, il 14% l’ha realizzato, e un’indagine di Gfk Eurisko conferma la crescita di questa percentuale. Sono segnali incoraggianti che invitano a proseguire con la sensibilizzazione verso la tematica grazie anche all’impegno dei Notai, «che operano non solo come “custodi” del testamento, ma come figura qualificata e preposta che può guidare il cittadino nella più ampia consapevolezza delle sue volontà» afferma il presidente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Giuseppe Balestrazzi, che così annuncia l’adesione dei professionisti della città etnea alla XIII Settimana Nazionale dei Lasciti, organizzata – dal 23 al 29 gennaio 2017 – dall’Associazione italiana sclerosi multipla (AISM), con la collaborazione e il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, insieme a UBI Banca.

Venerdì 27 gennaio, alle 18.00, nell’Aula Dusmet dell’Ospedale Garibaldi Centro (Piazza Santa Maria di Gesù 5) il presidente Balestrazzi e il notaio Maristella Portelli, con la partecipazione del Rotary Distretto 2110, incontreranno i cittadini – ingresso libero e aperto a tutti – per fornire consulenza e informazioni chiare ed esaustive sulle disposizioni testamentarie, sulla legge italiana in materia di successioni, e sull’importanza del lascito solidale quale gesto di generosità alla portata di tutti, non vincolante e pienamente rispettoso dei diritti dei familiari e degli eredi.

Quest’ultimo aspetto spiega in pieno l’obiettivo della campagna promossa dall’AISM, che oggi in Italia conta 110 mila persone affette dalla patologia: «Fare un lascito solidale – ha dichiarato il coordinatore della Sicilia Angelo La Via – può significare molto per le persone con sclerosi multipla: dal sostegno alla ricerca scientifica, fondamentale per trovare una cura risolutiva e la causa della malattia, al potenziamento dei servizi socio-sanitari per migliorare la qualità di vita delle persone colpite e la loro inclusione sociale».

Protesta contro Trump – Mi ricorderò delle star che si sono esibite contro di me

Trump esprime  così la sua rabbia. “Ho visto le proteste di ieri, ma ho come l’impressione che si sia appena svolta una elezione. Perché questa gente non è andata a votare” lo scorso 8 novembre? Solo adesso manifesta in questo modo contro di me?

“Le celebrità fanno davvero male alla causa”, ha scritto in un tweet in cui punta il dito contro le star che si sono esibite ieri (e che avevano sostenuto la rivale Hillary Clinton).

Ma la Regione siciliana non adotta alcun procedimento disciplinare

Scandalo Ciapi, condannato ex dirigente ed assessore

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PALERMO –   

La Corte dei conti ha condannato in appello anche Gianmaria Sparma, ex dirigente generale del dipartimento Pesca, successivamente diventato assessore regionale.

Sparma dovrà risarcire 50 mila euro, colpevole di aver compiuto “atti contrari ai propri doveri d’ufficio”. Versamenti, abbonamenti Sky e accesso a carte di credito, comportamenti illeciti dovuti all’assolvimento del suo ruolo di funzionario pubblico.

Sparma si sarebbe reso colpevole del danno d’immagine di Palazzo d’Orleans, dovuto all’ampia risonanza a livello mediatico della vicenda corruttiva, “con conseguente notevole detrimento dell’immagine, del prestigio e della credibilità istituzionale dell’amministrazione in seno alla collettività sociale”.

Non risulta tuttavia alla Presidenza della Regione siciliana un procedimento disciplinare a carico dell’ex dipendente regionale a causa della sua condotta illecita condannata dall’Organo contabile.

 

Quando può passare il medico fiscale? Queste le fasce di reperibilità dei dipendenti

Quando può passare il medico fiscale? E’ vero che in caso di malattia la visita scatta già il primo giorno e che comprende anche il sabato e la domenica? Esistono esoneri? Sono molte le domande che il lavoratore dipendente si pone quando deve affrontare un periodo di malattia e di conseguenza la visita fiscale.

Per visita fiscale si intende l’accertamento sanitario, cioè una visita medica, che viene effettuata da parte di un medico dell’Inps nei confronti del lavoratore, quando è assente per malattia: il medico può essere mandato direttamente dall’Inps, a campione, per i lavoratori privati, oppure a spese del datore di lavoro, o, ancora, dall’amministrazione presso cui lavora il dipendente pubblico.

 Nel 2017, il lavoratore è tenuto a rendersi reperibile, per la visita fiscale, in determinati orari; in particolare, le fasce di reperibilità per la visita fiscale sono le seguenti: dipendenti statali e degli enti locali devono essere reperibili per l’intera settimana, festivi compresi, nelle fasce orarie dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 18. Anche i lavoratori del settore privato devono essere reperibili tutta la settimana, compresi sabati e domeniche, ma le fasce orarie sono differenti e vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.   Nella Regione
Sicilia le disposizioni si applicano appena si registra la presa d’atto da parte della Presidenza della Regione che trasmette ai vari dirigenti generali dei dipartimenti esistenti.

Durante le fasce di reperibilità, sin dal primo giorno in cui si ammala, il lavoratore in malattia deve restare a disposizione del medico fiscale, presso il domicilio indicato nel certificato medico inviato telematicamente all’Inps dal medico curante. Al verificarsi della malattia, il dipendente è tenuto a comunicare, appena possibile, la malattia al datore di lavoro (il tempo massimo entro cui avvertire l’azienda è stabilito dai contratti collettivi) e a recarsi immediatamente dal proprio medico curante perché rediga ed invii all’Inps in tempo reale il certificato telematico.

Se il lavoratore si reca dal medico il giorno successivo alla malattia e la visita è ambulatoriale, perde il primo giorno di malattia; lo stesso accade nel caso in cui la visita non sia ambulatoriale, ma il lavoratore si presenti alla visita medica con oltre 1 giorno di ritardo dal verificarsi della patologia; inoltre, su richiesta del datore, o dietro accordi aziendali, il lavoratore deve comunicare il codice univoco del certificato, perché possa essere visualizzato via web dall’azienda stessa, tramite il sito dell’Inps.

Proprio in virtù dell’informazione in tempo reale, è possibile l’invio del medico fiscale sin dal primo giorno di malattia, non solo da parte del datore di lavoro, ma anche da parte dell’Inps, nell’ambito dei controlli a campione. Qualora il medico fiscale si presenti al di fuori delle fasce orarie di disponibilità, e non reperisca il malato, quest’ultimo non può subire sanzioni disciplinari. Ricordiamo che chi non si presenta alla visita fiscale perde il 100% della retribuzione per i primi 10 giorni (a meno che entro 10 giorni non si presenti alla visita ambulatoriale, nel qual caso, a partire dal giorno della visita, la retribuzione viene ripristinata, ovviamente se viene effettivamente riscontrata la malattia); il 50% della retribuzione, per i giorni successivi al decimo; tutta la retribuzione, se non si presenta nemmeno al terzo controllo.

Il dipendente è esonerato dalla visita fiscale solo in alcune ipotesi, come una malattia nelle quali è a rischio la vita del lavoratore, un infortunio sul lavoro, patologie per causa di servizio, una gravidanza a rischio, patologie collegate all’invalidità riconosciuta, se almeno pari al 67%, il ricovero ospedaliero o presso altra struttura sanitaria. Se il medico curante riscontra una delle cause di esonero elencate, o se decida, in base ad altre serie motivazioni, di escludere il lavoratore dalla visita, deve contrassegnare il certificato telematico col codice E.

Se il dipendente malato, durante le fasce di reperibilità, deve assentarsi, è giustificato solo se l’assenza è dovuta a cause di forza maggiore o per sottrarre sé o un familiare da un pericolo grave, se l’interessato deve sottoporsi a visite mediche specialistiche o generiche, analisi, cure o terapie. Per giustificare l’assenza alla visita fiscale, in questi casi, il lavoratore deve preavvertire il datore o l’amministrazione, indicando giorno e orari di indisponibilità alle fasce di reperibilità e fornire, successivamente, idonea attestazione di quanto effettuato.

Non sono considerati casi giustificati di assenza al controllo del medico fiscale ipotesi quali malfunzionamento del campanello, breve uscita per espletare commissioni, o non essersi potuti alzare dal letto, perché vale il principio  secondo il quale il  dipendente  è tenuto a mettere in atto ogni accorgimento possibile per consentire l’accesso al personale fiscale sanitario.

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Chirurgia pediatrica. nuovi giochi

 Progetto realizzato da Rinascendo Onlus, grazie al contributo di Smei e Anac

 CATANIA – L’area giochi del Day Hospital dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica dell’Arnas Garibaldi Nesima dal prossimo 20 gennaio non sarà più la stessa: l’associazione socio-sanitaria di volontariato “Rinascendo Onlus” consegnerà in dono all’Unità Operativa Complessa diretta da Sebastiano Cacciaguerra, un’importante e significativa attrezzatura ludica, «per rendere bello e speciale agli occhi dei piccoli pazienti e delle loro famiglie lo spazio in cui trascorrono il tempo durante il ricovero ospedaliero, che è sempre una parentesi difficile e delicata», hanno affermato i volontari coordinati dalla fondatrice e presidente della Onlus Angela Leonardi.

Un televisore, un armadio, quindici tablet, dieci aste portaflebo, numerosi giocattoli e giochi di società, tanti palloncini, e molto altro: è il regalo che Rinascendo ha realizzato grazie al contributo della Smei (Società  Missionaria Evangelica Italiana). I fondi sono stati raccolti infatti in occasione di un concerto gospel di beneficenza che la Società ha organizzato insieme con l’Anac (Associazione Nazionale Artisti Cristiani) durante il periodo natalizio.

 

Come diventare soccorritore

PROTEZIONE CIVILE – Per svolgere attività come volontario a supporto delle istituzioni che coordinano gli interventi, è necessario essere iscritti ad una delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile inserite negli elenchi territoriali (consultabili presso la Regione o la Provincia nella quale si intende svolgere) o nell’elenco centrale, consultabile anche on line sul portale. Una scelta che può essere fatta in base a vari elementi, tra cui:

• ambito territoriale (nazionale, regionale, comunale );

• ambito dimensionale:

a) eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono essere fronteggiati con interventi di singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;

b) eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria;

c) calamità naturali o connesse con l’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo;

• eventuale specializzazione operativa (sub, cinofili, anti-incendio boschivo);

• livello di partecipazione con le attività istituzionali;

• disponibilità richiesta;

• vicinanza della sede alla propria abitazione.

Sepolti vivi- Estratti alcuni dalle macerie

Vigili del fuoco al lavoro per recuperare i superstiti dell’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga mercoledì scorso. Un gruppo di sei persone individuate questa mattina, due sono già state estratte dalle macerie e una terza è in procinto di essere tirata fuori, mentre si continua a lavorare per portare alla luce anche le altre tre persone. I soccorritori sono anche riusciti a stabilire un contatto vocale con altre quattro persone, un uomo, una donna e due bambini.

Dalle macerie sono stati estratti vivi la moglie e il figlio del cuoco Giampiero Parete scampato per un soffio alla valanga di mercoledì scorso. La donna e il bambino di 7 anni sono stati portati in ospedale a Pescara. Dalle immagini dei vigili del fuoco, si vede chiaramente la signora, una volta tirata fuori dalla neve, dire ai soccorritori: “C’è mia figlia”, chiedendo loro di aiutarla a uscire.

(Agenzia)

Il Mezzogiorno continua a tremare

La terra continua a tremare nel Mezzogiorno  dove oggi sono state registrate quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 e un’altra scossa superiore a 4 .

Una vittima è stata estratta dalle squadre dei vigili del fuoco intervenute nel comune di Castel Castagna, in provincia di Teramo. Mentre continuano incessantemente i tentativi per portare soccorso all’uomo ritenuto disperso nella zona di Ortolano, nel Comune di Campotosto. Attualmente  “sono impegnati uomini della Guardia di Finanza, dell’Esercito e dei Vigili del Fuoco, questi ultimi con l’ausilio di mezzi meccanici specializzati, in condizioni di estrema difficoltà a causa delle condizioni meteorologiche avverse”.

LE SCOSSE – La prima scossa di terremoto, di magnitudo 5.3 è stata registrata nella zona dell’Aquila alle ore 10.25. L’epicentro del sisma è stato localizzato dalla sala sismica dell’Ingv a tre chilometri da Montereale, a una profondità di 9 km, a una distanza di 4 km da Capitignano (Aquila), e a 9 km da Campotosto e Amatrice, nel Reatino.

La seconda scossa, di magnitudo 5.4, è stata invece registrata nella stessa zona alle 11.14. La terza forte scossa, alle 11.25, “è stata di magnitudo 5.3 ed è avvenuta a 10 chilometri più a Sud rispetto alla prima di stamattina delle 10.25” ha riferito all’Adnkronos la sismologa dell’Ingv Paola Montone, raggiunta telefonicamente presso la Sala sismica dell’Istituto. “Il centro più vicino all’epicentro di questa terza scossa – ha detto ancora Montone – è Capitignano, sempre nell’area de L’Aquila”.

Una quarta scossa, di magnitudo 5.1, è stata registrata alle 14.33. La quinta, di magnitudo 4.3, nella provincia dell’Aquila, alle 20.32.

Le scosse di terremoto sono state avvertite anche a Roma dove molte scuole sono state evacuate. E’ stata chiusa temporaneamente anche la metropolitana.

Alcuni crolli hanno provocato feriti in Abruzzo. Lo riferisce il Soccorso alpino. A Penne ci sono stati alcuni crolli di tetti e strade e i soccorritori “hanno recuperato e trasportato in ospedale alcune persone con necessità di dialisi e alcune persone ferite da piccoli crolli”.

Un bambino e sua mamma sono stati estratti vivi dalle macerie dai vigili del fuoco in seguito il crollo di un edificio a Castiglione Messer Raimondo, nel teramano. A quanto si apprende in un tweet dei vigili del fuoco, mamma e bambino erano in condizioni di ipotermia.

Recuperate otto persone che erano rimaste isolate a Nommisci, una frazione di Amatrice, dove i militari dell’Esercito hanno messo in salvo anche una donna incinta, che dovrebbe partorire nei prossimi giorni e che, dopo le scosse fortissime di stamattina, si era rifugiata in una stalla.

Critica la situazione anche in alcune frazioni di Amatrice dove alcuni nuclei familiari sono bloccati a causa delle copiose nevicate e delle scosse. “Mi auguro che quanto ha promesso il ministro Pinotti trovi un reale riscontro, e le turbine arrivino quanto prima per permettere a quelle famiglie che si trovano ancora in isolamento di riuscire a uscire dalle case” ha affermato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

In pieno isolamento anche  Castelluccio di Norcia.

(Agenzia)

Permessi 104 solo per l'assistenza al disabile – Possibili i controlli con l'investigatore

Si possono controllare gli eventuali abusi sui permessi concessi dalla legge 104 . Un ufficio diffidentepuò  effettuare controlli a mezzo di agenzie investigative, per verificare se i permessi siano utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dalla legge. Nel caso in cui dalle indagini emerga la fondatezza dell’abuso, ossia che il lavoratore sta utilizzando il permesso per attività diverse da quelle consentite, (come l’assistenza al parente disabile), le prove raccolte possono essere utilizzate a fondamento del licenziamento per giusta causa.

L’utilizzo improprio dei permessi 104 (ad esempio per soddisfare interessi personali anziché assistere il parente disabile) rappresenta infatti un abuso idoneo a ledere il rapporto fiduciario con il datore di lavoro, nonché un comportamento che viola i doveri imposti dalla convivenza sociale e che costringe l’intera collettività a sopportarne l’indebito costo: ha rilievo contabile e anche penale.  La giurisprudenza si è più volte pronunciata sulla legittimità di una simile pratica (ossia assoldare un detective), stante quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori sul divieto di “spiare i dipendenti”. Sul punto, la Corte di Cassazione ha ribadito che non viola lo Statuto dei lavoratori il datore di lavoro-  o altre forze istituzionali o sociali –  che si servono di un investigatore per accertare l’abuso dei permessi ex lege 104/92, considerando dunque legittimo il controllo finalizzato ad accertare l’uso improprio dei permessi, suscettibile di rilevanza anche penale.

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