Roma: il Tar Lazio accoglie le ragioni dei Centurioni romani "(artisti)

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Il Tar  accoglie le ragioni dei  centurioni e sospende l’ordinanza con la quale il sindaco di Roma Virginia Raggi il 1 dicembre scorso li ha ‘espulsi’ dal centro storico della Capitale. Nel provvedimento la Sezione Seconda del Tribunale amministrativo del Lazio ha poi fissato la trattazione del merito della questione al 6 dicembre prossimo.

E’ stata l’Associazione Centurioni Artisti di Strada a proporre il ricorso contro l’ordinanza di Roma Capitale n. 122 dell’1.12.2016 con la quale il Campidoglio aveva disposto il divieto in un’ampia zona, costituente praticamente tutto il Centro storico di Roma, “di qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro”.

 Il Tar, dopo aver ricordato che “le ordinanze contingibili ed urgenti rappresentano il rimedio approntato dall’ordinamento per far fronte a situazioni di emergenza impreviste” e che “deroghe alla normativa primaria, da parte delle autorità amministrative munite di potere di ordinanza, sono consentite solo se ‘temporalmente delimitate'”, rileva che, “nel caso di specie, gli episodi richiamati nelle relazioni depositate in atti, non appaiono di entità tale da configurare una vera e propria ‘emergenza’” e “non giustificano, pertanto, il divieto indiscriminato e più volte reiterato, di svolgere un’attività lecita e comunque avente caratteristiche analoghe a quella dei cosiddetti artisti di strada, oggetto di specifica regolamentazione da parte di Roma Capitale”.

Peraltro, il Tribunale amministrativo, evidenziando “il dovere dell’amministrazione di adottare la disciplina organica anche dell’attività svolta dai centurioni”, sottolinea, che, “dall’istruttoria disposta dal Collegio, è emerso come l’iter di approvazione di siffatta regolamentazione, non sia stato nemmeno avviato”. Alla luce di queste considerazioni, il Tar ha accolto l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia dell’ordinanza capitolina, in attesa del giudizio di merito.

(Agenzia)

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