Addio a Sandra Milo, una delle attrici più popolari del cinema italiano e musa di Federico Fellini

 

Sandra Milo, 90 anni: 4 matrimoni, 3 figli, il grande amore ...

Addio a  Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023.    Quattro matrimoni, tre figli.Lo ha reso noto la famiglia

Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto.

 

Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.

Sandra Milo assume  totalmente nel ruolo di donna manipolatrice e amante borghese. Una donna che ha bruciato la vita, ma non l’ha mai interrotta. Una vera e propria sopravvissuta in un’Italia che ha dimenticato i fasti del suo cinema.
Si sposa giovanissima, a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio sfortunatamente dura un paio di mesi, ma quanto le basta per avvicinarsi a un’elite molto ricercata.
Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi   Via Padova 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi…..
Il primo sodalizio artistico con Antonio Pietrangeli. Il regista la sceglierà infatti per affiancare Alberto Sordi ne Lo scapolo (1955), e proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una maggiorata del grande schermo, prendendo parte a numerose commedie. Pietrangeli la imporrà poi come prostituta in Adua e le compagne 1960) accanto a Claudio Gora e Marcello Mastroiammi, poi la trasformerà in un fantasma ne Fantasmi a Roma (1961) inserendola fra i desideri soprannaturali di Vittorio Gassman e Mastroianni, e ancora una volta accanto a Gora. Infine, nel 1964, diventa protagonista de La visita

La commedia è il ruolo in cui dà il meglio di se stessa, Dino Risi la vuole ne L‘ombrellone (1965), poi è ancora con Caprioli Come imparai ad amare le donne ne (1967). Chiusa il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. È l’addio definitivo alle scene, ma non per un insuccesso cinematografico o per le critiche dei recensori: la Milo sceglie la famiglia, tenendosi a lungo tempo lontana dai grandi schermi. La si rivedrà solo nel 1973 con la miniserie Sabato sera dalle nove alle dieci (1973), mentre il ritorno al cinema sarà in qualche modo fissato da F.F.S.S.  cioè .. che mi portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?(1983) con Roberto Benigni e dal film con Caprioli Cenerentola 1983).

Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma “Piccoli fans”, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Ma è durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” (1990), che la Milo entrerà al top. Il tutto però è dovuto a un brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la sia avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”, ispirando perfino un varietà “Ciro, il figlio di Target”, su Italia 1.
Le sue apparizioni sul grande schermo si fanno sporadiche: da  Camerieri (1995) con Ciccio Ingrassia  a  Il cuore altrove (2003) di Pupi Avati, entrando timidamente nel tubo catodico con la serie tv ma il portiere non c’è mai? (2002) e il reality show “Ritorno al presente”.

Nel 2006, comincia a recitare sul palcoscenico, prendendo parte a “8 donne e un mistero” con Nadia Rinaldi e Corinne Clery poi nel 2008 è ne “Il letto ovale” accanto a Gino Landi, con Barbara D’Urso e Maurizio Michelii. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.
Dotata  di quella voce inconfondibile , Sandra Milo rappresentò il volto ironico, forse ribelle volto della settima arte italiana.

 

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