G20: Tutti d'accordo sul clima – Perplessità sull' autoesclusione dell'America che riconosce tuttavia la globalità del problema

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Adesso è formale l’impegno  di 18 Paesi e dell’Unione Europea con esclusione dell’America “ad attuare completamente” gli impegni previsti dall’accordo G20.

L’accordo prevede tre  punti salienti  sul clima. Nel primo si ricorda che “un’economia forte e un pianeta in salute” sono due cose che “si rafforzano a vicenda”. Attraverso una “vera innovazione”, la “creazione di posti di lavoro”, la “competitività” si possono affrontare le sfide del cambiamento climatico. Nel primo punto, quindi, si riconosce che il cambiamento climatico “è un problema globale”, che i Paesi del G20 “devono affrontarlo” e che “collaboreranno strettamente a questo fine”.

 Nel  secondo punto si prende nota” della decisione di Washington di ritirarsi dall’accordo di Parigi. Nel  terzo punto “i 19 confermano il loro impegno e la loro volontà di applicare in pieno l’accordo di Parigi nei mesi e negli anni a venire e in accordo con i principi che abbiamo concordato”.

I Paesi hanno trovato inoltre un accordo sul commercio internazionale. In particolare, i Venti Paesi, inclusi quindi gli Stati Uniti, dichiarano, nella bozza: “Continueremo a combattere il protezionismo, incluse tutte le pratiche commerciali scorrette, e riconoscendo il ruolo delle difese commerciali legittime, a questo riguardo”.

L’Ue non riesce invece a far passare, nel comunicato finale del G20, l’obiettivo di ottenere delle sanzioni Onu mirate contro i trafficanti di esseri umani, per l’opposizione di Russia e Cina.

Il tema delle sanzioni Onu contro i trafficanti “è stato posto sul tavolo: ci sono state intense discussioni bilaterali”. La proposta ha raccolto “simpatia” da “un certo numero di Stati membri”, ma non è stata inclusa nel testo, “a causa delle obiezioni di due grandi Paesi non occidentali, Cina e Russia”.

Governo Italia – “Siamo tutti consapevoli della differenza giuridica tra rifugiati e migranti economici – ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante la sessione del G20 di Amburgo sull’Africa e sulle migrazioni – Ma questi sono oltre l’85% degli arrivi e quindi gestire e contenere i flussi è e sarà sempre più una sfida europea e globale“.

La sessione è stata introdotta da Gentiloni, dal presidente sudafricano Jacob Zuma e dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Tra l’altro, Gentiloni ha detto che “i Paesi impegnati a salvare e accogliere non vanno lasciati soli”. ..

 (Agenzia)

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