Open day per la tutela delle fragilità sociali

Sabato 27 maggio, ore 10.00, Aula Dusmet, P.O. Garibaldi Centro (piazza S. Maria di Gesù 5) – Catania

 DISABILITÀ, QUALI STRUMENTI DI SOSTEGNO PER IL “DOPO DI NOI”

I NOTAI INCONTRANO I CITTADINI

 Open day per presentare la Guida realizzata con le associazioni dei consumatori

 CATANIA – Anche la città etnea sarà protagonista dell’Open day per la tutela delle fragilità sociali che si terrà contestualmente in 61 centri italiani. L’incontro pubblico nel nostro territorio è organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone ed è in programma sabato 27 maggio, alle 10.00 nell’Aula Dusmet dell’Ospedale Garibaldi-Centro (piazza S. Maria di Gesù 5). In quest’occasione i notai del distretto catanese – insieme alle associazioni dei consumatori e a quelle per la tutela dei diritti delle persone con disabilità – incontreranno i cittadini per presentare la Guida per il Cittadino “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

 «La guida – ha affermato il presidente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzi – spiega gli strumenti giuridici utili a garantire assistenza alle persone con disabilità, a partire dalla legge sul “Dopo di noi” (legge 112/2016) che prevede strumenti pubblici e privati volti a favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone che versano in condizione di estrema fragilità sociale. Quelli pubblici sono rivolti ai disabili gravi privi del sostegno familiare, al fine di favorire percorsi che evitino il ricovero nei consueti istituti, di impedirne l’isolamento e favorirne la socializzazione, tramite l’istituzione di un apposito fondo di assistenza. Mentre quelli privati mirano a consentire la realizzazione di un “programma di vita” del disabile grave, che sia idoneo a soddisfare le sue necessità e bisogni, prevedendo a tal fine importanti sgravi fiscali per chi sceglie di sostenerlo concretamente».

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