Un parco archeologico per il Colosseo e una nuova Soprintendenza per Roma

Nasce il Parco archeologico del Colosseo

E’ il momento dei parchi autonomi. Come in Sicilia nasce un nuovo parco anche a Roma  detto archeologico del  Colosseo . Ad annunciarlo è stato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, oggi al MIbact.. Si tratta di “un Parco Archeologico che avrà l’autonomia di cui godono gli altri parchi archeologici“, ha spiegato Franceschini,  e il direttore della nuova entità verrà scelto con la selezione internazionale. E avrà la competenza sul Colosseo, sul Foro Romano, sul Palatino e sulla Domus Aurea.

“Verrà fatta una selezione solo per il Colosseo – ha spiegato Franceschini – e il profilo cercato sarà quello naturalmente di un archeologo. Il decreto verrà firmato entro 48 ore, ci saranno poi le procedure di registrazione. Completate queste procedure, avvieremo la selezione internazionale. Nel frattempo, ci sarà una gestione ad interim“.

 Accanto al parco nascerà anche una soprintendenza ad hoc per il resto della città. “Il territorio di Roma sarà competenza di un’unica soprintendenza speciale”,  che “avrà competenza su tutti i settori mantenendo l’autonomia gestionale e contabile anche su alcuni siti”. Una soprintendenza che comprenderà l’intero territorio di Roma.

Sul fronte dei finanziamenti, Franceschini ha assicurato che il 30 per cento degli introiti del nuovo parco andranno alla nuova soprintendenza capitolina, mentre il 20 per cento saranno destinati al fondo di solidarietà museale nazionale.

Novità anche per Pompei: nasce infatti il Parco Archeologico di Pompei. Alla scadenza dell’incarico del soprintendente sarà possibile individuare il nuovo direttore attraverso una selezione pubblica internazionale.

Intanto l’attuale soprintendenza speciale sotto la quale ricadevano l’Anfiteatro Flavio, il Palatino, il Foro e la Domus Aurea, guidata da Francesco Prosperetti, viene riorganizzata, inglobando quella delle Belle arti e del paesaggio, e rinominata soprintendenza speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio.

Viene quindi soppressa la relativa Soprintendenza ordinaria, ufficio dirigenziale di livello non generale, le cui strutture e il cui personale confluiscono nella Soprintendenza speciale. In tal modo, il Comune di Roma avrà un unico interlocutore statale in materia di tutela del patrimonio culturale, fatte comunque salve le competenze dei direttori di musei e parchi archeologici presenti nel medesimo territorio.

L’organizzazione della soprintendenza, inoltre, si articolerà in aree funzionali sia per la tutela che per la valorizzazione. Viene mantenuta la sua autonomia speciale e, infine, per assicurare il suo buon andamento, viene individuato un apposito meccanismo di finanziamento. In particolare, alla soprintendenza speciale è trasferita una quota pari al 30% degli introiti complessivi annui del Parco archeologico del Colosseo prodotti da biglietti di ingresso, al netto dell’eventuale aggio. Se quindi si considera che, per il 2016, l’importo degli introiti complessivi annui derivanti da bigliettazione da Colosseo, Palatino, Foro romano e Domus aurea è, al netto dell’aggio concessorio, di circa 35-36 milioni di euro (con lieve aumento rispetto agli anni precedenti), la soprintendenza speciale disporrà , secondo il ministro, di un finanziamento stabile pari ad almeno circa 11 milioni di euro annui.

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