Magistrato coinvolto insieme ad un maggiore della Finanza in una inchiesta di fuga di notizie

 

NOTIZIE RISERVATE,TOP SECRET  –  MA L’UFFICIALE DELLA G.DI FINANZA E’ ACCUSATO DI VIOLAZIONE DI NOTIZIE GIUDIZIARIE

L’ipotesi è che abbia preso parte a un incontro riservato in un cantiere navale di Marina di Stabia. E che abbia messo a disposizione di due armatori la sua competenza e il suo ruolo di ufficiale della Guardia di finanza, per ricavare notizie utili da spendere nel corso di un procedimento penale di un imprenditore amico. Notizie riservate, top secret.

L’ipotesi che ha spinto due Procure quella di Roma e di Napoli – a interrogare Gabriele Cesarano,(sopra nella foto) maggiore della Finanza, attualmente distaccato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri,è che abbia preso parte a un incontro riservato in un cantiere navale di Marina di Stabia. .

Un avviso di garanzia  (firmato dal procuratore aggiunto della Capitale Paolo Ielo), Cesarano è stato ascoltato anche dai pm Giuseppe Cimmarotta e Henry John Woodcock, in un doppio versante investigativo che punta a chiarire presunti scambi di favori avvenuti mesi fa nel Napoletano.
L’inchiesta giudiziaria vede coinvolto il magistrato Andrea Nocera (che si è dimesso dal ruolo di capo dell’ufficio ispettorato del Guardasigilli), ma anche un altro magistrato attualmente in servizio in una Procura del distretto di Corte di appello di Napoli.

Il colloquio con due armatori Salvatore Di Leva e Salvatore Lauro ha consentito il provvedimento giudiziario. Una conversazione a più voci, che è stata ricostruita grazie a un virus spia inoculato nel cellulare di Di Leva. In sintesi, c’è la convinzione secondo la quale Di Leva e Lauro abbiano provato attraverso Nocera e Cesarano «di avere informazioni utili alla salvaguardia degli interessi di Salvatore Lauro», a sua volta finito sotto inchiesta per vicende legate alla gestione delle società di famiglia.

A quell’incontro parteciparono si apprende pure, anche il commercialista del gruppo Alessandro Gelormini ), il magistrato Nocera e, probabilmente, anche il finanziere ieri ascoltato dai pm di Roma e Napoli. Domande diverse, condotte su un doppio binario: quelli di Napoli vogliono sapere se Nocera si è realmente messo a disposizione di Di Leva e Lauro per fornire notizie riservate e utili al gruppo Lauro (ottenendo in cambio – scrivono – biglietti omaggio per Capri e il rimessaggio del gommone); mentre quelli di Roma stanno conducendo verifiche su un secondo magistrato, che avrebbe avuto in omaggio la disponibilità di un gommone da usare nel golfo (non è chiaro in cambio di cosa).

Nocera si dice pronto a respingere le accuse e a dimostrare la correttezza della propria condotta.Per gli inquirenti napoletani, è possibile parlare di «rapporti di mutua disponibilità», che avrebbero indotto Nocera a «partecipare a riunioni societarie cui non avrebbe avuto ragione di interessarsi (all’insegna di uno strano impegno solidale)».

Avviso di garanzia per il ministro Salvini. Lui replica: Non mi piace il procuratore di Agrigento che vuol apparire dapertutto, Patronaggio si candidi con il Pd ed indaghi sugli scafisti non su un ministro

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Conflitto aperto tra il Ministro Salvini e il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio . Il Procuratore che oggi ha interrogato due dirigenti del Viminale, ha inviato un avviso di garanzia per “sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale” a Matteo Salvini e al suo capogabinetto.  Il fascicolo riguarda il mancato sbarco degli immigrati dal pattugliatore ‘U. Diciotti’ . Gli atti saranno trasmessi alla competente procura della Repubblica di Palermo per il successivo inoltro al cosiddetto tribunale per i ministri della stessa città.

Il  Procvuratore di Agrigento non mi fermerà – “Ho saputo dieci minuti fa che sono sotto inchiesta per sequestro di persona”, ma “è difficile fermarci”. “Possono arrestare me ma non la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani”. Sono le prima parole in diretta da Pinzolo di Matteo Salvini dopo la notizia di essere indagato per il caso della nave Diciotti. “E’ incredibile vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone e non c’è un indagato e indagano un ministro che difende i confini del Paese. E’ una vergogna”. Il caso della Diciotti l’abbiamo risolto perchè venti migranti sono destinati ad andare in Albania, il resto sarà la Chiesa che li assorbirà e tutelerà………….. Se il procuratore di Agrigento vuol fare politica non indaghi un ministro che difende gli italiani ma si candidi col Pd.     Vergogna!    Invece di indagare gli scafisti ha aperto questo magistrato che vuol apparire dapertutto un fascicolo contro il ministro c he ha lavorato per risolvere il più scottante problema italiano.

Naturalmente la popolazione italiana sembra essere dalla parte di Salvini adesso che la problematica della nave Diciotti si avvia a soluzione.  Resta il segnale dello scontro violento con il Procuratore di Agrigento, della magistratura che non sapeva tuttavia della notizia positiva data da poco tempo della distribuzione dei migranti fra Albania e la Chiesa cattolica.      Uno scontro tra titani solo che adesso Salvini, diversamente da Berlusconi che chiedeva solidarietà al popolo italiano, esce dal conflitto più rafforzato.  Un leader su tutti. Insomma una specie di Messia.   I Pm hanno fatto sentire la loro voce, hanno fatto intendere che ci sono.
Questo è davvero un Paese strano osserviamo noi. Ogni potere istituzionale vuol essere considerato e coccolato.  Non si può fare come Salvini che teorizza obiettivi violando le regole e pensare di uscirne indenni. E’ il prezzo che doveva pagare.

L’Associazione nazionale magistrati denuncia “interferenze” da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini nel lavoro della procura di Agrigento sul caso della nave Diciotti, ricordando che “nessun soggetto può sostituirsi ai magistrati”. “In questi giorni la Procura della Repubblica di Agrigento sta svolgendo gli accertamenti necessari a verificare se nella delicata vicenda della nave Diciotti siano stati commessi dei reati. Purtroppo – sottolinea la Giunta esecutiva centrale dell’Anm in una nota – registriamo che, parlando della vicenda, il ministro dell’Interno ha rilasciato dichiarazioni tendenti a orientare lo sviluppo degli accertamenti con riguardo ai soggetti potenzialmente responsabili”.