GOLPE IN CORSO DELL’ESERCITO CONTRO IL PRESIDENTE DEL SUDAN, OMAR AL BASHIR

Golpe in Sudan?

Nella foto d’Archivio, il Presidente del Sudan Omar Al Bashir

Sudan in tensione:  veicoli militari , blindati ,sono entrati nel complesso che ospita il quartier generale dell’esercito e dove si trova la residenza ufficiale del presidente.        Non più in programma – la manifestazione a sostegno del presidente  a Khartoum: l’annuncio di un’imminente dichiarazione dell’esercito, arrivato attraverso la radio e la televisione di Stato,   dà credito all’ipotesi di possibile golpe contro al-Bashir.

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Nella foto d’Archivio (Sud Libertà), la Capitale del Sudan Khartum
“L’esercito sudanese farà un’importante dichiarazione”: – contro il governo del presidente salito al potere nel 1989 grazie a un colpo di Stato.

Durante le manifestazioni nel fine settimana, sette persone erano state uccise e 2.496 erano state arrestate.Secondo una comunicazione del  ministro dell’Informazione Bushara Juma’a Aror, 15 civili erano rimasti feriti, così come 42 membri delle forze di sicurezza.

L’ esercito è entrato questa mattina all’alba nella sede dell’emittente radiotelevisiva di Stato, al quinto giorno di un sit in di protesta davanti al loro quartier generale di Khartum di migliaia di persone che invocano la rinuncia del presidente Omar Al Bashir, al potere da 30 anni.

Gli organizzatori delle proteste hanno esortato tutti gli abitanti di Khartoum ad accorrere in massa davanti al quartier generale dell’esercito. “Chiediamo al nostro popolo di tutta la capitale e della regione circostante di recarsi immediatamente nell’area del sit-in e di non andarsene da lì fino alla nostra prossima comunicazione”, ha detto l’Associazione dei professionisti sudanesi (Sudan Professionist Association”, che ha organizzato le proteste. L’associazione è stata fondata 7 anni fa da circa 200 docenti universitari a sostegno di imprenditori e professionisti.

Intervento del  segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha  lanciato un appello in Sudan per evitare la violenza e ” invitato il governo a promuovere un dialogo inclusivo,  l’Onu è pronto a sostenere ogni sforzo per risolvere pacificamente la crisi del Paese. “Si chiede il pieno rispetto dei diritti umani, compresa la libertà di riunione, la libertà di espressione e la liberazione dei manifestanti detenuti”.

Un miracolo ha salvato il medico siciliano dallo schianto dell’aereo precipitato in Sud Sudan (19 morti finora)

 

 

Sud Sudan, aereo precipita nel lago: 19 morti - Twitter

A bordo dell’aereo commerciale vi erano 23 passeggeri precipitato  nei cieli del Sud Sudan poco prima dell’atterraggio. Gran parte dei presenti sono morti – ben 19 – mentre  quattro sono i superstiti miracolosamente sopravvissuti all’impatto. Tra i superstiti anche un medico siciliano volontario in Africa. Le sue condizioni non desterebbero problemi  e presto sarà rimpatriato in Italia. Non è ancora del tutto chiara la causa della tragedia, quasi certamente da addebitarsi ad un sovraffollamento del velivolo e al maltempo.

Ad aggiornare più volte il bilancio è stato prima Taban Abel Aguek, ministro dell’Informazione della città di Yirol, poi da media locali e internazionali. Ma regna ancora il mistero sulle cause che hanno portato allo schianto dell’aereo in un lago del Sud Sudan. Pare che l’aereo trasportasse 23 persone a bordo, ovvero più del carico massimo per cui era omologato.

E’ vivo per miracolo di Dio  il medico catanese Damiano  Biagio Cantone di 32 anni  che si trovava sull’aereo precipitato in Sud Sudan, nel lago di Yirol. , il dottor Cantone era diretto all’ospedale di Yirol – spiega una nota del Cuamm – per prestare servizio insieme a ‘Medici con l’Africà del Cuamm che supporta la struttura dal 2007 a favore della salute di mamme e bambini.  Verrà trasferito a Juba e rientrerà presto in Italia». 

Il velivolo era un mezzo commerciale con 19 posti a sedere e probabilmente era sovraccarico. Il ministro dell’informazione Aquek ha fatto sapere che “c’erano persone ovunque”, in riferimento al luogo dello schianto.

VIDEO DELLO SCHIANTO DELL’AEREO PRECIPITATO

Il velivolo caduto era di proprietà della South West Aviation, ed era partito dall’aeroporto internazionale di Juba, la capitale del Sud Sudan, diretto a Yirol. Qui è però caduto nel lago, come testimoniato anche dall’immagine pubblicata sul proprio account Twitter da parte della stazione radio delle Nazioni Unite Radio Miraya.    Fra le cause del disastro  l’ipotesi migliore pare sia quella del  maltempo e della scarsa visibilità