Alitalia: fra poco il commissario per il decollo dell'Azienda

Risultati immagini per foto di aerei alitalia

Il ministro Calenda: Sarebbe immorale punire i lavoratori e i contribuenti”

L’esecutivo  dovrà nominare presto uno o tre commissari. I nomi più quotati sono quelli di Luigi Gubitosi e di Enrico Laghi, già commissario straordinario di Ilva. A stretto giro verrà poi approvato il provvedimento con i 400 milioni di prestito ponte per assicurare la continuità aziendale nei sei mesi di commissariamento.

 Il primo provvedimento sarà quello di mettere mano ai contratti per la fornitura di carburante, oggi troppo onerosi. L’obiettivo è di avere risparmi di circa il 20%. Poi verrà messo a punto un piano industriale fatto di altri tagli, per cercare di limare il più possibile i costi dell’azienda.

Sulla questione il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda è stato chiaro: “Non vanno puniti i lavoratori“. E ancora: “Sarebbe allucinante e immorale anche punire i contribuenti dopo i dopo i 7,5 miliardi” di fondi pubblici immessi in Alitalia. Il fallimento della compagnia, ha aggiunto subito dopo, “sarebbe uno choc per il Pil” nazionale. Ma “non è che chiunque arrivi continuerà a perdere soldi” è “impensabile continuare a perdere soldi” e le condizioni di chi arriverà in Alitalia “non credo saranno diverse da quelle chieste da Etihad”. Sarebbe uno choc, ha sottolineato, per il prodotto interno lordo, superiore rispetto” a un “periodo di sei mesi coperto dal prestito del governo per trovare un acquirente”. “Non si può far fallire dalla mattina alla sera Alitalia perché non avremmo più collegamenti da una parte all’altra del Paese” ha infine aggiunto il titolare del Mise, evidenziando che “non ci sarebbero subito altre aziende pronte” a coprire i collegamenti e per “un periodo sarebbero staccati”.

 (Agenzia) 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *