Confiscato alla mafia Villa Napoli di Bagheria, diverrà centro estivo “per bambini in condizioni di fragilità”

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Palermo

Villa Napoli di Bagheria, bene confiscato alla mafia, diventerà un centro estivo destinato ai bambini dai 6 agli 11 anni che si trovano in condizione di fragilità e di svantaggio socio-culturale e ambientale. La giunta regionale, infatti, su proposta del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato il via libera al finanziamento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile, assegnato al Comune di Bagheria, in provincia di Palermo, per un importo complessivo di 231 mila euro.

«La restituzione dei beni confiscati alle mafie alla cittadinanza – dice il governatore – costituisce uno strumento di grande valore rieducativo, non solo perché si possono trasformare in opportunità occupazionali, ma anche perché possono rappresentare luoghi di inclusione sociale e di accoglienza, come nel caso di Villa Napoli. La Regione condivide pienamente l’obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata da realizzarsi anche attraverso la restituzione di questi immobili alle comunità locali».

Il finanziamento dei lavori di riqualificazione rientrano nell’ambito di un protocollo di intesa, apprezzato in giunta, tra ministero dell’Interno, Regione e Comune di Bagheria che prevede l’avvio del progetto per la creazione del centro estivo che potrà ospitare 120 bambini. L’accordo include l’impegno del ministero a sostenere le spese di funzionamento del centro per il primo anno, poi saranno sostenute dal Comune di Bagheria.

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