Fine della storia per Patrick Zaki, il ricercatore graziato dal Presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi

Patrick Zaki

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l presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki, che ieri era stato condannato a tre anni di carcere. Graziato anche l’attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer.    E’ un segnale molto positivo dei rapporti di politica estera tra l’Italia e l’Egitto

Patrick George Zaki   – si sa -è uno studente iscritto al Master in studi sulla parità di genere Gemma dell’Alma Mater di Bologna. Nato a Mansoura, in Egitto, il 16 giugno 1991 da genitori di religione cristiana, Zaki si è trasferito a vivere nel capoluogo emiliano al fine di conseguire la laurea.

 Il 7 febbraio 2020 stava rientrando in Egitto proprio da Bologna per andare a trovare la famiglia in occasione delle vacanze.   La sorpresa  all’aeroporto del Cairo : fermo su disposizione delle autorità egiziane.

Secondo quanto riportato da alcune Ong , Patrick  viene torturato durante un interrogatorio durante il quale gli viene chiesto del suo lavoro, del suo attivismo per la comunità Lgbt e della sua collaborazione con l’Ong egiziana Eipr.

La formalizzazione dell’arresto viene fatta il giorno seguente, l’8 febbraio 2020, quando il ricercatore compare a Mansoura, sua città natale.Da allora è tutta una via Crucis per lo studente, una storia che coinvolge la politica italiana e, in particolare il Parlamento italiano

Le accuse che gli vengono rivolte sono di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe come scopo quello di minare la sicurezza pubblica.

La condanna del tribunale di Mansoura, che riguardava la diffusione di notizie false, era arrivata all’undicesima udienza del processo. La comunicazione proviene  da  Hossam Bahgat, attivista egiziano per i diritti umani e fondatore dell’Egyptian Initiative for Personal Rights, l’ organizzazione non governativa con la quale collaborava  Zaki.
Secondo Bahgat, la sentenza non era soggetta ad appello. L’attivista era stato arrestato nel 2020 in Egitto. Oggi fine della storia per Patrick Zaki.

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