INTIMIDAZIONI ALL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO DI CATANIA? IL DIRETTORE ALESSANDRA SI “INVENTA” UNA POTESTA’ PUNITIVA CONTRO GLI ISTRUTTORI DIRETTIVI “CHE NON VOGLIONO PIU’ CONTATTI CON I CAVALLI”

Costruire la Safety Leadership per dirigenti e preposti

 

DI    RAFFAELE  LANZA

Che succede all’Istituto Incremento ippico di Catania?   Telefonate di protesta in Redazione di dipendenti infuriati contro il comportamento e la condotta del direttore –protempore dell’Ente Alfredo Alessandra

Si riapre la piaga.” Questo direttore è un fasc…., è protetto dalla politica siciliana, e via  discorrendo gli sfoghi del personale interessato    Un po’ di calma, signori e un passo indietro, a Luglio scorso. Il direttore attiva –nel mese di luglio ricorderemo – un procedimento disciplinare contro il personale che si rifiuta di fornire le misure e le taglie personali per consentire la consegna dei dispositivi DPI normalmente previsti per l’epletamento delle mansioni lavorative presso l’ente  impedendo con ciò –prosegue il direttore- il regolare inserimento ai fini dell’espletamento delle attività previste dalla legge n.5 dell’85, che prevede una unica figura professionale,     I dipendenti istruttori si rivolgono agli avvocati personali per l’assistenza rituale nel procedimento come previsto        dalla normativa sui procedimenti penali. Non credono più essi ai sindacati rappresentativi dell’Ente.

Protagonisti  spesse volte di interessi e vantaggi solo personali. Spiegano i dipendenti che non figurano più sindacalmente l’ex segretario generale della Cgil G.Del Popolo, sostituito da La Rosa né il dirigente regionale della Uil Luca Crimi. Ambedue gli ex hanno cambiato tipologia di lavoro , ente e postazione.

 Afferma ancora il direttore: “In sede di audizione –con l’assistenza dell’avv Enrico Buscemi -i dipendenti interessati hanno rilevato che “non era loro intenzione contravvenire ad un ordine di servizio ma che, in virtù dell’inquadramento quale istruttore, Categoria C, ritenevano di non dare riscontro a quanto richiesto ritenendo errata la richiesta rivolta a dipendenti con qualifica inferiore che prevede il contatto con gli equini”     Questi dipendenti –ribadisce Alessandra- ben conoscono le mansioni da espletarsi presso l’Istituto in virtù della legge del 1985.

La iscrizione alla categoria C ha valenza solo economica”  conclude nel provvedimento punitivo il dirigente.    Fin qui il pensiero registrato con tanto di protocollo pubblico- della direzione   

Noi di Sud Libertà non possiamo essere d’accordo in nulla con le osservazioni  e i metodi del direttore-pro tempore dell’Istituto Ippico.  Primo perché lui deve fare il dirigente e non il legislatore. Non può affermare- come non lo possono dire e/o scrivere neppure i giudici d’Appello, anche se orientati – c he la categoria Istruttore direttivo ha valenza solo economica in presenza di un regolare Contratto del personale regionale validato dall’Aran e dal legislatore regionale

Poi anche perché il dirigente Alessandra aveva il dovere di realizzare insieme al dipartimento superiore un progetto di sostituzione immediata del personale organizzando un Corso di formazione. Non l’ha fatto lui né dal 2000 in poi , anno dell’inquadramento, il precedente direttore dell’Istituto Paladino. 

E sappiamo anche che esistono documenti scritti di “Richieste di cambio mansioni al personale istruttore dn diversi Verbali di Contrattazione sindacale registrati dal 2005 al 2016- 

Ora si merita tutto questo.  Vediamo la denuncia-od avviso di denuncia del personale – inviata ai sindacati e alla popolazione dipendente ,con una Raccomandata Pec, contro il direttore Alessandra

 

Docente precario entra in ruolo dopo oltre 10 anni di supplenze, il ricorso  Anief - Orizzonte Scuola Notizie

 

PROVVEDIMENTO PUNITIVO?   I DIPENDENTI ISTRUTTORI NON CI STANNO E DENUNCIANO IL DIRETTORE ALESSANDRA

 

Oggetto:  AVVISO  DI DENUNCIA (N.01)- / Attivazione del procedimento penale, per i reati contestati di Falsità in atti pubblici (omissioni ed incompetenza) –ed Abuso d’autorità a carico di:    Alfredo Alessandra, dirigente –Istituto ippico-Via V.Emanuele

 

Poiché il Provvedimento (Contestazione  6/7/2022) N.03  …..  dalla S.V. adottato viola chiaramente diversi obblighi procedimentali rigorosi posti a tutela del diritto di difesa degli “incolpati “ e realizza pienamente ED INTENZIONALMENTE – il reato di falso ed abuso d’ufficio –a mente, fra l’altro,  della Sentenza del Consiglio di Stato sez V N.8 /77-     CON DIFFUSIONE DELL’ASSUNTO paradossale– quel che è più grave – che l’inquadramento nella categoria C  di cui al CCRL per i dipendenti riclassificati abbia valenza solo economica

Constatato che il direttore pro tempore Alfredo Alessandra violando i principi di eguaglianza e correttezza professionale si è inventata una potestà punitiva   per concretizzare, con evidente abuso di autorità, “un giudizio sulla qualifica decorente dal 2000 “ che deve ancora essere valutato ed espresso pienamente dall’Autorità Giudiziaria e dalla Corte di Cassazione e, eventualmente dall’UE.

 

Catania. Istituto incremento ippico, 8 dipendenti in disponibilità - CGIL  Catania

Che l’Istituto Incremento Ippico , nell’ipotesi magica del direttore protempore, si dovrà assumere allora in ogni caso una responsabilità contabile (alla Procura della Corte dei conti) di non poco conto come per l’Organo superiore dipartimentale di controllo dell’Ente etneo.

Considerato che il Provvedimento    della sospensione delle quattro ore si rivela illegittimo e pretestuoso e che la sanzione viene utllizzata come strumento di simpatia e antipatia , anche a rappresentanti sindacali scriventi ed ex dirigenti provinciali sindacali (Soldano)e, comunque non poteva a essere comminata  fino al termine del processo giudiziale amministrativo in corso,sia per non dare ai Signori Giudici un orientamento fazioso e fuorviante –come finora sostenuto dai legali bugiardi della controparte pagati con tanta disinvoltura con abbondanti –anche troppo, è scandaloso –  soldi pubblici  delle casse dell’Ente dal direttore protempore Alessandra sia, soprattutto,  per rispetto ed obiettività della Magistratura  Giudicante.

Rilevato che in tema di rapporti tra giudizio penale e giudizio disciplinare,  debba essere rispettata la pregiudiziale penale –e consentire ai Giudici del Tribunale di  agire in piena serenità,

                                                                                              DENUNCIA

ALFREDO ALESSANDRA , IN SERVIZIO PRESSO LA Regione siciliana-Via Vittorio Emanuele , per quanto testè riferito e lo invita a

 REVOCARE E/O SOSPENDERE SUBITO  il provvedimento preriferito anche ai sensi del Testo Unico della Regione Siciliana 117 /57 n3  e disposizioni normative successive.

Il sottoscritto – che riveste anche la carica di Rappresentante sindacale- la invita pertanto ad avere maggiore rispetto di chi  si occupa del sociale (Rappresentanti sindacali) e a  voler quindi  revocare o sospendere la sanzione in pendenza del procedimento penale che sarà promosso –- entro tre giorni presso la Segreteria del Tribunale di Catania –Piazza Verga con informazioni dettagliate sui Suoi comportamenti  inaccettabili e reati  commessi, dilatati dal Suo medico competente di Siracusa , complice, che ha ignorato- e falsato senza ombra di dubbio- intenzionalmente la realtà degli istruttori,   -al Pubblico Ministero di Catania.per le adeguate valutazioni a riguardo, le dovute indagini preliminari e il conseguente Rinvio a giudizio dell’Imputato Alfredo Alessandra

 

  Salvo Soldano   (ex dirigente provinciale sindacale )             Antonio Sebastiano Zappalà  (Rappresentante sind.).             Altri dipendenti  firmatari                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *