La Procura di Ivrea apre un’inchiesta: “I lavori sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio del treno investitore(160 Km orari)

 

La Procura di Ivrea apre un procedimento sulla morte del gruppo di lavoro dei cinque addetti alla ferrovia.    Reato: disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. Da oggi lavoratori delle ferrovie in sciopero per 24 ore  Indagine anche delle Ferrovie…

Stazione di Brandizzo, rilievi dopo il tragico incidente ferroviario costato la vita a 5 operai investiti e uccisi da un treno - Fotogramma
Stazione di Brandizzo luogo della tragedia (foto comunicato)

 Gli investigatori approfondiscono le indagini . Si apprende che sono  stati ascoltati come persone informate sui fatti i due macchinisti che si trovavano a bordo del convoglio e che dopo l’incidente erano stati portati in ospedale sotto shock così come due operai rimasti illesi.     Punti interrogativi dell’inchiesta :  accertare se al momento dell’incidente c’era o meno un’interruzione della linea che avrebbe dovuto esserci.  Poi la  verifica delle apparecchiature del convoglio che ha investito e ucciso gli operai.   Si sa intanto che  il treno, che era diretto a Torino, viaggiava a 160 km orari.

Indagini anche delle Ferrovie per  ricostruire la dinamica e le cause della tragedia .
Sotto i riflettori la procedura di sicurezza vigente. Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento, ossia binari, traverse e massicciata,  Rfi li affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, spiega ancora Rfi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del medesimo, in questo caso dell’impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di Rfi.
La velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km orari. Dunque, conclude la nota Rfi, la questione è altra: i lavori, secondo procedura, sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno.

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