NEL SUD IL GRAN NUMERO DELLE OPERE INCOMPIUTE LA SICILIA DETIENE LA MAGLIA NERA (CENSITE 138 OPERE RIMASTE IN STALLO)

 

Comunicazione delle ultime ore.  L’Agenzia  informa   .   Eccola riportata  “. Una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati forniti dalle regioni pone in luce che le incompiute sparse sul territorio italiano  sono diminuite del 3 per cento   

Si apprende che al 31 dicembre 2022 erano 367 le opere in stallo, contro le 379 dell’anno precedente. Per completarle occorrono più di 1,4 miliardi di euro. Ciò che non cambia è la collocazione geografica di questo lungo elenco di lavori non portati a termine nei tempi previsti. La lista delle opere incompiute è caratterizzata infatti, così come lo scorso anno, da una netta prevalenza delle regioni del sud che ne ospitano sette su 10 (262). Le opere incompiute localizzate nelle regioni del centro Italia sono 54 (15% del totale); 40 quelle del nord 40 (11%). Le restanti undici opere al palo sono di competenza delle amministrazioni centrali.

Un dato, quello sulla concentrazione nelle regioni del sud, che è fortemente condizionato dalla performance siciliana. La Sicilia detiene sempre la maglia nera Nell’isola sono infatti state censite ben 138 opere incompiute. Un numero che, rapportato al totale di quelle del meridione, equivale al 53% e che pesa per il 38% se messo in rapporto invece con il dato nazionale.Nella maggior parte delle regioni italiane il numero delle opere incompiute è rimasto invariato o è calato rispetto all’anno precedente. Le uniche in controtendenza sono state la Campania, passata da cinque a nove opere (+80%), l’Emilia Romagna (+33%, da 6 a 8) e la Liguria (+50%, da due a 3 opere).

Per opere incompiute – spiega il Csel – si intendono lavori il cui termine contrattualmente previsto per l’ultimazione è passato e che sono rimasti in stallo per problemi di non facile o immediata risoluzione, quali: mancanza di fondi, cause tecniche, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell’impresa appaltatrice, risoluzione o recesso dal contratto e mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore.

Il parco progetti rimasti al palo comprende interventi dei più svariati: dalla costruzione di strade, impianti di depurazione e collettori fognari alla costruzione di palazzetti dello sport, piscine e campi da tennis o da calcetto. Dall’edificazione di case popolari, scuole, mattatoi alla realizzazione di canili, centri ippici alla realizzazione di acquedotti, centri diurni e case protette per anziani.

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