Sale la temperatura tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord

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Aerei bombardieri strategici B-1B hanno condotto voli di addestramento nella zona della penisola coreana assieme alle forze aeree giapponesi e sudcoreane. Il sorvolo da parte dei bombardieri strategici americani è arrivato dopo l’apertura di Donald Trump, che si è detto disponibile a un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un nelle circostanze opportune.

Il dittatore Pyongyang fa ricadere sugli Stati Uniti la responsabilità di una guerra nucleare tra i due Paesi.

Trump dal canto suo si dichiara invece disponibile -per quanto improbabile – ad un colloquio con Pyongyang.

Insomma il presidente americano la sua parte l’ha fatta. Dinanzi al mondo intero.

Il portavoce del ministero della Difesa di Seul ha intanto spiegato che le esercitazioni congiunte sono state condotte a scopo di deterrenza nei confronti delle provocazioni di cui si è resa protagonista la Corea del nord e per mettere alla prova la prontezza di risposta ad un eventuale nuovo test nucleare.

 Anche il sistema antimissile americano Thaad dispiegato in Corea del Sud per rispondere alle minacce nordcoreane è “operativo“. Lo ha reso noto il portavoce delle forze americane in Corea, colonnello Rob Manning, secondo cui il sistema “ha la capacità di intercettare i missili nordcoreani e di difendere la Repubblica di Corea”.

L’installazione del Thaad, Terminal High Altitude Area Defence, era iniziata la settimana scorsa ed il sistema è stato dispiegato in un ex campo di golf a Seongju, nella provincia di Gyeongsang, tra le proteste di molti sudcoreani, che temono possa diventare obiettivo di un attacco.

ntanto, sale anche la temperatura sull’asse Pyongyang-Tokyo. La Corea del Nord accusa il Giappone di tentare di strumentalizzare la crisi nella penisola per “accelerare una modifica costituzionale” per rendere possibile l’invio di truppe all’estero. E’ quanto si legge in un editoriale di Rodong Sinmun, organo ufficiale nordcoreano, in cui si sottolinea che il governo giapponese avrebbe diffuso le notizie sulla crisi, subito dopo il raid degli Stati Uniti in Siria, con l’obiettivo di usarle “come pretesto”.

“Un altro obiettivo è stimolare la sua economia in difficoltà con i rifornimenti di guerra per gli Stati Uniti”, , visto che sarebbe il primo ad essere colpito dagli eventuali effetti di una guerra nucleare nella penisola coreana “dovrebbe invece fare tutti gli sforzi per arrivare ad una soluzione pacifica. Come primo Paese del mondo che ha sofferto il disastro atomico – conclude – il Giappone sa meglio di ogni altro quanto sia terribile”.

(Agenzia)

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