Sul nuovo testo finanziario all’esame del Senato, l’Agenzia delle entrate, prima del recupero coattivo, dovrà cooperare con modalità telematiche..” Il cinema dai compensi miliardari: caspita,700 milioni del governo

 

di E. Lanza

 

Beneplacito della Ragioneria dello Stato sulla  la Manovra 2024, composta da 109 articoli e 6 allegati.Una finanziaria un pò strana visto che si sono susseguiti comunicati stampa ufficiali  sull’approvazione di tanti punti cari agli italiani ma il giorno dopo scomparsi nel testo pubblicato. Un metodo inaccettabile come comunicazione ai mass-media e quotidiani on line.

Un altro spunto inaccettabile è quello dell’ordine della premier Meloni di non presentare alcun emendamento sul testo elaborato. Come dire questo va bene, ognuno resti della propria opinione, punto e basta. La maggioranza approva il metodo. ma non appare democratico-è il coro opposto – nè corretto dire ai deputati, espressione del popolo, di non fare alcun rilievo .

Si apprende che  il Presidente della Repubblica Mattarella ha già vistato e autorizzato a trasmettere al Parlamento il testo  al Senato, da dove domani partirà l’esame della legge di bilancio – l’aumento dal 21 al 26% dell’aliquota sulla cedolare secca per gli affitti brevi solo “in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta”.       Eliminazione della nuova aliquota per tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Inoltre i pannolini per bambini tornano un’altra volta  fra i prodotti con aliquota agevolata, anche se nel 2024 si passerà dall’attuale 5 al 10%. Stessa aliquota per il latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi e per assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

Archivi -Sud Libertà      (tante  incertezze ancora per il futuro e tanta povertà per gli anziani pensionati)

Una novità assoluta- più democratica forse – rappresenta invece  l’articolo 23 della Manovra: Per “assicurare la massima efficienza dell’attività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonché impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, l’agente della riscossione può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute”           Niente  “recupero coattivo” se prima l’Agenzia delle Entrate non realizza il contenuto di questo articolo di legge. No ai pignoramenti sui conti correnti..

“Le soluzioni tecniche di cooperazione applicativa –   afferma il testo – e di utilizzo degli strumenti informatici per l’accesso alle informazioni di cui al comma 1 sono definite con uno o più decreti del Ministero dell’economia e delle finanze, nel rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente, sentito anche il Garante per la protezione dei dati personali, ai fini dell’adozione di idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo”, in conformità con le disposizioni del regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2003.

Novità anche sul fronte della tax credit per il cinema ma anche lievi  tagli al Fondo per il cinema. Prevista dall’articolo 14 l’agevolazione al 40%, ma viene anche inserita la possibilità di “prevedere aliquote diverse” o di “escludere l’accesso al credito d’imposta” per determinate imprese o gruppi di imprese mentre non appare alcun riferimento al tetto per il credito d’imposta “riferibile al compenso attribuito al singolo soggetto in qualità di regista, sceneggiatore, attore e altra figura professionale”.

Nella parte sulla revisione della spesa (art. 88), poi, è è previsto il taglio da 750 a 700 milioni annui del Fondo per il cinema.

Ammonta quindi a 821,7 milioni di euro il taglio stimato per il 2024 nelle dotazioni finanziarie delle spese per i ministeri. E’ quanto emerge dalle tabelle che accompagnano il testo della legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria. Nel 2025 la previsione è di 878,2 milioni fino a 898,16 milioni l’anno successivo, per una spending review totale nel triennio di quasi 2,6 miliardi.

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