“I ragazzi delle scorte” al Villaggio della legalità “(esercitare la memoria per chi ha sacrificato la propria vita per le Istituzioni)”

 

 

i ragazzi delle scorte

 

 

Le celebrazioni dell’anniversario della fondazione della Polizia sono anche un momento per ricordare gli oltre 2.500 poliziotti morti al servizio del Paese.

Tanti di loro hanno dato la vita per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso. Proprio a questi valorosi agenti della Polizia di Stato è stata dedicata la conferenza “Esercitare la memoria per chi ha sacrificato la propria vita per le Istituzioni”, che si è tenuta questo pomeriggio all’interno del Villaggio della legalità allestito in piazza del Popolo, a Roma, dove è presente anche la teca con i resti della Quarto Savona 15, l’auto di scorta del giudice Falcone che fu travolta dall’esplosione del tritolo a Capaci il 23 maggio 1992.

 

i ragazzi delle scorte

 

All’evento hanno preso parte il capo della Polizia Vittorio Pisani, che per molti hanno si è occupato di contrasto alla criminalità organizzata a Napoli, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo, il direttore delle Specialità della Polizia di Stato Renato Cortese, poliziotto che nel 2006 arrestò il boss Bernardo Provenzano e Tina Montinaro, moglie di Antonio, capo scorta del giudice Falcone e Giorgia Furlan autrice della docuserie “I ragazzi delle scorte”. Presenti in platea anche il vice presidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè e il vice capo vicario della Polizia Vittorio Rizzi.

L’evento è stato moderato da Mauro Parissone, direttore editoriale della società di produzione “42° Parallelo”.

Nel suo intervento il prefetto Pisani ha sottolineato l’importanza di ricordare il sacrificio di questi servitori dello Stato, soprattutto nella memoria dei giovani, per le future generazioni, che non hanno avuto la possibilità di conoscere questi eroi nazionali. Il Capo della Polizia ha infine evidenziato come il docufilm “I ragazzi delle scorte” consente di raccontare ai nostri figli alcuni momenti del nostro paese, molto dolorosi, ma anche esempi molto positivi che vanno sempre tenuti come punto di riferimento.

 

i ragazzi delle scorte

 

Al dibattito hanno partecipato molti studenti delle scuole superiori che, attraverso la proiezione dei trailer degli episodi del docufilm “I ragazzi delle scorte”, hanno potuto scoprire e conoscere le vite di Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina ed Emanuela Loi, poliziotti delle scorte dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi a Palermo dalla mafia.

Nell’occasione sono stati presentati i due nuovi episodi della serie, che saranno dedicati ad Emanuela Loi e Claudio Traina, ricordati attraverso le parole di familiari e colleghi, in un percorso inedito che ci riporta a quei drammatici giorni, quando le bombe mafiose scosserò Palermo e l’Italia intera.

La serie cinematografica, composta da 4 puntate, è stata coprodotta dal ministero dell’Interno e dalla presidenza del Consiglio dei ministri.