Voto siciliani fuori sede per regionali e amministrative La deputata del M5S Martina Ardizzone comunica un proprio disegno di legge, una opportunità del governo siciliano”

 

Voto siciliani fuori sede .Una stelletta brilla in cielo.  Afferma la deputata  deputata M5S all’Ars Martina Ardizzone, prima firmataria di uno dei 4 disegni di legge delle opposizioni all’esame della commissione Affari istituzionali che oggi ha audito sul tema le associazioni “The good lobby”, “Generazione Itaca” e il comitato “Voto dove vivo” : .“La Sicilia può avere l’occasione di fare da apripista per le altre regioni italiane sul voto a distanza per i fuori sede in occasione delle elezioni amministrative e regionali. Schifani non perda questa imperdibile opportunità: potrebbe essere il fiore all’occhiello del suo governo”.

 

Il governo nazionale – dice Ardizzone – si sta muovendo per aprire al voto a distanza in occasione delle elezioni europee e politiche, il nostro ddl completerebbe il quadro aprendo anche alle competizioni regionali e amministrative e saremmo i primi a farlo, visto che nelle altre regioni ci si sta muovendo con l’approvazione di mozioni, ma non di una compiuta legge come la nostra”.

Passo avanti nella riduzione del numero dei parlamentari: da 630 a 400 deputati. Approvata la norma dalla Camera

Un altro passo avanti nella riduzione degli sprechi e poltrone.La Camera ha approvato con 310 voti a favore, 107 contrari e 5 astensioni la proposta di legge che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, già approvata in prima deliberazione dal Senato.

Risultati immagini per immagine della camera dei deputati

Si  prevede il passaggio da 630 a 400 deputati, da 315 a 200 senatori elettivi, con un massimo di 5 senatori a vita di nomina presidenziale, resta invece  la norma che concede agli  ex Presidenti della Repubblica la nomina di  senatori di diritto e a vita. Il taglio è pari al 36,5 per cento del numero attuale dei parlamentari, passando da complessivi 945 a 600. I deputati eletti nella circoscrizione Estero saranno otto e non più dodici, i senatori quattro invece che sei.

Modificata anche la previsione costituzionale dell’articolo 57, terzo comma, che individua un numero minimo di senatori per ciascuna Regione. Ciascuna Regione potrà eleggere tre senatori