Napoli “calda” attende la premier Meloni che dovrà spiegare a un mondo di disoccupati lo stop al Reddito di cittadinanza

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Una Napoli molto calda attende la premier Meloni dopo il disco rosso al reddito di cittadinanza.Fino adesso  la Presidenza del Consiglio ha comunicato il passaggio ad un reddito ridotto di 350 euro mensili, a determinate condizioni, e vincolato alla frequenza di un corso professionale.   Ma i percettori del Reddito non ci stanno, tanti fra loro sono in assoluta povertà e il rischio immediato è l’aumento della criminalità.

 

“Minacce social dirette alla premier Giorgia Meloni, finita nel ‘mirino’ della Rete per lo stop al reddito di cittadinanza impresso dal suo governo.Speriamo riman mort a Caivano”, “lo spero pur io”, “adda murì”, “sicura che tornerai a casa?”.       Giorgia Meloni,è finita nel ‘mirino’ della Rete per il disco rosso imposto al  reddito di cittadinanza impresso dal suo governo.

Tanti rischi presenta dunque la visita della presidente del Consiglio a Caivano -il comune nell’hinterland napoletano dove si è consumata la storia di violenza ai danni di due cuginette di appena 11 e 12 anni- l’allerta a Palazzo Chigi è alta, per possibili proteste che potrebbero accompagnare la visita voluta da Meloni per dimostrare, in un territorio difficile e già segnato da storie di violenza, la presenza dello Stato al fianco dei cittadini.

Sui social non mancano commenti al vetriolo, alcuni conditi da una temibile dose di violenza. “Lo sai che rischi ‘SPUTI IN FACCIA’?”, “altro che sputi… vieni vieni!”, minacciano alcuni utenti scaricando la loro rabbia sul profilo Instagram della premier.

Meloni aveva annunciato la decisione di recarsi a Caivano nel Cdm di lunedì scorso, nella stessa giornata a Napoli – dove si registra uno del più alto numeri di precettori del rdc – sono state registrate tensioni per una manifestazione a sostegno del reddito di cittadinanza, con tanto di tentativo di bloccare l’autostrada e il traffico locale mandato in tilt dai manifestanti.

“Esprimo la più ferma condanna per le gravi minacce indirizzate al Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, alla quale rivolgo la mia solidarietà e vicinanza. La violenza e l’odio sono sempre dalla parte sbagliata. Auspico che i responsabili vengano individuati al più presto e che questo clima di tensione si attenui”, dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Matteo Salvini sui suoi canali social : “Solidarietà a Giorgia per le minacce. Nessuno di noi si farà intimidire da qualche delinquente: portiamo avanti il programma di governo per il quale gli Italiani ci hanno scelto. Senza paura, a testa alta”, il commento di Matteo Salvini sui suoi canali social. “La Lega esprime solidarietà alla premier Giorgia Meloni per le vergognose minacce ricevute. Il nostro Paese è fondato sul lavoro e non sull’assistenzialismo gratuito. È giusto aiutare chi non può lavorare, ma chi pensa di stare a casa e ricevere soldi dallo Stato ha sbagliato obiettivo”. Cosi i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

“l leader del M5S Giuseppe Conte  :”Le intimidazioni indirizzate alla presidente Meloni sono gravi e inaccettabili. Esprimo a Giorgia Meloni la piena solidarietà, mia personale e dell’intero Movimento 5Stelle. Come Movimento continueremo a lavorare costantemente affinché le contestazioni e le critiche non sconfinino mai nell’odio, nella intolleranza e nella violenza, ma trovino risposte in politiche più attente ai bisogni di tutti i cittadini, con particolare riguardo a coloro che vivono condizioni di particolare difficoltà, emarginazione e disagio sociale”….

“Le minacce di morte ricevute via social dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sono tollerabili. Messaggi di intimidazione, di istigazione all’odio e alla violenza non devono trovare alcuni spazio in una democrazia e troveranno sempre la più ferma condanna da parte di tutto il Partito democratico”, dichiara in una nota la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.