Jet Usa partiti da Sigonella per pattugliare i cieli della Siria . Ma anche la Russia pattuglia il territorio e difende “l’animale” Assad

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L’intelligence americana, in raccordo con quelle di altri Paesi, sta ancora valutando le informazioni sull’attacco chimico di Douma attribuito al regime di Damasco, ma il Pentagono è “pronto” a fornire al presidente Trump le opzioni per un eventuale raid in Siria. .

Dall’altro lato, secondo il generale russo Viktor Poznikhir, numero due del dipartimento operativo dello Stato maggiore di Mosca, ci sarebbero i caschi bianchi, organizzazione di volontari vicini ai ribelli, dietro l’attacco a Douma. “I caschi bianchi – ha denunciato – hanno ancora una volta messo in scena davanti alle telecamere un attacco chimico contro i civili nella città di Douma”.

Da domani la Russia dispiegherà nella città la polizia militare, “per assicurare la sicurezza, mantenere il rispetto della legge e l’ordine, organizzare assistenza alla popolazione locale” ha reso noto il generale Viktor Poznikhir, citato dalla Tass.

JET USA PARTITI DA CATANIA SIGONELLA –  si registra un’intensa attività di pattugliamento in prossimità dei cieli siriani da parte delle forze Usa e della Nato. Due aerei militari Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati oggi dalla base di Sigonella, in Sicilia,

Il primo, per pattugliare l’area al largo del porto siriano di Latakia, nei cui pressi si trova una base militare russa, il secondo per svolgere attività di pattugliamento verso est. Un Boeing E-3 della Nato ha invece svolto attività di pattugliamento nei pressi del confine tra Turchia e Siria.

Il traffico aereo nel Mediterraneo orientale e nell’area di Nicosia  è diventato dunque intensissimo e pericoloso”a causa del possibile avvio di raid in Siria con missili aria terra e con missili cruise nelle prossime 72 ore”.

Le forze del regime di Bashar al-Assad e quelle alleate- secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – stanno lasciando i principali aeroporti e basi militari della Siria temendo un possibile attacco missilistico  da parte degli Stati Uniti….La tensione cresce di ora in ora per le disinvolte dichiarazioni del presidente americano e del portavoce di Mosca.

Distensione tra Usa e Corea del nord: obiettivo a maggio la “denuclearizzazione permanente”

 

 

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Finalmente un pò di distensione tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Donald Trump  ha accettato un invito del leader nordcoreano Kim Jong-un a “incontrarsi il prima possibile”, forse “entro maggio“. A dare notizia dell’offerta di Kim è stato Chung Eui Yong, che nei giorni scorsi aveva guidato la delegazione sudcoreana a Pyongyang, secondo cui il leader nordcoreano “ha espresso la sua disponibilità a incontrare il presidente Trump al più presto possibile”. E Trump ha accettato l’incontro entro maggio per raggiungere una denuclearizzazione permanente” della penisola coreana..

Chung ha anche riferito che Kim ha accettato di non condurre ulteriori test nucleari e missilistici, impegnandosi ad una “completa denuclearizzazione della penisola”, accettando tra l’altro che “le esercitazioni militari congiunte di routine tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti debbano continuare”. La Casa Bianca, nel confermare l’invito del leader nordcoreano “in un luogo ed in una data che deve essere decisa”, ha sottolineato che “nel frattempo tutte le sanzioni ed il massimo della pressione deve restare” sulla Corea del Nord.

Chung, direttore della Sicurezza nazionale sudcoreana, è volato a Washington dopo gli incontri di Pyongyang insieme al responsabile dell’intelligence Suh Hoon, atteso nei prossimi giorni a Tokyo, mentre il primo si recherà a Mosca e Pechino per riferire sugli ultimi sviluppi. Ai giornalisti, Chung ha anche detto che il presidente sudcoreano Moon Jae In gli ha chiesto di esprimere la sua “personale gratitudine” a Trump, perché la sua leadership e la sua politica di “massima pressione” su Pyongyang “hanno portato a questa svolta”. “La Repubblica di Corea, gli Stati Uniti ed i nostri partner sono uniti nell’insistere che non ripeteremo gli errori del passato e che la pressione continuerà fino a quando alle parole della Corea del Nord non corrisponderanno azioni concrete”, ha sottolineato ancora il direttore della Sicurezza nazionale di Seul.

Trump parla di”grandi progressi” fatti con la Corea del Nord precisando però che le sanzioni per il momento restano.

Usa:”Guardiamo la realtà del mondo, non come vogliamo che sia!”

 

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Il mondo cambia. Gli Stati Uniti non possono restare fermi a guardare gli altri che non danno l’esempio.Una nota- comunicato degli Usa rivela la nuova strategia nucleare statunitense prevede l’introduzione di ordigni nucleari tattici a bassa intensità e il reinserimento nell’arsenale di missili balistici nucleari lanciati da sottomarini

Il segretario alla Difesa Jim Mattis ha detto in una nota introduttiva alla nuova politica – il primo aggiornamento della strategia nucleare militare dal 2010 – che i cambiamenti riflettono la necessità di “guardare la realtà negli occhi” e “vedere il mondo così com’è, non come vogliamo che sia. “

 La politica della precedente amministrazione dipendeva da quello che Obama ha definito un obbligo morale per gli Stati Uniti di dare l’esempio nel liberare il mondo dalle armi nucleari. La nuova dirigenza americana sostenie  oggi però che quell’approccio si è rivelato eccessivamente idealistico, in particolare nel momento in cui le relazioni con Mosca si sono inasprite. La Russia, la Cina e la Corea del Nord, dicono, hanno tutti sviluppato le loro capacità di armi nucleari invece di seguire l’esempio degli Usa.

Le minacce sono cambiate radicalmente dall’ultima volta che il Pentagono ha aggiornato la sua politica sulle armi nucleari, con la Russia che riemerge come un nemico geopolitico. La Corea del Nord, nel frattempo, si è avvicinata al possesso di un missile in grado di colpire la terraferma degli Stati Uniti con una testata nucleare, riportando la prospettiva della guerra nucleare alla ribalta per la prima volta dalla Guerra Fredda.

Sorprendente – Trump parla come a casa propria: “dobbiamo cacciare dagli Stati Uniti “queste merde degli altri Paesi”

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 “Perché gli Stati Uniti devono avere tutta questa gente da queste merde di Paesi?”, ha detto in un incontro nello Studio Ovale con alcuni membri del Congresso che gli suggerivano il ripristino di protezioni per le migliaia di immigrati da HaitiEl Salvador e da alcuni Paesi dell’Africa..

Si apprende che  il presidente americano avrebbe anche suggerito l’idea di  attirare più immigrati da Paesi come la Norvegia.

 Trump, lunedì scorso, era passato ai fatti ed  aveva revocato il Temporary Protected Status di cui beneficiano attualmente 195.000 cittadini salvadoregni – accordato loro dopo il terremoto del 2001 – …Questi, entro il 9 settembre prossimo, dovranno regolarizzare la propria posizione. Se non riusciranno a completare le pratiche, dovranno lasciare il Paese.

 – Analoga protezione temporanea riguarda immigrati provenienti da Haiti, Nicaragua e Sudan, tutti i Paesi che hanno subito gravi catastrofi naturali o guerre civili negli ultimi decenni: anche per loro lo status speciale è scaduto l’anno scorso.

La Casa Bianca, in una dichiarazione, ha difeso Trump senza smentire le ricostruzioni di stampa, sostenendo che il presidente accetterà solo leggi sull’immigrazione che non siano causa di preoccupazioni per gli Stati Uniti..

Il presidente si sta battendo- comunica la Casa Bianca – per una soluzione permanente che renda il nostro Paese più forte, accogliendo coloro che possono contribuire alla nostra società, a far crescere la nostra economia e ad integrarsi nella nostra grande Nazione”.

Gli USA riaffermano la loro potenza con Trump: “Il mio pulsante nucleare è molto più grande e più potente del leader coreano

 

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Il mondo nelle mani dei due personaggi della foto.  Che Iddio ci aiuti……

“Con un tweet fra l’ironico e il minaccioso, Donald Trump non perde occasione di rispondere ironicamente al leader nordcoreano Kim Jong Un che aveva dichiarato di avere “il pulsante nucleare sempre sulla sua scrivania”. Qualcuno del suo regime di affamati e impoveriti lo informi che anch’io ho un pulsante nucleare, ma è molto più grande e molto più potente rispetto al suo, e il mio pulsante funziona!“.

Si apprende che per i Giochi olimpici la Corea del Nord ha nel frattempo riaperto il canale di comunicazione con la Corea del Sud attraverso il villaggio di Panmunjon, nell’area smilitarizzata al confine fra i due paesi.

Ritengo segnali un passo verso una situazione in cui la comunicazione sarà possibile in ogni momento”, ha commentato il portavoce presidenziale sudcoreano Yoon Young-chan. La novità scaturisce dalla disponibilità offerta da  Seul a Pyongyang, per discutere della partecipazione nordcoreana nel prossimo mese di febbraio dei  Giochi olimpici invernali in Corea del Sud

North Korean Leader Kim Jong Un just stated that the “Nuclear Button is on his desk at all times.” Will someone from his depleted and food starved regime please inform him that I too have a Nuclear Button, but it is a much bigger & more powerful one than his, and my Button works!

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