Sì di Malta, i migranti potranno finalmente sbarcare in otto Paesi membri dell’UE

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(Foto Archivio)

Accordo trovato finalmente per i  49 migranti che si trovano a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eve. Il premier maltese Joseph Muscat , pur non sentendosi orgoglioso della circostanza ,ha annunciato che potranno sbarcare a Malta, aggiungendo che 8 stati membri dell’Ue hanno accettato “di accoglierli tutti. Gli otto Paesi sono Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia.

Felice Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch .:-“Riceviamo la notizia dello sbarco a Malta, finalmente autorizzato e dopo lunghissimi giorni di trattative. Siamo contenti che si sia riusciti ad arrivare a una soluzione europea, anche se questo ha preso molto tempo e dimostra come sia necessario organizzarsi per avere una soluzione di redistributiva immediata. Non è possibile che lo scarico sia condizionale al raggiungimento di un accordo tra Stati membri”.

Vogliamo ringraziare le organizzazioni di United4Med che ci hanno dato il loro supporto, vogliamo ringraziare tutte le persone che si sono rese disponibili su ogni livello, dai porti al cibo. Per noi significa tantissimo perché dimostra che c’è un’Europa diversa. Siamo contenti di poter finalmente liberare le persone che sono imprigionate da quasi 20 giorni a bordo”. “Ci rendiamo conto dello sforzo di Malta che non può farsi carico degli sbarchi di tutte le navi soccorse anche al di fuori della propria area SAR. Crediamo – ha concluso Linardi- che sia responsabilità degli stati membri trovare un accordo sulla redistribuzione, ma non è possibile aspettare 20 giorni per uno sbarco perché non riescono ad accordarsi”. “Sono molto lieto che i nostri sforzi alla fine” abbiano dati frutti e “tutte le persone” a bordo delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye “stanno sbarcando ora. Lodo Malta, il più piccolo Stato europeo, che ha espresso la solidarietà più grande: capisco quanto sia difficile per un’isola così piccola gestire una situazione simile. Germania, Francia, Portogallo, Malta, Lussemburgo, Olanda, Italia, Romania e Irlanda hanno tutti mostrato solidarietà nel modo più concreto”, ha detto dal canto suo il commissario europeo alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos, a Bruxelles.

Giorgia Linardi ,portavoce di Sea Watch: “Siamo allo stremo, aiutateci……”

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E’ la disperazione. Il Papa lancia l’appello, la Chiesa chiede di intervenire in favore dei deboli e di chi ha bisogno di assistenza in mare.”Siamo al diciottesimo giorno in mare, queste persone non ce la fanno più. A bordo c’è grande frustrazione, siamo allo stremo. Fate sbarcare queste persone”. E’ l’appello di Giorgia Linardi, portavoce di  Sea Watch  che aggiorna sulla situazione dei migranti a bordo e su quella dei 17 che si trovano sulla ‘Sea Eye’, ancora in attesa di un porto sicuro dove sbarcare.

“Alcuni di loro rifiutano di mangiare. Ci stanno dando un aut aut. Guardano l’Europa dal binocolo, si sentono in prigione. Ad alcuni di loro la situazione ricorda le prigioni in Libia in cui hanno subito le vessazioni che ora si portano dentro”, afferma la portavoce. “Da cittadini europei a bordo è vergognoso guardarli in faccia e spiegare loro come mai nessuno in Europa li voglia. Per favore – aggiunge – che siano i nostri governanti a spiegare, a queste persone, una ad una, perché non possono arrivare in Europa”.

“Non riporteremo mai le persone soccorse in mare in un Paese in cui è illegale farlo, in un Paese in cui vengono sottoposte alle violazioni e agli orrori di cui le persone a bordo che abbiamo soccorso ci stanno raccontando” rimarca Giorgia Linardi,