Papa Francesco invita il mondo alla pace e alla cessazione delle violenze in Libia

 

E’ un giorno speciale, del Corpus Domini .. L’Eucaristia ha un duplice frutto, spiega Papa Francesco  dal balcone di Piazza San Pietro: «il primo, l’unione con Cristo e il secondo, la comunione tra quanti si nutrono di Lui, genera e rinnova continuamente la comunità cristiana. È la Chiesa che fa l’Eucaristia, ma è più fondamentale che l’Eucaristia fa la Chiesa, e le permette di essere la sua missione, prima ancora di compierla. Questo è il mistero della comunione, dell’Eucaristia: ricevere Gesù perché ci trasformi da dentro e ricevere Gesù perché faccia di noi l’unità e non la divisione». Il Santo Padre dopo aver dedicato al pane spezzato l’intera omelia della Santa Messa, ritorna sull’importanza storica e morale del Corpo di Cristo donato all’umanità: «tante volte qualcuno va a messa ma perché si deve andare, come un atto sociale, rispettoso, ma sociale. Ma il mistero è un’altra cosa: è Gesù presente che viene per nutrirci», spiega ancora Papa Francesco prima di recitare l’Angelus di oggi.

Al termine della celebrazione, pensiero dedicato alla guerra in Libia che prosegue imperterrita pur nella pandemia Covid-19: «esorto gli Organismi internazionali e quanti hanno responsabilità politiche e militari a rilanciare con convinzione e risolutezza la ricerca di un cammino verso la cessazione delle violenze, che porti alla pace, alla stabilità e all’unità del Paese. Prego anche per le migliaia di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni in Libia. La situazione sanitaria ha aggravato le loro già precarie condizioni, rendendoli più vulnerabili da forme di sfruttamento e violenza. C’è crudeltà. Invito la comunità internazionale, per favore, a prendere a cuore la loro condizione, individuando percorsi e fornendo mezzi per assicurare ad essi la protezione di cui hanno bisogno, una condizione dignitosa e un futuro di speranza».

Fine provvisoria, per intervento dell’Onu, delle ostilità in Libia. Si aggrava il problema dell’immigrazione

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Fine momentanea delle ostilità a Tripoli.  L’intesa è stata raggiunta per l’impegno dell’inviato  Onu per la Libia, Ghassan Salamé. La parola d’ordine d’ora in poi è “proteggere i civili, salvaguardare la proprietà pubblica e privata”. E dovrebbero  riaprire con  l’aeroporto Mitiga di Tripoli “tutte le strade dentro e fuori la capitale”, ha dichiarato la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil).

La guerra è scoppiata – ricorderemo – nel sud di Tripoli  a fine agosto-   Il problema dell’immigrazione naturalmente si sta aggravando -. Secondo i dati del Governo di Accordo nazionale (Gna) sostenuto dall’Onu,” circa 1.825 famiglie hanno abbandonato le loro case per spostarsi in altre zone della capitale o in altre città.”Altri ancora vogliono uscire dall’inferno della Libia .   Si apprende che l’intesa è stata possibile anche per la presenza dei  rappresentanti della Gna,  e dei  comandanti militari e i leader dei gruppi armati di Tripoli….

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A Palazzo Chigi si è svolta una riunione su immigrazione e Libia. Il premier Conte comunica alla Stampa queste osservazioni, girate direttamente da Conte pure a SUD LIBERTA’:. “Abbiamo preso atto positivamente dell’impegno dei ministri degli Esteri – assunto a Vienna il 31 agosto scorso- di trovare una soluzione comune per distribuire le persone salvate in mare tra i vari Stati membri” “Anche in vista del vertice dei Capi di Stato e di governo del 20 settembre a Salisburgo, la priorità dell’Italia resta quella di ottenere più fondi nel bilancio dell’Unione europea – rispetto a quelli attualmente previsti – per gli interventi di sviluppo socio-economico dei Paesi da cui partono i migranti. L’obiettivo è creare le condizioni per ridurre le partenze”. “Il governo -specifica il premier – è soddisfatto per i risultati fin qui ottenuti e l’Italia si sta anche battendo affinché siano resi più efficaci gli accordi bilaterali per il rimpatrio nei Paesi di origine di coloro che non hanno diritto d’asilo. Sono stati inoltre definiti alcuni dettagli sulla Conferenza sulla Libia che si terrà in Italia nel mese di novembre”.