Il Consiglio europeo riesce ad avere l’Ok anche dell’Ungheria (con quale ha un contenzioso sui fondi europei per violazioni di diritto) per il pacchetto di aiuti all’Ucraina

FOTO - Protesta degli agricoltori, trattori in corteo su via ...

 

 I trattori giganti hanno bloccato le strade di Bruxelles,per protestare ai leader dei 27 Paesi dell’Unione. La protesta degli agricoltori, che va avanti da mesi in tutta l’Europa, è arrivata così alla porta delle istituzioni europee, mentre capi di governo e di Stato hanno provato a sbloccare l’impasse sulla revisione del bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, compreso il pacchetto di aiuti all’Ucraina da 50 miliardi di euro sul quale l’Ungheria di Viktor Orban aveva posto il veto nell’ultimo summit di dicembre.

Le conclusioni studiate per avere il beneplacito anche di  Orban. : “in caso di necessità, tra due anni il Consiglio europeo inviterà la Commissione a fare una proposta di revisione” nel contesto del prossimo quadro finanziario.Altro punto inserito:  “il Consiglio europeo richiama le proprie conclusioni del dicembre 2020 sull’applicazione del meccanismo di condizionalità” dello Stato di diritto impegnandosi a garantire un giusto trattamento degli Stati membri (l’Ungheria ha ancora circa 20 miliardi di fondi europei congelati dalla Commissione che le contesta violazioni dello Stato di diritto, ndr.). Alla fine la resistenza del premier ungherese viene abbattuto e il Consiglio dà il via libera all’accordo raggiunto.     Soddisfazione della premier italiana Giorgia Meloni che rivendica il suo ruolo di mediatore nella difficile trattativa con Budapest.

Sì dell’Ue all’embargo del petrolio russo.. L’accordo sarà perfezionato dagli ambasciatori

 

 Von der Leyen: “Stop a 90% petrolio russo nel 2022, da Germania e Polonia impegno”

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Decisione storica dell’Ue per mettere alle corde la Russia e frenare la sua arroganza

 L’annuncio dell’intesa dell’embargo del petrolio ,raggiunta a Bruxelles parte dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Così afferma:  “Raggiunto l’accordo per vietare l’esportazione di petrolio russo nell’Ue. Copre immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra. Massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra”  Le forniture via oleodotto sono “temporaneamente” escluse dall’embargo del petrolio russo….

Ursula von der Leyen - Wikiwand
Ursula von der Leyen
“Il pacchetto di sanzioni” approvato a Bruxelles “include altre misure incisive: esclusione dal sistema swift della più grande banca russa Sberbank, vietate altre tre emittenti statali russe e sanzionate le persone responsabili di crimini di guerra in Ucraina” annuncia Michel. La Commissione europea, scrive in un altro tweet, “continuerà ad aiutare l’Ucraina con i suoi bisogni immediati di liquidità, insieme al G7. Euco è pronta a offrire” a Kiev “9 miliardi di euro”, un “supporto forte e concreto alla ricostruzione dell’Ucraina”. Michel informa che le nuove sanzioni contro la Russia, comprendenti anche l’embargo al petrolio, saranno perfezionate mercoledì dagli ambasciatori dei Paesi membri riuniti a Bruxelles.

“Due terzi del petrolio importato in Ue è via mare e un terzo è tramite l’oleodotto, ovvero mediante il Druzhba che serve Ungheria, Germania e Polonia. Dato che abbiamo chiari impegni da Germania e Polonia sullo stop dell’acquisto del petrolio russo entro l’anno, vuol dire che lo stop riguarderà il 90% del petrolio russo” nel 2022

“Ci attende un lavoro colossale per la ricostruzione dell’Ucraina. Penso sia molto importante che siamo davvero ben organizzati su questo” afferma ancora  la presidente della Commissione Ue, che rimarca come sia stato “positivo”, nel corso del summit a Bruxelles, discutere la “proposta della Commissione di creare una piattaforma dove possiamo condividere tutte le iniziative internazionali per essere chiari sulla direzione” che la ricostruzione Ucraina dovrà prendere, e che passa da “investimenti che vanno di pari passo con le riforme, su questo dobbiamo essere chiari”.

 “Sono lieta – spiega infine Ursula von der Leeyen – che stasera i leader abbiano concordato in linea di principio sul sesto pacchetto di sanzioni. Questo è un importante passo avanti. Abbiamo anche deciso di lavorare su un meccanismo per fornire all’Ucraina un nuovo pacchetto eccezionale di assistenza macrofinanziaria fino a 9 miliardi”.

Per l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, l’embargo al petrolio russo su cui è stato trovato l’accordo tra i leader dell’Ue è “una decisione storica per paralizzare la macchina da guerra di Putin. La nostra unità è la nostra forza”.

“Condivisione del  cancelliere tedesco, Olaf Scholz – “Abbiamo concordato ulteriori drastiche sanzioni contro la Russia. Ci sarà un embargo su gran parte delle importazioni di petrolio” da Mosca.

Deroga all’accordo il  premier ungherese, Viktor Orban,  temporaneamente  esente  dall’embargo sul petrolio russo per i Paesi senza sbocco al mare.