ANCE CATANIA: NUOVE RISORSE PER IL PIANO PICCOLI CANTIERI

Oltre 5 milioni di euro assegnati ai 58 comuni etnei

Il presidente Piana: «Agevolazioni da utilizzare entro il 15 settembre 2020 per interventi di messa in sicurezza»

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CATANIA

Nuova tranche di risorse per il piano piccoli cantieri dei Comuni italiani, che avranno a disposizione 500 milioni di euro l’anno – fino al 2024 – per realizzare interventi di messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere architettoniche, appaltabili con procedure veloci.

Per il 2020 sono quasi 28,5 milioni le risorse assegnate ai comuni siciliani, sulla base della dimensione demografica. Un programma di investimenti, avviato lo scorso anno e rifinanziato con la Legge di bilancio per il 2020, che ha stabilizzato per cinque anni ed esteso a tutti i comuni italiani il cosiddetto “piano spagnolo”. La misura, fortemente voluta dall’Ance, si è rivelata un valido strumento per accelerare gli investimenti: lo scorso anno la spesa dei comuni per interventi utili ai cittadini è aumentata del 16%.

Quest’anno per i 58 comuni della Provincia etnea è disponibile un contributo statale pari a 5.040.000 euro, da destinare a interventi non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.

«Auspico che i comuni si attivino velocemente – dichiara il presidente Ance Catania Giuseppe Piana – per cogliere quest’opportunità, affinché le risorse si trasformino rapidamente in opere utili sul territorio. L’Ance è sempre disponibile a fornire tutto il supporto necessario per usufruire delle risorse assegnate e dare risposte immediate alle esigenze del territorio e del settore».

Come per lo scorso anno, il termine entro il quale dovranno essere avviati i lavori è fissato per il 15 settembre. In caso contrario i contributi non impegnati verranno revocati e riassegnati.

«Il piano piccoli cantieri è una misura che ha ottenuto risultati positivi e su cui il Governo ha deciso di scommettere – conclude Piana – per questo ci auguriamo che il meccanismo in futuro venga ulteriormente incrementato e potenziato, così da poter intervenire in maniera più incisiva nella messa in sicurezza dei nostri territori, favorendo la ripresa del settore».

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